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(Adnkronos) - Scintille oggi in Commissione Covid tra Claudio Borghi e Nino Cartabellotta. Rivolgendosi al presidente della Fondazione Gimbe, il senatore della Lega, componente della Commissione d'inchiesta, ha parlato di presunte "influenze" che Cartabellotta "nel primo periodo del Covid millantava sul presidente della Lombardia Fontana nella decisione di disporre la zona arancione". "Non ho mai avuto nessun contatto personale con il presidente Fontana, ero in contatto con dei suoi collaboratori ai quali trasmettevo - anzi me lo chiedevano loro - gli sviluppi delle previsioni delle nostre valutazioni. Le persone si convincono con i fatti e non con le parole", ha risposto Cartabellotta. Lo scontro tra il senatore e il presidente Gimbe si è poi spostato sulla chiusura degli impianti sciistici che secondo Borghi Cartabellotta aveva 'spinto' anche con dei post sui social. "Quali erano le evidenze scientifiche che aveva la Fondazione Gimbe per dire di dover cancellare la stagione?", ha chiesto Borghi. "Una motivazione semplice - ha ribattuto Cartabellotta - c'erano tanti decessi e poche vaccinazioni, la chiusura degli impianti sciistici sarebbe stata la decisione più saggia perché avrebbe avuto il danno economico minore rispetto ad altre".
(Adnkronos) - Cgil e Inca diffidano formalmente la Rai dal pubblicare e mandare in onda trasmissioni, servizi, inchieste, notizie, atti e documenti che possano ledere i diritti, l’onore, l’identità, l’immagine e la reputazione personale e professionale del sindacato e del patronato e dei loro rappresentanti e dirigenti. La diffida è stata formalmente comunicata, tramite Pec, venerdì 29 novembre, alla Rai, al conduttore della trasmissione 'Lo stato delle cose' e al giornalista, autore dell’inchiesta, in risposta ai servizi mandati in onda nelle ultime due puntate del programma, rispettivamente l’11 e il 18 novembre, con accuse pesanti, false e diffamatorie, che hanno leso l’onorabilità del Sindacato e del Patronato. Cgil e Inca avvertono la necessità di appellarsi al ruolo imprescindibile del 'servizio pubblico' offerto dalla Rai che, in questo particolare caso, inspiegabilmente, è stato piegato a mera offesa e dileggio politico contro la Cgil e l’Inca. Cgil e Inca precisano che il patronato “non esercita attività di impresa volta a ‘fare i soldi’, ma esercita, legittimamente e in modo trasparente e sotto il controllo degli enti pubblici, le funzioni ad esso attribuite dalla legge nelle modalità e forme da essa prescritte”. Richiamando le disposizioni della legge 152/01, che disciplina il funzionamento di tutti i Patronati, Cgil e Inca ricordano che “per lo svolgimento delle attività all’estero, gli istituti di patronato e di assistenza possono avvalersi di organismi esteri, giuridicamente autonomi e distinti, che attraverso la stipula di convenzioni specifiche si impegnano a svolgere tutte quelle attività previste dalla legge 152/2001 per consentire ai cittadini italiani all’estero di esercitare i propri diritti di natura previdenziale e/o assistenziale. Pertanto, l’Inca, ente con personalità giuridica italiana, non ha sedi proprie e dirette all’estero e l’operato degli enti/organismi esteri convenzionati e dei suoi funzionari non può essere ricondotto al patronato medesimo”. Per quanto riguarda la truffa ai danni dei pensionati italiani in Svizzera, Cgil e Inca rigettano le accuse sottolineando che il “patronato non ha frodato e/o raggirato nessuno dei suoi iscritti, né ha mai avuto alcuna condanna in tal senso”; ad essere stato invece condannato per truffa, in via definitiva, dall’autorità giudiziaria svizzera, è stato il sig. Antonio Giacchetta, che ha agito “da solo per un fine strettamente personale ed egoistico assolutamente estraneo ai fini ed agli interessi dell’Inca, ed avendo incassato i soldi su conti personali”. "Ed è pertanto scandaloso - secondo Cgil e Inca - quanto deontologicamente discutibile, che sia il conduttore del programma, Massimo Giletti, che l’autore dell’inchiesta, Alessio Lasta, basino le loro accuse consentendo al signore Giacchetta di rilasciare dichiarazioni false, senza le opportune, quanto doverose verifiche". In ragione di queste considerazioni, Cgil e Inca comunicano di “aver già dato mandato ai legali di intraprendere le azioni civili e penali necessarie per tutelare i diritti lesi e ristabilire la verità sui fatti narrati nei suddetti servizi televisivi, il che a questo punto può avvenire soltanto nelle competenti sedi giudiziarie e non in una trasmissione televisiva”.
(Adnkronos) - "E' un'indagine che tocca aspetti molti rilevanti, dalla quale emerge un quadro di luci e ombre, eterogeneo. Andando a vedere le buone notizie, se andiamo al di là delle etichette, sostenibilità e 'Agenda 2030', c'è che i giovani condividono nella sostanza le priorità che questo dibattito attribuisce ad alcuni temi: lavoro e qualità della vita, salute, ambiente, disuguaglianze, povertà". Lo ha detto Paola Ansuini, direttrice della Comunicazione-Tutela clientela e educazione finanziaria Banca d'Italia, intervenendo a 'I giovani e la sostenibilità. Talenti da valorizzare', evento di apertura della 'Social Sustainability Week' in corso al Palazzo dell'Informazione del Gruppo Adnkronos a Roma, commentando i contenuti della ricerca di Eikon Strategic Consulting Italia dal titolo ‘Giovani e sostenibilità sociale’. Ansuini ha citato una indagine condotta da Bankitalia nel 2023 su un campione rappresentativo di 5.000 giovani, sulla cultura finanziaria e digitale dei giovani. "Da questa indagine emergono dei dati che riguardano altre dimensioni - ha sottolineato Ansuini - con il contrasto al cambiamento climatico per il 52% degli intervistati, il contrasto alla disoccupazione per il 53% e alla povertà per il 33%, per un miglior sistema di inclusione e formazione per il 30%". "Sono indicazioni molto forti secondo i nostri economisti e provengono sia dal mondo maschile che femminile, c'è pari consapevolezza", ha sottolineato Ansuini. E sulla cultura finanziaria ha sottolineato che "ci sono moltissime iniziative: la cultura finanziaria attuata con iniziative e offerte concrete produce una più ottimistica visione del futuro, specie tra i giovani, che cosi riescono a fare scelte più ottimistiche per se stessi e rappresentare una risorsa per il futuro". Secondo Ansuini, sul ruolo delle istituzioni è necessario "fare iniziative sulla conoscenza: questo aspetto si è perduto, va fatto un investimento su questo aspetto che è prezioso, molto utile anche se poco 'sexy'".