ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - L’impatto economico di Airbnb sull'economia italiana è stato di 19,7 miliardi di euro nel 2024, il più alto mai registrato nel Paese. Ad annunciarlo Matteo Sarzana, Country Manager per l’Italia e l’Europa Sud-Orientale, durante l’evento “La Ripartenza” al Teatro Petruzzelli, condotto dal giornalista Nicola Porro. Secondo un’analisi indipendente di Nomisma, il mercato degli affitti brevi gestiti tramite Airbnb ha generato nel solo 2024 un valore economico stimato di 19,7 miliardi di euro. Per ogni euro speso su Airbnb, ne vengono generati altri 3 nell’economia italiana, sostenendo attività locali, settori dell’ospitalità e dei trasporti, e contribuendo all’equivalente di 139.000 posti di lavoro a tempo pieno. Airbnb ha anche avuto un ruolo chiave nel riattivare il patrimonio immobiliare inutilizzato in Italia, contribuendo direttamente alla ristrutturazione e valorizzazione di immobili che altrimenti sarebbero rimasti vuoti o sottoutilizzati. Solo l’1,1% del patrimonio abitativo italiano è destinato agli affitti brevi – 0,12% se si considerano solamente le abitazioni interamente dedicate all’affitto breve e non utilizzate dal proprietario – a fronte di un 13% di immobili vuoti o sottoutilizzati, un numero dieci volte maggiore. La comunità dei Superhost è cresciuta del 15% nell’ultimo anno, raggiungendo un record di 68.000 Superhost e oltre 150.000 annunci Amati dagli ospiti, grazie al rafforzamento del sistema di qualità e all’introduzione di un obbligo di registrazione per tutti gli affitti brevi attivi su Airbnb in Italia. Gli sforzi della piattaforma per migliorare la qualità hanno portato anche a una riduzione del 47% delle cancellazioni da parte degli host su base annua. Infine, secondo Nomisma, dalla definitiva introduzione del Codice Identificativo Nazionale (Cin) a gennaio 2025, gli annunci attivi di affitti brevi sono diminuiti del 15%, a testimonianza di un miglioramento nella compliance del settore. Questo avviene mentre l’Italia si prepara ad accogliere due grandi eventi internazionali: il Giubileo, già in corso a Roma, e le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Airbnb è partner di entrambi gli eventi per contribuire ad accogliere i flussi di visitatori, favorendo una distribuzione più ampia sul territorio e garantendo un impatto positivo sulle comunità locali. Nonostante i dati mostrano che la presenza di Airbnb rappresenta solo una piccola parte del mercato immobiliare italiano complessivo, in particolare se confrontata con il numero elevato di immobili vuoti o sottoutilizzati, l’Azienda riconosce come i dati crescano nei centri storici delle città d’arte sotto pressione turistica. “Airbnb sostiene una regolamentazione nazionale equilibrata degli affitti brevi che protegga i centri storici, dia alle città strumenti per gestire i flussi turistici e distingua chiaramente tra host occasionali e professionali”, ha affermato Matteo Sarzana. “Airbnb raccoglie e versa l’imposta di soggiorno dove possibile, garantisce che tutti gli annunci siano registrati o esenti, e trasmette i dati alle autorità fiscali per garantire la trasparenza. L’azienda è pronta a collaborare con le istituzioni per creare un quadro normativo pragmatico ed efficace – che permetta alle città di prosperare tutelando al contempo le opportunità per gli italiani comuni, metà dei quali sono donne che usano Airbnb per integrare il reddito o la pensione. Dobbiamo riconoscere che si tratta di una vera ancora economica per il Paese, che va sostenuta, non ostacolata”, ha concluso. Sul tema Overtourism, Airbnb propone la propria ricetta, ricordando che il fenomeno è dovuto principalmente a voli low-cost, turismo da crociera e hotel, più che agli affitti brevi. “I dati parlano chiaro: Ryanair ha superato i 200 milioni di passeggeri nel 2024, e i passeggeri delle crociere in città emblematiche come Barcellona e Amsterdam sono aumentati di oltre il 50% in un solo anno”, ha spiegato Sarzana. “Solo a Roma, il 75% dei quasi 50 milioni di pernottamenti nel 2023 si è svolto in hotel o strutture simili. Airbnb, invece, sta aiutando a distribuire il turismo verso le aree rurali o meno servite: la metà dei pernottamenti in Italia oggi avviene fuori dalle grandi città, e il 75% degli ospiti sono famiglie”, spiega ancora Sarzana. “Studi precedenti del Politecnico di Torino dimostrano che, nelle piccole comunità, gli annunci su Airbnb aiutano il reddito delle microimprese locali a crescere fino al 23% in quattro anni, e il 38% della spesa dei turisti nelle aree rurali rimane sul territorio — contribuendo a contrastare lo spopolamento e promuovere un turismo sostenibile”, ha aggiunto.
(Adnkronos) - Nel corso del 2024 il numero medio mensile di persone che lavora tramite agenzia è pari a 485mila, contro i 499mila del 2023, con un calo tendenziale annuo del 2,8%, dovuto principalmente alla diminuzione degli occupati a tempo determinato (-5,8%). Gli occupati a tempo indeterminato sono cresciuti invece del 4,9%. Sono alcuni dei dati resi noti oggi da Assolavoro. Il monte retributivo ha registrato invece una crescita non marginale con un +2,2%, a conferma di una ricomposizione della forza lavoro tramite agenzia verso un maggiore utilizzo di profili e professionalità più qualificate con livelli retributivi medi più elevati. Questa dinamica appare accentuata nella componente a tempo indeterminato, il cui monte retributivo è cresciuto molto più del numero degli occupati (+9% contro il +4,9%). Sono circa 1 milione le persone che nel 2024 hanno avuto almeno un contratto di lavoro in somministrazione. L'incidenza del lavoro in somministrazione sull'occupazione dipendente nel 2024 è pari al 2,6%. Nel 2024, a fronte di un calo su base annua della componente a termine, continua a crescere la componente della somministrazione a tempo indeterminato nel corso dell’intero anno raggiungendo a dicembre il massimo picco storico di addetti con 152mila occupati, con un +5,9% rispetto al valore dello stesso mese del 2023. Anche il dato medio mensile, pari a 147mila lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato, segna nel 2024 un incremento del 4,9% rispetto al dato medio del 2023 (140mila addetti). La componente a tempo indeterminato della somministrazione rappresenta un asset sempre più strategico per le agenzie per il lavoro nell’accompagnamento della domanda delle imprese con una offerta mirata, specializzata e continua, in un contesto di crescente shortage della forza lavoro disponibile e soprattutto di quella tecnica e più qualificata. Se si confrontano gli assunti a tempo indeterminato (o confluiti nel tempo indeterminato a seguito di trasformazioni) tra il 2010 e il 2020 in via diretta dalle aziende (esclusa la Pa) con quelli assunti a tempo indeterminato dalle agenzie, i primi superano un anno e mezzo di durata (547 giorni) nel 56,9% dei casi, mentre nel caso dei secondi la percentuale sale fino a raggiungere il 70,3%. Fatto 100 il numero dei lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato, 85 superano la durata di un anno. Dei restanti che cessano prima dei 12 mesi, 10 rientrano entro 90 giorni sempre con un rapporto a tempo indeterminato, 4 rientrano con un contratto a termine, e solo 1 non trova occupazione o esce dal mercato. La somministrazione rappresenta un'ottima soluzione per le imprese di tutti i settori. Circa il 52% dei lavoratori in somministrazione è impiegato nei servizi, ma si ha anche una forte concentrazione nell'industria. Nella somministrazione sono impiegati profili a elevata qualifica, a media qualifica, tecnici e operai specializzati. Il 61,5% dei lavoratori in somministrazione a tempo determinato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto ha una nuova opportunità lavorativa, rispetto ai lavoratori con un contratto a termine non in somministrazione le cui possibilità si arrestano al 43,1%. Anche dopo 90 giorni le possibilità sono maggiori: il 74,9% dei lavoratori in somministrazione con un contratto a termine scaduto o cessato stipula un nuovo contratto. Nel caso di lavoratori con un contratto a termine non in somministrazione le possibilità si arrestano a poco più della metà (58,1%
(Adnkronos) - “Il rapporto tra l’amministrazione comunale e A2a è più che storico. A2a, infatti, nasce dalla fusione di una delle nostre municipalizzate e abbiamo sempre lavorato per dare migliore qualità ai nostri lavoratori, con investimenti in welfare e territoriali”. E’ quanto affermato da Laura Castelletti, sindaca di Brescia, nel contesto dell’evento di A2A dal titolo 'WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’. Un’occasione di confronto e presentazione dei servizi di welfare, dei Premi di produttività e del nuovo piano di azionariato diffuso, a Milano. "Per noi qualità della vita, benessere dei lavoratori e dei cittadini sono aspetti fondamentali - spiega Castelletti - In tale contesto, in particolare, c'è un'attenzione ad accompagnare le famiglie e il tema della natalità con risposte efficaci ed investimenti importanti”. Quando si parla di maggiori investimenti territoriali, prosegue la sindaca di Brescia “si intende maggiore lavoro sul nostro territorio. Un lavoro qualificato capace di creare anche un legame intenso con l'azienda. Poniamo, quindi, uno sguardo nella direzione della nuova sede, negli investimenti in innovazione sul tema dei rifiuti, per i quali siamo sempre stati riconosciuti come città all’avanguardia e capaci di essere precursori - conclude la sindaca di Brescia - Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo inaugurato il recupero di calore da data center per immetterlo nel teleriscaldamento a sottolineare un’attenzione nei confronti del tema del gas e della Co2. Più lavoreremo in tale direzione, più riusciremo a sottrarre gas perché espandiamo il teleriscaldamento”.