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(Adnkronos) - Doppia tegola per il Milan. Durante il primo tempo della sfida di Champions League contro la Stella Rossa, Paulo Fonseca è stato costretto a effettuare due cambi nel giro di due minuti. Prima è stato Ruben Loftus-Cheek ad accasciarsi a terra al 28' per un problema muscolare. Il centrocampista inglese sostituiva sulla trequarti rossonera Christian Pulisic, anche lui infortunatosi contro l'Atalanta, ed è stato quindi rimpiazzato da Samuel Chukwueze. Due minuti dopo però, ecco un altro infortunio. Alvaro Morata, reduce da due gol consecutivi, ha avuto la peggio in uno scontro di gioco e ha chiesto il cambio. Al suo posto è entrato Tammy Abraham. Entrambi i giocatori saranno sottoposti agli esami strumentali nelle prossime ore, ma sono da considerare in dubbio per la prossima partita di Serie A contro il Genoa, in programma domenica 15 dicembre a San Siro.
(Adnkronos) - Sono diverse le difficoltà operative legate agli aggiornamenti catastali post interventi edilizi incentivati. E' quanto rileva l'indagine Agefis (Associazione dei geometri fiscalisti) condotta da GruppoPiù. L’indagine, realizzata all’inizio di dicembre su un campione rappresentativo della categoria dei geometri, ha infatti evidenziato come il settore tecnico abbia affrontato sfide normative e operative nell’adeguamento delle rendite catastali. Dai dati emerge che il 57% dei tecnici ha lavorato su interventi legati al Superbonus negli ultimi tre anni, mentre ben l’81% si è occupato di lavori agevolati da bonus ordinari. Tuttavia, solo una minoranza ha eseguito aggiornamenti catastali completi, spesso a causa di resistenze normative e operative. "Nonostante l’elevato numero di lavori realizzati - dichiara Mirco Mion, presidente di Agefis - l’adeguamento delle rendite catastali ha interessato solo una parte limitata degli interventi. Le difficoltà principali sono la mancanza di chiarezza normativa e la resistenza dei proprietari, che temono rincari". Tuttavia, l’aggiornamento catastale ha comportato incrementi della rendita limitati nella maggior parte dei casi: per l’81% dei tecnici gli aumenti sono stati inferiori al 25%. Anche l’impatto economico dell’aggiornamento catastale per il cliente finale è percepito come moderato o marginale dalla grande maggioranza dei partecipanti all’indagine: eppure, tali adeguamenti sono fondamentali per garantire equità fiscale e una rappresentazione corretta del valore immobiliare. Tra le sfide segnalate dai professionisti, la mancanza di chiarezza normativa e la resistenza dei clienti ad aggiornare la rendita catastale sono le problematiche più ricorrenti, mentre complessità burocratiche e difficoltà tecnologiche hanno avuto un peso minore, rimanendo comunque aree che richiedono interventi di miglioramento. La digitalizzazione rappresenta, invece, un fattore positivo: per il 45% dei tecnici ha semplificato notevolmente il processo, ma ulteriori investimenti in innovazione potrebbero rendere il sistema ancora più efficiente. Inoltre, come ha sottolineato recentemente anche Ernesto Baragetti, consigliere del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati con delega al Catasto, rimane di fondamentale importanza semplificare l’accesso alle planimetrie catastali, strumenti essenziali per garantire trasparenza nelle transazioni immobiliari e nelle verifiche tecniche. Attualmente, il processo è ostacolato da burocrazia eccessiva, come la necessità di una delega formale da parte del proprietario. "Sburocratizzare l’acquisizione delle planimetrie non solo semplificherebbe il lavoro dei tecnici, ma migliorerebbe anche la trasparenza del mercato immobiliare", commenta Baragetti. La necessità di una revisione generale delle rendite catastali è un tema centrale emerso dall’indagine: il 45% dei tecnici intervistati si è dichiarato favorevole a un aggiornamento che allinei le rendite ai valori di mercato attuali, ritenendolo uno strumento per garantire maggiore equità fiscale. "Un sistema più aderente al reale valore del patrimonio immobiliare non solo renderebbe il sistema più giusto, ma aiuterebbe anche a migliorare la pianificazione urbana e a valorizzare gli interventi edilizi", afferma Mion. Affrontare una riforma delle rendite non significa soltanto ricalcolare valori fiscali, ma costruire un sistema più trasparente, equo e sostenibile per il futuro. Il cambiamento deve essere accompagnato da un sostegno normativo chiaro e da una comunicazione efficace verso i cittadini e tecnici: solo così il nostro sistema immobiliare potrà essere più competitivo e coerente con le esigenze di un’economia moderna.
(Adnkronos) - Prysmian è un fornitore globale di soluzioni per cavi, leader nella transizione energetica e nella trasformazione digitale. La strategia di Prysmian è perfettamente allineata con i principali driver di mercato mentre sviluppa soluzioni innovative e sostenibili per cavi resilienti e ad alte prestazioni per i segmenti dei trasporti, delle reti elettriche, dell’elettrificazione e delle soluzioni digitali. Prysmian è una società pubblica quotata alla borsa italiana, con quasi 150 anni di esperienza, circa 33.000 dipendenti, 109 siti produttivi e 27 centri di ricerca e sviluppo in più di 50 paesi, e con un fatturato di oltre 15 miliardi di euro nel 2023. “Siamo leader nella nostra industry e se vogliamo rimanere ai vertici del mercato dobbiamo avere una spinta continua verso l’innovazione. Questo riguarda anche il nostro sistema Erp presente in tutti i nostri siti produttivi e che gestisce l’80% del nostro fatturato e delle transazioni commerciali, rendendo quindi fondamentale concentrare anche in questo ambito le migliori evoluzioni tecnologiche”, ha dichiarato Giovanni Cauteruccio, cio e cdo di Prysmian. “Inoltre, siamo molto interessati agli sviluppi legati all’intelligenza artificiale generativa che Sap integra nelle sue soluzioni, in particolare ai vantaggi che l’Ai generativa può portare in termini di usability, con la possibilità di interrogare il copilot Joule su ogni istanza di business e che rappresenta sicuramente un game changer nell’utilizzabilità di un sistema Sap”, ha continuato. Tra i principali fattori che hanno determinato il passaggio a Rise with Sap il primo è l’armonizzazione del sistema. I cambiamenti tecnologici permettono oggi a Prysmian di riuscire a condurre esami e analisi in tempi più rapidi, usando la stessa transazione custom o standard testata in un paese anche nelle altre sedi del Gruppo. In questo modo l’azienda riesce a ottimizzare i test e avere un sistema operante e armonizzato a livello globale. Un altro elemento decisivo è stata la possibilità di implementare l’intero progetto con il supporto del team customer services & delivery di Sap Italia. “È stato un bel lavoro di sinergia, con il nostro team IT che ha offerto una profonda conoscenza dei processi e delle soluzioni, dove tutti i passaggi tecnologici sono stati concordati ed effettuati in collaborazione con SAP, mentre i processi e le funzionalità sono stati gestiti internamente da noi. Questo è stato un altro punto di forza, perché ci ha permesso oltre che di ridurre i costi del progetto, anche di essere più rapidi nelle decisioni”, ha commentato Cauteruccio. Ulteriore aspetto fondamentale che ha determinato la velocità e la riuscita del progetto è legato a una valutazione anticipata e ponderata dei possibili rischi dovuti a un duplice passaggio che bisognava effettuare contestualmente: migrazione del datacenter su infrastruttura Aws e upgrade di release dei sistemi Sap. “Abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso, e dopo aver constatato che l’upgrade non sarebbe stato eccessivamente impattante nonostante i diversi cambiamenti che avrebbe generato sui processi, ci siamo convinti che in quattro mesi avremmo portato a termine questo progetto. E per quanto sappiamo che i rischi zero non esistono, abbiamo comunque operato sulla base di un rischio ben ponderato”, ha spiegato Cauteruccio. “Abbiamo portato tutta la nostra esperienza e professionalità affinché questo importante percorso di migrazione al cloud e di aggiornamento della tecnologia Sap da parte di Prysmian avvenisse nel migliore dei modi”, ha dichiarato Carla Masperi, amministratore delegato di Sap Italia. “Il progetto è uno dei primi del suo genere nel nostro Paese: abbiamo garantito l’aggiornamento e il passaggio in un’unica istanza sul cloud delle soluzioni Sap s/4hana, sap advanced planning and optimization, sap treasury and risk management e sap bw/4hana, con un approccio che ha permesso di raggiungere il go-live in tempi molto ristretti, garantendo sia il successo tecnico che l’allineamento con gli obiettivi di business e di trasformazione digitale del cliente”, ha continuato. Tra gli sviluppi attesi da Prysmian, che si accompagnano al costante aggiornamento delle soluzioni, alla piena scalabilità garantita dal passaggio al cloud e alla predisposizione verso una costante innovazione, un ruolo importante lo riveste l’utilizzo dell’AI generativa e del copilot Joule per migliorare l’approccio ai dati nei 26 use case indentificati dall’azienda per elevato impatto sul business e sull’operatività delle persone, partendo dai 100 scenari di AI generativa offerti da SAP. Il go-live di Joule in Prysmian è avvenuto lo scorso novembre. “L’intelligenza artificiale sarà un boost importante per la nostra nuova business strategy Connect to Lead, attraverso la quale puntiamo a rafforzare la leadership di mercato, sfruttando la nostra capillare presenza geografica, l’ampia gamma di offerta di prodotti, le importanti partnership con i clienti, le nostre persone e il forte impegno per la sostenibilità e l’innovazione. L’obiettivo è cogliere le opportunità offerte dalle nuove tendenze di mercato che stanno plasmando l’industria dei cavi elettrici, ponendoci come enabler principale della transizione energetica e della trasformazione digitale”, ha commentato Cauteruccio. “Una strategia che implica però una transizione del Gruppo, da puro produttore di cavi ad azienda a fornitore di soluzioni sia in ambito energetico che di telecomunicazione. In questa transizione ovviamente l’IT e la digitalizzazione sono fondamentali, perché vuol dire utilizzare al meglio i dati e sfruttare al massimo l’automazione”. “In Sap, riteniamo che la prossima frontiera dell'Ai vada oltre le isolate efficienze e consista nell'unificare senza soluzione di continuità persone, dati e processi per creare valore per il business e amplificare l'impatto dei risultati”, ha concluso Masperi. “Prysmian potrà ora sfruttare la potenza di Joule e degli agenti AI autonomi e collaborativi, integrati nel copilota, che abbattono i silos, migliorano la collaborazione interfunzionale e consentono di risolvere sfide multiformi in un modo che gli strumenti di produttività isolati non possono eguagliare”.