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(Adnkronos) - Vladimir Putin ha presentato la sua proposta a Donald Trump per fermare la guerra tra Ucraina e Russia. Il presidente russo ha offerto di fermare l'invasione sull'attuale linea del fronte: Mosca conserverebbe i territori delle regioni invase, ma sarebbe disposta a rinunciare alle aree che Kiev controlla negli oblast di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Il quadro è delineato dal Financial Times, che cita fonti informate sul colloquio che il presidente russo ha avuto 10 giorni fa con l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, a San Pietroburgo. Witkoff, ha fatto sapere la Casa Bianca, sarà di nuovo a Mosca in settimana e incontrerà ancora Putin. "Il presidente era con Witkoff nello Studio Ovale, vogliono che tutti sappiano che i negoziati continuano. Stiamo andando nella giusta direzione. Witkoff tornerà in Russia questa settimana per incontrare Putin", ha detto Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca. Dopo l'offerta russa, secondo la ricostruzione del Financial Times, gli Stati Uniti hanno fatto circolare l'idea di un possibile accordo che prevede il riconoscimento da pare di Washington della Crimea come russa. A questo passo, si unirebbe un altro riconoscimento relativo al controllo parziale russo, de facto, di parti delle quattro regioni formalmente annesse da Mosca. Gli europei a cui sono stati illustrati gli sforzi americani per mettere fine alla guerra hanno avvisato che Putin probabilmente userà l'apparente concessione come "esca" per attirare Trump ad accettare altre richieste, costringendo l'Ucraina ad accettarle come fatto compiuto. "C'è molta pressione su Kiev in questo momento affinché rinunci a cosa in modo che Trump possa proclamare la vittoria", afferma una delle fonti del giornale. Il passaggio cruciale, spiega nelle stesse ore il Washington Post, andrà in scena oggi a Londra. Gli Stati Uniti romperanno gli indugi - durante l'incontro a Londra i negoziatori francesi, britannici e tedeschi - e passeranno dalle indiscrezioni alle proposte formali: chiederanno che l'Ucraina e l'Europa riconoscano la Crimea come territorio russo per arrivare a un accordo di pace. Sul tavolo, un'altra condizione: il congelamento della linea del fronte. In cambio di tali concessioni territoriali, gli alleati dell'Ucraina sperano di ottenere garanzie di sicurezza e programmi di ricostruzione per il paese in guerra dal 24 febbraio del 2022. Le proposte statunitensi, già presentate all'Ucraina a Parigi la scorsa settimana, prevedono che Washington prenda posizione riconoscendo formalmente la Crimea come territorio russo e, in seguito, revocando le sanzioni contro la Russia, secondo tre fonti informate. In cambio, Mosca porrebbe fine alle ostilità in Ucraina. La proposta di Putin, anche se approvata da Trump, difficilmente riceverebbe un giudizio favorevole dall'Ucraina. Un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Kiev è d'accordo con alcune idee presentate da Washington. Il no sulla cessione di territori, e in particolare sulla rinuncia alla Crimea, è però uno scoglio ben visibile. "Dopo il cessate il fuoco siamo pronti a sederci (al tavolo, ndr.)", dice il presidente ucraino, parlando di possibili colloqui diretti con Mosca e dicendosi ''pronto a incontrare Trump durante la sua visita in Vaticano'' per i funerali di Papa Francesco. A Londra, "il nostro team avrà il mandato necessario, ovvero discutere di un cessate il fuoco incondizionato o di un cessate il fuoco parziale". La posizione in relazione alla Crimea, nel frattempo, non cambia: "L'Ucraina non riconosce e non riconoscerà mai l'occupazione legale della Crimea. Non c'è nulla di cui parlare. È al di fuori dei limiti della nostra Costituzione. È la nostra terra, è la terra del popolo ucraino".
(Adnkronos) - La Cne-Federimprese Europa si prefigge il compito di supportare le imprese per accordi economici e commerciali con Paesi esteri. "In questo momento importante per lo sviluppo e la crescita delle imprese, è fondamentale ricercare nuovi mercati. Interessante guardare agli Usa e all'Oriente. L'Expo di Osaka potrebbe essere un'importante occasione per fare conoscere le eccellenze italiane e di conseguenza aprire dei canali di dialogo per le nostre imprese. Sono molte le aziende italiane che hanno aperto delle filiali in paesi extra europei, riuscendo a svolgere un'importante attività produttiva", afferma la presidente nazionale Cne-Federimprese Europa, Mary Modaffari. "Per quanto riguarda i dazi - spiega - siamo convinti dell'attività diplomatica del governo e della presidente del Consiglio, la quale ha dimostrato sin da subito massimo interesse e impegno per la crescita del nostro Paese e supporto alle imprese italiane dando all'Italia quel ruolo strategico come importante snodo della geopolitica internazionale. Per quanto riguarda il Mercosur e gli accordi di libero scambio, la nostra Confederazione è a favore. Questo è un mercato facile, più aperto alle piccole e medie imprese italiane".
(Adnkronos) - Cento team di giovani innovatori che lavorano su progetti con impatto sociale riceveranno borse di studio per sviluppare competenze e soluzioni che possano migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari, con particolare attenzione alle pratiche agricole rigenerative, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alle innovazioni in materia di sostenibilità degli imballaggi. L'obiettivo è aiutare, direttamente o indirettamente, 500mila persone. Sulla scia del successo di un progetto pilota lanciato in America Latina nel 2023, che ha coinvolto 20 giovani leader e di cui hanno beneficiato 130mila membri della comunità, Youth Impact: Because You Matter, iniziativa di Unesco e Nestlé, mira a espandere il suo impatto a livello globale, concentrandosi sulle sfide dei sistemi alimentari. Nestlé e l'Unesco sostengono, così, i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni nello sviluppo e nel lancio di idee imprenditoriali che mirano a rendere la produzione, la lavorazione, il trasporto e il consumo di cibo più resilienti e sostenibili. Contestualmente, puntano a rafforzare le economie e a garantire tassi più elevati di occupazione giovanile. “Una forza lavoro altamente qualificata e un approvvigionamento di materie prime più resiliente sono essenziali per il successo a lungo termine di Nestlé - ha dichiarato Laurent Freixe, Ceo di Nestlé - Stiamo affrontando la sfida di nutrire una popolazione in crescita, lavorando al contempo sulle cause e sugli effetti del cambiamento climatico. Si tratta di sfide cruciali che richiedono azioni decisive. Ecco perché, per risolverle, stiamo sostenendo i giovani innovatori”. Youth Impact: Because You Matter fornirà ai beneficiari corsi di formazione e programmi di mentoring personalizzati in base alle loro esigenze e priorità. Queste attività formative saranno sviluppate in parte dalla Youth Entrepreneurship Platform (Yep) di Nestlé, che fungerà anche da hub centrale del programma di rafforzamento delle competenze, che durerà sei mesi. Il progetto si inserisce nella più ampia iniziativa Nestlé Needs Youth, che negli ultimi dieci anni ha aiutato dieci milioni di giovani ad accedere a opportunità economiche. Inoltre, rafforza l'impegno a lungo termine dell'azienda nei confronti dei giovani nell'ambito della sua rinnovata strategia, che prevede il sostegno ai ragazzi e alle ragazze per sviluppare entro il 2030 competenze che guardano al futuro, al fine di far crescere la prossima generazione di dipendenti e imprenditori agricoli e alimentari.