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(Adnkronos) - E' stata presentata al Senato la ricerca 'Silver housing innovativo. La necessità di un nuovo modello abitativo, le strategie per creare valore per la domanda, politiche di sviluppo dell'offerta', realizzata da Tendercapital e Luiss business school. Lo studio evidenzia i trend emergenti nel settore del 'silver housing' e permette di comprendere come favorire uno sviluppo di modelli abitativi innovativi in Italia. Vengono esplorate le possibili soluzioni in grado di soddisfare le esigenze delle persone in età avanzata e quelle dei loro familiari. I modelli abitativi studiati sono innovativi, cioè in grado di coniugare l’offerta di una dimora indipendente con una serie di servizi mirati a soddisfare le specifiche e mutevoli esigenze del residente. In Italia, nel 2018, la quota di over 65 era circa il 22% della popolazione; nel 2024 è arrivata a circa il 24%, ed è prevista in crescita tra il 33% e il 36% nel 2050. Nel 2023, a 65 anni, l’attesa di vita in buona salute è pari a 10,6 anni, senza sostanziali differenze di genere. Il modello abitativo delle persone in età avanzata è tra le condizioni che più influenzano la loro opportunità di rimanere in salute e attivi. Il silver housing innovativo integra l’abitazione indipendente con l’erogazione di un insieme di servizi al residente. L’abitazione è collocata in un sito residenziale, dove vi sono le strutture per la fruizione di gran parte dei servizi, come controlli sanitari, assistenza personale, attività culturali, ludico-sportive e di socializzazione. Come emerge dalla ricerca Tendercapital-Luiss, l’abitazione 'tradizionale', quella in cui il silver vive e ha vissuto, è spesso non adatta rispetto alle esigenze di una persona nella sua 'terza' e 'quarta' età. È frequente che il silver non percepisca la necessità di scegliere un diverso modello abitativo. Il silver housing innovativo deve favorire la longevità in buona salute, per cui vanno rafforzate le caratteristiche dell’unità immobiliare, della struttura residenziale e del ventaglio di servizi offerti. Lo sviluppo dell’offerta di silver housing innovativo è legato a tre condizioni: l’orientamento del decisore pubblico e l’efficacia dell’assetto normativo; la disponibilità di aree adeguate dove realizzare le strutture di silver housing innovativo; l’attitudine della domanda e i meccanismi che potrebbero incentivarla. In Italia la domanda di silver housing innovativo è per ora in massima parte solo potenziale. Questo dipende, in primo luogo, dalla quasi completa mancanza di un’offerta concreta. Il mercato potenziale totale in Italia risulta costituito da circa 2,4 milioni di persone, mentre il mercato potenziale rilevante, tenendo conto di fattori come i silver non autosufficienti e gli anziani 'soli', è di circa 511mila persone, delle quali circa il 40% concentrato nelle grandi città settentrionali e circa un terzo nella sola città di Roma. Considerando ulteriori fattori di valutazione, si ottiene una domanda che oscilla a livello nazionale tra circa 108mila a poco più di 264mila. Il cambiamento dell’abitazione è influenzato da quattro 'condizioni' in cui un silver si trova: la salute, la famiglia, la condizione economico-patrimoniale e quella culturale. E' essenziale, quindi, presentare il silver housing non solo come un’opzione necessaria per via delle problematiche future connesse all’invecchiamento, ma come un’opportunità preferibile in generale. Rilevante anche il grado di innovazione tecnologica della residenza. Lo sviluppo del silver housing innovativo risponde a tre obiettivi: favorire la healthy longevity delle persone; migliorare l’efficienza dei servizi di assistenza e cura delle persone anziane; attivare meccanismi virtuosi nel mercato immobiliare che creano valore. Il settore del silver housing innovativo ha, quindi, un 'rilievo pubblico' e il suo sviluppo deve beneficiare di un corretto quadro regolatorio. Compito del Governo nazionale, e di quelli regionali e locali, è favorire modelli di silver housing innovativi capaci di generare benefici sociali, ambientali ed economici. In tale prospettiva è utile anche sostenere gli investitori, gli sviluppatori e i gestori di tali modelli. Nel quadro della collaborazione “pubblico-privato”, è essenziale l’apporto di finanziatori, sviluppatori e gestori delle strutture immobiliari, in sinergia con l’azione governativa per una diffusione del silver housing che crei benessere. Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze del Senato della Repubblica, ha sottolineato: "Abbiamo diverse strutture Rsa distribuite su tutto il territorio nazionale, manca però una fascia prima delle Rsa. Questa potrebbe essere, nell’ambito del silver housing, una modalità di risoluzione di un problema molto efficace e semplice da mettere in campo”. Per Marco Osnato, presidente Commissione Finanze della Camera dei Deputati: “E' molto importante oggi parlare di silver housing, cioè di urbanistica e di edilizia dedicata alle persone più anziane, un tema che in Italia non ha ancora trovato un adeguato riconoscimento. La nostra società e le esigenze delle famiglie stanno cambiando e chi ha un’età più avanzata necessita di attenzioni particolari, anche dal punto di vista abitativo. Credo, quindi, che sia opportuno avere un’integrazione tra servizi sociali e abitazione. Sviluppare questo tema, in un momento in cui si progettano molti cambiamenti nella nostra società dal punto di vista della pianificazione urbanistica, è un’azione assolutamente molto positiva e spero che si possano trovare in futuro delle spinte ulteriori per migliorare questo ambito”. Sandra Zampa, Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato della Repubblica, ha affermato: "Il tema della ricerca presentata oggi ha un impatto sociale particolarmente rilevante in un Paese che ha un tasso di invecchiamento impressionante. In questa prospettiva, ogni stimolo che arriva dagli esperti è essenziale. Occorre ripensare al modo di vivere delle persone in età avanzata e, in tal senso, le politiche abitative rivestono un’importanza cruciale nell'attuale contesto sociale. Bisogna immaginare abitazioni adatte sia dal punto di vista della dimensione sia degli strumenti tecnologici al fine di facilitare la mobilità e la vita quotidiana. Il Governo dovrebbe mettere in campo una progettazione e una pianificazione finanziaria e economica per accompagnare e affrontare la trasformazione sociale in atto, sostenendo i Comuni e le amministrazioni locali". Per Gabriele Fava, presidente InpsS: “Nel 2050 i cittadini con 65 anni e più potrebbero rappresentare un’importante percentuale della popolazione nazionale e questo determina la necessità di ripensare l’attuale sistema di welfare. Il silver housing e il social housing, nell’ottica del welfare generativo, sono iniziative che rappresenteranno una delle principali risposte alle esigenze del nuovo tessuto sociale che si sta delineando”. Alberto Oliveti, presidente Adepp, ha osservato: "Le Casse svolgono un ruolo importante per accompagnare il processo di invecchiamento attivo, l'autonomia delle persone e la loro capacità di far fronte alle necessità quotidiane. Occorre rendere operativi i concetti del silver housing innovativo. Ritengo che conciliare le risultanze economiche con le ricadute etiche sia fondamentale. In un'epoca in cui la stessa sanità viene declinata attraverso un concetto di assistenza territoriale, è essenziale ripensare a una casa che segua il processo d'invecchiamento delle persone, grazie anche a soluzioni tecnologiche. Sotto questo profilo, il tema del silver housing assume un ruolo estremamente significativo". Moreno Zani, presidente Tendercapital, ha dichiarato: “Dalla ricerca che Tendercapital ha realizzato insieme alla Luiss business school emerge chiaramente come il silver housing innovativo rappresenti una soluzione utile e di grande impatto, sia a livello sociale e ambientale sia economico. Oggi in Italia l’offerta di queste strutture residenziali, complete di adeguati servizi alle persone, è ancora abbastanza scarsa, ma resta un obiettivo perseguibile e che deve essere incentivato al meglio. In questa prospettiva, è auspicabile un sostegno reale agli investitori, agli sviluppatori e ai gestori di questi nuovi modelli abitativi. Il silver housing innovativo deve entrare con maggiore efficacia nel nostro tessuto sociale e creare le condizioni più favorevoli per l’incontro tra domanda e offerta”. Secondo Matteo Caroli, professore ordinario di Gestione delle imprese internazionali Luiss Guido Carli: “Lo sviluppo anche in Italia del silver housing innovativo è essenziale per la longevità in buona salute (healthy longevity) delle persone e, quindi, per il contenimento della spesa assistenziale e sanitaria; rappresenta, allo stesso tempo, un volano importante per il settore immobiliare. Il nostro studio pone in evidenza le condizioni per lo sviluppo di un’offerta sostenibile e le strategie per attivare l’enorme domanda potenziale”. Per Alfonso Celotto, Costituzionalista: "Il diritto alla casa è un diritto fondamentale, anche per gli anziani. E' necessario, pertanto, favorire l'accesso a una casa dignitosa, perché è un pezzo della nostra libertà personale. Negli anni ci sono state grandi difficoltà e lo Stato deve favorire l’accesso alla casa. In tal senso, il social housing è una di queste forme. Come prevede la Costituzione, tutte le istituzioni devono attuare forme di partecipazione nell'ottica di favorire il social housing e il silver housing”. Luigi Baldini, presidente Enpapi, ha affermato: "Il silver housing innovativo è una necessità sociale sulla quale occorre investire. Accogliamo, dunque, con favore la ricerca presentata oggi. Il silver housing innovativo è un tema di interesse per i nostri iscritti e ha un impatto significativo, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione. In tal senso, quello che noi rileviamo è la carenza dei modelli organizzativi di questo tipo. Come Cassa di previdenza abbiamo avviato un'interlocuzione con il ministero della Salute per inserire le prestazioni infermieristiche all'interno dei Lea. C'è una fetta di popolazione che si trova al di fuori di tali prestazioni e ciò rappresenta un ulteriore aggravio per i malati e per tutta la società".
(Adnkronos) - E’ in corso a Torino la 12sima Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza, l’evento organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri che quest’anno si avvale della collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino. I lavori odierni si tengono presso la fiera Restructura al Lingotto Oval. La giornata è cominciata con i saluti istituzionali. Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha espresso “apprezzamento per l’impegno del Consiglio nazionale degli ingegneri e dell’Ordine di Torino su tematiche che riguardano l’attività di formazione sulla gestione dei rischi, considerando che la sicurezza nelle scuole è un diritto inalienabile di studenti, docenti, personale e famiglie”. Il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, oltre a sottolineare l’azione del suo ministero in termini di semplificazione per facilitare la sicurezza, ha richiamato la necessità di un “dialogo e confronto tra tutti i soggetti interessati, in modo da favorire una consapevolezza collettiva che è l’unico modo per raggiungere l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza in ogni ambito”. Emanuele Prisco, sottosegretario all’Interno, ha tenuto a sottolineare il lavoro congiunto col Cni per implementare la sicurezza, soprattutto grazie all’integrazione delle tecnologie più avanzate di cui disponiamo oggi. Inoltre, ha indicato nella formazione lo strumento più efficace per creare una cultura della protezione dagli incendi e, più in generale, ha indicato la necessità di investire nella cultura della prevenzione, in modo che diventi una consapevolezza diffusa. Dopo i saluti istituzionali, è stata la volta del presidente del Cni Angelo Domenico Perrini: “Questa giornata è ormai diventato un appuntamento annuale atteso da tutti. Il tema centrale è quello di capire come possono le nuove tecnologie contenere il rischio, in particolar modo nei luoghi di lavoro. Noi riteniamo che ulteriori inasprimenti delle sanzioni possano fare poco per ridurre gli incidenti sul lavoro. Serve, invece, una diversa cultura della sicurezza e della prevenzione che va costruita a partire dai banchi di scuola”. Il vice presidente del Cni, Remo Vaudano, ha sottolineato come la Giornata sia stata un successo sin dalla prima edizione. Inoltre, ha sottolineato l’importante riconoscimento attribuito all’evento, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. Poi ha chiuso così: “La sicurezza è un diritto e un dovere”. A proposito della prima edizione, è intervenuto con i suoi saluti anche l’ex consigliere del Cni e attuale vice presidente della Fondazione Cni Gaetano Fede, promotore e curatore per un decennio della Giornata dell’ingegneria della sicurezza. A fare da padrone di casa il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Giuseppe Ferro, mentre non ha fatto mancare i propri saluti Elena Lovera, presidente di Formedil, che ha sottolineato la collaborazione col Cni, anche attraverso la recente firma di un protocollo d’intesa sulla formazione. Infine, Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, si è espresso così: “La sicurezza è un tema trasversale, riguarda tutte le professioni, in particolare quelle tecniche. E’ per questo che richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti noi”. L’intervento centrale della mattinata è stato quello di Tiziana Petrillo, consigliera del Cni delegata ai temi della sicurezza e della prevenzione incendi, oltre che responsabile dell’evento. “Abbiamo deciso per quest’anno di articolare la Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza in due differenti appuntamenti – ha detto - consapevoli del fatto che il quadro complessivo in cui si inserisce il tema della Sicurezza risulta oggi molto composito, con linee di intervento differenti, ambiti di studio e di intervento diversi ed una molteplicità di attori con ruoli e competenze differenziate. Il Cni desidera sottolineare la “caratteristica plurale” di quell’ambito di studio e di intervento. Plurale significa composto da elementi e attori diversi che necessitano però di un sistema di governance. Uno degli obiettivi di queste due giornate è proprio quello di iniziare ad acquisire la maggiore consapevolezza che questo sistema oggi necessita di affinare il proprio processo di governance e di muoversi compatto verso un obiettivo principale, ovvero il miglioramento di norme, pratiche, procedure, conoscenze finalizzate ad innalzare il livello di ciò che oggi ricade sotto l’ombrello dell’Ingegneria della sicurezza”. “L’appuntamento di oggi - ha proseguito - è particolarmente interessante in quanto mira ad illustrare una molteplicità di iniziative tese a trattare il tema dell’ingegneria della Sicurezza sotto molteplici aspetti tecnico-pratici e normativi, soffermandosi sulle principali novità. Ma, al di là di questo, è di particolare importanza l’innovazione culturale. La sicurezza non è solo un semplice elenco di azioni da svolgere ma avere una visione più dinamica ed integrata. Occorre la capacità di leggere ambienti complessi e rispondere con prontezza ai cambiamenti che questa complessità impone. La sicurezza, in una parola, è una mentalità che dobbiamo sforzarci di adottare e la direzione da intraprendere è quella di favorire una cultura della percezione del rischio”. Nel corso della mattinata è stata presentata, a cura di Gianluca Giagni (GdL Sicurezza del Cni) e Liliana Rivautella (Gruppo Tematico Temporaneo del Gdl Sicurezza del Cni) la manifestazione finale del progetto 'La sicurezza a partire dai banchi di scuola' 2023-24. I vincitori sono risultati, per le prime medie una scuola di Pordenone, per le seconde una scuola di Palermo. E’ stato presentato, inoltre, il 'Quaderno Prevenzione incendi per le attività scolastiche' a cura di Raffaele Sabatino (Inail), Matteo Di Felice (Comitato Centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi dei VV.F.) e Gianni Biggi (VV.F.). Michele Tritto di Formedil ha approfondito il tema della formazione e della consulenza tecnica per la sicurezza nei cantieri. Andrea Galli (Gdl Sicurezza del Cni) ha presentato le 'Linee guida per la valutazione del rischio degli ordigni bellici inesplosi'. Maurizio Sacchetti (GdL Sicurezza del Cni) ha parlato del tema della documentazione di cantiere, mentre Elisabetta Scaglia (Gdl Sicurezza Cni) e Raffaele De Rosa (GTT del Gdl Sicurezza Cni) hanno approfondito la questione della valutazione del rischio incendio e l’applicazione del DM 3.9.2021. Rita Amelia Grunspan (GdL Sicurezza Cni) ha illustrato le proposte per l’accordo Stato-Regioni sulla formazione. Infine, Daniela Sagarese e Maurizio Costa (GTT del Gdl Sicurezza Cni) hanno approfondito il rapporto della tecnologia e dell’innovazione per la sicurezza. I lavori, moderati da Guido Razzano (Cni), sono proseguiti nel pomeriggio con la presentazione del Concorso nazionale 'Archivio delle buone pratiche per la salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei e mobili' a cura di Antonio Leonardi (Gdl Sicurezza Cni e Coordinamento Tecnico delle Regioni) e Federico Serri (Gdl Sicurezza Cni e presidente dell’Ordine Ingegneri di Reggio Emilia). A seguire ci sono stati gli interventi di alcuni rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino. Antonio Giangregorio ha trattato la formazione e lo sviluppo della cultura della sicurezza nelle economie emergenti; Massimo Pasquero ha spiegato come gli impianti di produzione idrogeno a zero emissioni stiano diventando i protagonisti della transizione green. Augusto Franzero ha trattato i sistemi di prossimità applicati alla sicurezza sul lavoro. Chiara Amaro si è soffermata sulla nuova frontiera degli impianti sportivi. Fabio Rosito, infine, si è soffermato sulla patente a punti come strumento di qualifica delle imprese. La conclusione dei lavori è stata affidata a Fulvio Giani (vice presidente vicario dell’Ordine degli Ingegneri di Torino e membro del Gdl Sicurezza Cni).
(Adnkronos) - "Conai è un modello europeo, nell'organizzazione e nei risultati. Gli obiettivi al 2030 li abbiamo già superati, questo vuol dire che è un sistema che funziona ma che deve vederci impegnati in molte realtà d'Italia nella raccolta differenziata. La cultura della differenziata si acquisisce un po' per volta". Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto intervenendo alla presentazione del nuovo Rapporto di Sostenibilità 2024 di Conai, questa mattina a Roma. Il settore dell'economia circolare è "una gamba della nostra economia, ci permette di primeggiare, ci dà materia prima, quindi valore, benefici, benessere".