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(Adnkronos) - Deva Cassel e Saul Nanni si sono concessi una vacanza in totale relax, dopo un lungo periodo di promozione della serie Netflix 'Il Gattopardo'. L'attrice, figlia dei divi Monica Bellucci e Vincent Cassel, ha postato su Instagram una serie di scatti che hanno come sfondo una località esotica. Tra palme, gamberetti, acqua di cocco e capelli salati, Deva ha condiviso con i suoi fan anche una dolcissima fotografia di lei e Saul accoccolati sul lettino in spiaggia. I due si sono conosciuti proprio sul set de 'Il Gattopardo', dove interpretano i personaggi di Angelica e Tancredi, e da quel momento non si sono più lasciati. Giovani, belli (anzi bellissimi) e innamorati, attualmente vivono tra Roma e Parigi e sono più affiatati che mai. Deva e Saul hanno raccontato di essere usciti insieme, fuori dal set, per essere più disinvolti e naturali durante le riprese. E la frequentazione si è trasformata presto in amore. Deva Cassel nasce a Roma il 12 settembre del 2004. Figlia dell’attrice italiana Monica Bellucci e dell’attore francese Vincent Cassel. Deva è crescita tra Parigi e Rio de Janeiro, oltre al francese e l’italiano parla altre tre lingue. Deva prende ispirazione dalla mamma, con la quale condivide la passione per moda, e comincia giovanissima la carriera di modella quando nel 2019 diventa il volto di Dolce & Gabbana per il lancio del profumo ‘Dolce Shine’ con lo spot girato in Costiera Amalfitana. Nel 2021 diventa ambasciatrice per ‘Dolce Rose’ con set a Bellagio sul Lago di Como. Comincia ad apparire sulle copertine di rivista di moda importanti come Vogue, Elle e Harper’s Bazaar. Nel marzo del 2024 è diventata fashion e beauty ambassador anche per ‘Christian Dior’. Deva è alta 1 metro e 75 centimetri, alla Milano Fashion Week del 2022 ha sfilato per 'Dolce & Gabbana' e da quel momento è diventata una presenza fissa nelle passerelle. Nel 2023 debutta come attrice nel film italiano ‘La bella estate’ di Laura Luchetti, ispirato all'omonimo romanzo di Cesare Pavese. E nel 2024, prende parte al doppiaggio per il film d’animazione Inside Out 2, prestando la voce al personaggio di Ennui. Dal 5 marzo 2025 su Netflix è disponibile la serie televisiva italo-inglese ‘Il Gattopardo’ dove Deva Cassel è protagonista e interpreta il ruolo di Angelica Sedàra, in quello che è il secondo adattamento dell'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che nell'omonimo film del 1963 diretto da Luchino Visconti il suo personaggio fu di Claudia Cardinale: "Per me è stato un onore incarnare il personaggio che ho letto nel libro, ci siamo ispirati a quello. Ho preferito non ispirarmi al lavoro fatto da Claudia Cardinale, avevo visto il film tanti anni fa e non l’ho voluto riguardare, ho voluto affidarmi ai registi e alla loro idea", ha detto l'attrice.
(Adnkronos) - Garantire condizioni contrattuali adeguate a tutelare il potere di acquisto e il benessere dei lavoratori e a creare, al contempo, un contesto favorevole alla crescita e allo sviluppo delle imprese. E' quanto confermano con il loro impegno le Confederazioni Cifa e Confsal che - dopo aver recentemente siglato l’accordo economico integrativo del contratto collettivo nazionale di lavoro intersettoriale per le imprese dei settori terziario, commercio, distribuzione, servizi, turismo e pubblici esercizi - hanno formalizzato proprio nei giorni scorsi anche il rinnovo della parte economica del ccnl Ict, settore chiave per la digitalizzazione e la crescita economica del Paese. Oltre ad aver introdotto due nuovi livelli di inquadramento nella classificazione del personale, ampliandoli da cinque a sette, per meglio rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in costante trasformazione, l’accordo prevede significativi incrementi salariali a partire da quest’anno, in media pari all’8%. In particolare, per i lavoratori inquadrati al terzo livello, l’incremento è di 160 euro, che equivale a circa il 9%. Questa misura risponde alla necessità di adeguare le retribuzioni al livello di qualificazione richiesto, specialmente in un settore come l’Ict, in cui l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione impongono competenze sempre più avanzate e strategiche per la crescita delle imprese e dell’economia nel suo complesso. Ma il percorso di Cifa e Confsal va oltre. Le delegazioni, infatti, hanno definito gli aggiornamenti complessivi del ccnl Ict, introducendo importanti istituti innovativi al fine di valorizzare ancora di più la persona del lavoratore e il benessere aziendale. Fra questi una maggiore attenzione alla formazione continua per garantire ai lavoratori competenze aggiornate e spendibili in un mercato in continua evoluzione; nuovi strumenti di welfare aziendale per migliorare la qualità della vita lavorativa e incentivare la produttività; maggiore flessibilità contrattuale per rispondere meglio alle esigenze di imprese e lavoratori, favorendo un modello organizzativo più moderno e sostenibile, e inoltre misure rafforzate a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. “Crediamo fermamente - ha affermato Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal - che la contrattazione collettiva rappresenti uno strumento strategico per trasformare l’azione sindacale in misure concrete, capaci di garantire ai lavoratori tutele adeguate, condizioni eque e reali opportunità di crescita e sicurezza professionale il nostro impegno è volto alla definizione di politiche retributive e normative efficaci, che non solo tutelino la dignità del lavoro, ma che al contempo favoriscano la competitività aziendale, creando un equilibrio virtuoso tra sviluppo, incremento occupazionale e benessere dei lavoratori”. “Prosegue il nostro cammino - ha aggiunto il presidente di Cifa Italia Andrea Cafà - sulla strada dell'innovazione e della modernizzazione delle relazioni industriali, che può aiutare le imprese a transitare verso una dimensione più digitale e sostenibile la nostra attività nell’ambito della contrattazione collettiva è in costante evoluzione e ciò al fine di aggiornare e adeguare i contratti collettivi ai nuovi lavori e ai nuovi bisogni che emergono nelle relazioni fra lavoratore e impresa. Da un lato, puntiamo ad accrescere le competenze professionali e dall’altro la competitività aziendale. Insieme ce la faremo”. L’innovazione e la centralità della persona rappresentano per Cifa e Confsal le basi fondamentali di un modello di contrattazione collettiva di qualità, capace di rispondere alle sfide del mercato del lavoro con soluzioni concrete e sostenibili. Attraverso un approccio moderno e dinamico, la contrattazione si evolve per creare un sistema più equo, inclusivo e competitivo, in cui lo sviluppo delle imprese e la qualità di vita dei lavoratori si rafforzano reciprocamente.
(Adnkronos) - Unaprol, Consorzio olivicolo italiano, è tra i partner che hanno collaborato allo sviluppo di Novaterra, un progetto ambizioso che si propone di rivoluzionare l'olivicoltura nel bacino del Mediterraneo. L'obiettivo principale è duplice: ridurre l'impatto ambientale e incrementare la redditività per gli agricoltori. Il progetto 'Novaterra' si articola in tre strategie chiave, che sinergicamente mirano a trasformare l'approccio all'olivicoltura: protezione delle colture all'avanguardia ('Novaterra' promuove l'impiego di soluzioni di difesa innovative, privilegiando alternative naturali come bio-pesticidi, bio-controllo e coadiuvanti); smart farming per un'agricoltura di precisione, attraverso una piattaforma di agricoltura intelligente (il progetto mira a ottimizzare l'applicazione dei prodotti di protezione, riducendone l'impiego e aumentando l'efficacia); gestione del suolo e biodiversità ('Novaterra' introduce nuove strategie per la gestione del suolo, la promozione della biodiversità funzionale e l'impiego di robotica per il controllo delle infestanti). Novaterra rappresenta un'importante opportunità per il settore olivicolo mediterraneo. Grazie alla collaborazione di partner esperti e all'implementazione di strategie innovative, il progetto si propone di creare un modello di agricoltura più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico Lo sviluppo del settore olivicolo è oggi associato a tre parole chiave: differenziazione, innovazione, in collegamento e interazione con il concetto di sostenibilità. L’aspetto della differenziazione, sebbene di grande importanza, non è esente da difficoltà dal punto di vista pratico: gli oli vanno caratterizzati e quindi resi in qualche modo riconoscibili, elemento che in Italia rappresenta un fattore di grande interesse, in considerazione del fatto che nel nostro Paese la battaglia relativa alle produzioni è stata persa da anni e che pertanto la strategia da perseguire in futuro è quella di differenziare l’olio extravergine, per renderlo il più possibile diverso dai prodotti standard ottenuti soprattutto negli altri Paesi del bacino del Mediterraneo. Per quanto riguarda le innovazioni, sono importanti se nel contempo garantiscono la sostenibilità, così come indicato dalle linee guida del Pnrr, laddove gli investimenti in agricoltura devono assicurare il rispetto del principio di sostenibilità ambientale. Tuttavia, per quanto concerne il settore in questione, questa tematica assume una certa complessità, poiché va comunque considerato che le innovazioni in campo oleario non sempre sono in linea col concetto di sostenibilità inteso, ad esempio, come riduzione delle emissioni di carbonio. Esse infatti sono spesso più energivore delle vecchie tecnologie, soprattutto se si vuole produrre stabilmente alta qualità nell’attuale contesto di grande incertezza a causa dei cambiamenti climatici e delle conseguenti problematiche ambientali. Infatti, va considerato che in termini teorici è più sostenibile un olio vergine che non un extravergine poiché si lavorano olive più mature, con un maggiore contenuto in olio e minore in acqua; non c’è bisogno delle basse temperature in frangitura o in gramolatura, ecc., se non fosse per il fatto che gli oli vergini, avendo mediamente un minore contenuto in antiossidanti naturali, sono meno stabili all’ossidazione e quindi avranno una durata di vita, nella classa di appartenenza, breve e una volta passati ad olio lampante diventeranno più energivori a causa dei costi energetici del processo di raffinazione al quale saranno soggetti. Per questo motivo, quindi, il concetto di sostenibilità deve per forza avere come riferimento, almeno in Italia, l'aspetto del mantenimento della qualità, che ha un campo d'azione sempre più ampio e che riguarda anche aspetti immateriali, relativi al racconto che può essere impostato nella comunicazione e che riguarda alcune caratteristiche (di carattere etico, ambientale, ecc.) a cui è particolarmente sensibile un consumatore evoluto. Tuttavia, anche altri Paesi produttori tradizionali di olio nel bacino del Mediterraneo sono ormai in grado di produrre una narrazione accattivante a fini commerciali. E allora la differenziazione non può che basarsi sui valori materiali del prodotto, quelli cioè in grado di fornire una misurazione oggettiva della qualità stessa (legali, salutistici, sensoriali, ecc.). Tra i valori materiali, gli aspetti legati alla sicurezza e quindi al problema della riduzione dei pesticidi sono di grande importanza anche perché in stretta relazione con le contaminazioni e quindi con il concetto di qualità. Poter garantire controlli che assicurino l’assenza di principi contaminanti causati dai residui dei trattamenti fitosanitari è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e quindi la qualità dell’olio extravergine. Su questo tema esiste una grande sensibilità a livello comunitario, e l’Ue ha istituito da alcuni anni un tavolo di discussione. Tale problematica assume un carattere di grande attualità anche alla luce dell’entrata in vigore del divieto all’utilizzo del dimetoato, un principio attivo utilizzato da oltre 40 anni per il controllo della mosca dell’olivo, senza che nel frattempo il settore industriale sia riuscito a sperimentare e mettere sul mercato nuovi principi attivi meno tossici ed efficaci in sua sostituzione. Pertanto, il vuoto creato dal divieto all’uso del dimetoato apre nuovi spazi per la ricerca, la sperimentazione e la messa in pratica di nuove strategie e metodi alternativi ai fitofarmaci di sintesi e per la loro promozione e diffusione presso gli olivicoltori, così come sta avvenendo attraverso il progetto Novaterra. Per quanto riguarda il tema della contaminazione dell’olio d’oliva, al di là del problema dei pesticidi strettamente legato alla gestione dell’oliveto, l’aspetto di maggiore attualità e preoccupazione riguarda le contaminazioni da oli minerali (Moh) appartenenti alle due tipologie principali: gli idrocarburi saturi di oli minerali (Mosh) e gli idrocarburi aromatici di oli minerali (Moah), questi ultimi presenti in minore concentrazione rispetto ai primi. Anche la contaminazione da oli minerali è di origine agronomica, essendo legata alle pratiche di raccolta ed in particolare ai prodotti utilizzati per la lubrificazione di agevolatori, scuotitori e macchine scavallatrici, che contaminano le olive e si trasferiscono all'interno dell'olio estratto. Per quanto riguarda i limiti di tolleranza, l’Ersa ha stabilito la soglia massima 2 mg/kg di contaminazione, senza che tuttavia sia stata assodata una correlazione tra la concentrazione di olio minerale nell’olio di oliva e l’impatto sulla salute umana. Infatti, in assenza di sperimentazioni in questa direzione, il valore della soglia massima corrisponde al valore minimo rilevabile in laboratorio. In termini pratici, ciò sta a significare che 1 gr di olio minerale (Moh) arriva a contaminare di 1 mg il contenuto di una tonnellata di olio, che corrispondono approssimativamente a 5 tonnellate di olive, cosicché anche contaminazioni minime possono creare problemi in questo senso. Anche su quest’ultimo aspetto, quindi, le filiere olivicole-olearie dovranno mettersi in linea per assicurare il rispetto delle norme vigenti in termini di contaminazione, a dimostrazione di quanto questa tematica sia di grande attualità per garantire la sicurezza alimentare e contribuire al perseguimento della massima qualità del prodotto finale. E' possibile seguire il progetto, unendosi alla community Novaterra sui social media o alla newsletter per gli ultimi aggiornamenti (https://www.novaterraproject.eu/; https://twitter.com/NOVATERRA19; https://www.facebook.com/NovaTerra-102038265045698; https://www.linkedin.com/company/69260667/admin/).