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(Adnkronos) - Un Leone d'Oro che esplora il silenzio e la difficoltà di parlarsi in famiglia. La giuria presieduta da Alexander Payne spiazza i pronostici e consegna il massimo riconoscimento dell'82esima Mostra del Cinema di Venezia a ‘Mother Father Sister Brother’ di Jim Jarmusch. Un trionfo inaspettato che chiude un'edizione capace di spaziare dai grandi maestri ai talenti emergenti. Al film favorito della vigilia, ‘The Voice of Hind Rajab’ di Kaouther ben Hania, che ha scosso il Lido, è andato il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria, il riconoscimento attribuito all’opera capace di lasciare il segno e per questo particolarmente apprezzata dai membri della giuria. La miglior regia è invece quella di Benny Safdie che ha diretto Dwayne Johnson ed Emily Blunt nel film ‘The Smashing Machine’. Il giovane regista americano, per la prima volta senza il fratello Josh come co-regista, si aggiudica il Leone D’argento - premio per la miglior regia. Tra i premiati c’è anche l’Italia con due premi. Il docu-film ‘Sotto le nuvole’ di Gianfranco Rosi conquista il Premio Speciale della Giuria, mentre il film ‘La Grazia’ di Paolo Sorrentino porta a casa la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Toni Servillo nei panni del presidente della Repubblica ha convinto la giuria. La migliore interprete femminile è invece Xin Zhilei. All’attrice di ‘The Sun Rises On Us All’ di Cai Shangjun è andata l’altra Coppa Volpi. Protagonista di questa edizione anche la Francia che con la pellicola di Valérie Donzelli ‘À pied d’œuvre (At work)’ si aggiudica il premio per la miglior sceneggiatura. Infine, è Luna Wedler la giovane attrice emergente di questa edizione. L’interprete svizzera, classe 1999, di ‘Silent Friend’ di Ildikò Enyedi conquista il Premio Marcello Mastroianni. Della sezione 'Orizzonti' il premio al miglior film va a ‘En El Camino (On The Road)’ di David Pablos (Messico). Il premio alla miglior regia a Anuparna Roy per il film ‘Songs of Forgotten Trees’ (India). Il premio speciale della giuria a 'Harà Watan (Lost Land)’ di Akio Fujimoto (Giappone, Francia, Malesia, Germania). Il premio per la migliore interpretazione femminile a Benedetta Porcaroli per 'Il rapimento di Arabella' di Carolina Cavalli (Italia) e per la miglior interpretazione maschile a Giacomo Covi per 'Un anno di scuola' di Laura Samani (Italia, Francia). Il premio alla miglior sceneggiatura va ad Ana Cristina Barragàn per ‘Hiedra (The Ivy)’ (Ecuador). Infine, il premio al miglior cortometraggio va a 'Utan Kelly (Without Kelly)’ di Lovisa Sirén (Svezia). Il Leone del futuro - Premio Venezia opera prima 'Luigi De Laurentiis' va a 'Short Summer' di Nastia Korkia (Germania, Francia, Serbia). Della sezione 'Venezia Spotlight’ il premio degli spettatori 'Armani Beauty' va a 'Calle Màlaga' di Maryam Touzani (Marocco, Germania, Francia, Spagna, Belgio). Il premio 'Venezia Classici' per il miglior documentario sul cinema va a 'Mata Hari' di Joe Beshenkovsky e James A. Smith (Usa), mentre quello per il miglior film restaurato va a 'Bashu, Gharibeye Koochak (Bashu, The little Stranger)' di Bahram Beyzaie (Iran). Della categoria 'Venice Immersive' a 'The clouds are two thousand meters up’ di Singing Chen (Taipei, Germania) va il gran premio, a ‘Less than 5gr of Saffran’ di Négar Motevalymeidanshah (Francia) il premio speciale della giuria e ad 'A long goodbay' di Kate Voet e Victor Maes (Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi) il premio per la realizzazione.
(Adnkronos) - Un podcast che trasforma l'arte di organizzarsi in un'avventura cinematografica. E' 'Organizzazione da Oscar' condotto da Sarah Benedetti professional organizer. "Organizzazione da Oscar - racconta all'Adnkronos/Labitalia - nasce dall’unione di due mondi che da sempre fanno parte della mia vita: l’organizzazione personale e il cinema. Da professional organizer aiuto le persone a semplificare e ritrovare equilibrio, e ho sempre pensato che il cinema fosse un linguaggio universale capace di parlare al cuore e alla mente. Un giorno mi sono detta: perché non raccontare i principi dell’organizzazione attraverso le storie e i personaggi che tutti conosciamo? Così è nato il podcast: breve, diretto e con un tocco di magia cinematografica". "Ci sono centinaia di podcast in circolazione - spiega - ma questo è l'unico che parla di organizzazione legata al cinema. Ho pensato a questa accoppiata perché il cinema è un grande specchio della vita. Nei film troviamo conflitti, soluzioni, strategie, errori e successi: in una parola, organizzazione. Portare esempi cinematografici aiuta a rendere concreti e immediati concetti che altrimenti sembrerebbero teorici o lontani. E poi, ammettiamolo: chi non ama un buon film? Volevo che l’organizzazione non fosse percepita come rigida o noiosa, ma come qualcosa di creativo, accessibile e persino divertente". Nelle varie stagioni Sarah Benedetti è sempre riuscita ad essere coerente alla promessa 'mai più di 5 minuti': "Viviamo tutti giornate piene, spesso caotiche, e non volevo che il podcast diventasse un altro impegno lungo da incastrare. Cinque minuti sono sufficienti per lanciare uno spunto utile, ispirare una riflessione o suggerire una strategia concreta. È come un caffè con un amico: breve, ma capace di darti la carica giusta per la giornata". "Dietro Organizzazione da Oscar - fa notare - ci sono sicuramente le tue passioni per cinema e organizzazione. C’è tanta ricerca e tanta voglia di rendere semplice ciò che sembra complicato. C’è l’ascolto delle persone con cui lavoro ogni giorno, che mi portano le loro difficoltà e mi ispirano nuove puntate. C’è anche la mia curiosità: mi piace trovare collegamenti insoliti, leggere tra le righe delle storie e scoprire come possono aiutarci nella vita quotidiana. In fondo, dietro ogni episodio c’è il desiderio di dare un piccolo strumento concreto a chi ascolta". "L'obiettivo - continua - era dimostrare che l’organizzazione non è una gabbia, ma un mezzo per vivere meglio, e dai feedback ricevuti posso dire di aver trasmesso questo messaggio. Il bilancio è molto positivo: ho scoperto che le persone non solo ascoltano il podcast, ma si riconoscono nei personaggi e nelle storie, e iniziano a riflettere su come applicare quei principi nella loro vita. Per il futuro voglio continuare a sperimentare, raccontare nuovi film e nuove prospettive, e magari aprire sempre di più al dialogo con la community degli ascoltatori".
(Adnkronos) - Engineering, leader nei processi di digitalizzazione per aziende e pubblica amministrazione, ha ottenuto la medaglia Platinum da EcoVadis, una delle più accreditate agenzie internazionali di rating Esg. Il riconoscimento copre le performance di sostenibilità in quattro aree chiave: ambiente, lavoro e diritti umani, etica e acquisti sostenibili. Questa attestazione certifica il percorso del Gruppo rispetto allo scorso anno, quando l’azienda aveva ottenuto la medaglia Gold. Questo nuovo e importante risultato consente ad Engineering di qualificarsi nel Top 1% delle oltre 130.000 aziende a livello globale che hanno completato il processo di valutazione EcoVadis e che hanno dimostrato di possedere un solido sistema di gestione dei criteri di sostenibilità. Roberto Scrivo, chief public affairs, corporate communication & sustainability officer di Engineering, commenta: “In questi ultimi anni Engineering ha perseguito un percorso di crescita nelle strategie di sostenibilità a livello di Gruppo che le ha permesso di affermarsi come attore del cambiamento e dell’innovazione nel Paese. La medaglia platinum di EcoVadis, che arriva a poche settimane dall’ultimo bilancio di sostenibilità, rappresenta un riconoscimento che ci rende orgogliosi perché certifica la validità del nostro percorso e il miglioramento costante perseguito negli anni. In un mercato attento ai profili di sostenibilità lungo tutta la supply chain, questo risultato rafforza la nostra posizione come partner affidabile per clienti e stakeholders e ci motiva a fare ancora di più nello sviluppo di soluzioni e processi che uniscano efficienza tecnologica e sostenibilità". Oltre ad aver ottenuto la medaglia platinum di EcoVadis, Engineering ha anche avuto la conferma dello score 'A-Ottimo' nella valutazione di Synesgy, la piattaforma digitale globale, promossa da una alleanza di aziende leader, impegnate nella valutazione della sostenibilità esg all'interno della supply chain. Lo score esg 'A' equivale ottimo livello di sostenibilità per società con un ottimo livello di adeguatezza rispetto ai principi esg, pienamente in linea con le best practice nazionali e internazionali. Lo scorso luglio il Gruppo ha pubblicato il bilancio di sostenibilità 2024, nel quale si rendicontano importanti passi avanti riscontrati in tutti i principali ambiti esg. Ad esempio, sul fronte ambientale, Engineering ha alimentato il 100% delle sedi e dei data center in Italia con energia elettrica da fonti rinnovabili e ridotto del 27% le emissioni Scope 1 e 2 rispetto al 2023. In ambito sociale, il Gruppo ha rafforzato il proprio impegno per l’inclusione e la valorizzazione delle persone, con il 20% di donne in ruoli di leadership in Italia, 400 corsi di formazione erogati, 15 programmi Academy attivati e oltre 1.600 certificazioni professionali rilasciate. In ambito governance, Engineering ha migliorato il proprio rating Cdp climate change da C a B nel 2024, integrando nella rendicontazione la nuova matrice di doppia materialità.