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(Adnkronos) - Il mondo dello spettacolo piange la morte di Papa Francesco. Il Pontefice si è spento oggi, lunedì 21 aprile, a 88 anni. Da Mara Venier a Carlo Conti, ecco chi ha voluto salutare il Papa, per l'ultima volta, condividendo sui social il momento in cui, alcuni dei volti noti della tv, hanno avuto l'onore di poterlo incontrare e di stringergli la mano. "Una bruttissima notizia. Ti volevano tanto bene ! Riposa in pace Papa Francesco", ha scritto la conduttrice di Domenica In, Mara Venier a corredo di uno scatto che la ritrae mentre stringe la mano al Pontefice. A farlo eco, il marito Nicola Carraro che ha commentato sotto il post: "Un grande Papa". "Papa Francesco vivrà sempre nei nostri cuori", così Carlo Conti ricorda il Pontefice condividendo uno scatto del momento in cui, insieme alla moglie Francesca Vaccaro e il figlio Matteo di 11 anni, ha conosciuto e incontrato Papa Francesco. "Sono affranto,disorientato. Papa Francesco è stato il Papa che abbiamo sempre aspettato. Un uomo di Dio e del Vangelo. Una persona meravigliosa e unica.Un intellettuale di cuore. E’ stato la luce nel buio di questo mondo. Una luce che ha illuminato il nostro cammino. Siamo soli.", ha scritto Fabio Fazio. "Papa Francesco sei stato la rivoluzione, la profondità l’essenza di essere Cattolico. Non ti scorderò mai. Aiutaci poiché oggi ci sentiamo ancora più soli", ha scritto Simona Ventura postando una foto del Pontefice sorridente. "Da oggi saremo tutti più poveri senza la tua guida e i tuoi insegnamenti", ha scritto Paola Perego condividendo il momento in cui lo ha incontrato. Sul suo profilo Instagram, Alba Parietti ha ricordato Papa Francesco convidendo il suo dolore con una lunga dedica: "La pace non si costruisce mai con le armi ma aprendo il cuore. Io non sono praticamente ma è l’unico Papa che ha toccato nel profondo la mia coscienza e il mio cuore e mi ha fatto ritornare a credere. Non ho molte parole solo grande dispiacere e grande dolore di aver perso un altro padre. Il Padre di tutti noi. Il padre degli ultimi dei più deboli. Il Padre che ci faceva sentire tutti importanti tutti uguali .Da oggi siamo tutti più poveri e soli. Papa Francesco era la nostra coscienza contro ogni egoismo , individualismo, guerre , ingiustizie. Inclusione , fraternità. L’ultima visita alle carceri , perché per lui nessuno era uno scarto della società", ha scritto. "Ciao Francesco. Grazie per essere stato il Papa di tutti, nostra guida e punto di riferimento. Averti potuto incontrare e parlare rimarrà tra le emozioni più grandi della mia vita. Riposa in pace", ha scritto il cantautore napoletano Gigi D'Alessio a corredo dello scatto che lo ritrae accanto al Pontefice quando ha avuto l'onore di incontrarlo. "Di fronte alla morte di un Papa (per quanto mi riguarda il settimo delle mia vita) ritengo che noi piccoli peccatori possiamo solo attingere al dovere del rispetto. E, per chi la pratica, della preghiera. Papa Francesco se n’è andato dopo aver distillato e distribuito generosamente, ancora ieri, le ultime gocce del sua vita", esordisce Marino Bartoletti. Il conduttore televisivo ha ricordato il giorno in cui è stato eletto Papa Francesco: "Ero quasi per caso in piazza San Pietro il 13 marzo del 2013. C’ero andato a piedi: una piacevole passeggiata in una sera molto romana, dal clima dolcissimo. Sinceramente non sapevo davvero nulla di Jorge Bergoglio: d’altra parte gli stessi vaticanisti più accreditati non lo davano fra i primi cinque papabili. Ricordo che in piazza c’erano soprattutto attesa ed emozione per la possibile nomina del Cardinale Scola, arcivescovo di Milano (che effettivamente - lo si sarebbe poi scoperto - aveva raccolto molti consensi nei due scrutini della prima giornata, ma già con Bergoglio alle calcagna). In realtà già fra il terzo e, soprattutto, il quarto scrutinio i voti cominciarono ad affluire copiosamente verso il futuro papa Francesco: che al quinto tentativo e dunque alla fine del secondo giorno sbaragliò tutti gli avversari con una maggioranza schiacciante ( “Fratelli e sorelle, buonasera”. Mi divertì l’idea che avesse lo stesso cognome di uno dei più celebri giornalisti sportivi italiani, Carlo “Carlin” Bergoglio, piemontese anche lui, che esordì e lavorò per trent’anni nel mio adorato Guerin Sportivo, per poi diventare prima vicedirettore di Tuttosport e successivamente direttore al posto di Renato Casalbore, perito nella tragedia di Superga". E ancora: "L’inizio del suo Ministero mi suscitò molta curiosità e altrettanta simpatia. Col tempo non mi ritrovai sinceramente in tutte le sue posizioni, fatta salva ovviamente l’inadeguatezza per valutare l’operato di un Papa. Dopo quella bellissima sera di una primavera anticipata lo vidi di persona solo una volta durante un’udienza in Vaticano, quando regalò a me e alla mia compagna - allungando paternamente la mano -un tenero e disarmante sorriso (la scena finì addirittura sulla prima pagina dell’Osservatore Romano). Quel sorriso, per tanti motivi, me lo porterò per sempre nel cuore. Il resto ce lo dirà la storia", ha concluso Bartoletti. "Parlare con Papa Francesco ed essere ascoltati, un privilegio. Profondo dolore per il Papa della speranza, del rispetto per il diverso, povero, bisognoso d’aiuto. Mai stanco di invocare la PACE", ha scritto la giornalista Emma D'Aquino, ricordando il giorno in cui ha incontrato Papa Bergoglio. "Santo Padre , senza di te abbiamo il cuore pieno di dolore e adesso ci sentiamo piu' soli", ha scritto Cristiano Malgioglio. "Sono stata fortunata ad averti conosciuto. Sei stato un grande Papa, che ha lottato per i più deboli e per la pace dei popoli. Ricorderò sempre la tua profonda dolcezza e il tuo sorriso. Ciao Papa Francesco", ha scritto Cristina D'Avena. "Era il giugno del 2017, eravamo tutti emozionati. La tua benedizione su noi 3, d in modo particolare su mio figlio Giacomo. Pochi mesi dopo ho ripensato al nostro incontro. Grande Papa Francesco", ha scritto Elena Santarelli a corredo di uno scatto che ritrae la conduttrice televisiva al fianco del Pontefice mentre appoggia la mano sulla spalla del figlio Giacomo. Un piccolo cuore bianco e delle mani unite in preghiera. Questa la dedica di Amadeus aggiunta a corredo di una foto che risale all'Arena di Pace, l'evento che si è tenuto il 18 maggio del 2024 a Verona condotto da Amadeus davanti a Papa Francesco. Il conduttore televisivo, accompagnato dalla moglie Giovanna Civitillo, ha avuto l'opportunità di incontrare per qualche minuto il Pontefice e stringergli la mano. "Un grande dono", ha scritto Alberto Matano ricordando tutti i momenti in cui, nel corso della sua carriera, ha incontrato il Pontefice. "Gli volevamo tutti bene…", ha scritto Gianni Morandi a corredo dello scatto che lo ritrae al fianco di Francesco Guccini mentre stringe, sorridente, la mano al Pontefice. "Il tuo abbraccio mi ha reso più forte e consapevole", così Renato Zero condivide sui social il suo dolore per la scomparsa del Pontefice. "Essermi esibito davanti ai tuoi occhi carichi d’amore e di serena indulgenza, mi aiuterà a superare il residuo percorso del mio imprevedibile e non facile viaggio. Non avrò paura, te lo prometto", ha aggiunto. "Ti chiedo un’ultima cosa: proteggi la mia gente. Accarezza i loro cuori. Rendili forti e autosufficienti. I miei non sono solo spettatori, ma esseri speciali. La mia seconda famiglia. Grazie per il tuo costante sacrificarti, rendendoci la vita più docile e sopportabile. Grazie un milione di volte e che il cielo ti accolga con tutti gli onori che meriti. Ti voglio bene Papa e Papà del mondo!!!", ha concluso firmandosi Renato Fiacchini, nome di battesimo. "Non scorderò mai la dolcezza del sorriso di Papa Francesco", ha scritto Emma Marrone postando il tenero scatto che ritrae il momento in cui la cantante salentina ha avuto l'onore di conoscere e incontrare il Pontefice. Alessia Marcuzzi ha condiviso il video che ha fatto il giro del mondo nel marzo 2020: il momento in cui Papa Francesco è sceso in Piazza San Pietro, nel pieno dell'emergenza sanitaria mondiale, per chiedere la fine del contagio: "Ricordo esattamente questo momento durante la pandemia. Lui da solo in Piazza San Pietro che pregava per noi tutti. Addio Papa Francesco, il Papa degli ultimi, dei poveri, dei migranti, dei perseguitati per la fede. Un Papa rivoluzionario che voleva avvicinare la Chiesa alla gente. Grazie".
(Adnkronos) - "La mia esortazione personale alle imprese è quella di cogliere le opportunità per aumentare la competitività. Ce ne sono alcune facilmente fruibili e che possono addirittura essere finanziate". Così Flavio Ferretti, presidente di Ibc, l'Associazione industrie beni di consumo, partecipando, oggi a Bologna, al seminario 'Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale'. Un incontro pensato dall’associazione per “avvicinarsi alle aziende direttamente sul territorio”, sottolinea Ferretti. Organizzato in collaborazione con GS1 Italy e la società di consulenza Deloitte, l’evento si inserisce nel piano di iniziative varato da Ibc per promuovere l’innovazione delle imprese associate, con particolare attenzione alle piccole e medie, e rafforzare la collaborazione tra i comparti produttivo e distributivo. “Il tessuto imprenditoriale italiano è molto diffuso e ampio - spiega il presidente dell’associazione - Delle 35mila aziende associate ad Ibc, 20 mila sono micro e piccole, al di sotto del milione di fatturato annuo. Un numero che la dice lunga sull’organizzazione e la tipologia di competenze che queste aziende possono avere nel proprio organico”. Adottare strumenti utili a ottimizzare i processi e aumentare le performance aziendali sono driver di sviluppo imprescindibili in un contesto in continua evoluzione. Proprio nell’intento di supportare le aziende a individuare tali tool, è stata recentemente siglata una partnership tra Ibc e Cerved, che con la piattaforma 'Cerca il bando', raggruppa i bandi disponibili in Italia e supporta le aziende nell'orientamento al loro utilizzo: “Raggiungere gli obiettivi di maggiore digitalizzazione e modernità nei processi logistici - conclude Ferretti - è estremamente necessario per riuscire a portare le nostre aziende a livelli più alti Cerved è la modalità che abbiamo identificato per aiutare gli associati a trovare quelle vie di finanziamento o di contribuzione che altrimenti farebbero più fatica a raggiungere”.
(Adnkronos) - 'Intelligent Venice: la più antica città del futuro' è il Progetto Speciale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf) realizzato per la Biennale Architettura 2025 (10 maggio - 23 novembre 2025), secondo un accordo siglato tra La Biennale di Venezia e Vsf. La mostra si svolgerà presso la Tesa dell’Isolotto, Darsena Grande dell’Arsenale, a cura di Benno Albrecht (Università Iuav di Venezia), Renato Brunetta (Vsf e Cnel), Pierpaolo Campostrini (Corila), Paolo Costa (C+3C Sistemi e Strategie). La mostra è il racconto di uno straordinario progetto millenario, una storia fatta di invenzioni medievali e tecnologie contemporanee, di interventi sulla natura e antropizzazione, di strategie di sopravvivenza e resilienza, attraverso le quali per secoli si è dispiegata la capacità della città di sopravvivere a un ambiente ostile, grazie all’esercizio costante dell’intelligenza. L’esposizione 'Intelligent Venice' occupa la Tesa dell’Isolotto, sulla Darsena Grande dell’Arsenale, unico superstite di 18 squeri trecenteschi demoliti nel 1880, ed è costruita con una successione di absidi, pannelli verticali ed una spina centrale rappresentata da un lungo tavolo. L’allestimento si estende su una superficie di 500 metri quadrati e include oltre 5000 immagini d’archivio; più di 1000 mappe storiche provenienti dalle più autorevoli banche dati; oltre 3 ore di proiezioni video; 5 pannelli multimediali interattivi. Nello spazio del Padiglione, un interno architettonico basilicale con capriate lignee, cinque 'Absidi delle intelligenze' offrono un viaggio immersivo nella storia e nella gestione della laguna e della città: 'Tempo millenario', 'Laguna regolata', 'Natura antropizzata', 'La Venezia della gente', 'Forma urbana' permetteranno al pubblico di esplorare l’evoluzione 'intelligente' della città con la sua laguna, le invenzioni, le strategie sviluppate per la sua fruizione e per la tutela e l'accrescimento del suo patrimonio culturale, attraverso proiezioni avvolgenti e postazioni interattive multimediali, offrendo un’esperienza che unisce scienza, tecnologia e narrazione visiva. Il Tavolo, che si sviluppa per 30 metri lungo l’asse centrale della Tesa, è dedicato agli Ingegni e rappresenta gli oggetti, gli strumenti, i meccanismi e le tecnologie con cui i veneziani hanno saputo fare di un luogo apparentemente inabitabile una delle più importanti testimonianze della storia urbana globale. Nella sezione 'Attori di oggi e di domani', che anima le pareti di connessione tra le Absidi delle Intelligenze, prendono forma le visioni e i progetti di una molteplicità di attori pubblici e privati che operano in città. Se, come ha affermato il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, “la Biennale Architettura di quest'anno è anche l’autobiografia di Venezia”, “Intelligent Venice è la biografia di una città viva, in continua rigenerazione, capace di ispirare il futuro, per sé stessa e per il mondo intero”, così il presidente di Vsf, Renato Brunetta.