ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Un membro della Camera dei Lord inglese è stato "scippato" ieri sera a Capri: banditi in fuga con un orologio da 300mila euro. È accaduto un via Vittorio Emanuele, a due passi dalla piazzetta. La vittima è il barone Ara Darzi, 65 anni, ex membro del governo Brown ed esponente del Partito laburista. In vacanza a bordo di uno yacht ormeggiato nelle acque di Capri, ieri sera il 65enne ha raccontato di essere stato avvicinato da due giovani che gli hanno scippato il costoso orologio che aveva al polso, per poi darsi alla fuga in direzione via Krupp. In corso le indagini dei carabinieri, che hanno già acquisito le immagini delle tante telecamere di videosorveglianza presenti in zona. A quanto pare, giunti a Marina Piccola, i due banditi si sarebbero dati alla fuga a bordo di un motoscafo. "È un episodio veramente disdicevole che ci lascia sgomenti e che non avveniva da anni", ha detto all'Adnkronos Paolo Falco, sindaco di Capri, in riferimento allo "scippo" ai danni del barone. "L'isola resta sicura e accogliente - assicura il sindaco Paolo Falco - e l'amministrazione e le forze dell'ordine prenderanno ogni altro provvedimento affinché non accadano più episodi del genere già per fortuna rarissimi. Il sindaco e l'amministrazione hanno testimoniato tutto il loro rammarico e la massima solidarietà alla vittima di questo inqualificabile atto di violenza".
(Adnkronos) - “Il sistema di formazione professionale è largamente sottoutilizzato dalle persone e dalle imprese. C'è una perdita di grandi opportunità, sia economiche sia di implementazione del capitale umano delle aziende. E’ un sistema che va migliorato e va promosso mettendo a fattor comune le migliori competenze di operatori privati e di soggetti pubblici”. Così Agostino Di Maio, neoeletto presidente di Assolavoro Formazione, intervenendo durante l’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. L’incontro ha offerto l’occasione per analizzare i dati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, da cui emerge che il potenziale di crescita del settore è enorme: il mercato della formazione professionale per adulti ha generato nel 2022 un fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro. “La formazione professionale nel mondo del lavoro - riflette Di Maio - è il vertice di una piramide rovesciata sul quale poggia tutto il mercato del lavoro. E’ fondamentale per l'aggiornamento delle competenze, per l’upskilling e il reskilling, per la riduzione delle transazioni, per il rapporto con la scuola e per la gestione delle pratiche fragili dei lavoratori, oltre che per ridurre il tasso di inattività, la vera piaga del nostro mercato del lavoro. La formazione serve sempre, in ogni fase, e oggi in Italia ci sono ampi margini di miglioramento”. Dall'incontro emerge una frammentarietà regionale quando si parla di formazione professionale. Un aspetto dovuto a “un'impostazione costituzionale che nell'attribuire alle Regioni la competenza esclusiva in materia di formazione professionale non favorisce l'adozione di standard uguali sul territorio nazionale", spiega Di Maio, che aggiunge: "Su questo lavoriamo proficuamente con molte Regioni e cerchiamo di condividere le buone pratiche. È un lavoro molto faticoso che potrebbe essere svolto con più efficacia”. Infine, il neoeletto presidente esprime la sua visione di Assolavoro Formazione, “un'associazione che raccoglie i migliori player sul mercato”. “La nostra formazione è orientata al placement. Il nostro contratto collettivo prevede che almeno il 35% dei discenti trovino un lavoro e riteniamo che il placement sia un elemento di qualità e di misurazione dell'efficacia della formazione, che dovrebbe essere anche estesa ad altri contesti”, conclude.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.