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(Adnkronos) - La Polonia ha arrestato "diverse" persone, collegate agli episodi di sabotaggio ferroviario, avvenuti tra domenica e lunedì. Lo ha affermato un portavoce del ministro per i Servizi di sicurezza. Intanto, dopo la decisione di Varsavia di chiudere il consolato russo a Danzica, il Cremlino ha commentato che la Polonia "manca di sanità mentale". Le relazioni tra Russia e Polonia si sono completamente deteriorate, ha commentato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov sulla chiusura della sede diplomatica. "Probabilmente si tratta di una manifestazione di questo degrado, del desiderio delle autorità polacche di ridurre a zero ogni possibilità di relazioni consolari o diplomatiche", ha aggiunto. "I servizi di sicurezza polacchi hanno molte informazioni. Sono sulle tracce dei mandanti e dei colpevoli", ha dichiarato Jacek Dobrzyński, portavoce del ministro dei servizi di sicurezza polacco. "Confermo che i primi arresti sono in corso - ha aggiunto -. Le persone coinvolte sono detenute dall'Agenzia per la sicurezza interna e dalla polizia e, al momento, non posso fornire ulteriori dettagli. Diverse persone sono state arrestate e interrogate sul loro ruolo in questo attacco terroristico, perché così possiamo chiamarlo". "Un atto di terrorismo" da parte russa "con la chiara intenzione di causare vittime", ha detto il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha definito gli atti di sabotaggio ferroviari. "Uno stato straniero ha mandato sabotatori ben preparati e solo un miracolo ha impedito che raggiungessero il loro obiettivo", ha detto il capo della diplomazia di Varsavia in un intervento in Parlamento. Dopo aver avvertito anche sullo "tsunami" di disinformazione sull'attacco, il capo della diplomazia di Varsavia ha assicurato che il governo risponderà al sabotaggio "non solo diplomaticamente", senza però fornire ulteriori dettagli. Parlando davanti al Sejim, la camera bassa del Parlamento di Varsavia, Sikorki ha puntato il dito esplicitamente contro il servizio segreto militare russo Gru, che "regolarmente assolda subappaltatori per fare il lavoro sporco sotto falsa bandiera". Il riferimento è all'arresto, annunciato ieri di due ucraini, accusati di essere coinvolti nei due atti di sabotaggio alla linea ferroviaria Varsavia-Lublino, quella lungo la quale viaggiano gli aiuti per l'Ucraina: nel primo caso è saltato in aria un tratto di linea ferrata nei pressi del villaggio di Mika, nel secondo un'infrastruttura danneggiata ha costretto un treno con a bordo 475 passeggeri a fermarsi bruscamente. "Questa volta non si è trattato solo di un atto di eversione, come era già successo in passato, ma di un atto di terrorismo di Stato, poiché il suo chiaro intento era quello di causare vittime umane - ha accusato il ministro -. Questo atto avrà una nostra risposta, non solo diplomatica, di cui vi informeremo nei prossimi giorni". I sabotaggi alla linea ferroviaria Varsavia-Lublino in Polonia, se verrà confermata la matrice russa, dice l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, a Bruxelles, richiederanno una "risposta forte" nei confronti di Mosca, accompagnata dal "messaggio" all'opinione pubblica che "non c'è nulla da temere".
(Adnkronos) - 'Fare impresa e ricerca negli Stati Uniti'. Questo il titolo dell'evento che si è tenuto a Roma, nella sede del Centro Studi Americani, nell'ambito della IV edizione del Festival della Cultura Americana. In un mondo in continuo cambiamento come bisogna adattarsi a livello lavorativo e sociale per affrontare le sfide del futuro? Questa è la domanda alla quale cercano di rispondere tante realtà imprenditoriali differenti, in Italia e negli Usa, confrontandosi in un dialogo che arricchisce di spunti e di esperienze. Domanda anche al centro dei lavori moderati da Gianni Todini, direttore Askanews. Al tavolo hanno partecipato Davide Allegra, advocacy & Business Services Manager, American Chamber of Commerce in Italy, Clara Andreoletti, Ad Eni Next, Erica Di Giovancarlo, direttrice coordinatrice Rete Usa - Italian Trade Agency, Paolo Gaudenzi, consigliere per la Cooperazione Scientifica presso il Consolato Generale d’Italia a Boston, Matteo Lai, Ceo e fondatore di Empatica, Giorgio Resta, prorettore pro-tempore delegato al coordinamento delle attività di internazionalizzazione, Università degli Studi Roma Tre e Alessandro Vespignani, direttore fondatore del Northeastern Network Science Institute. Paolo Gaudenzi ha affermato che "l’impostazione di lavoro che hanno al Consolato Generale d’Italia a Boston risiede nel fatto di aver immaginato scienza, tecnologia e business come tre elementi strettamente collegati tra loro. La scienza attraverso lo strumento tecnologico dona un servizio alla Comunità, producendo benessere". L’esperienza progettuale 'Eni Next' è stata raccontata da Clara Andreoletti direttamente da Boston, indicando come vi sia “un dialogo continuo che gli scienziati hanno con i professori, sebbene gli scienziati siano molto formati e come si sia così arrivati alla creazione di nuove energie pulite sul mercato”. Matteo Lai ha riportato l’idea di un rapporto più stretto tra tecnologie e persone e di come, nel contesto di Empatica, azienda di cui è fondatore, siano riusciti a sviluppare strumenti innovativi in diversi ambiti. "La condivisione e il fare insieme" sono le fondamenta da cui partire secondo Erica Di Giovancarlo. “Il Sistema Italia, ricomprendente il ministero degli Affari Esteri, Ice, Sace, Simest Cassa Depositi e Prestiti, Camere di Commercio, agisce insieme proprio per dare massima assistenza alle aziende italiane in modo che possano inserirsi nei mercati esteri”. Davide Allegra ha introdotto la realtà di 'American Chamber of Commerce'. Specialmente per quanto riguarda la cooperazione ha segnalato “l’area della rappresentanza degli interessi guardando al piano transatlantico in cui aziende sia dal lato americano che italiano si riuniscono sei o sette volte in maniera ibrida per produrre alla fine dei lavori un paper dove evidenziano le prospettive e le problematiche”. Il punto di vista universitario è stato trattato da Giorgio Resta. “L’idea che il sistema dell’istruzione americano insegna l’idea di dover cambiare il mondo, il think out of the box, che, in giurisprudenza ad esempio, si differenzia dal nostro sistema basato sul conoscere e applicare le regole piuttosto che ripensarle”. Alessandro Vespignani ha puntato il dito sul problema del 'Brain Drain', in italiano i 'cervelli in fuga', affermando che “il problema non è perché le persone vanno via dal Paese, ma perché mancano le opportunità”. Riprendendo poi il discorso del 'think out of the box', ha affermato come “negli Stati Uniti il fare impresa è cultura, mentre in Italia ancora non abbiamo sanato il problema delle due culture, in cui la cultura umanistica continua ad essere considerata superiore a quella scientifica e quindi imprenditoriale”.
(Adnkronos) - "Il Cresco Award Città Sostenibili è un riconoscimento che da dieci anni valorizza l’impegno dei Comuni italiani nello sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite". Così Giorgio Germani, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas, intervenendo alla premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030. Ogni anno, ha spiegato Germani, partecipano "circa 90 Comuni, spesso con più progetti, e vengono consegnati complessivamente 120 premi". I riconoscimenti sono assegnati sia dalla giuria di esperti – composta da accademici e personalità del mondo della sostenibilità – sia dalle imprese partner dell’iniziativa, che scelgono di sostenere direttamente progetti virtuosi. "Questo legame tra mondo privato e pubblico è un valore aggiunto fondamentale – ha sottolineato Germani – perché consente di creare sinergie concrete tra aziende e istituzioni locali". Dopo dieci anni, ha concluso, "registriamo una partecipazione stabile e convinta: i Comuni italiani mostrano una crescente consapevolezza ambientale e sociale. Certo, si può fare sempre di più, ma il percorso è tracciato e i risultati sono evidenti".