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(Adnkronos) - "Nel 2021 siamo stati la prima Hydrogen Valley italiana, abbiamo creduto in un determinato tipo di visione, oggi altri ci stanno rincorrendo. Era nato come progetto pubblico poi è diventato a partenariato misto grazie alla lungimiranza di alcuni imprenditori. Oggi la vera capacità di cambiamento è quando pubblico e privato lavorano insieme per un bene comune. Non sappiamo se l'idrogeno sarà la fonte energetica del futuro, ma intanto dobbiamo sperimentare e ogni volta aggiungiamo un tassello alla transizione energetica e sostenibile. Un progetto come questo è un banco di prova. Si arriva ai risultati importanti facendo fatica e sbagliando. Siamo perfettamente nei tempi”. Ad affermarlo è Pino Musolino, presidente AdSP Mar Tirreno Centro Settentrionale-Porti di Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, in occasione del workshop avente ad oggetto gli sviluppi in atto della mobilità a idrogeno nel contesto portuale e retroportuale di Civitavecchia. Il progetto Life3H co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Life, ha come obiettivo quello di sviluppare Hydrogen Valley, ovvero specifiche aree nelle quali sono presenti una stazione di rifornimento e servizi di mobilità basati sull’idrogeno.
(Adnkronos) - "Lo sviluppo nel nostro territorio è stato di grande impatto soprattutto grazie al polo della logistica di Passo Corese (frazione di Fara in Sabina), nato nel 2017 con l'insediamento di Amazon. L'azienda è stata la prima a insediarsi nel nostro territorio, creando forte aggregazione e sviluppo per tutti coloro che hanno seguito le orme di Amazon, che quindi ha fatto da traino per tutte le attività commerciali, soprattutto in logistica, insediatisi nel nostro territorio per imitare l'esempio virtuoso di Amazon". Lo afferma Roberta Cuneo, sindaca di Fara in Sabina.
(Adnkronos) - “Si parla molto delle aziende di Stato un po’ meno delle multiutility ma le multiutility sono quelle che investono in Italia, nei comuni e nei territori, non in Africa o in Sudamerica, e sono quelle che impiegano 300 mila persone. Quindi, che c’è spazio per tutte, per le grandi, per le piccole, ma le multiutility sono una delle cinghie di trasmissione dell’economia reale”. Così il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, intervenendo ad un incontro nell’ambito dell’assemblea annuale di Anci in corso a Torino. “Credo che il sistema delle multiutility in Italia possa essere utile per lo sviluppo dell’energia e dei servizi sostenibili nei Comuni. Le utility italiane hanno circa 300 miliardi di euro in fatturato annuo, coprono il 15% del Pil”, ha aggiunto Dal Fabbro dicendosi convinto che “il futuro sia sempre più della partnership pubblico-privato". "Penso - ha spiegato - una delle soluzioni che possiamo sviluppare insieme con i comuni e con le istituzioni siano i partenariati pubblici -privati in tutte le attività che insistono nei servizi pubblici, acqua, energia, ambiente”. "Per fare questo bisogna fare anche un po’ di formazione alle multiutility, alle aziende che lavorano in questo settore, ai comuni e alle istituzioni perché oggi la legge ci permette di fare operazioni virtuose a beneficio del cittadino e delle aziende unendo le competenze pubblico privato e questo lo si fa liberando finanza, oggi l’economia ia supporta questo tipo di progetti, quindi il problema non è trovare il denaro ma quelle strutture più trasparenti e virtuose possibili che dimostrano di dare un beneficio ai cittadini”, ha concluso.