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(Adnkronos) - "La situazione è difficile". La battaglia di Pokrovsk, potenziale svolta della guerra in Ucraina, è nella fase cruciale. La Russia sta producendo il massimo sforzo per conquistare la città decisiva per il Donetsk e per gli equilibri del conflitto. Pokrovsk è la chiave per controllare vie di trasporto e di rifornimento. Controllare la città, per Vladimir Putin, significherebbe avere una piattaforma per un'ulteriore offensiva verso ovest. Per questo, Kiev difende la fortezza con ogni mezzo. "La situazione è difficile", dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Mosca attacca senza soluzione di continuità, alternando assalti frontali - con perdite enormi ma tollerate - ad azioni condotte da unità ridotte che provano a infiltrarsi mentre i droni colpiscono. "L'obiettivo numero uno per il nemico è occupare Pokrovsk il più rapidamente possibile. Questo obiettivo rimane. È evidente dal numero di attacchi: ci sono stati 220 assalti a Pokrovsk in tre giorni. Nella città stessa, all'interno, si trovano 314 'russi'. C'è un grande raggruppamento nelle periferie che preme in questa direzione", dice Zelensky riassumendo la situazione. A delineare il quadro contribuisce l'Institute for the study of war (Isw), il think tank americano che monitora. "Il comando militare russo sta aumentando la sua presenza di truppe in direzione di Pokrovsk, probabilmente per consolidare i guadagni inizialmente ottenuti dalle forze russe attraverso missioni di infiltrazione e avanzare ulteriormente attraverso la città", evidenzia la sintesi che si basa anche su filmati geolocalizzati. L'analisi fotografa le tattiche ormai consolidate delle forze russe che "hanno raramente impiegato veicoli meccanizzati in direzione di Pokrovsk di recente, a parte gli assalti meccanizzati vicino a Myrnohrad del 13 e 22 ottobre". Secondo Kiev, i soldati nemici "si stamno camuffando da civili, compiendo un crimine di guerra ai sensi della Convenzione di Ginevra". Le parole di Zelensky sono in linea con le dinamiche osservate nelle ultime ore sul terreno e confermate dall'Isw: viene segnalato "un recente aumento degli assalti e degli sforzi di accumulazione russi in direzione di Pokrovsk". Vengono riportati i dati raccolti dall'esercito ucraino: "Le forze russe hanno attaccato in media 13 volte al giorno nel settembre 2025, ma hanno condotto 30 assalti il 5 novembre". Il comandante di un battaglione di droni ucraino, continua il think tank, ha riferito che le forze russe a Pokrovsk stanno sfruttando le cattive condizioni meteorologiche per radunarsi in grandi gruppi ed entrare nella città con motociclette o buggy. "I reparti di Mosca stanno iniziando a portare provviste e stanno cercando di infiltrarsi ulteriormente nel nord di Pokrovsk e nelle posizioni posteriori ucraine dove si trovano gli equipaggi di mortai e i piloti di droni", spiega il report. C'è un altro fattore che non va sottovalutato: Kiev non può permettersi di far rifiatare le unità migliori, mentre la Russia - secondo le analisi ucraine - "hanno già effettuato tre rotazioni in direzione di Pokrovsk, dopo aver subito pesanti perdite negli ultimi quattro mesi". Mosca avrebbe inviato anche elementi dei corpi speciali Spetsnaz e uomini della fanteria navale. "I russi si sono infiltrati ovunque nell'area di Pokrovsk: le posizioni russe e quelle ucraine si alternano in case una accanto all'altra", riassume un comandante ucraino.
(Adnkronos) - Rafforzare l’educazione alla sicurezza e alla consapevolezza dei propri diritti tra le studentesse e gli studenti che si preparano a entrare nel mondo del lavoro. E' questo l’obiettivo del nuovo concorso promosso da Cgil, Flc e dal patronato Inca, rivolto alle classi quarte e quinte degli istituti tecnici e professionali. L’iniziativa, che nasce nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni di Inca Cgil, prende il via in sette città simbolo - Bari, Bologna, Catanzaro, Palermo, Perugia, Potenza e Torino - capoluoghi delle regioni più colpite da infortuni e morti sul lavoro in relazione agli occupati. (VIDEO) Il progetto si concentra su chi si prepara a entrare nel mondo del lavoro, attraverso i percorsi pcto (ex alternanza scuola-lavoro), per offrire strumenti concreti di consapevolezza e prevenzione. Le studentesse e gli studenti parteciperanno a incontri e moduli formativi sui rischi, sui diritti e sui comportamenti da adottare, con materiali multimediali che richiamano anche casi di cronaca recenti. L’obiettivo è duplice: promuovere una cultura della sicurezza e far comprendere che, anche durante i tirocini, ragazze e ragazzi hanno gli stessi diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. A conclusione del percorso, le classi realizzeranno podcast, video e altri prodotti multimediali sul tema, che saranno valutati in un concorso nazionale con un premio di 1.000 euro per le scuole vincitrici di ogni città. La premiazione verrà fatta in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, il 28 aprile 2026. "Portare la cultura della sicurezza nelle scuole - spiega Lorella Brusa, del collegio di presidenza di Inca Cgil - significa formare le lavoratrici e i lavoratori di domani rendendoli consapevoli dei propri diritti e offrendo loro gli strumenti per tutelarsi, nell’arco di tutta la loro vita. Il sindacato lavora per i diritti di tutte e tutti, e noi, come Inca Cgil, li aiutiamo a farli valere: offriamo assistenza gratuita a chi resta senza lavoro, a chi si infortuna, a chi parte per l’estero e, un domani, quando arriverà il momento della pensione, saremo ancora al loro fianco. E' un impegno che dura da oltre ottant’anni e che oggi si rinnova nelle scuole, parlando alle nuove generazioni con un linguaggio adatto a loro e con lo sguardo rivolto al futuro. Perché la sicurezza è un diritto, una conquista e un valore da praticare ogni giorno". "Quello della sicurezza - sostiene - è un tema importante: nessun lavoro vale la vita e i giovani questo devono averlo presente. Nel modulo verranno date anche indicazioni su comportamenti utili da tenere nel momento in cui si verificasse un infortunio sul lavoro, in modo che questo bagaglio di competenze resti a loro ma venga in qualche modo trasmesso a tutti i loro compagni. Questi giovani formati diventino ambasciatori per la sicurezza perché ogni studente formato diventa un portatore di cultura della sicurezza nella scuola, ma soprattutto nella sua realtà extrascolastica. Un appello poi alle istituzioni affinché mettano sempre più al centro dell'alternanza la presa in carico della sicurezza dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro e alle aziende affinché prendano in carico questa tematica". "Chiediamo da anni - sottolinea Graziamaria Pistorino, segretaria nazionale Flc Cgil - di eliminare l'obbligatorietà dei pcto e di investire nella scuola per riportare nei laboratori l'apprendimento attraverso l'esperienza diretta e la sperimentazione attiva, - eppure in queste ore la legge di bilancio taglia i fondi per la sicurezza e l’edilizia scolastica. Il progetto congiunto Inca, Cgil e Flc offre la corretta formazione a chi per la prima volta sperimenta il contatto con i rischi del mondo produttivo. Formazione alla cittadinanza oggi significa anche formazione alla sicurezza: studentesse e studenti sono cittadine e cittadini di domani ma, già da oggi, hanno il diritto vivere contesti sicuri e cambiare le regole di un gioco mortale che in Italia produce tre vittime ogni giorno. La sicurezza sui luoghi di lavoro non è solo un insieme di norme, ma è un percorso culturale per la società intera su cui bisognerebbe investire seriamente e non tagliare". “E' importantissimo - conclude Francesca Re David, segretaria confederale della Cgil - oggi più che mai, di fronte a una catena di infortuni e malattie professionali che purtroppo non accenna a fermarsi, che la cultura del diritto alla salute e all’incolumità personale e collettiva sia diffusa fin dall’età scolare, e soprattutto nelle occasioni di primo approccio con il mondo del lavoro La diffusione delle conoscenze relative alla prevenzione è necessaria e urgente, anche per mettere in discussione un modello di organizzazione del lavoro che, non rispettando le regole fondamentali di ambienti sani, sicuri e correttamente strutturati, si rivela sempre più negativo per le condizioni delle persone e per gli esiti che produce”. Un messaggio rivolto alle nuove generazioni, perché la sicurezza non sia un obbligo formale, ma un diritto essenziale di tutte e tutti.
(Adnkronos) - Officine Sostenibili anche quest’anno è presente a Ecomondo, appuntamento di riferimento della green e circular economy alla Fiera di Rimini fino al 7 novembre. I consulenti di Officine Sostenibili (padiglione B1, Stand 207-306) accolgono clienti, fornitori e stakeholder istituzionali per confrontarsi sulle ultime novità in ambito Arera. Grande attenzione alle campagne di comunicazione ambientale svolte negli ultimi mesi, ai risultati dei progetti di ricerca e sviluppo Leila e Icaro e all'Educational Goal Festival dedicato all’educazione alla sostenibilità.