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(Adnkronos) - Il momento più toccante è stato quando la First Lady è entrata nella Chiesa di Sant'Antonio Abbate di Gesso (Messina) e le hanno fatto vedere l'atto di registrazione di battesimo del bisnonno, Gaetano Giacoppo. Risale al 1865. Nel 1887, il giovane Gaetano lasciò la Sicilia per tentare la fortuna in America, dove iniziò a lavorare come contadino. Due anni dopo il suo trasferimento, nel 1889, lo raggiunse la fidanzata, Concetta Scaltrito. Qui nacque Dominic Giacoppo, nonno di Jill Biden. La first lady Usa ritrova le sue radici siciliane in una tiepida mattinata di dicembre. Arrivata a Sigonella (Catania) poco dopo le 8 del mattino, prima incontra i militari in servizio e i loro familiari. "Questo è il mio ultimo viaggio all'estero come first lady", dice. Accanto a lei la figlia Ashley. "Ho lasciato il meglio alla fine- aggiunge sorridendo -. E' stato l'onore della mia vita, come mamma e nonna di militare, servire come vostra first lady". La moglie del presidente Usa si è poi complimentata con i militari per il 65esimo anniversario della base, che ricorre quest'anno. Poi il viaggio in macchina verso Gesso, piccolo villaggio di Messina, abbarbicato in collina, raggiungibile solo dopo curve infinite (VIDEO). Oggi il villaggio è off limits. Può essere raggiunto solo dai residenti e dai giornalisti accreditati che vengono accompagnati con una navetta fino alla piazza della Chiesa Sant'Antonio, dove è stato allestito un palco, da cui parlerà la first lady. Che si emoziona quando parla dei bisnonni. "Negli Stati Uniti la vita dei miei bisnonni è stata forgiata dai valori italiani. Come molti della loro generazione, forti di questi valori e tuttavia alla ricerca di opportunità migliori, i miei bisnonni decisero di lasciare la loro madre patria, in Italia, verso la promessa di un posto sconosciuto con l'idea che, a prescindere da dovunque uno venga, si può sempre trovare una casa e un futuro negli Usa", ha sottolineato. I bisnonni "hanno attraversato l'Atlantico e pregavano Sant'Antonio che continua a proteggere gli abitanti di Gesso- dice - In America hanno subito scoperto che ad Hammonton, nel New Jersey, c'erano tanti migranti arrivati da Gesso e altri paesi come Gesso che hanno portato la luce delle loro patrie verso la nuova nazione". "Passo dopo passo i miei bisnonni si sono costruiti una nuova vita - prosegue la first lady - Il loro cognome, Giacoppa, divenne Jacobs. Il loro figlio, mio nonno, crebbe e trovò lavoro in una ditta di traslochi. Suo figlio, mio padre, entrò nelle forze armate all'età di 17 anni. E poi continuò gli studi per lavorare in banca". "Più di cento anni fa i miei nonni, Gaetano e Concetta Giacoppa camminavano per le stradine di Gesso, parlavano con i loro vicini, e guardavano il cielo e le stelle. Poi i miei -bisnonni dissero addio a Gesso e si imbarcarono per gli Stati Uniti con la speranza nei loro cuori. Non avrebbero mai potuto immaginare che nell'arco di tre generazioni la loro bisnipote sarebbe tornata a Gesso come prima First lady con origini italiane. Mia figlia e io siamo stati poco fa nella chiesa di Gesso dove abbiamo visto la registrazione della mia bisnonna nel 1865", dice ancora Jill Biden. "Sono qui oggi perché le luci delle colline di gesso risplendono in tutto il mondo e io sono qui, perché brillano dentro di me", ha aggiunto. Prima di lasciare Gesso, la first lady incontra, brevemente, Caterina Giacoppo, lontana cugina di Jill Jacobs Biden. La donna, 68 anni, dopo l'elezione del presidente degli Stati Uniti si era augurata di potere incontrare la first lady. E oggi questo sogno si è avverato. In prima fila, davanti al palco, c'è anche Mario Sarica, che ha ricostruito l'albero genealogico della famiglia della first lady e che è stato citato nel discorso di Jill Biden. "Abbiamo avviato questo lavoro quattro anni fa assieme ad altri storici e studiosi e ricostruito questa bellissima storia di migrazione e questo modello esemplare d'integrazione. Gli abitanti di Gesso sono una popolazione di migranti da sempre. Il primo a partire da Gesso fu Matteo Campanella che è stato anche il testimone di nozze dei bisnonni di Jill Biden, Gaetano e Concetta. E anche lui è partito da Hammonton dopo l'Unità d'Italia per lavorare come bracciante agricolo", ha detto Sarica che è il direttore del museo di Cultura e musica popolare dei Peloritani, che ha curato nel volume 'Di là del mare' in cui è anche ricostruito l'albero genealogico della famiglia della first lady degli Stati Uniti. "Sono passati quattro anni da quando abbiamo mandato l'invito alla First Lady e siamo davvero felicissimi di avere raggiunto questo obiettivo. Ci speravamo ma non credevamo che fosse possibile", ha detto Tonino Macrì, presidente dell'Associazione culturale ''La Perla dei Peloritani'' che con Antonio Federico e Mario Sarica ha scoperto le origini ''ibbisote'' della moglie del presidente degli Stati Uniti, Jill Biden"I sogni si realizzano - dice - questo è un evento storico per questo villaggio ma per l'intera città di Messina". Presenti anche i pasticceri, Martino, Nicola e Fausto Fiasconaro, che hanno preparato la First Lady un panettone da 10 kg raffigrante la Natività del Gagini. E altre prelibatezze. "Con gli Stati Uniti ho una rapporto culturale e imprenditoriale, ma anche diplomatico e dopo 4 anni stiamo riuscendo a far venire la first lady Jill Biden", spiega il pasticcere Nicola Fiasconaro originario delle Madonie ma molto vicino alla comunità di Gesso. "Durante il Natale 2023 - prosegue mentre mostra il video- ero ospite alla Casa Bianca e ho conosciuto la first lady e l'ho invitata a venire qui. Io dal 2020 mi sono impegnato a fare da collegamento culturale. Abbiamo lavorato con i componenti del comitato di Gesso per fare in modo che fosse una festa per Jill Biden". Tra le prime file c'è anche una anziana signora sulla sedia a rotelle, avvolta in una bandiera Usa. Si chiama Grazia Celona e ha 90 anni. E' arrivata apposta da Torino, dove vive da tanti anni ma è originaria di Gesso. "Sono felicissima di essere qui a onorare la first lady americana. Io ho molti parenti che sono di Gesso e sono andati in America. Anche io sono andata via, ormai vivo a Torino, ma oggi non potevo mancare per onorare la nostra compaesana". Jill Biden ha lasciato nel pomeriggio Gesso per tornare a Sigonella da dove è partita per gli Emirati Arabi. (dall'inviata Elvira Terranova)
(Adnkronos) - In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, presso la Direzione generale Inail di piazzale Giulio Pastore, a Roma, si è svolta questa mattina la cerimonia di intitolazione dell’Auditorium della sede centrale dell’Istituto al professor Antonio Maglio. Pioniere della sport-terapia e ideatore delle prime Paralimpiadi disputate a Roma nel 1960, subito dopo la conclusione dei Giochi della XVII Olimpiade, Maglio fornì un contributo decisivo per l’evoluzione della percezione e del trattamento della disabilità. In un’epoca in cui avere un handicap equivaleva spesso a una condanna all’emarginazione, nel Centro paraplegici Inail di Ostia introdusse un nuovo metodo riabilitativo basato sui concetti di presa in carico dei pazienti, di terapia occupazionale e di reinserimento socio-lavorativo. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, il direttore generale dell’Istituto, Marcello Fiori, il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, la vedova di Maglio, Maria Stella Calà, e gli atleti paralimpici Giada Rossi, Alberto Amodeo e Domiziana Mecenate. Nell’Auditorium sono anche stati esposti diversi cimeli legati all’attività del medico dell’Inail e alle prime Paralimpiadi, dal provvedimento di istituzione del Centro paraplegici di Ostia alle medaglie conquistate dagli atleti azzurri ai Giochi del 1960.
(Adnkronos) - Il 13 dicembre esce nelle librerie ‘Il Rigiocattolo’ di Letizia Palmisano, giornalista ambientale, saggista e divulgatrice TV, edito da Città Nuova e illustrato da Anna Curti. Il libro è una fiaba ecologista, una storia per tutte le età, ispirata ai principi dell'economia circolare, che ha come protagonisti dei giocattoli un po’ malandati ai quali il destino riserva un futuro diverso da quello di molti altri balocchi, spesso destinati ad essere buttati una volta rotti. 'Il Rigiocattolo' narra, con testi e immagini adatte ai bambini, le vicende di tre giochi un po’ malconci ovvero l’orsetto di peluche Bruno, la pianola giocattolo color arcobaleno Nola e il coraggioso Tuffolino. Guidati dal robot Milo, un veterano del luogo, i tre protagonisti scopriranno che l’arrivo al laboratorio di Rigiocattolo non sarà per loro la fine, ma l’inizio di una nuova avventura. Questo luogo speciale, animato da un gruppo di volontari, diventa infatti teatro di una rinascita per i giocattoli, simboleggiando i principi del riuso e della riparazione, propri dell'economia circolare. Una storia di amicizia, di speranza e di ecosostenibilità. L'idea della fiaba nasce dall’incontro tra la giornalista ambientale con Daniele Leo, coordinatore di Rigiocattolo, e gli altri volontari che da 10 anni, a Campobasso, recuperano i balocchi e danno loro una seconda vita. Letizia Palmisano, con il suo impegno ventennale nella divulgazione delle pratiche sostenibili, ha voluto trasformare la storia vera del laboratorio di Rigiocattolo in una fiaba che potesse ispirare e educare. “Nel corso della mia carriera giornalistica, l'incontro con il progetto Rigiocattolo è stato illuminante, tanto da diventare uno dei racconti per me centrali nel mio saggio 'Sette vite come i gatti, ridare valore agli oggetti. Storie di economia circolare', edito da Città Nuova nel 2023. Dopo aver descritto il processo di rinascita dei giocattoli attraverso le parole di chi li ripara e dei bambini che ne beneficiano, mi sono chiesta quale sarebbe stata la prospettiva dei giocattoli stessi. Convinta che avrebbero parlato dell'importanza di prendersi cura dell'ambiente ai bambini che li hanno amati, ho creato 'Il Rigiocattolo', una fiaba che fonde il divertimento con un profondo messaggio ecologico”, racconta. 'Il Rigiocattolo' è un invito a guardare oltre l'abbandono, vedendo nelle cose vecchie e dimenticate un potenziale per una nuova vita. Il libro viene lanciato in occasione della fiera della piccola e media editoria 'Più libri più liberi', che si terrà a Roma presso La Nuvola, Viale Asia, 40, dal 4 al 8 dicembre 2024. Letizia Palmisano parteciperà a un laboratorio basato sul suo libro l’8 dicembre alle 15, nello Spazio Ragazzi - Area Incontri al Piano Forum della fiera.