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(Adnkronos) - "I democratici radicali hanno perso un'altra patetica e antiamericana caccia alle streghe". Dopo la condanna per il caso Stormy Daniels, sui social si scatena l'ira del presidente eletto Usa Donald Trump. Il tycoon, che non andrà in carcere e al quale non sarà nemmeno comminata una multa, si scaglia su Truth contro la decisione del giudice di New York appellandosi alla "vera giuria, il popolo americano" e parlando del processo come di una "spregevole farsa" prima di annunciare l'appello. "Dopo aver speso decine di milioni di dollari, sprecato oltre 6 anni di lavoro ossessivo che avrebbero dovuto essere spesi per proteggere i cittadini di New York dalla criminalità violenta e dilagante che sta distruggendo la città e lo Stato, coordinandosi con il Dipartimento dell'Ingiustizia di Biden/Harris in un'opera di armamento senza legge e lanciando accuse completamente prive di fondamento, illegali e false contro il vostro 45° e 47° Presidente, mi è stato dato un proscioglimento incondizionato - ha detto Trump -. Questo risultato dimostra da solo che, come avevano detto tutti gli studiosi e gli esperti di diritto, non c'è un caso e non c'è mai stato un caso, e che l'intera truffa merita di essere annullata". "La vera giuria, il popolo americano, ha parlato, rieleggendomi con un mandato schiacciante in una delle elezioni più importanti della storia. Come il popolo americano ha potuto constatare, questo “caso” non aveva nessun crimine, nessun danno, nessuna prova, nessun fatto, nessuna legge, ma solo un giudice altamente conflittuale, un testimone chiave che è stato radiato, caduto in disgrazia, spergiuro seriale e un'interferenza elettorale criminale - continua il post -. L'evento di oggi (ieri, ndr.) è stato una spregevole farsa e ora che è finito faremo appello a questa bufala, che non ha alcun merito, e ripristineremo la fiducia degli americani nel nostro sistema di giustizia, una volta grande". Trump è il primo presidente degli Stati Uniti pregiudicato dopo la sentenza che lo dichiara colpevole nel processo per il caso Stormy Daniels. Il prossimo 20 gennaio ritornerà quindi alla Casa Bianca con una condanna penale sulle spalle per aver falsificato documenti finanziari per coprire il pagamento illecito alla pornostar Stormy Daniels in cambio del suo silenzio sulla relazione. Tra i poteri della presidenza degli Stati Uniti "non c'è il potere di cancellare il verdetto di una giuria". Così il giudice Juan Merchan ha confermato ieri il verdetto di colpevolezza di Donald Trump nel processo, emettendo una sentenza di "rilascio incondizionato", vale a dire nessuna imposizione di pena, per tutti i 34 capi di imputazione. Nel suo intervento, il giudice Merchan ha detto che "mai prima di adesso questa corte ha dovuto affrontare una caso così unico e straordinario". "Per quanto le considerevoli e in effetti straordinarie protezioni garantire al capo del potere esecutivo siano un fattore che supera tutti gli altri - ha detto riferendosi ai poteri presidenziali - questi non riducono la gravità del crimine o giustificano il fatto che siano stati commessi".
(Adnkronos) - In un Paese che invecchia e si riduce a causa della crisi demografica, cambia il rapporto degli italiani con il lavoro e in particolare le aspettative dei giovani, ma cambiano anche le prospettive previdenziali specialmente dei cosiddetti boomer che vorrebbero continuare a lavorare anche oltre l’età di pensionamento. E quanto emerge dal secondo report dell’Osservatorio Enpaia-Censis del mondo agricolo nel quale si evidenzia come se da una parte l’innalzamento dell’età di pensionamento viene vissuto nel 65,1% dei casi come “una costrizione alla libertà individuale” (che arriva al 69,6% nella fascia dei 35 ai 64 anni), dall’altra una quota ancora più ampia degli italiani (circa il 70%) afferma che si debba consentire ai pensionati, se vogliono, di continuare a lavorare (percentuale che sfiora l’80% tra gli over 64) . Una richiesta – viene sottolineato nel report – coerente con la struttura demografica di una società che invecchiando si fa longeva e che deve essere accompagnata da un sistema integrato e coerente di misure di active ageing, permettendo ai più anziani di essere attivi nei diversi ambiti della sfera sociale, mercato del lavoro incluso, senza che l’età sia un fattore discriminante. Il report, spiega il direttore generale di Enpaia Roberto Diacetti, “fotografa un’Italia dove il 92% degli occupati non disdegnerebbe avere più libertà di scelta per quanto riguarda l’età di pensionamento, con una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, quindi con la possibilità di poter andare in pensione un po’ prima con delle penalizzazioni ridotte, ma anche di poter restare al lavoro più a lungo, oltre l’età pensionabile”. Ma nel nostro Paese, aggiunge Diacetti, "abbiamo un enorme problema costituito da salari troppo bassi che impatta negativamente anche sulle future pensioni oltre che sulla domanda interna". Perciò, conclude il Dg di Enpaia, "l’idea di rinunciare a una minima quota di dividendi da parte delle imprese per aumentare le retribuzioni, merita una riflessione seria".
(Adnkronos) - Riportare al centro la salute, il benessere e la dignità della persona per uno sviluppo veramente sostenibile che tenga conto, insieme ai principi Esg (Environmental, Social e Governance), della H di Human, ma anche di Health, Heart ed Happiness. Per un benessere individuale e collettivo che possa accogliere il progresso. Questo il filo conduttore del saggio ‘Ritrovare l’umano. Perché non c’è sostenibilità senza Health, Human and Happiness’ scritto da Massimo Lapucci, Manager e Senior Advisor, International Fellow su Artificial Intelligence all’Università di Yale, e da Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, edito da Baldini+Castoldi-La Nave di Teseo. Gli autori partono dalle ‘origini della sostenibilità’ tornando indietro fino al secolo dei Lumi, passando per le rivoluzioni industriali e l’affermarsi della consapevolezza ambientale. Fino all’‘ultima frontiera: da Esg a Sdg 2030’: la definizione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, una road map per le persone ed il Pianeta dove Health e Human sono valori fondamentali. Una riflessione attraverso tre secoli di storia, guardando all’economia, allo sviluppo tecnologico, Ai compresa, alla spiritualità e alla società in generale, che vedono affermarsi i concetti di benessere (Happiness), empatia e compassione (Heart, in una parola) attraverso i quali evolve il paradigma Esg. Una visione rinnovata che comprende benessere individuale e collettivo, salute e felicità. “I benefici ventennali legati alla sostenibilità Esg, per quanto oggettivi, rischiano di essere vanificati da critiche e sospetti sulla loro effettiva efficacia - afferma Massimo Lapucci - Negli ultimi anni, i principi Esg sono stati talvolta inflazionati, alterati da esigenze di comunicazione, o addirittura strumentalmente erosi fino a renderli un adempimento burocratico o una mera quantificazione di bilancio. Ecco perché il nuovo paradigma Esg+H vuole innanzitutto stimolare la riflessione per il rinnovamento di uno strumento prezioso che, partendo dalla persona e in armonia con il Pianeta, possa ripercuotersi sul miglioramento delle condizioni di lavoro, economia e quindi della società nel suo complesso, per un futuro davvero sostenibile”. “In un mondo in continua evoluzione, le esigenze legate alla sostenibilità Esg non sono un fenomeno recente, ma un principio che affonda le radici nelle rivoluzioni industriali che ci hanno preceduto - afferma Stefano Lucchini - Ogni trasformazione economica ha portato con sé nuove sfide per l'ambiente e la società e oggi, più che mai, è fondamentale rinnovare il nostro approccio alla sostenibilità partendo da una considerazione semplice: non possiamo parlare di sostenibilità senza pensare all’essere umano nella sua interezza. La nuova dimensione Esg+H che proponiamo nel nostro saggio pone al centro la salute, il benessere e la dignità della persona, come base per un auspicato nuovo umanesimo".