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(Adnkronos) - "Dovermi ritirare da questa partita a Wimbledon è stato uno dei momenti più dolorosi della mia carriera", così Grigor Dimitrov ha rotto il silenzio e ha parlato della delusione per l'infortunio subito durante il match contro Jannik Sinner a Wimbledon. Il tennista bulgaro infatti è stato costretto a ritirarsi per problemi fisici durante la sfida con il numero 1 del mondo agli ottavi di finale disputati lo scorso 7 luglio. Dimitrov con una foto condivisa su Instagram direttamente dal letto d'ospedale ha fatto sapere di essersi sottoposto a un'operazione per curare la lesione al muscolo pettorale destro. "A volte il cuore vuole andare avanti... ma l'universo ha un piano diverso per noi", ha esordito il tennista numero 21 del ranking Atp, che si è ritirato dal torneo in lacrime. "Grazie per la travolgente ondata di affetto: dalla famiglia, dagli amici, dai fan, dai colleghi, a tutta la comunità del tennis... i vostri messaggi mi hanno davvero sollevato in questi momenti difficili", ha aggiunto ringraziando per il sostegno ricevuto. "Il recupero inizia ora. Ci vediamo presto", ha concluso. Dimitrov è stato costretto a ritirarsi per problemi fisici negli ultimi 5 tornei dello Slam disputati. Dal 2021, il bulgaro ha abbandonato 12 match. "Dimitrov è stato così sfortunato negli ultimi 2 anni, è un giocatore incredibile. Ha faticato molto con gli infortuni negli ultimi Slam. Mi dispiace vederlo in queste condizioni, spero che recuperi in fretta. E' uno dei giocatori che lavora di più nel circuito, gli auguro solo il meglio. Questa non è affatto una vittoria, è un momento triste", le parole di Sinner nell'intervista post-partita.
(Adnkronos) - L’export della filiera legno-arredo chiude il primo trimestre 2025 all’insegna della stazionarietà rispetto allo stesso periodo del 2024 con un -0,4% complessivo, come risulta anche dal confronto fra marzo '25 e marzo '24 con un + 0,1%, per un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro. Con 2,5 miliardi di euro l’area Ue27 si conferma il primo mercato di riferimento per il nostro export con un -0,2%, mentre le esportazioni verso i Paesi extra Ue27 crescono dell’1,7% e raggiungono quota 690 milioni di euro. Il macrosistema arredamento ha registrato un -1,1% con 3,4 miliardi di export, con un rallentamento più spiccato per le cucine (-8,3%) e l’ufficio (-9,8%) mentre il macrosistema legno fa + 1,6% per un valore pari a 1,25 miliardi di euro, per il buon andamento (+9,7%) di prodotti e finiture d'arredo per l'edilizia. Per la filiera, alcuni segnali positivi arrivano dai mercati extra-Ue, in particolare dagli USA che toccano un +3% nel cumulato gennaio-marzo dopo che gennaio-febbraio aveva registrato un -0,1%, forse nel tentativo di anticipare l’applicazione dei dazi annunciati da Trump, che proprio ieri ha firmato l'ordine esecutivo che estende la scadenza dal 9 luglio al primo agosto. Anche Uk ed Emirati Arabi Uniti confermano dinamicità nei primi mesi del 2025, mentre sul mercato Ue sono Spagna e Portogallo a distinguersi con dati in crescita. Sul fronte delle importazioni spicca il dato della Cina, che tocca quota +25% (marzo ’25 su marzo ‘24), mentre il cumulato del trimestre arriva addirittura a un +38,2%. Sono queste le principali evidenze che risultano dai dati elaborati dal Centro studi di FederlegnoArredo su dati Istat e che fotografano l’export del primo trimestre di un settore che, come tanti altri, è “costretto a stare alla finestra" in attesa di capire davvero che cosa succederà in tema di dazi e quale sarà la strada che Trump intende percorrere. "Come accade ormai da quasi un anno a questa parte, per motivi diversi fra loro, ma tutti altamente complessi - commenta Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo - riuscire a immaginare anche il futuro più prossimo è davvero impossibile, ma il dato evidente è che mentre siamo in balia delle dichiarazioni del presidente Usa, continua anche il trend negativo dei principali Paesi che importano i nostri prodotti. Nella Top 10 continuano a calare Francia e Germania (rispettivamente -4,2% e -2,6%), mentre UK e Spagna registrano un +3,3% e un +7,4%; gli Emirati Arabi Uniti registrano la migliore variazione percentuale con un +11,1% per un valore totale esportato di 108 milioni di euro". "Un campanello d’allarme - spiega - arriva anche dal dato dell’import in Italia di prodotti cinesi, che abbiamo visto a marzo toccare il + 25%, anche se i dati Istat di aprile 2025 riportano per il mobile una flessione delle importazioni del 3,5%. Un piccolo segnale positivo? Lo capiremo nei prossimi mesi, ma l’avanzata del gigante cinese non deve farci stare troppo tranquilli. Non a caso, per il clima di fiducia espresso a maggio dalle aziende, il saldo dei giudizi sugli ordini (differenza tra giudizi sugli ordini alti e bassi) si attesta al -24,1%, in peggioramento rispetto al –20,2% di aprile. Da evidenziare, al contempo, che il 61,7% delle imprese dichiara comunque che gli ordini sono "normali", quindi in linea con le aspettative: dato che trova conferma anche nella produzione industriale del mobile, che nel periodo gennaio-aprile 2025 ha registrato un +5,4%". Considerando i cinque Paesi che in valore assoluto crescono maggiormente a gennaio-marzo 2025 troviamo oltre a Spagna, Usa ed Eau, il Marocco +55,6% (26° destinazione) e il Portogallo +25% (21° destinazione). Tra i cinque Paesi con il trend negativo peggiore troviamo Francia e Germania, che nella Top 10 perdono rispettivamente 35,5 milioni di euro e 13,5 milioni di euro; la Cina (12° destinazione) registra una flessione del 16,4% e l’Arabia Saudita del 13,5% (16°destinazione).
(Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Banco Alimentare Ets, recentemente insediato, ha nominato Marco Piuri nuovo presidente della Fondazione e Pietro Maugeri come vicepresidente. Contestualmente, è stato conferito l’incarico di direttore generale a Donato Didonè, già membro del Board of Directors di Feba (Federazione Europea dei Banchi Alimentari). Piuri succede a Giovanni Bruno, che ha guidato la Fondazione per due mandati, dopo un precedente impegno all’interno del Consiglio di Amministrazione, accompagnandola in un decennio di trasformazioni profonde, tra cui la pandemia e le conseguenti crisi economiche e sociali - spiega Banco Alimentare in una nota - Sotto la sua guida, Banco Alimentare ha rafforzato la propria identità e capacità di risposta, consolidandosi come riferimento nel Terzo Settore per il recupero delle eccedenze alimentari e il sostegno a chi è in difficoltà. Marco Piuri, classe 1960, laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, porta con sé un ampio bagaglio di esperienza manageriale a livello nazionale e internazionale e in società quotate. È noto per la sua capacità di coniugare rigore gestionale, visione strategica e attenzione alla persona. “Raccolgo con gratitudine il testimone di una grande esperienza, costruita con intelligenza, passione e dedizione in oltre trent’anni di storia - ha dichiarato Marco Piuri - Un patrimonio prezioso che va custodito e, allo stesso tempo, rilanciato e rinnovato profondamente: perché le sfide che ci attendono - dalla crescente povertà alimentare alla necessità di moltiplicare le occasioni di recupero lungo tutta la filiera - ci chiedono di innovare, collaborare, agire con sempre maggiore efficacia e responsabilità. Vogliamo intensificare la cooperazione con le aziende, le istituzioni e i territori, ampliando la capacità di recupero lungo tutta la filiera e sostenendo le oltre 7.600 strutture caritative convenzionate, che ogni giorno portano aiuto concreto a circa 1.800.000 persone. Il nostro obiettivo è duplice: alleviare i bisogni e generare cultura della condivisione”. A guidare operativamente la Fondazione sarà Donato Didonè, nominato direttore generale. Didonè ha maturato una lunga esperienza all’interno di importanti realtà della produzione agroalimentare, sviluppando una profonda conoscenza del settore. “Porto con me competenze nel settore food e una rete di rapporti e relazioni che potrà rafforzare la capacità di Banco Alimentare di recuperare più cibo, contribuendo in maniera incisiva alla lotta alla povertà alimentare mantenendo l'attaccamento all'origine del Banco - ha dichiarato Didonè - Dal giugno 2024 ho assunto anche il ruolo di delegato per Banco Alimentare all’interno della Federazione Europea dei Banchi Alimentari (Feba): un’occasione preziosa per condividere buone pratiche, dialogare a livello europeo e portare in Italia stimoli e strumenti utili per affrontare le nuove sfide che ci attendono”. Il nuovo Cda, che guiderà la Fondazione nel triennio 2025-2028, è composto da: Berni Leonardo, presidente Banco Alimentare Toscana Odv, Cfo Gruppo Teresa e Tommaso Becagli; Falcone Francesco Gerardo, presidente Banco Alimentare Calabria Odv, imprenditore settore alberghiero; Galbiati Emiliano, Partner Dgm Consulting Srl Sb, consulente di direzione; Maugeri Pietro, neo eletto vicepresidente del Cda di Fondazione Banco Alimentare, presidente Banco Alimentare della Sicilia Odv, dottore commercialista specializzato in diritto del lavoro e partner Studio Scacciante&Associati; Kron Manuela, consulente, direttore Corporate Affairs Nestlè Italia fino al 2024; Piuri Marco, presidente Fondazione Banco Alimentare Ets, Senior Executive Manager; Sacco Daniele, Gruppo Mondadori Srl_HR, Legal and Organisation Director; Seddio Pasquale, ricercatore e professore aggregato di Economia aziendale presso il Dipartimento per l'Economia e l'Impresa (Disei) dell'Università degli studi 'Amedeo Avogadro di Novara', docente Facoltà di Scienze Politiche e Sociali presso l'Università Cattolica di Milano/ricercatore e docente universitario; Tuzzi Alessandro, Università Cattolica del Sacro Cuore, vicedirettore Generale e direttore Area Pianificazione, Amministrazione e Controllo di Gestione.