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(Adnkronos) - Sono sempre i sogni a dare forma al mondo Sono sempre i sogni a fare la realtà Sono sempre i sogni a dare forma al mondo E sogna chi ti dice che non è così E sogna chi non crede che sia tutto qui La promessa delle stelle azzurre verso Milano Cortina 2026 brilla di speranze e tira in ballo Luciano Ligabue, con una delle sue canzoni più famose. Già, perché i sogni danno forma al mondo. E, ogni tanto, fanno pure la realtà. È facile prevedere che nei prossimi dieci mesi gli atleti italiani ci penseranno e non poco. C'è chi il sogno dovrà ricostruirselo un pezzo per volta per avere almeno la possibilità di esserci, come Federica Brignone. Chi lavorerà per viverlo al massimo e mettere un altro diamante su una carriera scintillante, come Sofia Goggia o Dominik Paris. Qualcun altro darà tutto per accoglierlo a braccia aperte in un’edizione dei Giochi che viene a bussare alla porta di casa, come Maurizio Bormolini, pronto a stupire il mondo dello snowboard nella sua Livigno. Altri ancora, come Miro e Flora Tabanelli, per dimostrare che la spensieratezza della generazione Z può essere una carta da giocare per regalarlo a tutto il Paese questo sogno. Le loro storie e i loro sorrisi raccontano età, percorsi, esperienze e vissuti diversi. Con un minimo comune denominatore, quei Giochi Invernali a tinte azzurre che illumineranno l’Italia nel 2026. Le speranze si sono incontrate nel media day organizzato dalla Federazione Italiana Sport Invernali a Milano, per salutare una stagione trionfale. Un evento aperto, in maniera simbolica, dalle parole di Federica Brignone , intervenuta in videocollegamento perché alle prese con l’inizio della fisioterapia dopo il tragico infortunio arrivato ai primi di aprile: "Il pensiero adesso è guarire, per tornare a fare tutto. Olimpiadi? Sono focalizzata su altro, ma resto super positiva. Ciò che mi è successo non è bello, ma non posso tornare indietro". La giornata ha visto la sfilata di tante stelle azzurre. Dai campioni dello sci Dominik Paris e Sofia Goggia agli snowboarder Maurizio Bormolini e Michela Moioli, senza dimenticare gli assi del freestyle Miro e Flora Tabanelli e Lisa Vittozzi, stella del biathlon reduce da un’annata complicata per colpa dei problemi fisici. "Per me - ha detto Goggia - è stata un'ottima stagione, riparto con consapevolezza dal terzo posto in Coppa del Mondo. Ultimo quadriennio? È pieno di forse, ma dopo le Olimpiadi andrò avanti". La diciassettenne Flora Tabanelli ha raccontato tra i mille flash il clamoroso exploit vissuto negli ultimi mesi, coronati dalla Coppa del Mondo di big air, dalla Coppa del Mondo generale di freestyle e da uno storico oro nel big air ai Mondiali di Engadina. "Io e mio fratello Miro ispirazione per i più giovani? Siamo contenti, è bello poter essere da esempio verso un evento così importante come i Giochi Olimpici". L’ultima settimana racconta anche un’altra tappa cruciale verso Milano Cortina 2026. Il 14 aprile, in un evento simultaneo nel capoluogo lombardo e all’Expo di Osaka, sono state svelate le torce olimpiche e paralimpiche. Il loro nome, “Essential”, delinea uno stile minimale. Le due versioni (una per i Giochi Olimpici Invernali e l’altra per i Giochi Paralimpici Invernali) differiscono nella sfumatura di colore. La torcia olimpica, orientata verso il blu, si accende delle sfumature del cielo, ispirate ai paesaggi italiani in continuo mutamento. Un colore che racconta il viaggio e la speranza, ma anche il cambiamento. La torcia paralimpica, orientata verso il bronzo, risplende del colore montagne di luce, omaggio alla forza interiore degli atleti paralimpici e alla potenza trasformativa del loro coraggio. La curiosità è che le torce sono completamente made in Italy . Leggere (circa 1.060 grammi, bombola esclusa) e composte prevalentemente da materiali riciclati, le torce sono ecosostenibili e dotate di un sistema che permette di riutilizzarle e ricaricarle 10 volte. Da sempre simbolo di unità, speranza e perseveranza, le torce incarnano i valori di amicizia, rispetto ed eccellenza dei Giochi. Hanno un ruolo speciale poiché portano la Fiamma, che simboleggia la luce dentro gli atleti, ispirandoli a superare i propri limiti e a competere con integrità e lealtà. Milano Cortina 2026 brillerà anche grazie a loro.
(Adnkronos) - Nel corso della cerimonia svoltasi a Roma presso la Casa dell’Aviatore, Engineering si è aggiudicata il 'Premio nazionale Assinter per la valorizzazione del capitale umano', promosso da Assinter Italia - Associazione delle società per l'innovazione tecnologica nelle regioni. Per l’azienda leader nei processi di digitalizzazione guidata da Maximo Ibarra il riconoscimento arriva a pochi mesi dalla certificazione Top Employer Italia 2025 ed è stato ottenuto grazie all’innovativo percorso disegnato da Engineering per tutti i giovani che entrano in azienda denominato: 'New talent journey'. Il progetto, selezionato nella categoria 'Nuove strategie e iniziative organizzative per l’integrazione tra generazioni e per l’inserimento ottimale delle nuove leve nei contesti organizzativi', si è distinto per la coerenza e sistematicità con cui affronta la sfida dell’attrazione e retention di giovani Talenti. Attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali e di metodologie di formazione e comunicazione allo stato dell’arte, il percorso segue il candidato in ogni momento del suo percorso di selezione e inserimento, sviluppandone competenze tecniche e attitudine e rinforzando l’engagement e la partecipazione. Alessia D’Addario, group chief human resources & organization officer di Engineering ha commentato: "Siamo estremamente orgogliosi di questo riconoscimento, che premia il nostro costante impegno nella valorizzazione del capitale umano, un elemento centrale della nostra visione aziendale. Crediamo che le persone siano il motore dell’innovazione e della crescita sostenibile, ed è per questo che investiamo ogni giorno per costruire un ambiente di lavoro stimolante, inclusivo e orientato allo sviluppo delle competenze. Il progetto 'New Talent Journey' è un esempio concreto di questo approccio: un percorso strutturato ed innovativo che accompagna i giovani talenti sin dal loro ingresso in azienda, offrendo loro strumenti, formazione e opportunità per esprimere appieno il proprio potenziale e costruire il proprio futuro professionale all’interno di un contesto dinamico e in continua evoluzione". Il progetto New Talent Journey, che conferma l’efficacia delle strategie di Engineering in ambito HR, risponde a tre principali obiettivi: sviluppare un’offerta distintiva per attrarre i migliori talenti selezionati dal mondo universitario; creare un percorso integrato di formazione tecnica e potenziamento delle competenze relazionali che accompagni i giovani fin dai primi anni in azienda; creare un contesto di lavoro che favorisca l’engagement, la valorizzazione del talento e la crescita, in modo da ridurre il turnover ed ottimizzare l’investimento aziendale. New talent journey ha coinvolto solo nell’ultimo anno circa 380 neolaureati principalmente provenienti da percorsi Stem. Di questi, 320 sono stati inseriti in azienda con ruoli diversificati nel mondo dell’Information Technology, in ambiti strategici come cybersecurity, piattaforme Erp, sviluppo software, business analysis e cloud architecture.
(Adnkronos) - Una ventina di studenti questa mattina hanno visitato gli impianti di Acea della Fontana di Trevi, a Roma. "Questa visita fa parte del progetto Acea Scuola, che coinvolge a livello nazionale 11mila ragazzi a cui viene fatta una formazione sul ciclo dell’acqua - spiega Claudio Cosentino, presidente di Acea Ato 2 - Poi viene data la possibilità di visitare gli impianti del gruppo come depuratori, sorgenti, acquedotti. In questo caso una delle meraviglie della città, la Fontana di Trevi, di cui Acea si occupa della gestione dell’impianto idrico". "Fondamentale scoprire l’importanza dell’acqua e diffonderne la cultura, perché questo elemento essenziale ha dietro un grande lavoro e impegno industriale per portare l’acqua dalla natura fino alle nostre case e poi restituirla in maniera sicura, in quantità e in qualità. È necessario comprendere lo sforzo che c’è dietro e tutto il lavoro che deve essere fatto per rendere questo sostenibile nel tempo e anche pensando alle generazioni che verranno", aggiunge.