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(Adnkronos) - Puntando sull'intermodalità Amazon ha potuto sviluppare centinaia di rotte, che hanno permesso nel 2023 di incrementare i trasporti ferroviari e marittimi nell'Unione Europea e ridurre di quasi il 50% le emissioni di CO2: è uno dei temi che l'azienda ha presentato nell'ambito dell'Assemblea nazionale Anci 2024 a Torino, dove è presente con un ampio stand e incontri tematici. "Il successo di Amazon si basa nell'offrire ai clienti la miglior esperienza possibile: consegne rapide, ampia scelta e prezzi competitivi - dichiara Lorenzo Barbo, responsabile Amazon Italia Logistica - Tutto questo non sarebbe possibile senza una rete logistica altamente efficiente e innovativa, in costante miglioramento, in cui l'intermodalità gioca un ruolo fondamentale. Per farvi un esempio dell’investimento continuo nella nostra rete in termini di intermodalità, circa un mese fa abbiamo inaugurato il primo centro di approvvigionamento di Amazon in Italia, ad Alessandria, che contribuirà all’ottimizzazione della distribuzione dei prodotti all’interno della rete logistica di Amazon". "Abbiamo aumentato del 50% nell'Unione Europea l'uso del trasporto ferroviario e marittimo - prosegue Barbo - ora distribuiamo i prodotti attraverso più di 100 corsie ferroviarie e più di 300 rotte marittime. Utilizzando il trasporto intermodale, non solo riduciamo le emissioni di CO2, ma ottimizziamo anche l'uso dei mezzi pesanti e riduciamo notevolmente i tempi di guida. Ci impegniamo a continuare a espandere il trasporto intermodale, risparmiando migliaia di tonnellate di emissioni e garantendo consegne rapide e affidabili ai clienti europei". Ospite dello stand Amazon il sindaco di Alessandria Giorgio Angelo Abonante. "La nostra città è molto importante per la logistica italiana ed europea perché è un territorio che si colloca all'incrocio fra i due grandi corridoi territoriali est-ovest e nord-sud - commenta il sindaco Abonante - storicamente è un territorio all'incrocio fra le tre grandi aree metropolitane Torino, Milano e Genova. Alessandria come provincia ha già diversi siti logistici, e sta decollando anche la vocazione logistica territoriale del capoluogo. Sicuramente dopo l'insediamento di Amazon si sono moltiplicate le richieste di insediamento nella nostra città e questa è un'opportunità per noi, anche se è un onere di carattere urbanistico da gestire".
(Adnkronos) - Acquisire un nuovo cliente può costare da cinque a venticinque volte di più rispetto a trattenerne uno già esistente. Inoltre, aumentare la fedeltà della clientela del 5% può far crescere i profitti di un'azienda dal 25% al 95% (Fonte: Harvard Business Review). Questi dati sottolineano l'importanza della customer retention, ovvero l'insieme di attività volte a mantenere i clienti attuali. La ritenzione dei clienti è il dato più importante che possiede un’azienda e un requisito fondamentale per garantirle una stabilità duratura". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia l'esperto Alberto Frisoni, ceo di Sales process Italia. "Non sono gli utili o i Kpi di marketing - precisa - i principali indicatori, ma quanti clienti ogni anno continuano a rimanere fedeli. Nessuna campagna pubblicitaria o di acquisizione potrà mai compensare una perdita significativa di clienti. Se la maggior parte se ne va, l'economia aziendale non potrà mai funzionare. Acquisire un nuovo cliente costa sempre di più rispetto a consolidare i rapporti con uno già esistente”. “Fidelizzare i clienti - sottolinea Alberto Frisoni - rappresenta anche un vantaggio strategico per attrarre nuovi consumatori. I clienti soddisfatti e fedeli, infatti, diventano ambasciatori del brand, promuovendolo attraverso il passaparola positivo. Questo meccanismo naturale, supportato da relazioni durature e di fiducia, permette di ridurre i costi di acquisizione e migliorare la redditività complessiva dell'azienda”. “E' chiaro dunque che convertire i lead in acquirenti non è sufficiente per garantire la sostenibilità e la redditività aziendale comprendere, invece, le esigenze dei clienti e offrire loro soluzioni di valore è essenziale per creare relazioni durature ed avere clienti soddisfatti. Al contrario, puntare su offerte a basso prezzo è una strategia inefficace nel lungo termine. Vendere non si limita a competere sul prezzo, ciò che conta è il valore aggiunto che possiamo offrire: che si tratti di servizi extra, accessori o di un'attenzione personalizzata, questi elementi ci consentono di mantenere i prezzi più alti senza compromettere la competitività, rafforzando al contempo il legame con i nostri clienti. L’obiettivo di una sana strategia aziendale deve essere quello di vendere di più a margini più alti”, conclude Frisoni.
(Adnkronos) - Progettare imballaggi sempre più riciclabili e che evitino sprechi nella catena produttiva. Su questo tema si è svolta oggi, alla Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione del nuovo manuale dell’Associazione Italiana Scatolifici per gli imballaggi di cartone ondulato. L'Associazione Italiana Scatolifici, che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e che offre lavoro a migliaia di persone in tutto il territorio nazionale. A conferma dell'impegno nella promozione dell'economia circolare e della riduzione dell'impatto ambientale, l’associazione ha recentemente pubblicato un nuovo vademecum sul cartone ondulato, una guida in linea con le più recenti direttive europee in materia di sostenibilità dal titolo 'Imballaggi in cartone ondulato. Informazioni generali e aspetti produttivi - linee guida tecniche e commerciali'. Il cartone ondulato - spiega l'Associazione - si configura come una risorsa chiave per promuovere un'economia che operi nel rispetto totale dell'ambiente: un materiale che in potenza potrebbe andare a sostituire la plastica o altri materiali ad alto impatto ambientale in numerosi settori. Il cartone ondulato si distingue per le sue caratteristiche: resistenza, leggerezza, riciclabilità e biodegradabilità. Questo materiale, costituito da strati di carta ondulata e liner, uniti da colle naturali a base di amido (derivato da mais o patate), è biodegradabile e, in alcuni casi, compostabile. Grazie alla sua versatilità, è adatto a diverse tipologie di imballaggio, dal primario al terziario, con resistenze variabili a seconda della tipologia di onda utilizzata (singola, doppia o tripla). In Italia, oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata. Il 29° Rapporto Annuale di Comieco evidenzia un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2023 pari al 92,3%, livello che supera ampiamente gli obiettivi fissati dall'Ue per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine impiegata dall'industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, di cui oltre il 70% è certificato Fsc o Pefc. “Essere qui oggi a rappresentare gli scatolifici e a lanciare il primo manuale tecnico specifico per il nostro comparto segna un traguardo importantissimo per la nostra associazione e per tutte le nostre imprese. Il Manuale ci aiuterà a crescere in linea con la transizione green e ad essere più riconoscibili in una filiera complessa che ha sempre dato poco valore agli scatolifici trasformatori, piccole e medie imprese a capitale italiano che operano su tutto il territorio nazionale - ha dichiarato Andrea Mecarozzi, presidente Associazione Italiana Scatolifici - Non vogliamo però fermarci qui: il nostro obiettivo futuro ora è di coinvolgere sempre più i ministeri competenti e le istituzioni per supportare anche il nostro comparto affinché continui ad applicare l'approccio virtuoso e non subisca svantaggi rispetto ad investimenti già erogati in altri settori concorrenti. Vogliamo che le soluzioni di imballaggio sostenibili come le nostre siano sempre più competitive e accessibili, anche dal punto di vista economico”.