ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il parlamentare Emanuele Pozzolo è stato rinviato a giudizio oggi per le imputazioni di porto illegale d'arma comune da sparo e porto illegale di munizionamento da guerra, mentre è stata pronunciata sentenza di non luogo a procedere per lesioni colpose e accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi. Si è conclusa, così, l'udienza preliminare nei confronti del parlamentare Emanuele Pozzolo per lo sparo che la notte di Capodanno a Rosazza nel biellese, ferì a una coscia uno degli invitati ai festeggiamenti di fine anno, Luca Campana. Come fa sapere una nota del procuratore di Biella facente funzioni Ruggero Mauro Crupi, "è stata pronunciata sentenza di non luogo a procedere in relazione ai seguenti reati: lesioni colpose ai danni di Luca Campana per intervenuta remissione di querela" e "accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi, per intervenuta oblazione", rende noto il procuratore. "Invece, in relazione alle ulteriori imputazioni di porto illegale di arma comune da sparo e porto illegale di munizionamento da guerra - conclude - è stato disposto il rinvio a giudizio per l'udienza dibattimentale del 25 febbraio 2025 avanti al Tribunale di Biella in composizione monocratica".
(Adnkronos) - Con l'arrivo delle festività natalizie, cresce la domanda di personale stagionale in tutta Italia. Anche nel 2024 il Natale si conferma dunque un periodo ricco di opportunità professionali: con Openjobmetis, agenzia per il lavoro, sono oltre 5.000 le posizioni aperte in numerosi ambiti. In particolare, i settori che devono far fronte all’aumento dell'attività, sono quelli della logistica, della grande distribuzione organizzata (gdo) e della vendita al dettaglio. Un’occasione importante, dunque, per chi desidera entrare nel mondo del lavoro o per chi cerca un impiego stagionale. Il clima di condivisione tipico del Natale spinge in modo particolare il settore della logistica e del confezionamento alimentare. Openjobmetis ha infatti più di 1.800 posizioni aperte per magazzinieri e addetti all’imballaggio, figure chiave per sostenere la catena di approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti durante le festività. Anche il settore della gdo richiede numerose Risorse Umane, con oltre 1.150 posizioni per cassieri, banconisti, scaffalisti e inventaristi, necessari per gestire l’afflusso di clienti nei supermercati e ipermercati durante il periodo natalizio. Ma le opportunità non si fermano alla logistica e alla gdo. Openjobmetis offre anche circa 950 posizioni nel settore retail, alla ricerca di addetti alle vendite e commessi, e oltre 800 posizioni nel comparto produzione, con ruoli per operai di produzione e manutentori meccanici. "Il mercato del lavoro stagionale natalizio - commenta Elisa Fagotto, candidate manager di Openjobmetis - continua a rappresentare uno snodo fondamentale per le imprese e una porta di ingresso nel mondo del lavoro per tanti. Nonostante il contesto economico complesso, le aziende mantengono un atteggiamento positivo e proattivo, concentrandosi su settori cruciali per il periodo natalizio, come la logistica e la vendita al dettaglio. La somministrazione rappresenta una soluzione che consente alle persone di mettersi alla prova in ambiti diversi e, in molti casi, di avviare un percorso che può trasformarsi in un contratto stabile nel medio-lungo periodo".
(Adnkronos) - “L’Italia, Paese leader del riciclo in Europa, vive un paradosso proprio sul materiale riciclabile al 100 per cento e infinite volte, l’alluminio. Non sono infatti disponibili quantità sufficienti di rottami. Abbiamo, cioè, una capacità di riciclo sottoutilizzata”. Lo hanno affermato il presidente di Assomet-Centroal, Danilo Amigoni, e il direttore generale di Cial, Stefano Stellini, in una conferenza stampa alla Camera. (VIDEO) “La ragione - ha spiegato Amigoni - è che in quantità crescente (a livello Ue 1,4 mln t nel 2023, +13% su base annua) i rottami di alluminio vengono accaparrati sul mercato da Paesi del Far East, dove vengono lavorati con bassi standard ambientali e tramite sussidi che danneggiano l’Europa e, al suo interno, in modo particolarmente grave, l’Italia. Chiediamo alla politica italiana, che nei mesi scorsi ha offerto un primo segnale inserendo i rottami di alluminio e di altri metalli non ferrosi nel sistema di monitoraggio nazionale sull’export delle materie prime critiche, di spingere per l’introduzione in Europa di norme che consentano la fuoriuscita di rottame solo verso Paesi terzi in grado di certificare i medesimi standard ambientali della Ue, e dunque i medesimi oneri a carico delle imprese. Chiediamo inoltre una posizione a favore di modifiche al Cbam, il meccanismo che tassa l’importazione in Ue di materiali ad elevate emissioni, ma non i prodotti finiti che al loro interno contengono proprio quei materiali. Il che è un ulteriore elemento di penalizzazione per le attività di riciclo e per il mercato all’interno della Ue”. Le performance dell’alluminio nel riciclo sono molto evidenti nel comparto degli imballaggi, di cui si occupa Cial. Stellini ha evidenziato: “Con un tasso di riciclo medio, negli ultimi cinque anni, del 70% di imballaggi in alluminio, il nostro Paese non solo ha da tempo raggiunto e superato gli obiettivi al 2030, ma si colloca al primo posto in Europa con ben 10 punti percentuali sopra la media (59%) degli altri paesi. L’efficienza del sistema italiano è ancor più evidente se si analizza lo spaccato del tasso di riciclo per le sole lattine in alluminio per bevande, pari al 93,8% per il 2023. Un risultato da record, in linea con quello dei paesi i cui sistemi sono basati sul deposito cauzionale e abbondantemente superiore al tasso medio di riciclo europeo del 76%”. Ma l’Italia è capofila anche sulla prevenzione. "Uno studio realizzato da Cial per tracciare la tendenza evolutiva del packaging in alluminio a partire dal 2000 dimostra come le imprese della filiera siano riuscite a risparmiare in media ogni anno circa 5.350 tonnellate di materiale (l’equivalente di 51.000 carrozzerie per auto) per un totale di 107.000 tonnellate pari ad una riduzione complessiva di 936.000 tonnellate di CO2. Ciò grazie a miglioramenti dei processi produttivi e a una progettazione dell’imballo finalizzata a massimizzare il riciclo”, ha aggiunto Stellini. “In Italia - hanno ricordato Amigoni e Stellini - viene prodotto solo alluminio da riciclo che garantisce sostenibilità ambientale, decarbonizzazione ed efficienza energetica. Il riciclo necessita di solo il 5% dell’energia richiesta per la produzione di alluminio primario. A livello europeo il riciclo dell'alluminio potrebbe comportare una riduzione delle emissioni di CO2 del 46% all’anno al 2050”.