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(Adnkronos) - Lorenzo Musetti costretto al ritiro per infortunio nella semifinale del Roland Garros 2025 contro Carlos Alcaraz. L'azzurro oggi 6 giugno ha dovuto abbandonare il campo all'inizio del quarto set, dopo 2h25' di battaglia sul campo del Philippe Chatrier. Musetti ha giocato in maniera eccellente per oltre un'ora e mezza. Ha vinto il primo set per 6-4 e ha portato il secondo parziale al tie-break, perso per 7-3. A quel punto, si è spenta la luce per il toscano. Musetti, condizionato da un problema muscolare alla coscia sinistra, non è stato più competitivo. Ha perso il terzo set per 6-0, mostrando chiaramente limiti negli spostamenti: un handicap non gestibile contro il miglior giocatore del mondo sulla terra battuta. Alcaraz ha iniziato a dominare gli scambi in una sfida ormai a senso unico. All'inizio del quarto set, dopo aver subito un nuovo break (0-2), Musetti ha gettato la spugna: inutile continuare a forzare con il rischio di aggravare una lesione muscolare nel momento clou della stagione. E' alle porte il torneo di Wimbledon: nell'edizione 2024 dei Championship, Musetti è arrivato in semifinale. Sull'erba londinese l'azzurro punta ad un ruolo da protagonista anche quest'anno. "All'inizio del terzo set, mentre ero al servizio, non riuscivo più a spingere con la gamba sinistra. La situazione è peggiorata da lì in avanti", spiega Musetti in conferenza stampa. "Ho deciso di fermarmi credendo che fosse la decisione giusta. Ovviamente non era quello che volevo", aggiunge. Per una diagnosi precisa bisogna aspettare: "Domani farò gli esami e capiremo la situazione".
(Adnkronos) - "Brillerà tutta la filiera del gioiello e dell’oreficeria a Vicenzaoro, dal 5 al 9 settembre prossimi". Ad annunciarlo Matteo Farsura, global exhibition manager della jewellery & fashion division di Italian Exhibition Group (Ieg). Il quartiere fieristico vicentino si aprirà a 1.200 brand espositori da 30 Paesi per il business internazionale. L’appuntamento settembrino di VO risponderà alla domanda di novità e anticipazioni di gusto e design per l’annata successiva con il nuovo The Jewellery Trendbook 2027+ realizzato dall’Osservatorio indipendente di Ieg/Vicenzaoro Trendvision Jewellery + Forecasting; inviterà il pubblico dei tanti appassionati e collezionisti di gioielli e orologi a una inedita seconda edizione nel ’25 di VO Vintage, salone nel salone, per sognare e acquistare. In Fiera, le principali associazioni di categoria, da Confindustria Federorafi, al Club degli Orafi, da Assogemme a Confcommercio Federpreziosi presenteranno i loro monitor economici per dare agli operatori una mappa chiara dei mercati internazionali. Mentre, in particolare, i retailer troveranno nel Palakiss l’area di vendita sul pronto per popolare le vetrine dei negozi. La città, infine, partecipa con il calendario di eventi del ViOff, il fuori salone di Vicenzaoro in collaborazione con il Comune di Vicenza. Non solo. "Vicenzaoro September - aggiunge Farsura - sarà anticipato, quest’anno, da The Vicenza Symposium, evento dedicato all’evoluzione prettamente tecnologica del settore, in Basilica Palladiana dal 2 al 4 settembre. Una conferma per la business community internazionale che conosce il nostro appuntamento come lo show dei trend". Italian Exhibition Group interpreta gli orientamenti del mercato con nuovi brand e adattando l’offerta espositiva di VO sull’intera filiera del gioiello: dai luxury brand di Icon alla manifattura orafa e componenti e semilavorati di Creation, sino al packaging di Expression. Centrale per il mercato europeo e italiano è il segmento della community Look; la gioielleria del lusso accessibile o di fascia media dei brand più di tendenza. Un segmento che già nel 2023 rappresentava il 38% del mercato a livello globale (fonte: Market Research Future) e che, secondo analisti internazionali, potrà arrivare a coprire tra il 30% e il 70% del fatturato di un marchio (fonte: Financial Times). Una fascia di prodotto strategica per i retailer per il riassortimento in vista delle festività invernali, cui VO aggiunge una vetrina dedicata ai marchi emergenti, che espongono nella Glamroom. Altra community nei riflettori di VO è Essence, che raccoglie gli espositori di diamanti, pietre preziose e altre gemme. Ieg abbina agli espositori che le commercializzano anche le tecnologie dei gemmologi, dei laboratori di analisi e la ricercatezza dei maestri tagliatori in una vera e propria filiera nella filiera. Time è la community b2b nata nel 2022, che ospita le proposte dell’orologeria contemporanea e gli accessori, con una costante crescita e integrazione nella piazza business di VO mirata sui distributori nazionali e internazionali. A settembre saranno oltre 40 i brand presenti in fiera. Proseguono i lavori nel cantiere 'a impatto zero' per il nuovo padiglione da 22 mila metri quadri progettato dallo Studio Gmp di Amburgo, al centro del quartiere fieristico vicentino di Ieg. Vicenzaoro September 2025 segna la metà del cronoprogramma che porterà alla consegna operativa del nuovo manufatto per l’edizione di settembre del 2026. Cantiere invisibile, poiché la nuova e ottimizzata 'navigabilità' interna tra padiglioni e ampliamenti temporanei su tensostrutture gira 'ad anello' attorno al lavoro di riqualificazione della fiera di Vicenza.
(Adnkronos) - "In questi dieci anni la legge antispreco ha sicuramente prodotto un risultato dal punto di vista quantitativo (nel caso di Banco Alimentare, rispetto ai dati precedenti la legge 166 del 2016, il recupero delle eccedenze è aumentato del 390%); però c'è anche un aspetto qualitativo, perché rimuovere gli ostacoli burocratici e condividere buone pratiche e studi è un modo per spingere quei cambiamenti che sono necessari, le leggi hanno bisogno di vivere su un tessuto culturale e sociale che va nella stessa direzione". Così Maria Chiara Gadda, vicepresidente commissione Agricoltura della Camera e prima firmataria della legge 166/16, intervenendo alla conferenza stampa ‘Prevenire lo spreco alimentare: la rivoluzione digitale di Planeat’, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato. "La legge 166 interviene a valle - spiega - tecnicamente la donazione è un modo per allungare il ciclo di vita di un prodotto, unisce due mondi che apparentemente sono diversi: i donatori, quindi le imprese di tutta la filiera produttiva, distributiva, della somministrazione con l'altra faccia della medaglia che è il mondo del terzo settore che risponde a bisogni sociali crescenti". "Non pensiamo però che le aziende che usano oggi quotidianamente la legge 166 lo facciano per frutto dell'errore; l'economia circolare, la sostenibilità si pensa, spreca chi per esempio non include nelle politiche aziendali la donazione. Donare significa misurare, significa essere consapevoli dei propri processi interni, logistici, distributivi, del rapporto con il proprio cliente, con i consumatori. Quindi in realtà la donazione non è frutto dell'errore, è frutto di un pensiero", aggiunge.