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(Adnkronos) - Sicurezza, efficienza e sostenibilità. Sono le parole d’ordine di questa X edizione del Gis Expo - Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, l’unico evento italiano ed il più grande a livello europeo dedicato al settore, in programma nei padiglioni del Piacenza Expo dal 25 al 27 settembre 2025. La manifestazione, ideata e organizzata da Fabio Potestà, direttore di Mediapoint&Exhibitions, si conferma la principale vetrina continentale del comparto, piattaforma privilegiata a livello europeo per la presentazione delle ultime novità e innovazioni tecnologiche nei settori del sollevamento di materiali, lavoro in quota, movimentazione industriale e portuale e trasporti eccezionali. Ma il Gis è anche il naturale punto di incontro e di scambio tra le filiere del sollevamento e dei trasporti eccezionali con le istituzioni. Come testimoniano i patrocini raccolti dalla kermesse dalle più importanti Associazioni di categoria, sia italiane che estere, e di numerosi organismi istituzionali, tra i quali il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero della Difesa, la Regione Emilia-Romagna, Regione Liguria e il Comune di Piacenza. “Gis Expo 2025 rappresenta un’opportunità strategica per tutte le realtà del settore per confrontarsi con le tecnologie più avanzate e le soluzioni più innovative volte alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento della sicurezza operativa nonché all’ottimizzazione dei processi - spiega Fabio Belli, presidente dell’European Association of Abnormal Road Transport and Mobile Cranes (Esta), che patrocina la manifestazione - In un contesto dove la transizione ecologica e digitale si intrecciano sempre di più, questa esposizione si configura come uno spazio privilegiato per presentare tecnologie che uniscono prestazioni elevate, attenzione alla sicurezza e rispetto per l’ambiente. Il Gis rappresenta un punto d’incontro per chi vuole contribuire attivamente ad un’evoluzione responsabile del settore, costruendo un futuro più sicuro e tecnologicamente avanzato”. “La partecipazione al Gis rappresenta un’occasione esclusiva per le aziende del comparto del sollevamento della filiera italiana non solo per far conoscere a livello europeo l’alta specializzazione e competenza tecnica che le caratterizza, ma anche per confrontarsi su temi di interesse comune relativi alla cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro; quest’anno si tratterà, ad esempio, dello sbarco in quota dalle Ple dopo la revisione della normativa En 280, oggetto di un convegno Anfia-Aisem-Assodimi in programma il 26 settembre alle 11 in fiera - aggiunge Gianmarco Giorda, direttore generale dell’Associazione Nazionale della Filiera automobilistica (Anfia) - Lo stesso giorno alle 14, Anfia presenterà anche la sua neocostituita sezione Allestimenti su veicoli industriali, che risponde all’esigenza, manifestata da tempo dagli allestitori, di ottenere un riconoscimento professionale”. Per Massimiliano Bariola, presidente dell’Associazione italiana Sistemi di Sollevamento Elevazione e Movimentazione (Aisem), federata ad Anima Confindustria, il Gis è anche un momento importante di scambio con i proprio associati: “Per Aisem, la partecipazione a questo evento rappresenta la continuità di un impegno che portiamo avanti da tempo a supporto delle imprese associate e della sicurezza sul lavoro. Durante le giornate della fiera parteciperemo a incontri importanti, come il convegno organizzato con Inail dedicato alle responsabilità nella gestione degli apparecchi di sollevamento, e la tavola rotonda curata insieme ad Anima Confindustria, in cui si parlerà di revisione della norma En 280 e dell’impiego delle piattaforme mobili elevabili”. “Il Gis è il luogo dove filiera, istituzioni e operatori si confrontano su tecnologie e procedure - aggiunge Daniela dal Col, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Noleggi Autogru, Ple, Attrezzature di Sollevamento e Trasporti Eccezionali (Anna) - In questo contesto ribadiamo un messaggio chiaro: nessun sollevamento o trasporto eccezionale può dirsi 'riuscito' se non è anche sicuro. La sicurezza è la nostra prima metrica di efficienza: pianificazione accurata, competenze certificate, attrezzature idonee e manutenzioni tracciate riducono i fermi, prevengono incidenti e migliorano la produttività complessiva”. Direttamente alle istituzioni si rivolgerà invece Antonio Catiello, presidente dell’Associazione Italiana Trasporti Eccezionali (Aite): “Al Gis porteremo sicuramente le istanze più importanti per la nostra categoria. Tre in particolare: la questione delle patenti Ce defalcate agli autisti italiani al compimento del 68esimo anno d’età; la velocità imposta ai trattori stradali a 60 Km/h e l’agganciamento dei camion. Tutte questioni fondamentali per la filiera dei Trasporti eccezionali che, a causa della burocrazia, subisce una concorrenza sleale dagli altri Paesi”. La centralità della manifestazione nel panorama europeo è confermata anche dalla partecipazione delle associazioni delle imprese dei traslocatori, una categoria strategica per la logistica e lo sviluppo economico del Paese. Per il segretario generale dell’Unione Interporti Riuniti (Uir), Gianfranco De Angelis, il Gis sarà il contesto ideale per dimostrare una volta di più come “sicurezza, sostenibilità ed efficienza siano i pilastri della logistica moderna e dei mezzi di sollevamento”. Ma il GIS sarà anche l’occasione per illustrare nuove metodologie e progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle filiere “Presenteremo al Gis - spiega Sandra Forzoni, direttore generale della Federazione italiana Trasporti eccezionali (Fite) - l’importantissimo ‘Progetto Return, Ts2 Infrastrutture Critiche’ (finanziato con fondi del Pnrr), che la nostra associazione sta seguendo in collaborazione con otto istituti universitari - tra i quali il Politecnico di Milano, l’Università di Napoli Federico II, l’Università di Padova, l’Università di Bologna - finalizzato all’individuazione di una metodologia nella classificazione e verifica della stabilità dei manufatti, grazie al monitoraggio a garanzia della sicurezza stradale, per la realizzazione del corridoio di transito Milano-Marghera, fondamentale per i trasporti eccezionali”. “Questa decima edizione del Gis rappresenta per noi un traguardo significativo, che non sarebbe stato possibile raggiungere senza il sostegno delle Associazioni di categoria, delle istituzioni e delle sempre più numerose aziende espositrici che continuano a credere nella manifestazione. Il Gis è diventato un punto di riferimento unico in Europa perché riesce a riunire un pubblico altamente qualificato, fatto di operatori, professionisti, decision makers e visitatori, creando un contesto ideale per presentare innovazioni e confrontarsi sui temi cruciali di sicurezza, efficienza e sostenibilità", conclude Fabio Potestà. Ad accompagnare la manifestazione il consueto ricco palinsesto di workshop e convegni (gisexpo.it/le-conferenze/), così come l’evento 'Gis by Night', la speciale apertura serale di tutto il quartiere fieristico che si terrà venerdì 26 settembre prossimo.
(Adnkronos) - "Intesa Sanpaolo ha scelto di sostenere le start up da diverso tempo, e fin dall'inizio della manifestazione ha scelto di essere a fianco di Digithon. Le start up sono il motore fondamentale della nuova imprenditoria e Digithon è di certo un attore fondamentale dell'ecosistema italiano, che sicuramente muove l'interesse di tutti i vari attori verso il mercato delle start up e verso i nostri nuovi imprenditori". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marianna Ronzoni, responsabile della valutazione e della crescita delle start-up per Intesa San Paolo Innovation Center, a margine del suo intervento alla decima edizione di Digithon, in programma da oggi al 13 settembre a Bisceglie in Puglia con 100 startup in gara. (VIDEO) "Intesa Sanpaolo Innovation Center -ha sottolineato Ronzoni- è la società del gruppo dedicato alla crescita e al sostegno dell'innovazione, soprattutto sostenendo il paradigma dell'open innovation. Come si integra con l'attività di Digithon? Uno degli obiettivi di Intesa San Paolo Innovation Center è, da una parte, supportare gli ecosistemi italiani e per noi Digithon è a tutti gli effetti un ecosistema delle start-up e dell'innovazione. Dall'altra parte, un'altra mission di Intesa San Paolo Innovation Center è proprio quello invece di sostenere la crescita delle start-up", ha aggiunto. "Quindi oggi siamo qui -ha concluso- anche per individuare le start up che sono più in linea con la nostra offerta e potere, oltre che premiare, anche proprio supportare nella crescita sicuramente la vincitrice del premio 'Sostenibilità e Circular Economy' di Intesa Sanpaolo Innovation Center che assegniamo nell'ambito della manifestazione e, se è possibile, se ne troveremo anche altre, offrendo il nostro supporto, il nostro advisory, oltre che il nostro network", ha concluso. Il premio 'Sostenibilità e Circular Economy' consiste in una sessione di coaching collettiva di 2 ore ed una individuale (1-to-1) da svolgersi presso la sede Intesa Sanpaolo Innovation Center a Torino.
(Adnkronos) - Per la prima volta in Italia, due sistemi autonomi di gestione degli imballaggi si alleano per offrire alle aziende del settore beverage un servizio congiunto per il recupero, il riciclo e il riuso, esteso non solo alle bottiglie in Pet, ma anche al film in plastica che le avvolge nei fardelli e copre i pallet utilizzati nel trasporto. L’accordo sperimentale prevede che Coripet - consorzio riconosciuto per la gestione e il riciclo degli imballaggi in Pet (polietilene tereftalato) per liquidi alimentari - nel pieno rispetto dell’autonomia industriale e commerciale delle singole imprese consorziate, segnali a queste ultime la possibilità di utilizzare il film riciclato fornito da P.A.R.I.- sistema volontario per il recupero del film flessibile in Ldpe (polietilene a bassa densità) -. P.A.R.I., da parte sua, si rende disponibile a fornire film con un contenuto minimo del 50% di plastica riciclata post-consumo, con possibilità di arrivare fino al 90%, garantendo il riciclo di almeno il 60% degli imballaggi immessi sul mercato. L’intesa nasce dalla volontà di dare nuovo impulso al principio della responsabilità estesa del produttore (Epr- Extended Producer Responsibility) introdotto a livello europeo e recepito in Italia dal decreto legislativo 152/2006, che attribuisce alle imprese l’onere e la facoltà di organizzare autonomamente la gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato, anche attraverso sistemi alternativi rispetto ai consorzi di filiera tradizionali. La sperimentazione permetterà di integrare la filiera “bottle-to-bottle” di Coripet - che già da inizio anno garantisce ai propri soci l’impiego del 25% di Rpet riciclato - con quella di P.A.R.I., valorizzando anche il film utilizzato per i fardelli e i cappucci copripallet. In questo modo le imprese consorziate potranno contare su un sistema efficiente e trasparente per la gestione dell’intero sistema di confezionamento in plastica, dall’imballo primario a quello terziario. Nel 2024 Coripet – che consorzia i principali marchi italiani di acque minerali e soft drink - ha raccolto oltre 165mila tonnellate di bottiglie Pet, pari a oltre la metà dell’immesso a consumo nazionale. “L’accordo con Coripet ci permette di estendere ulteriormente i principi dell’economia circolare anche per gli imballaggi secondari e terziari, valorizzando l’integrazione verticale della filiera e la rigenerazione di bottiglie e film potenzialmente all’infinito”, spiega Michele Petrone, responsabile di P.A.R.I. e amministratore delegato di Aliplast, la società del Gruppo Hera che ha il sviluppato il sistema. “Questa iniziativa rappresenta un passo concreto nella direzione indicata dalla normativa europea, dalla direttiva sulla plastica monouso (Sup, Single Use Plastics) al nuovo Regolamento imballaggi (Ppwr, Packaging and Packaging Waste Regulation) approvato lo scorso gennaio», commenta Corrado Dentis, presidente di Coripet. “Come consorzio, continuiamo a promuovere soluzioni operative replicabili e pienamente aderenti agli obiettivi comunitari di riciclo e sostenibilità”. La fase sperimentale, valida fino al 31 dicembre 2028, prevede un monitoraggio continuo delle performance ambientali, tecniche e industriali, con l’obiettivo di rinnovare l’accordo e definire un modello replicabile anche in altri settori produttivi.