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(Adnkronos) - Nessun ritiro in vista per Lionel Messi, anzi. Il fuoriclasse argentino ha annunciato oggi, giovedì 23 ottobre, di aver rinnovato il contratto che lo lega all'Inter Miami per altri tre anni, fino al 2028. Messi giocherà in Major League Soccer, il campionato di calcio americano, almeno fino ai 41 anni, allontanando così le voci di chi voleva un addio imminente ai campi. Ad annunciare il rinnovo proprio l'Inter Miami con un video pubblicato sui propri canali ufficiali. Mentre non è sicuro che Messi continuerà a vestire la maglia dell'Argentina, anche se la sua presenza ai prossimi Mondiali, in programma la prossima estate in Stati Uniti, Messico e Canada, è considerata praticamente certa, l'ex attaccante del Barcellona giocherà ancora con la squadra presidenziata da David Beckham.
(Adnkronos) - “Il 12 aprile 2023 è stato siglato il rinnovo del contratto collettivo nazionale che prevede, per il 2024 ed il 2025, un contributo welfare obbligatorio per ogni dirigente, da destinare alla piattaforma welfare Cfmt. L'accordo Manageritalia-Confcommercio del 16 giugno 2021 e del 21 giugno ha determinato, per contratto, la possibilità per tutti i dirigenti di fruire di un welfare contrattuale volto a soddisfare il benessere del dirigente e della sua famiglia”. Sono le parole di Elisa Loberti, project specialist welfare Cfmt, in occasione della seconda edizione del Global welfare summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle 'Eccellenze che ispirano', organizzato a Villa Miani a Roma. L’edizione 2025 del Summit ha introdotto per la prima volta una sezione dedicata alle eccellenze contrattuali e territoriali, con l’obiettivo di valorizzare quei modelli collettivi che, a livello nazionale e locale, hanno saputo ampliare le tutele, sperimentare nuove soluzioni e generare ricadute concrete sui lavoratori e sulle comunità di riferimento. “Cfmt ha interpretato il volere dei soci, ossia quello di supportare non solo il dirigente in quanto professionista, ma di essere a fianco alla persona, in un percorso di crescita continua, dentro e fuori dall’azienda. Da qui è nato l’Osservatorio Welfare di Cfmt, con la finalità di censire le iniziative di welfare messe in atto dalle principali aziende del terziario - spiega Loberti - L’Osservatorio offre alle aziende un'opportunità per approfondire il proprio modello di welfare, comprendere il posizionamento rispetto al settore e ricevere indicazioni utili per il suo sviluppo”. L’osservatorio Italian Welfare ha conferito i riconoscimenti alle realtà che si sono distinte per la capacità di sviluppare iniziative innovative e inclusive, valorizzando esperienze contrattuali, territoriali e aziendali in grado di generare valore sociale, organizzativo e di comunità: “L’esperienza dimostra che un progetto ben strutturato, con una piattaforma digitale efficiente e una governance chiara, può trasformare il welfare contrattuale in uno strumento concreto e apprezzato, capace di coniugare esigenze aziendali e benessere dei dirigenti. Questo premio, che accogliamo con entusiasmo, ci incoraggia a fare meglio in questo percorso di sviluppo continuo”, conclude.
(Adnkronos) - Città in affanno sulla sostenibilità. La classifica dei 106 capoluoghi di provincia stilata da Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, restituisce per il 2024 una fotografia in chiaroscuro. Ancora nessuna città raggiunge il punteggio del 100% e cala al 54,24% la media del punteggio raggiunta dai capoluoghi, registrando un -3,8% rispetto a due anni fa quando si attestava al 56,41%. Se si guarda ai singoli capoluoghi, nel 2024 sono Trento (79,78%) e Mantova (78,74%) le uniche città a superare la soglia di 75 punti e a dominare la classifica di Ecosistema Urbano ottenendo rispettivamente il primo e secondo posto. Trento torna sul gradino più alto (nel 2023 era seconda) rappresentando il meglio della vivibilità in città. Mantova ottiene la medaglia d’argento risalendo la classifica di cinque posizioni (nel 2023 era 7 settimana), grazie ad alcuni risultati negli indici più significativi come il calo dei consumi idrici e delle perdite idriche e la raccolta differenziata che è all’84%. Dietro di loro si piazza Bergamo, al terzo posto con un punteggio del 71,82%, risalendo la classifica di ben 13 posizioni (nella passata edizione era 16esima), grazie ad un impegno costante soprattutto nel settore della raccolta differenziata e della ciclabilità. Le altre città che rientrano della top ten sono Bolzano, quarta, seguita da Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna, Forlì: tutte aree urbane del nord Italia e con Bologna, al 9° posto, che si conferma la migliore tra le grandi città anche se perde una posizione rispetto alla passata edizione. Il Sud è sempre in grande affanno, ad eccezione di Cosenza, 16esima in classifica, unica città del Meridione nella top 20 anche se rispetto alla passata edizione perde 3 posizioni (era 13esima). In fondo alla classifica ci sono nove città del sud - Caltanissetta (97° posto), Caserta (98°), Catania (100°), Palermo (101°), Catanzaro (102°), Napoli (103°), Crotone (104°), Vibo Valentia (105°), Reggio Calabria (106°) - che non arrivano a toccare il 35% del punteggio. Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria sono al di sotto dei 25 punti su 100. Smog e rete idrica colabrodo - rileva il rapporto - restano le principali criticità da affrontare per i capoluoghi di provincia. Diminuiscono troppo lentamente le città con perdite d’acqua superiori o uguali al 50%: 20 quest’anno (erano 24 nel 2023 e 27 nel 2022). Nel 2024, inoltre, cala la media della superficie urbana dedicata alle infrastrutture per la ciclabilità - 10,39 metri equivalenti ogni 100 abitanti (11,02 m eq/100 ab nella passata edizione e 10,69 due anni fa) - così come diminuisce sia l’estensione media delle isole pedonali nei comuni capoluogo passando dai 50,7 mq ogni 100 abitanti della scorsa edizione agli attuali 48,6 mq sia quella delle zone a traffico limitato che nel 2024 si attesta a 368,3 mq ogni 100 abitanti rispetto ai 406,9 della scorsa edizione. Cresce, stando ai dati Ispra, il consumo di suolo nel totale dei capoluoghi: dal 2018 al 2023 è pari a circa 4500 ha, a fronte di un calo del numero degli abitanti (-346mila abitanti). Ne deriva una crescita del suolo impermeabilizzato per ogni abitante delle città, sempre su base quinquennale, pari a +6,3 mq/ab dal 2018 al 2023 (+3,5% rispetto al 2018), con forti variazioni da città a città. Tra i segnali positivi che emergono dal nuovo report Ecosistema Urbano, c’è la raccolta differenziata che per la prima volta, tra i capoluoghi, supera la media del 65%. Inoltre, sono ben 15 i capoluoghi che sono oltre l’80% di Rd. Cresce il numero dei passeggeri trasportati dal servizio di Tpl nelle città capoluogo, anche se le performance generali sono ancora lontane dai livelli europei. C’è Milano con 424 passeggeri nel 2024 rispetto ai 415 dello scorso anno, i 357 del 2022 e ai 303 del 2021. Anche Roma mostra lievi segnali incoraggianti salendo dai 259 viaggi procapite all’anno della passata edizione ai 277 di quest’anno. Venezia resta la migliore sebbene in calo, interrompendo una crescita costante, mentre Firenze continua a migliorare (sale dai 225 dello scorso anno ai 247 passeggeri/ ab/anno).