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(Adnkronos) - Dopo il ciclone dalla Francia e la tempesta di vento e pioggia, il tempo migliora. Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, conferma lo spostamento del ciclone verso est nord-est: nel corso delle prossime ore l’occhio del ciclone si allontanerà verso Ungheria, Slovacchia e Polonia. Il miglioramento delle condizioni meteo sarà dunque rapido e generale, ma prestiamo attenzione ancora al vento di Maestrale che soffierà fino a burrasca forte sulle tirreniche, intorno alla Sardegna e sull’Alto Adriatico. Le onde più alte sono previste inizialmente fino a 6 metri, in particolare sul Mar Ligure davanti alla Toscana, poi in calo fino a 2-3 metri nel corso della giornata del venerdì. Il weekend sarà più soleggiato su molte regioni, ma non mancheranno delle sorprese: intanto, le temperature minime saranno in ulteriore calo specie al Nord poi, nel corso di sabato arriverà un nuovo “fiume atmosferico” carico di umidità verso le regioni centrali: per fiume atmosferico si intende un circoscritto flusso di vapore acqueo in troposfera che si sposta velocemente come un fiume in cielo e che, condensando, genera piogge anche abbondanti. Le piogge raggiungeranno subito il Lazio sabato pomeriggio per poi spostarsi parzialmente verso le regioni adriatiche e più intensamente sulla Campania nel corso della notte. Domenica l’instabilità si concentrerà su Friuli Venezia Giulia, Romagna e ancora in Campania. Dopodiché si potrà respirare una tregua un po’ più duratura col ritorno dell’alta pressione almeno fino a mercoledì 29. Una fine di ottobre che potrebbe essere anche un po’ più calda. Prestiamo ancora attenzione agli ultimi rovesci, al vento di burrasca forte e alle mareggiate sulle coste esposte: onde di 6 metri al largo si trasformano in violenti cavalloni anche sottocosta. NEL DETTAGLIO Venerdì 24. Al Nord: tanto sole, locale instabilità sui confini occidentali. Al Centro: soleggiato. Al Sud: cielo poco nuvoloso. Ventoso. Sabato 25. Al Nord: soleggiato. Al Centro: qualche pioggia sull’alta Toscana, peggiora sul Lazio. Al Sud: stabile, ma in tarda serata peggiora sulla Campania. Domenica 26. Al Nord: instabile sul FriuliVG e in Romagna. Al Centro: nubi irregolari, rare piogge. Al Sud: instabile in Campania, nubi sparse altrove. Tendenza: inizio settimana più soleggiato, da giovedì 30 maltempo.
(Adnkronos) - “Siamo contenti che finalmente si parli di ceto medio, lo vediamo in Finanziaria, ma siamo ancora lontano dal ‘sogno’ di ridare speranza e voglia al Paese produttivo e alla gente che lavora. Sotto questo profilo serve un lavoro su tutta la parte produttiva del Paese per dare speranza ai giovani”. È quanto riferito da Stefano Cuzzilla, presidente Cida, alla seconda edizione del Global Welfare Summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle 'Eccellenze che ispirano', organizzato a Villa Miani a Roma. “E’ necessario lavorare molto sul ceto medio, perché deve essere rincuorato. Si deve dare la speranza a queste persone che pagano tutto il fisco, come emerso dai dati dei nostri Osservatori: oggi, poche persone pagano per tutti. Partiamo sempre dal presupposto che le persone che hanno bisogno devono essere aiutate, e questo fa parte di un Paese civile, e il ceto medio, ossia la parte produttiva del Paese, non si tira indietro - spiega - Ma è necessario anche ridare a questa parte della popolazione la speranza per i loro figli. Oggi molte persone del ceto medio pensano che i loro figli debbano andare a lavorare all'estero e per noi è un disastro. Dopo che il Paese e le famiglie hanno investito, noi dobbiamo trattenere i nostri giovani”. “Allo stesso tempo, la voglia del ceto medio era lavorare con serietà per questo Paese e avere la speranza di fare carriera, di guadagnare di più, di poter costruire. Adesso le famiglie non riescono più nemmeno a risparmiare, né a sostenere bene i figli e i genitori anziani. Questo è un welfare che sta saltando, a cui dobbiamo sicuramente mettere rimedio. Dobbiamo lavorare di più sulla sanità e sulla previdenza integrative - sottolinea Cuzzilla - Un altro degli aspetti su cui si deve lavorare molto sono i salari, che restano da anni troppo bassi. Il governo deve mettere nell'agenda tutto ciò che serve per dare forza alle aziende di poter aumentare i salari. Il costo del lavoro è troppo alto”. “Infine, è necessario lavorare anche per l'introduzione delle donne nel mondo del lavoro e dare loro i sistemi di welfare per la maternità. Abbiamo visto qualcosa nella Finanziaria, ma c'è ancora tanto da fare. Anche il gender gap è un problema: le donne guadagnano molto meno degli uomini nella stessa posizione, questo non è più possibile, poiché significa che in qualsiasi caso sono le donne che si ritirano dal lavoro e non ce lo possiamo permettere, se vogliamo essere un paese civile”, conclude.
(Adnkronos) - "Sono fiducioso che ci sia una reale e consistente inversione di tendenza o quantomeno un incremento di attenzione da parte dei nostri governanti sul tema dei rischi naturali, ambientali ed antropici ed in particolare sul cosiddetto dissesto idrogeologico". Così Domenico Calcaterra, responsabile scientifico Fondazione Return (collegamento), intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "La nostra fondazione è un ecosistema che da tre anni si occupa in maniera continuativa, nell'ambito delle misure finanziate dal Pnrr, di rischi - spiega - Partiamo dalla trattazione delle singole tipologie di pericolosità, gli esempi sono quelli classici per il nostro paese che purtroppo risente degli effetti della quasi totalità delle pericolosità naturali ed antropiche, pensiamo a frane, alluvioni, terremoti, eruzioni, il degrado ambientale nelle sue varie forme, ad esempio l'inquinamento, per creare dei modelli, tenendo ben presente quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e quello che potrebbe nei prossimi anni e nei prossimi decenni accadere in termini di cambiamento climatico". "Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti che, aggiornati allo stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci", conclude.