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(Adnkronos) - L'accordo di pace tra Russia e Ucraina è fatto al 90%. Ma resta il nodo del controllo territoriale del Donbass e delle aree occupate. Questo in sintesi il bilancio di due giorni di colloqui intensi tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, gli inviati americani e i leader europei. Secondo fonti diplomatiche, sono stati compiuti progressi concreti su molte questioni chiave. Ma oggi Mosca è tornata a ribadire che "non accetterà" le truppe della Nato nel territorio ucraino. "Passi in avanti se ne stanno facendo. L'accordo di pace tra Russia e Ucraina è fatto al 90%. Speriamo di avere un bel regalo di Natale", ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a Roma al Premio Sacharov e aggiungendo che "non sarà facile, però mi pare che si stia andando nella giusta direzione. Poi naturalmente saranno gli ucraini a dover dire sulle questioni territoriali la loro opinione. C'è da fare, però ripeto, il lavoro a favore della pace sta dando i suoi frutti. Quindi speriamo che si possa veramente arrivare a un cessato il fuoco". "Anche le garanzie americane per la sicurezza dell'Ucraina, su modello dell'articolo 5 della Nato, che era la richiesta italiana, vanno nella giusta direzione - prosegue Tajani - perché deve essere una pace giusta e duratura. L'Ucraina è un paese aggredito, non può essere un paese penalizzato dalla guerra che ha subito e nella conclusione della pace. Bisogna lavorare tutti insieme per raggiungere l'obiettivo di chiudere una orribile stagione che dura da anni, di guerra tra due popoli che ha provocato decine, centinaia di migliaia di morti". "Noi in nessun momento non accetteremo mai, né sopporteremo, alcuna presenza di truppe Nato sul territorio ucraino", ha affermato dal canto suo il vice ministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, in un'intervista con Abcnews in cui esclude "assolutamente" che la Russia possa accettare un accordo che comprenda la presenza di truppe di Paesi Nato in Ucraina, anche come parte di garanzie di sicurezza o come membri della 'coalizione di volenterosi' quindi fuori dalla cornice dell'Alleanza Atlantica. Nell'intervista il vice ministro russo, comunque afferma di ritenere che le parti siano "sull'orlo" di una soluzione diplomatica che metta fine alla guerra, a cui Ryabkov si riferisce usando la frase preferita dal Cremlino "operazione militare speciale". "Siamo pronti ad avere un accordo", afferma esprimendo la speranza che questo venga raggiunto, "il prima possibile", passando poi a ripetere le richieste da sempre avanzata da Mosca riguardo alle concessioni territoriali da parte di Kiev. "Ne abbiamo in tutto cinque e non possiamo, in nessun modo, accettare compromessi su questo", ha concluso. La Russia rivendica il "controllo" della città di Kupiansk, importante snodo nel nordest dell'Ucraina. Lo ha detto alla Tass una fonte militare, secondo cui Kupiansk "è sotto il controllo della Quinta armata russa". Mosca aveva già rivendicato la conquista della città il mese scorso, con Kiev che aveva poi annunciato la ripresa di diversi quartieri.
(Adnkronos) - “La nascita del brand Magis è un grandissimo segnale. Significa che Agsm Aim, ora Magis, dopo aver consolidato una grande forza a Verona e a Vicenza, oggi guarda fuori dai confini della sua storia cercando di diventare sempre di più un player nazionale. Per avere risalto, forza fuori dai nostri confini serviva un nome spendibile e questa per le città penso sia veramente una buona notizia”. Così il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, intervenendo a Verona durante la presentazione del nuovo nuovo brand Magis nato da Agsm Aim. Il nome del nuovo marchio nasce dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome. Il nuovo brand porta a compimento una riflessione sull’identità dell’azienda che ha ridefinito mission, vision e purpose. "La sfida è stata chiarita bene dal piano industriale che ha presentato l'azienda - prosegue Possamai - L'obiettivo è quello di essere sempre più forti su tanti fronti, su tutti la produzione di energia, penso all'acquisto di impianti fotovoltaici importanti avvenuti negli ultimi mesi. Parliamo di un'azienda che in questo momento è in salute, sta bene, in cui i soci vanno d'accordo, lavorano bene insieme, quindi ci sono tutti gli ingredienti per farla crescere”. Infine Possamai spiega che “un'azienda come questa che funziona si traduce in investimenti sul territorio vicentino-veronese, in utili dati ai comuni e nel dare servizio ai cittadini. Tutto questo significa non soltanto avere una bolletta con cui l'energia arriva a casa, ma fare in modo che queste risorse restino sul territorio".
(Adnkronos) - Soddisfazione da parte dell’industria italiana del Gnl rappresentata da Assogasliquidi-Federchimica per l’avvenuta pubblicazione oggi del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 24 ottobre, che definisce criteri di riparto del Fondo da 590 milioni di euro per la strategia di mobilità pesante sostenibile. Il decreto era molto atteso dal comparto perché stabilisce l'entità delle risorse destinate al rinnovo del parco veicolare per il settore dell’autotrasporto merci nel quinquennio 2027-2031. "Il raggiungimento di questo obiettivo è il risultato di un'intensa e proficua attività di sensibilizzazione e confronto tecnico portata avanti con determinazione anche dalla nostra associazione, in sinergia con le associazioni rappresentative Anfia e Anita" commenta Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica. "Esprimiamo vivo apprezzamento – sottolinea Cimenti – per l’operato del Ministro Salvini e delle competenti Direzioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il loro lavoro ha permesso di tradurre in realtà una visione strutturale del sostegno al settore dei trasporti". "Il decreto – aggiunge Costantino Amadei, Presidente del Gruppo Gnl di Assogasliquidi - rappresenta un tassello decisivo nell’opera di rappresentanza del settore del Gnl, attività che abbiamo avviato oltre dieci anni fa. L’adozione di una programmazione pluriennale e strutturale dei fondi risponde pienamente alle istanze presentate dall’Associazione a più riprese al decisore pubblico. Il provvedimento – continua Amadei - contribuirà in modo determinante alla ripresa sostanziale delle immatricolazioni di mezzi pesanti alimentati a Gnl e bioGnl, carburanti immediatamente disponibili e tecnologicamente maturi, decisivi per la politica energetica nazionale e per il conseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione del trasporto pesante". Proprio per garantire che la misura sia indirizzata al rinnovo del parco a favore dei carburanti alternativi, in vista dei futuri passaggi normativi, Assogasliquidi richiama l’attenzione sulla necessità di prevedere, nei prossimi decreti attuativi, specifiche premialità per le imprese di autotrasporto che scelgono virtuosamente di investire nel rinnovo della flotta con mezzi alimentati a Gnl e bioGnl. "Siamo certi – conclude Amadei - che anche nella successiva fase attuativa non mancherà l’attenzione del Ministero dei Trasporti e del Governo tutto, verso le Imprese impegnate a investire nella crescita della disponibilità dei mezzi alimentati a Gnl e bioGnl e delle infrastrutture di stoccaggio e distribuzione di tali carburanti, una vera eccellenza industriale a livello internazionale".