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(Adnkronos) - E' morto oggi Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio. Argentino, è stato il primo pontefice proveniente dal continente americano. Prima di lui, nessun altro era stato eletto a capo della Chiesa cattolica universale arrivando da oltreoceano o, come disse lui stesso appena eletto salutando i fedeli dalla Loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro in Vaticano, "preso quasi alla fine del mondo!". Primo anche ad essere scelto fra i gesuiti e a scegliere il nome di Francesco, autentico 'manifesto' del suo pontificato. Era nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936, da una famiglia di origini italiane: piemontesi della provincia di Asti, il padre Mario Bergoglio e la madre Regina Maria Sivori erano salpati nel 1928 da Genova per l'Argentina, dove nascerà Jorge Mario, primogenito di cinque figli, tre maschi e due femmine. Perito chimico, all'età di 21 anni è colpito da una grave polmonite e gli viene asportata la parte superiore del polmone destro. Un anno dopo, entra nel seminario dei gesuiti e nel 1963 si laurea in Filosofia. L'ordinazione presbiteriale è del 13 dicembre del 1969 e dal 1973 al 1979 è rettore della facoltà di Teologia e Filosofia a San Miguel. E' Papa Giovanni Paolo II a nominarlo vescovo ausiliare di Buenos Aires nel 1992 e nel 1998 diviene arcivescovo della diocesi della capitale e con questo titolo anche primate d'Argentina. Il 21 febbraio del 2001, Karol Wojtyla lo crea cardinale e dal 2005 al 2011 è alla guida della Conferenza Episcopale dell'Argentina. Già nel Conclave che nel 2005 elesse Joseph Ratzinger, Bergoglio era inserito fra i cardinali 'papabili' e pare sia stato il più votato dopo colui che sarebbe diventato Papa con il nome di Benedetto XVI. Con le dimissioni a sorpresa del pontefice tedesco, il 12 marzo del 2013 si apre un nuovo Conclave. Ma il portone della Cappella Sistina rimarrà chiuso soltanto per due giorni. Infatti, nel pomeriggio del 13 marzo, al quinto scrutinio, la fumata bianca in piazza San Pietro indica che 'Habemus Papam!" ed è proprio Jorge Mario Bergoglio, che sceglierà il nome di Francesco, primo Papa nella Storia della Chiesa a richiamarsi al santo dei poveri di Assisi. Ed è anche il primo gesuita a diventare pontefice. Non va ad abitare nell'appartamento papale del Palazzo Apostolico, ma sceglie di restare nella domus di Santa Marta, sempre in Vaticano, dove ha soggiornato da cardinale durante le congregazioni e il Conclave. Il 19 marzo, la messa inaugurale del pontificato, sul sagrato di San Pietro, vede la partecipazione di 130 delegazioni ufficiali provenienti da ogni parte del mondo. E il 7 aprile prende possesso della cattedrale di Roma, la basilica di San Giovanni in Laterano. Gli incontri con il Papa emerito segnano mediaticamente soprattutto gli inizi del suo pontificato. Francesco e Benedetto XVI si incontrano la prima volta il 23 marzo del 2013 a Castel Gandolfo, dove Joseph Ratzinger soggiorna in attesa che terminino i lavori di ristrutturazione del monastero di Mater Ecclesiae all'interno dei Giardini Vaticani dove poi andrà ad abitare. Si abbracciano e poi pregano insieme, inginocchiati l'uno accanto all'altro: una foto che farà il giro del mondo. Poi, si rivedono il 5 luglio in Vaticano, il 22 febbraio del 2014 in occasione del primo Concistoro per la creazione dei nuovi cardinali e ancora il 27 aprile in piazza San Pietro alla cerimonia di canonizzazione dei due papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e il 19 ottobre alla concelebrazione della messa in piazza San Pietro per la beatificazione di Paolo VI. L'ultimo grande evento pubblico che vede insieme Papa Francesco e il pontefice emerito Benedetto XVI - incontrato poi in altre circostanze occasione di ogni compleanno - è l'8 dicembre del 2015, per l'apertura del Giubileo straordinario della misericordia - indetto con la bolla "Misericordiae Vultus" dell'11 aprile del 2015 - con Joseph Ratzinger che assiste all'apertura della Porta Santa, che varca subito dopo Jorge Mario Bergoglio. L'ultimo atto 'ufficiale', invece, è la lettera con la quale Benedetto XVI, a cinque anni esatti dal Conclave, il 12 marzo del 2018, ha tenuto a sottolineare la piena continuità fra il suo pontificato e quello del suo successore. Di grande impatto, il 7 settembre del 2013, la veglia di preghiera in piazza San Pietro per la pace in Siria. Significativa, a livello politico internazionale, la riflessione comune e la preghiera per la pace in Medio Oriente che Papa Francesco organizza - al ritorno dal pellegrinaggio dal 24 al 26 maggio del 2014 in Terra Santa - per l'8 giugno successivo con il presidente israeliano Shimon Peres e il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, nei Giardini Vaticani. Una 'pietra miliare' del dialogo interreligioso sarà l'incontro ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi il 4 febbraio 2019 con il grande imam di Al-Azhar, al Tayyb, per la firma del documento sulla 'Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune'. Ma è all'Avana che si realizza un 'miracolo' diplomatico, con la ripresa dei rapporti tra Usa e Cuba; ed ecumenico, con l'incontro del Papa con Kirill I patriarca di Mosca, dopo l'amicizia consolidata con Bartolomeo I patriarca di Costantinopoli e il rinsaldamento dei rapporti con gli ebrei "fratelli maggiori" nella Sinagoga di Roma. Sempre nella scia del dialogo ecumenico che coinvolge anche la galassia protestante, con valdesi, luterani e anglicani. Papa Francesco è autore di quattro encicliche. La prima, 'Lumen Fidei' firmata da Bergoglio il 29 giugno del 2013 ma con ampi stralci preparati dal suo predecessore Ratzinger, è dedicata alla fede cristiana. "Non lasciamoci rubare la speranza" è l'esortazione che riecheggia nel documento, che spesso viene presentato come scritto a 'quattro mani'. Ma le encicliche che connotano il suo pontificato sono senza dubbio quelle dal contenuto 'francescano': la 'Laudato Si' e la 'Fratelli Tutti'. La 'Laudato Si', firmata il 24 maggio del 2015 nel giorno di Pentecoste e resa pubblica il 18 giugno, è un documento che sottolinea l'esigenza di una ecologia integrale, dell'uomo e del pianeta, per la salvaguardia del Creato e la tutela dell'ambiente, che richiama nel titolo e cita direttamente fin dal suo 'incipit' il 'Cantico delle Creature' di San Francesco d'Assisi, invocando un mondo che non sia schiavo della finanza e della 'economia dello scarto'. A oltre cinque anni di distanza, il 3 ottobre del 2020, Papa Francesco firma - insolitamente non in Vaticano o al Laterano ma nel Sacro Convento di Assisi - la sua terza enciclica, 'Fratelli Tutti', pubblicata il giorno seguente in coincidenza voluta con la festività liturgica di San Francesco. Partendo dal dato tragicamente attuale della pandemia per il coronavirus, il Pontefice esorta all'amicizia sociale e alla fraternità universale, senza che "nessuno sia lasciato indietro". E' del 23 ottobre 2024 l'ultima enciclica di Papa Francesco, la 'Dilexit Nos'. Anche l'esortazione apostolica 'Evangelii Gaudium' del 24 novembre del 2013, pur non essendo stata pubblicata sotto veste di enciclica, spiega bene come Francesco intenda il ruolo suo e della Chiesa cattolica, chiedendo una "conversione del papato". Una rotta che va invertita anche nel campo delle finanze, come dimostrano i diversi interventi sullo Ior e l'istituzione di una Segreteria vaticana per l'Economia. Un intervento più complesso riguarda invece il governo della Chiesa e la Curia Romana, per la cui riforma viene creato un Consiglio di nove Cardinali, ribattezzato dai media 'C9', poi sceso a C6, cui partecipa anche il nuovo Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin - che subentra al cardinale Tarcisio Bertone - da lui scelto il 15 ottobre del 2013 per la guida del governo e della diplomazia pontificia. Le 'periferie' - quelle esistenziali dell'uomo come quelle geografiche, in Italia come nel resto del mondo - sono il terreno prediletto dei suoi viaggi apostolici. Il primo lo compie non a caso a Lampedusa, l'isola siciliana dove si registrano i continui sbarchi di migranti dalle sponde settentrionali dell'Africa, in cerca di un futuro diverso per la loro esistenza. E che viene 'replicato' nell'isola greca di Lesbo, territorio in cui convergono i rifugiati che scappano da guerre e violenze in Medio Oriente, con pensieri frequenti anche a chi dall'Afghanistan, dal Pakistan o dal Bangladesh tenta di arrivare in Europa attraverso la rotta balcanica. In Italia rende omaggio a padre Pio, recandosi a Pietrelcina e a San Giovanni Rotondo; e visita le terre di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani, don Tonino Bello e don Pino Puglisi. E si reca più volte nella Assisi di San Francesco, nonché a Loreto. Visita anche le grandi realtà cittadine, iniziando da Cagliari e poi in successione a Napoli, Torino, Firenze, Milano, Genova, Bologna, Bari, Palermo, mentre nella 'sua' Roma, oltre alle tradizionali celebrazioni nelle grandi basiliche pontificie e le Via Crucis al Colosseo, visita soprattutto le parrocchie più periferiche dal punto di vista geografico e sociale. Fuori dai confini dell'Italia, di cui è Primate in quanto Vescovo di Roma, il Papa spazia dal Brasile della Giornata mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro nel 2013 alla Polonia per la Gmg di Cracovia nel 2016 a Panama per la Gmg del 2019. Il Pontefice viaggia molto: dalla Terra Santa di Palestina, Israele e Giordania al Marocco e alla Turchia, dalla Svezia al Portogallo, dall'Irlanda ai Balcani, dal Caucaso ai Baltici; in Asia e in Estremo Oriente, con la Corea del Sud e le Filippine, il Myanmar e il Bangladesh, la Thailandia e il Giappone - con l'appello contro le armi nucleari lanciato da Hiroshima - e in Iraq. E ancora, si spinge fino alle Americhe con Cuba e gli Usa e poi il Messico, la Bolivia, l'Ecuador, il Paraguay, la Colombia, il Cile, il Perù... ma non la sua Argentina; sulle sponde del Mediterraneo in Egitto, mentre in Centrafrica apre nella capitale Bangui la prima Porta Santa del Giubileo straordinario della misericordia; nonché in Kenya e Uganda; in Mozambico e nel Madagascar. Fino ai discorsi davanti ai più grandi consessi internazionali: l'Onu, la Ue, la Fao. Ma accanto ai discorsi ai Grandi della Terra, agli eventi internazionali, agli interventi religiosi e diplomatici, risuoneranno per sempre le sue parole semplici tante volte espresse in pubblico: dall'altare della domus di Santa Marta durante la celebrazione delle messe mattutine, agli Angelus dalla finestra del Palazzo Apostolico, alle udienze generali in una piazza San Pietro sempre stracolma di fedeli o drammaticamente vuota, nella primavera del 2020 in piena emergenza per il coronavirus, quando solo, sotto la pioggia, con alle spalle un crocifisso miracoloso che salvò Roma dalle peste, invoca l'aiuto di Dio per fermare la pandemia. A cominciare dagli auguri più 'normali' e forse proprio per questo più 'inusuali', almeno sulla bocca di un Papa, fin dal primo momento della sua elezione al Soglio di Pietro: "Buonasera!", "Buongiorno!", "Buon pranzo!". E quella invocazione sempre ripetuta in ogni occasione: "Per favore, non dimenticate di pregare per me".
(Adnkronos) - In un’epoca in cui consultare il web per cercare prodotti, informazioni e per leggere recensioni è ormai la norma, rimanere attenti e informati per evitare raggiri è indispensabile. Il fenomeno delle truffe online, negli ultimi tempi, ha assunto proporzioni allarmanti, diventando una delle principali preoccupazioni per i consumatori, ma anche per le aziende. “Sempre più persone - spiega Paolo Vismara, fondatore di Mobilidesignoccasioni, una vetrina online con oltre 15.000 prodotti esposti negli showroom di tutta Italia - cercano l’occasione giusta per acquistare arredamento di design a prezzi accessibili e questo rappresenta certamente un vantaggio. Grazie a internet, è possibile muoversi in uno spazio potenzialmente infinito ed entrare in contatto con molti rivenditori che, muovendosi fisicamente, non si potrebbero incontrare. Questa grande opportunità espone però il consumatore anche alla possibilità di visualizzare in rete offerte ingannevoli pubblicate da truffatori professionisti”. Ecco alcuni semplici consigli di buon senso per evitare di incorrere in spiacevoli esperienze. 1) Prezzi troppo bassi? Attenzione! Se una cucina completa di elettrodomestici e di un brand di alta gamma è in vendita a poche migliaia di euro, è molto probabile che ci sia qualcosa di sospetto. Un prezzo troppo basso rispetto al valore reale del mobile dovrebbe subito allarmare e motivare a ricercare in rete lo stesso prodotto al fine di mettere a confronto i due prezzi. Quindi è fondamentale, prima di acquistare un prodotto online, fare le dovute ricerche per accertarne la legittima provenienza. Non dimentichiamo che acquistare un bene di provenienza illecita fa incorrere nel reato di incauto acquisto (Art 712 c.p) soggetto a sanzioni. 2) Verifica del venditore. Controllare che il venditore sia identificabile, ricontattabile e con sede verificabile. Leggere le recensioni sulla sua affidabilità è un primo passo per non imbattersi in truffe o raggiri. I motori di ricerca e i social aiutano molto. 3) Diffidare delle offerte lampo troppo aggressive. Se un venditore insiste per far acquistare subito perché l’offerta scade tra poche ore, potrebbe essere una tecnica di pressione per far cadere l’acquirente in trappola. 4) Informazioni sul prodotto. Verificare le informazioni sul prodotto (come caratteristiche e misure). Se il prodotto è identificabile, è possibile farlo consultando il sito ufficiale del produttore. 5) Controllare le foto e la descrizione. Le immagini del prodotto devono essere reali. Chiedere ulteriori foto o video, se ci sono dubbi, può essere una buona idea per capire se si tratta di un’offerta reale. Anche la descrizione deve essere chiara e dettagliata, se non lo è, probabile che sia falsa. 6) Chiedere di vedere il prodotto di persona. Se possibile, chiedere di visitare il punto vendita prima di concludere l’acquisto. Se il venditore si rifiuta di far vedere il prodotto, potrebbe esserci qualcosa di sospetto. 7) Verificare il sito web. Un sito con errori grammaticali evidenti nei testi, contatti poco chiari, sprovvisto di una sezione dedicata a termini e condizioni e mancanza di Partita Iva è, quasi certamente, poco affidabile. 8) Annunci ingannevoli: come si configurano. Nel caso di acquisto di mobili, la modalità frequentemente usata dai truffatori consiste nel copiare da portali affidabili inserzioni in cui il prodotto è proposto con un prezzo corretto per proporlo su siti di annunci effettuati da privati o siti truffaldini, scontando lo stesso dell’80% 90%, così da rendere estremamente conveniente l’acquisto. Il problema è che le persone che lo acquisteranno saranno truffate in quanto non riceveranno il prodotto e quindi subiranno la perdita della somma pagata. 9) Attenzione alle comunicazioni anomale. Ricevere mail o messaggi con richieste insolite, link sospetti o offerte esagerate è un campanello d’allarme. Meglio contattare il negozio attraverso i suoi canali ufficiali, al telefono o di persona per avere delucidazioni in merito. 10) Affidarsi a piattaforme sicure come Mobilidesignoccasioni.com. Scegliere sempre portali che garantiscono la qualità e l’affidabilità dei rivenditori per evitare il rischio di truffe. Come segnalare una truffa? Nel caso capitasse di imbattersi in annunci ingannevoli o di subire una truffa, il consiglio è di segnalarlo subito alle autorità competenti: Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), Autorità Garante della concorrenza nel mercato (Agcm), Polizia Postale “Stiamo vivendo - osserva Paolo Vismara - un momento di incertezze economiche ed è normale che le persone cerchino di risparmiare. Noi, ormai 15 anni fa, abbiamo creato Mobilidesignoccasioni per consentire ai negozi di arredamento di vendere a prezzi scontati arredi da esposizione, ma anche ai clienti finali di trovare un prodotto di design a un prezzo accessibile, con un vantaggio per entrambe le parti. Per noi è fondamentale garantire trasparenza, qualità, sicurezza e innovazione, affinché il design non sia un lusso riservato a pochi, ma un'opportunità alla portata di tutti. In questo modo, speriamo di contribuire a creare case più belle e funzionali, senza compromettere il budget delle famiglie e, se possibile, aiutarle a non cadere nei tranelli dei truffatori”.
(Adnkronos) - Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante de Il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, passa da Napoli e si fa vetrina del nuovo volto della città, per raccontare come sta cambiando e come cambierà. L’appuntamento è in programma giovedì 3 aprile alle 9.30 all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, in via Generale Parisi 13. Il titolo della tappa è 'La collaborazione pubblico-privato per una nuova idea di città'. Nel corso della mattina verranno presentati progetti innovativi per il futuro della città, oggi al centro di un’importante riqualificazione urbana volta a ripensare i suoi spazi, dagli edifici alle piazze fino alle aree verdi, sia dal punto di vista energetico che da quello della vivibilità. “Per migliorare la vita di chi abita, studia e lavora nelle città è necessario ottimizzare le risorse e creare sempre nuove alleanze tra pubblico e privato - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Una città può diventare più sostenibile se adotta una visione inclusiva, responsabile, condivisa tra i diversi attori sociali”. Ad aprire i lavori della tappa saranno Filomena Buonocore, professore ordinario di organizzazione aziendale dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope; Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone; Luigi Lepore, Coordinatore del corso di laurea in Management Pubblico e Domenico Salvatore, Coordinatore del corso di laurea Economia Aziendale e Green Economy Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Entrambi gli atenei collaborano alla realizzazione della tappa, il cui programma è consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare. La parte centrale della tappa di Napoli del Giro d’Italia della Csr, coordinata da Filomena Buonocore e da Rossella Sobrero, riguarda i progetti innovativi in atto sul territorio. Uno di questi è 'La bella piazza', un progetto di co-gestione degli spazi pubblici avviato nel capoluogo partenopeo alcuni mesi fa con l’obiettivo di trasformare piazza Garibaldi, una delle principali piazze della città, in un luogo accogliente e inclusivo. L’iniziativa, partita dall’associazione Est(ra)Moenia che ha creato un’ampia alleanza tra cooperative sociali e associazioni, prevede l’affido all’Ats degli 8 chioschi che insistono nella piazza per realizzare iniziative sociali e commerciali, un servizio giornaliero di spazzamento e svuotamento cestini, la manutenzione del verde e delle aree giochi e sportive. E poi ancora l’istituzione di una Portineria di Quartiere, un presidio sociale di prossimità, ma anche eventi culturali, percorsi di animazione socioeducativa e altre attività per cercare di coinvolgere un pubblico sempre più ampio di persone. Oltre al Comune di Napoli sono coinvolti altri 40 soggetti pubblici e privati, che hanno dato vita a una forma innovativa di partenariato replicabile anche in altre zone di Napoli e in altre città italiane. Anche i Quartieri Spagnoli, altro luogo-simbolo di Napoli, sono al centro di un progetto di riqualificazione urbana che verrà presentato durante la giornata da parte di Foqus - Fondazione Quartieri Spagnoli, che all’interno dell’ex monastero cinquecentesco di Montecalvario, restaurato e rifunzionalizzato, ha realizzato un nido, scuole d’infanzia, primarie e secondarie, oltre a ospitare un centro di abilitazione rivolto a bambini, ragazzi, giovani con disabilità e alle loro famiglie e ad accogliere enti di formazione, imprese e attività produttive che hanno innescato un profondo processo di cambiamento di uno dei quartieri più difficili d’Europa. Il futuro di Napoli non ruota solo attorno alla riqualificazione urbanistica, ma anche all’applicazione delle nuove tecnologie al servizio della collettività. È il caso della convergenza tra droni, mobilità aerea urbana e logistica intelligente, che presto potrebbe trasformare Napoli in una delle città capaci di riscrivere il proprio futuro attraverso il volo. Anche in questo caso, i partenariati pubblico-privati (Ppp) sono la leva strategica scelta per accelerare le sperimentazioni e definire regole condivise. Le pubbliche amministrazioni, infatti, possono abilitare il cambiamento mettendo a disposizione infrastrutture, spazi urbani e strumenti normativi, mentre il settore privato porta competenze tecnologiche, capitale e capacità operativa. In questo modo, nel breve periodo, Napoli potrebbe avere un servizio di delivery medicale con droni in aree remote, test in zone a traffico limitato, controllo di infrastrutture critiche, attività di 'drone detection'. Il modello dei Ppp rappresenta un valore aggiunto, portato alla tappa partenopea del Giro anche dall’esempio della Cte - Casa delle Tecnologie Emergenti di Napoli Infiniti Mondi. Si tratta di un ecosistema di innovazione basato su tecnologie chiave come 5G, IoT, Intelligenza Artificiale, Blockchain e Realtà Aumentata/Virtuale. Questo progetto, guidato dal Comune di Napoli con il supporto di diversi partner, punta a creare sinergie tra istituzioni, imprese e cittadini per un futuro sostenibile e inclusivo. L'intervento si propone anche di esplorare il contributo delle tecnologie emergenti alla trasformazione sociale e alla competitività territoriale. La buona riuscita di qualsiasi processo di rigenerazione urbana passa anche dall'aumento di capitale culturale e ambientale. È il caso della rigenerazione che Officina Keller, fondata dall’architetto Antonio Giuseppe Martiniello, ha pensato per il Complesso Monumentale di Santa Caterina a Formiello in Porta Capuana. Il progetto pilota, che ha coinvolto principalmente l'ex Lanificio del Complesso, non ha riguardato solo il restauro, bensì ha tenuto in considerazione quanto la vita e la conservazione di un luogo dipendano fortemente dalle relazioni che lo abitano. Il Chiostro Piccolo dell'ex Lanificio è diventato così uno spazio espositivo, un laboratorio di cucina e un luogo di confronto tra artisti, associazioni e operatori locali. La stessa Officina Keller ha scelto di risiedere nel sottotetto di uno dei bracci del chiostro. Qui, oggi, giovani designer si interfacciano con artigiani, vecchi modi di produrre si confrontano con le nuove tecnologie, artisti contemporanei mettono a disposizione il loro sapere per attività sociali, grazie al lavoro di artisti e associazioni uniti da un importante obiettivo comune: la rigenerazione culturale della città. La rigenerazione culturale viene portata avanti con impegno anche dall’associazione Afc, American Friends of Capodimonte, una Fondazione di diritto americano costituita da industriali statunitensi amanti dell’arte e resa celebre in passato per la presidenza del direttore Riccardo Muti. L’attuale presidente onorario, Giovanni Lombardi, è il fondatore della prima 'sustaintech' in Italia, la Tecno Group, e nel 2021 ha lanciato in Borsa il Polo della Sostenibilità. Un esempio di imprenditoria illuminata, premiato nel 2021 dall’Università Bocconi per il suo mecenatismo, che ha regalato alla Questura di Napoli la stazione investigativa più innovativa d’Italia, finanziato la mostra 'Napoli a Parigi' al Louvre e donato alla città la Coppa Flora di Vincenzo Gemito e il ritratto di Carlo III di Borbone. Ad animare il confronto sui progetti, sulle sinergie e sulle ricondivisioni future di questi esempi saranno Maria Grazia Falciatore, capo di Gabinetto del Comune di Napoli; Giovanni Lombardi, presidente Tecno Group; Mariangela Contursi, direttore generale Spici - Società per l’Innovazione, la Cooperazione e l’Internazionalizzazione; Elena de Filippo, presidente Dedalus Cooperativa Sociale; Angelo Giuliana, direttore generale MediTech Competence Center; Felice Catapano, Director of Strategy Enav Group; Renato Quaglia, direttore generale Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli e Antonio Martiniello, fondatore Officina Keller. A concludere la tappa di Napoli sarà Marco Esposito, professore ordinario Diritto del lavoro Università degli Studi di Napoli Parthenope. Il Giro d’Italia della Csr continua: il prossimo appuntamento è a Roma il 14 aprile 2025.