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(Adnkronos) - L'amata casa di vacanza gallese di re Carlo ospiterà laboratori e ritiri terapeutici con le piante dopo essere stata trasformata in una galleria d'arte. La proprietà ha ora un nuovo inquilino, l'Arusha Gallery, che prevede di aprire un nuovo spazio espositivo "incentrato sul mondo delle piante". L'inaugurazione della galleria, che trae ispirazione dall'eredità dei "leggendari medici di Myddfai", pionieri nel XII secolo della medicina moderna attraverso l'erboristeria, coinciderà con il solstizio d'estate, il 21 giugno. L'evento inaugurale comprenderà una mostra, conferenze e workshop, annuncia la nuova proprietà, "ideati per ispirare il nostro rapporto spirituale con le piante come guaritrici e insegnanti". Nel 2007 - ricorda il Telegraph - il monarca acquistò il cottage, chiamato Llwynywermod, alla periferia del Parco nazionale Brecon Beacons, per 1,2 milioni di sterline tramite il Ducato di Cornovaglia. Passò anni a restaurarlo e ogni anno vi soggiornava per una o due settimane. Nel 2022, dopo la morte di Elisabetta II, fu ereditato come parte del più ampio patrimonio del Ducato dal principe William, in qualità di nuovo principe di Galles, e il re rinunciò volontariamente alla locazione. La vicina città di Myddfai è da tempo associata al potere curativo della natura: si dice che la conoscenza delle piante medicinali sia stata tramandata di generazione in generazione dai guaritori locali. "I medici di Myddfai, noti per la loro competenza nella tradizione vegetale e nella medicina erboristica, erano citati in manoscritti gallesi del XIII secolo, ma l'area continuò a essere associata alla conoscenza tradizionale degli usi medicinali di erbe e piante fino al 1800", ha sottolineato la galleria, che a Llwynywermod si concentrerà sull'eredità locale della conoscenza delle piante, integrando le tradizioni gallesi con quelle della comunità. "L'ambientazione spettacolare ma tranquilla di Llwynywermod metterà in mostra i giardini mozzafiato e la bellezza naturale della zona, offrendo un ambiente idilliaco per l'apprendimento, la conversazione e l'esperienza", ha aggiunto la galleria, aggiungendo che "Arusha a Llwynywermod trasformerà il panorama culturale del Galles sud-occidentale con una programmazione, corsi e mostre di impatto e stimolanti, promuovendo il Galles come una destinazione eccezionale per l'arte contemporanea, l'educazione artistica e la cultura".
(Adnkronos) - “L’industria ceramica italiana, che esporta l’85% sui mercati esteri, è fortemente condizionata dalle crisi internazionali e dall’aumento nei costi dell’energia, che producono pesanti impatti sui budget e richiedono necessari ed urgenti interventi”. Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confindustria Ceramica, Augusto Ciarrocchi, sull'impatto dell'aumento del costo del gas per le aziende associate. Per Ciarrocchi il momento per il settore della ceramica non è facile. “Stiamo affrontando una crisi da domanda -spiega- dovuta ad una contrazione nell’ordine del 5% degli investimenti in edilizia residenziale in Francia e Germania, nostri principali mercati esteri, mentre la congiuntura appare ancora positiva negli Stati Uniti e nei paesi del Golfo Arabico. Anche per il mercato italiano emergono preoccupazioni dovute al peggioramento nel segmento delle ristrutturazioni edilizie, dopo che si sono esauriti gli effetti ma anche le distorsioni del Superbonus”, sottolinea. Una situazione che non permette di fare previsioni a lungo termine. "Difficile fare previsioni sia su volumi che su fatturato per il 2025 perché per i primi l’imprevedibilità e la mutevolezza degli scenari potrebbe cambiare la situazione in modo repentino e consistente", spiega Ciarrocchi. E il presidente di Confindustria Ceramica vede di buon occhio un'intesa Italia-Germania per agire sul prezzo dell'energia, come ventilato dal ministro Pichetto Fratin. "Che le due maggiori manifatture europee -sottolinea- concordino sulla assoluta necessità di una politica energetica comune e razionale, che miri a salvaguardare la competitività delle imprese europee, è di per sé una buona notizia. I costi energetici più elevati sono da sempre un fattore di debolezza per le nostre imprese a cui oggi si aggiunge una elevata volatilità dei prezzi introdotta dalla scelta politica dell'abbandono del gas russo. In questo nuovo scenario, occorre che la politica europea si doti di strumenti idonei a controllare gli effetti sui prezzi delle possibili situazioni di crisi e le spinte speculative che abbiamo visto operare negli ultimi mesi", aggiunge. "Mi pare però che la creazione di una politica energetica europea richiederà tempo mentre già adesso bisogna adottare misure temporanee per ridare fiato alla competitività delle imprese italiane. Da quasi tre anni parliamo di una gas release che ancora non è partita; andrebbe invece attuata subito alimentandola con una quota del gas derivante dai nuovi flussi di approvvigionamento attivati grazie all’azione del Governo dopo la crisi del 2022", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati. In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore. Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica. Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera. T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi. Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.