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(Adnkronos) - Il mondo piange Francesco, morto ieri a 88 anni. I funerali si terranno sabato alle 10 ed è prevista la partecipazione dei leader di tutto il mondo. La celebrazione si terrà a San Pietro ma Jorge Mario Bergoglio riposerà nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore. Tra i primi ad annunciare la sua presenza, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ieri ha sciolto i dubbi con un post sul social Truth, annunciando che si recherà a Roma con la moglie Melania. Mentre Vladimir Putin non ha in programma di recarsi a Roma in occasione dei funerali di Papa Francesco sabato, ha rivelato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che il presidente russo "non ha piani del genere". Parteciperà invece il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha reso noto una fonte della presidenza. "L'ufficio del presidente è in attesa della data della sepoltura del Papa e sta preparando la visita del presidente a Roma per salutare il pontefice", ha detto la fonte all'Afp. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà ovviamente presente. La premier ha annullato gli impegni internazionali previsti per il fine settimana. Venerdì 25 e sabato 26 aprile erano infatti previste le visite ufficiali, rispettivamente, nella Repubblica dell'Uzbekistan, a Samarcanda, e poi nella Repubblica del Kazakistan, dove domenica 27, ad Astana, era in programma la partecipazione della premier al vertice Italia-Asia centrale con Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato, dall'isola della Réunion, dove si trova, che parteciperà alle esequie. "Saremo presenti ai funerali del Papa, come è giusto che sia", ha detto il capo dello Stato durante una conferenza stampa. Anche il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier e il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz saranno sabato a Roma, riferiscono i media tedeschi. Così come la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsol, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. La trasferta in Italia, a quanto si apprende a Bruxelles, è prevista solo per le esequie del Santo Padre e, allo stato, non sono previste ulteriori appuntamenti a Roma per Costa, cui spetterebbe, se fosse previsto per questo weekend, organizzare un colloquio tra i vertici Ue e il presidente degli Usa Donald Trump. Tra gli altri capi di stato previsti, secondo una fonte del suo ufficio, figurano Javier Milei, presidente dell'Argentina, patria di Francesco, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Il giorno dei funerali di Papa Francesco è stato decretato lutto nazionale in Polonia. Lo ha annunciato la presidenza, secondo cui, "in seguito al decesso del Santo Padre, il presidente Andrzej Duda ha deciso di decretare un giorno di lutto nazionale il 26 aprile". Duda insieme alla moglie sarà ai funerali. La Cina ha mantenuto un riserbo durato oltre 24 ore prima di esprimere un messaggio formale di cordoglio per la morte del Papa. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato: "Negli ultimi anni, Cina e Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e intrattenuto scambi amichevoli. La Cina è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere un continuo miglioramento delle relazioni". Un messaggio sobrio, che riflette la complessa e ancora delicata natura del rapporto tra Pechino e la Santa Sede. Come ricorda la Cnn, Papa Francesco aveva lavorato per avvicinare Roma e Pechino, firmando nel 2018 un accordo senza precedenti – e ancora oggi controverso – sulla nomina dei vescovi cinesi. L’intesa, rinnovata più volte, ha permesso un dialogo cauto ma ha anche suscitato critiche da parte di molti cattolici, soprattutto all’interno delle comunità sotterranee in Cina, fedeli a Roma e spesso perseguitate. Francesco sarà ricordato come il primo papa a volare nello spazio aereo cinese e ad aver inviato messaggi di pace alla leadership di Pechino. Durante il suo pontificato, Papa Francesco aveva espresso più volte interesse per la Cina e attenzione ai suoi fedeli. Nel 2023, da Ulaanbaatar, in Mongolia, rivolse un "caloroso saluto al nobile popolo cinese" e invitò i cattolici cinesi a essere "buoni cristiani e buoni cittadini". Oggi, la sua scomparsa lascia in sospeso non solo il futuro dei rapporti tra Cina e Vaticano, ma anche i timori dei cattolici taiwanesi, preoccupati che un eventuale riavvicinamento possa tradursi in una rottura diplomatica con Taipei. Con circa 6 milioni di cattolici ufficialmente registrati e una fitta rete di fedeli nelle chiese sotterranee, la Cina rappresenta per la Santa Sede un campo di missione strategico ma estremamente sensibile. Il messaggio di Pechino, pur sobrio, segna un gesto formale importante, ma lascia intendere che ogni passo futuro sarà attentamente misurato. Il governo di Taiwan ha invece reagito subito alla notizia della morte del pontefice, annunciando che invierà alti funzionari a Roma in qualità di inviati speciali. Il presidente Lai Ching-te ha trasmesso le sue "più sincere condoglianze a nome del popolo di Taiwan", mentre il ministro degli Esteri Lin Chia-lung ha incontrato il rappresentante vaticano a Taipei per esprimere il cordoglio ufficiale. Lo ha reso noto la China News Agency, aggiungendo che Taipei ha sottolineato il valore dei rapporti con la Santa Sede, che rimane uno dei pochi stati a riconoscere la sovranità taiwanese.
(Adnkronos) - Agsm Aim presenta la nuova campagna di comunicazione dal titolo 'Altri cent'anni e avanti!', che sarà diffusa nei territori di Verona e Vicenza a partire da lunedì 21 aprile. Con la campagna Agsm Aim, multiutility radicata nel tessuto sociale e produttivo delle due province, vuole consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini e rafforzare la reputazione del Gruppo verso i propri stakeholder, ribadendo il ruolo di partner e sostenitore delle comunità locali. Il messaggio, caratterizzato da un tono di voce concreto e vicino, sottolinea il ruolo di Agsm Aim come attivatore delle migliori energie del territorio. “Agsm Aim ha avviato in questi mesi un percorso di ripensamento della propria strategia e del proprio piano industriale 2025-2030 e uno degli obiettivi è quello di gettare le basi per la crescita sostenibile dei territori in cui opera”, commenta Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim. “Con questa campagna vogliamo riaffermare il nostro ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’industrializzazione di città e territori che accompagniamo nella loro storia da oltre cent’anni. Agsm Aim non è un’azienda qualunque ma è l’espressione di un tessuto imprenditoriale e sociale che è stato capace di conquistare i mercati italiani e mondiali e che oggi, in un contesto internazionale complesso e incerto, ha la necessità di contare su partner solidi e credibili. Ecco allora cent’anni e avanti, con la solidità che sempre ci ha contraddistinto ma anche con l’intraprendenza e l’energia che sono il tratto distintivo di Verona e Vicenza. Ed è proprio a tutte e tutti coloro che ogni giorno lavorano, coltivano, commerciano, studiano e che hanno bisogno della nostra energia, che dedichiamo questa campagna di comunicazione, testimone del nostro orgoglio di essere al servizio di questo grande e bel territorio”, aggiunge. La campagna realizzata da StoryFactory è pianificata da OFF Media su stampa locale, radio, digitale e out of home a Verona e Vicenza fino a giugno 2025.
(Adnkronos) - Il 22 aprile il mondo celebra la Giornata della Terra, l’Earth Day che da 55 anni mobilita milioni di persone di ogni continente per la tutela del Pianeta. EarthDay.org, organizzatore globale della Giornata della Terra, ha indicato per il 2025, il tema ‘Our Power, Our Planet’ esortando tutti “a unirsi a sostegno delle energie rinnovabili, con l'obiettivo di triplicare la produzione globale di elettricità pulita entro il 2030”. “Esortiamo tutti a valutare scelte energetiche intelligenti per le proprie famiglie e a sostenere un'implementazione rapida e accelerata delle energie rinnovabili da parte di governi locali e nazionali, industrie e aziende”, affermano gli organizzatori. La Giornata della Terra nasce negli Usa sulla scia della pubblicazione nel 1962 del libro di Rachel Carson, ‘Primavera silenziosa’, e di una crescente coscienza sui temi ambientali e sul legame tra inquinamento e salute pubblica. Il senatore degli Stati Uniti, Gaylord Nelson, fu promotore del primo Earth Day del 22 aprile del 1970 con la mobilitazione di 20 milioni di americani per chiedere maggiore protezione per il Pianeta; un evento che nel 1990 è diventato globale coinvolgendo 200 milioni di persone in 141 Paesi. Oggi l’Earth Day arriva a mobilitare un miliardo di persone in 192 Paesi con azioni e partner coordinati a livello globale dal network no profit Earthday.org.