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(Adnkronos) - E' stata condannata all'ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale, la 27enne di origini algerine Dahbia Benkired che nell'ottobre del 2022 stuprò, torturò e uccise Lola Daviet, di 12 anni, rapita dopo essere uscita da scuola. Un caso che ha sconvolto la Francia e che, dopo una settimana di processo, si è concluso con il tribunale che ha accolto la richiesta della madre della vittima di condannare Benkired alla pena massima consentita in Francia. Le Figaro nota che si tratta di una pena estremamente rara in Francia, la più pesante prevista dal Codice penale, che impedisce qualsiasi adeguamento della pena. "Questa decisione non vi restituirà Lola. Tuttavia, speriamo che rappresenti un passo avanti nel vostro percorso di recupero", ha detto il presidente del Tribunale rivolgendosi alla madre e al fratello maggiore della vittima, Delphine Daviet-Ropital e Thibault. Nel crimine è stata esercitata "estrema crudeltà", ha aggiunto parlando di "vera tortura". Benkired ha dieci giorni per presentare ricorso.
(Adnkronos) - Si chiude oggi a Rimini Zing, l’evento organizzato da Var Group che ha portato a Rimini quasi 3000 persone provenienti da aziende di ogni settore, ospiti internazionali e uno straordinario robot umanoide, Ameca, con capacità di riconoscimento facciale, comprensione del linguaggio naturale e telepresenza, uno strumento per testare e sviluppare nuove applicazioni di intelligenza artificiale. In un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Francesca Moriani, ceo di Var Group e autrice di Braveship, il coraggio di innovare, ha spiegato come l’Ia entra e potrà entrare nel mondo del lavoro, integrandosi con l’intelligenza umana ed organizzativa. "Ameca - afferma - si è presentata come il robot umanoide più avanzato al mondo, in grado di analizzare e mettere in correlazione migliaia di dati in un secondo, parlare molte lingue, disponibile 24 ore su 24 e che non ha nemmeno bisogno della pausa caffè. Ecco, la prima riflessione che mi sono portata a casa è proprio questa. Nel mondo delle aziende e delle relazioni che si creano sul lavoro la pausa caffè in realtà è il nostro spazio strategico. E' lì che un commento informale si trasforma in un'idea geniale. E' il momento in cui costruiamo le relazioni e ci connettiamo". "L’Intelligenza artificiale nelle aziende - sottolinea - è ancora molto poco utilizzata e solo per attività estremamente semplici. Le facciamo scrivere mail, fare report. Tutto bellissimo, ma non è certo questo che cambia radicalmente le cose. Quando entrerà in maniera integrata all’interno degli assetti organizzativi allora sì che si avrà quella che già adesso si appare come una rivoluzione sebbene solo potenziale. Lo ha detto benissimo Alec Ross durante la prima plenaria: 'i pessimisti piangono nel loro caffè e si lamentano di un mondo immaginato, realizzato e gestito dagli ottimisti'. Ecco, noi vogliamo essere ottimisti e continuare a pensare a come integrare l’Ia nei processi aziendali, immaginando anche nuove forme di organizzazione". "Ci sono davanti praterie. Sta a noi definire le linee strategiche e Zing è nato per creare un confronto aperto su questi temi, per ispirare le persone con nuove idee, non solo per capire lo status quo ma anche per definire cosa possiamo fare noi- all’evento c’erano più di 800 persone tra imprenditori e manager di aziende di ogni settore e dimensione- per indirizzare nel modo corretto non solo lo sviluppo dell’Ia ma anche la sua integrazione nel mercato del lavoro", osserva. Per Francesca Moriani "l’Ia può potenziare le persone. Mentre si occupa di attività ripetitive, dei report e della gestione dei processi noiosi, ma anche di predire rischi e guidare macchine agricole, le persone avranno più tempo per fare ciò che l’intelligenza artificiale non potrà mai fare dove servono ad esempio creatività e conoscenza del contesto, istinto. L’Ia è programmata per evitare gli errori, utilizza un codice che si basa sulla logica, non sull'istinto. Ecco perché la leadership rimarrà sempre umana. Gli esseri umani hanno una capacità straordinaria: giustificare un errore come 'visione retroattiva', l’Ia lo segnala come una deviazione dalla norma. Non accettata". "Il tema centrale di Zing - spiega - è l’integrazione tra 'intelligenza umana, artificiale e organizzativa'. Significa smettere di vedere l’Ia come un’entità separata e cominciare a progettare sistemi in cui tre tipi di intelligenza dialogano e si completano. Nella pratica questo significa diversi interventi concreti: ridisegnare i processi decisionali perché i risultati prodotti dall’Ia vengano integrati nelle decisioni umane, non solo consegnati come report. Bisogna creare ruoli ibridi - ad esempio data translator o Ia product manager - che traducano output tecnici in azioni di business e stabilire feedback loop in cui i comportamenti umani influenzano il modello e il modello, così da farlo migliorare". "Un altro esempio - aggiunge - nelle operations, l’Ia può suggerire riassetti di schedule o ordini; ma è la persona a valutare vincoli relazionali, negoziazioni con fornitori o priorità strategiche. L’organizzazione deve prevedere chi prende quella decisione e come il sistema apprende dalle sue scelte. Senza questo livello di integrazione, l’Ia resta un fornitore di insight non utilizzati". Alla domanda 'cosa serve davvero alle aziende oggi: più pianificazione rigorosa o più coraggio e sperimentazione', Francesca Moriani risponde: "E’ come chiedere ad un bambino a chi vuol più bene alla mamma o al papà. Servono entrambe le cose, ma dato che siamo di fronte a un cambiamento radicale, il primo passo è creare spazio per sperimentare con coraggio. Il coraggio serve per iniziare sperimentazioni rapide, dobbiamo essere pronti ad accettare che alcune falliranno, dobbiamo imparare velocemente e adattare. La sperimentazione ci dà conoscenza pratica; ci permette di capire davvero quali processi vanno ripensati e quali casi d’uso portano valore reale". "Detto questo - conclude - la sperimentazione va fatta in modo intelligente: non è anarchia. Serve rigore nel misurare i risultati dei proof-of-concept, metriche chiare e governance. E soprattutto avere pazienza: non tutto diventerà subito evidente in termini di Roi monetario; però l’adattamento continuo e la costruzione di competenze sono investimenti strategici".
(Adnkronos) - "Dal punto di vista degli investimenti il 2024 è stato un anno storico per la nostra azienda, in particolare per l'acquisizione della rete elettrica della provincia di Milano verso Enel Distribuzione, che ha incrementato in modo molto importante il nostro footprint sulla elettrificazione del territorio. Gli investimenti sono arrivati a 500 milioni di euro, destinati prevalentemente alle infrastrutture energetiche, come reti elettriche, rete gas e teleriscaldamento, oltre alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, all’illuminazione pubblica, al nostro nuovo headquarter e al ciclo integrato dei rifiuti". Così l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, alla presentazione del nono bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi presso la sede di Assolombarda del capoluogo lombardo. "Gli investimenti nel 2016 erano di 140 milioni all'anno, oggi sono 500 milioni. In questi anni abbiamo accumulato 2 miliardi e mezzo di investimenti su Milano per rendere la città più sostenibile e più competitiva per il futuro. C'è poi il valore distribuito: un miliardo e mezzo quest'anno, di cui 1,1 miliardi alla filiera, quindi ai nostri fornitori, un dato che dà l'idea di quanto impatta A2a su questo territorio in termini di valore economico. Ma non è tutto: oltre 300 milioni di stipendi pagati quest'anno ai nostri dipendenti e 900 persone assunte solo su questo territorio - spiega Mazzoncini - Inoltre, vi sono i dividendi distribuiti. Pertanto, si tratta di un anno di piena soddisfazione che ci dà la spinta per andare verso il nostro piano industriale sempre in crescita". Le prospettive future per l'ad della life company sono floride: "Possiamo aspettarci un ulteriore incremento degli investimenti su Milano per il prossimo anno, in particolare sulla rete elettrica, anche in vista dei data center che arrivano sul territorio - continua - sono veramente vedremo quindi i 500 milioni di euro crescere ancora significativamente". Mazzoncini, poi, illustra le azioni strategiche che possono influire effettivamente sulla transizione ecologica nei prossimi anni: "In questo momento il vero tema è riuscire a conciliare le nostre città, in particolare Milano, che è frontrunner sul territorio italiano, con la buona qualità della vita delle persone e con il livello di sviluppo che deve avere. Ad esempio, l'arrivo dei data center in provincia di Milano si stima che richiederà il raddoppio della potenza elettrica necessaria alla città - dichiara -. Questo, dal punto di vista infrastrutturale è una bella sfida, che siamo in grado di affrontare non solo noi, ma anche con Terna e altri operatori". A2a dà molta importanza anche al tema del welfare aziendale, mettendo in campo azioni concrete e durature nel tempo: "Sono due le più grosse azioni riguardanti il tema del welfare messe in campo nel 2024-2025. La prima è relativa alla genitorialità, che si parla con il grosso problema demografico del Paese. Il nostro impegno in questo senso si concretizza con un sostegno ai nostri colleghi che decidono di diventare genitori, un aiuto che dura tutti i 18 anni della maturità dei figli e che dà un sostegno molto concreto ai costi che devono sostenere. L’impatto del progetto è anche culturale, poiché fa sì che si abbia maggior tempo a disposizione per i figli e nessun pregiudizio a opportunità di carriera - conclude -. L'altro progetto, invece, è il piano di azionariato diffuso che abbiamo lanciato all'inizio del 2025 e che ha portato allo straordinario risultato di avere attualmente più dell'80% dei nostri dipendenti azionisti dell'azienda. Abbiamo circa 11.500 persone che oggi sono dipendenti e azionisti di A2a. E' un altro modo per cercare di creare condivisione rispetto alla missione comune".