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(Adnkronos) - Il mismatch tra domanda e offerta è il tallone d’Achille di settori come ristorazione e accoglienza. Su come intervenire a riguardo, prendendo spunto dal Piano Mattei, risponde Guido Lazzarelli, direttore centrale Politiche del Lavoro e Welfare di Confcommercio Imprese per l'Italia in occasione della seconda edizione del Global Welfare Summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle 'Eccellenze che ispirano', organizzato a Villa Miani a Roma. “E' un terreno - spiega - sicuramente da esplorare e porta con sé delle scommesse, delle aspettative, ma anche delle incognite. Il Piano Mattei significa formare le persone nel luogo di origine, ci sono dei progetti in Nord Africa che riguardano alcune figure molto ricercate dai nostri sistemi del terziario e del turismo, quelli che registrano la maggior parte dei numeri del mismatch”. “Stamattina - sottolinea Lazzarelli - abbiamo ascoltato chi ci raccontava come, in alcuni paesi del Nord Europa, l’equazione ‘aumento di immigrazione - risanamento dei conti previdenziali dei Paesi’ non è corretta. Quindi, dovremmo vedere come si traducono questi piani, rispetto ai quali anche Confcommercio sta partecipando, da qui a un tempo medio che sarà necessario di sperimentazione per vedere se effettivamente aiutano nella copertura del mismatch”. “Bisogna agire sugli istituti contrattuali che abbiamo attraverso la formazione continua; bisogna fare in modo che i nostri contratti diventino più attrattivi per i giovani”, conclude.
(Adnkronos) - : “Il tratto distintivo di Sanifonds Trentino (fondo sanitario integrativo ndr) è la sua natura territoriale: il fondo è partito nel 2016 con l’idea di offrire una sanità integrativa disegnata ad hoc sui bisogni dei lavoratori trentini valorizzando la contrattazione di secondo livello, rispetto ai cui strumenti le organizzazioni sindacali e datoriali hanno nella nostra provincia una solida tradizione di sperimentazione e innovazione”. Così Walter Alotti, presidente di Sanifonds Trentino, commentando l’assegnazione del Premio global welfare nel corso del Global Welfare Summit, giunto alla seconda edizione e tenutosi a Villa Miani a Roma, dedicato alle migliori esperienze del welfare in Italia, con il coordinamento scientifico dell’Osservatorio Italian Welfare. “Dopo 10 anni, il fondo -spiega- ha quasi quadruplicato i propri iscritti: oggi copre 90.000 persone, circa 1 lavoratore trentino su 3. Il premio 'Global Welfare – Eccellenze che ispirano' attribuito a Sanifonds rafforza certamente la convinzione sulla bontà della strada intrapresa, ma soprattutto ci ‘impone’ uno sforzo aggiuntivo nel collegare il nostro modello alla più generale evoluzione della sanità integrativa in Italia". "Più di tutto, è cruciale valorizzare lo spazio di complementarietà con il sistema sanitario pubblico: in ciò, la presenza tra i soci del Fondo dell’istituzione locale – la Provincia Autonoma di Trento – ha reso possibile una collaborazione concreta su obiettivi strategici condivisi, quali l’estensione ai familiari e ai pensionati e lo sviluppo di una copertura long term care complementare. E contiamo produca medesimi risultati concreti su altri ambiti in cui vediamo chiaramente grandi sinergie potenziali, in primo luogo la prevenzione e l’educazione agli stili di vita sani”, conclude.
(Adnkronos) - "Sono fiducioso che ci sia una reale e consistente inversione di tendenza o quantomeno un incremento di attenzione da parte dei nostri governanti sul tema dei rischi naturali, ambientali ed antropici ed in particolare sul cosiddetto dissesto idrogeologico". Così Domenico Calcaterra, responsabile scientifico Fondazione Return (collegamento), intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "La nostra fondazione è un ecosistema che da tre anni si occupa in maniera continuativa, nell'ambito delle misure finanziate dal Pnrr, di rischi - spiega - Partiamo dalla trattazione delle singole tipologie di pericolosità, gli esempi sono quelli classici per il nostro paese che purtroppo risente degli effetti della quasi totalità delle pericolosità naturali ed antropiche, pensiamo a frane, alluvioni, terremoti, eruzioni, il degrado ambientale nelle sue varie forme, ad esempio l'inquinamento, per creare dei modelli, tenendo ben presente quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e quello che potrebbe nei prossimi anni e nei prossimi decenni accadere in termini di cambiamento climatico". "Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti che, aggiornati allo stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci", conclude.