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(Adnkronos) - Continuano i lavori della 51esima edizione del Forum Ambrosetti, intitolata 'Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive'. Evento tradizionale a villa d'Este, coperto dall'Adnkronos (VAI ALLO SPECIALE). Conclusa la seconda giornata - che ha visto, tra gli altri, gli interventi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in un videomessaggio), del commissario europeo per l'Economia Valdis Dombrovskis, la ministra del Lavoro Elvira Calderone, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e la segretaria Pd Elly Schlein - l'appuntamento con l'ultima diretta è per domani, domenica 7 settembre, dalle 11,00 alle 13,00. SEGUI LA DIRETTA ADNKRONOS DAL FORUM AMBROSETTI. "Il mondo ha bisogno dell’Europa. Per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali -quasi nuove Compagnie delle Indie- che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei Governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel videomessaggio alla 51/ma edizione del Forum Ambrosetti di Cernobbio. "Le democrazie dell’Europa -ha rivendicato il Capo dello Stato- sono capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate". "C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di Governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni. La difesa della civiltà europea -tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia– richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa. Grazie per il concorso che i partecipanti al Forum vorranno darvi". Per Mattarella "l’Europa, con la sua unità, è la possibilità offerta per essere presenti con efficacia e per poter incidere nel mondo che cambia così rapidamente. Una grande opportunità che il nostro Paese ha saputo intravedere e concorrere a costruire, con il decisivo contributo di uno statista come Alcide De Gasperi. L’Unione ha saputo scegliere una strada completamente nuova, impensabile appena qualche anno prima, realizzando un percorso straordinario di pace e di affermazione dei diritti; mettendo in comune aspirazioni e risorse, a partire da quelle, fondamentali per la ricostruzione dopo il conflitto: il carbone e l’acciaio. In quel momento, la condizione di deserto morale e materiale, in cui il continente era stato ridotto dal nazifascismo, fu risolutiva nell’orientare scelte di alta levatura". "Basterebbe l’animo di quei tempi difficili -ha aggiunto il Capo dello Stato- per affrontare i temi di fronte ai quali siamo oggi. Non sono accettabili esitazioni. L’Unione europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale". "Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta. Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso". "Come è possibile che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico? Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori? È soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena la irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti", ha sottolineato il presidente della Repubblica. "A tre anni e mezzo dall'inizio dell'invasione russa su vasta scala, gli ucraini continuano a dimostrare al mondo intero il loro straordinario coraggio e la loro resilienza. Dobbiamo continuare a fornire tutto il supporto possibile all'Ucraina, anche garantendo che il suo fabbisogno finanziario sia coperto entro il 2026",ha detto il commissario europeo per l'Economia, Valdis Dombrovskis, nel suo intervento alla seconda giornata di lavori del forum Teha. "Dobbiamo essere chiari con noi stessi: non siamo stati in grado di capitalizzare appieno le nostre risorse. Un indicatore è la crescita della produttività nell'Ue, che è stata ben al di sotto di quella di Stati Uniti e Cina. Gli elevati prezzi dell'energia - ha spiegato ancora - sono un altro chiaro segnale delle passate dipendenze eccessive dell'Europa. E oggi continuiamo a dipendere dalla Cina per l'approvvigionamento di materie prime essenziali per i nostri settori e industrie strategici. Se non vogliamo essere soggetti alle forze geopolitiche odierne, anziché essere artefici delle tendenze globali, è urgente che l'Unione si faccia avanti, affronti la nuova realtà e dia il suo contributo agli affari globali", ha esortato il commissario. "Le minacce alla nostra prosperità sono reali. L'autocompiacimento non può essere un'opzione. Dobbiamo sfruttare al meglio i nostri punti di forza per massimizzare l'innovazione, la produttività e la crescita. Sono necessarie misure politiche rapide e decisive per rafforzare la competitività e garantire la nostra prosperità a lungo termine", ha spiegato ancora Dombrovskis. "Siamo consapevoli che le ambizioni espansionistiche della Russia si estendono oltre l'Ucraina. Oggi, l'Europa mantiene ogni vantaggio sulla Russia in termini di peso economico, tecnologia e popolazione. La priorità ora è far fruttare questi vantaggi ricostruendo le capacità difensive europee e sviluppando la nostra industria della difesa". "Abbiamo già adottato misure decisive - ha quindi ricordato - per facilitare questo investimento. L'iniziativa ReArm Europe Plan/Readiness 2030 della Commissione contribuirà a mobilitare un volume di risorse senza precedenti: fino a 800 miliardi di euro per la spesa aggiuntiva per la difesa nei prossimi quattro anni", cifra alla quale si aggiunge lo strumento Safe da 150 miliardi di euro, ha detto Dombrovskis, i cui fondi "saranno raccolti sui mercati dei capitali e prestati agli Stati membri per sostenere investimenti in settori chiave come la difesa missilistica, i droni e la sicurezza informatica". Quindi, ha insistito il commissario, "il mio messaggio è molto chiaro. L'Ue sta ora adottando misure coraggiose e necessarie per rafforzare le nostre capacità difensive. Tutti gli Stati membri hanno un ruolo da svolgere in questo sforzo. È fondamentale investire di più, meglio e insieme per massimizzare le economie di scala e l'impatto degli investimenti aggiuntivi per la difesa. Questa è l'azione più essenziale che possiamo intraprendere per garantire la nostra prosperità a lungo termine e proteggere il nostro stile di vita. E, soprattutto, un'Europa in grado di provvedere alla propria sicurezza è un'Europa in grado di agire con maggiore influenza, credibilità e autonomia sulla scena mondiale". "Il primo passo per affrontare qualsiasi problema è riconoscerne l'esistenza. Gli sviluppi globali hanno ormai reso ampiamente chiaro che è necessaria un'azione urgente per sfruttare finalmente al meglio i nostri vantaggi competitivi e garantire la prosperità e la sicurezza a lungo termine dell'Europa. Le decisioni e le azioni che scegliamo di intraprendere per garantire la nostra libertà in questo momento cruciale avranno conseguenze profonde e di vasta portata. L'Europa ha dimostrato ripetutamente una straordinaria capacità di rispondere a periodi turbolenti con azioni decisive. Sono fiducioso che, con le azioni che ho delineato oggi, l'Ue supererà ancora una volta le sfide che ci troviamo ad affrontare e ne uscirà rafforzata", ha concluso Dombrovskis. ''Io ho già detto che, per quanto mi riguarda, è importante lavorare sicuramente anche per ampliare quelle che sono le condizioni di vantaggio, di anticipazione dell'uscita'' dal lavoro. Lo afferma la ministra del Lavoro, Marina Calderone, nel corso di un collegamento con l'Adnkronos dal forum Teha di Cernobbio. La proposta di utilizzare il tfr per anticipare l'età della pensione ''è una proposta che viene da una parte, una componente del governo e ho detto come tale certo merita attenzione nel senso che sarà valutata e ne saranno anche analizzati tutti gli aspetti'', sottolinea. ''Io sul tema della previdenza complementare mi sono più volte espressa dicendo che per quanto mi riguarda è importante valorizzare la scelta di aderire alla previdenza complementare'', spiega il ministro. ''Io sono favorevole a un nuovo semestre di silenzio assenso, perché credo che sia importante soprattutto per le giovani generazioni far comprendere quanto è importante oggi costruire un secondo pilastro pensionistico da collegare anche ad altre garanzie che possono''. ''C'è scarsa cultura però sulla previdenza complementare. C'è da fare sicuramente, in questo credo che sia necessario anche portare strutturalmente a bordo sia le associazioni datoriali che i sindacati. C'è bisogno di fare tanta educazione in materia previdenziale e, quindi, anche una nuova campagna di informazione e di divulgazione, soprattutto orientata ai dipendenti delle piccole e medie imprese, che sono quelle che magari hanno anche meno strumenti per poter affrontare quella che è l'interlocuzione con i tantissimi fondi di previdenza complementari'', spiega la ministra. Anche su quel fronte, secondo Calderone è ''importante ragionare magari su una semplificazione delle procedure, di un'armonizzazione delle procedure perché tutto ciò che appare burocratico e complicato sul piano procedurale allontana le persone e soprattutto allontana i giovani. I giovani hanno bisogno di immediatezza, semplicità e anche di risultati''. Il dialogo con i sindacati su caporalato e contratti ''va avanti. Il 9 di settembre c'è il prossimo incontro con le organizzazioni datoriali e sindacali per continuare e concludere il percorso che stiamo facendo sul fronte della sicurezza sul lavoro. Abbiamo annunciato prima dell'estate la presentazione di un decreto con degli importanti provvedimenti in materia di sicurezza sul lavoro'', ricorda il ministro. Inoltre è prevista l'assunzione di più di 500 ispettori del lavoro. ''Stiamo lavorando fortemente per consolidare proprio questi interventi'', spiega Calderone. ''Quindi nel confronto con i sindacati concluderemo il percorso sulla sicurezza ma poi ci confronteremo, sia sul tema pensioni ma anche su tutti quei temi che poi sono collegati alla manovra di bilancio, ma più in generale anche alla costruzione di un mondo di lavoro. Siamo in fase di analisi e di valutazione anche di quelli che sono gli esiti degli interventi che sono stati fatti in passato e quelli che potranno essere anche gli aspetti che verranno trattati in futuro''. Nella prossima manovra ''sosterremo il ceto medio, sosterremo il lavoro, le famiglie e questo è sicuramente l'impegno principale''. La titolare del dicastero assicura che l'obiettivo è ''mantenere una coerenza e anche una continuazione su quelli che sono degli interventi importanti, che il Governo ha fatto nel corso delle passate finanziarie sul fronte dell'occupazione, sul fronte del sostegno alla genitorialità, quindi a tutti quelli che sono gli interventi da fare per gestire anche quella che in questo momento è una delle altre grandi attenzioni che dobbiamo avere''. Questo è un paese in cui ''abbiamo un andamento demografico negativo, abbiamo bisogno invece di invertirlo, abbiamo bisogno di portare più persone al lavoro, nonostante i dati dell'occupazione siano dei dati assolutamente positivi perché è una disoccupazione che strutturalmente rimane intorno al 6% che è perfettamente in media europea'', sottolinea Calderone. Degli indicatori importanti arrivano anche a testimoniare che ''sta migliorando la performance del lavoro dei giovani e delle giovani donne, che abbiamo delle zone del paese che tradizionalmente invece erano caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione e che in questo momento invece si stanno dimostrando molto dinamiche su fonte occupazionale come il sud, le isole. Sono tutti segnali importanti che necessitano certamente di sostegno''. ''Nella manovra ci sarà sicuramente attenzione, ancora una volta, per tutto ciò che poi possiamo definire sostegno alle fragilità. Voi sapete che noi abbiamo creato l'assegno di inclusione, che ha sostituito il reddito di cittadinanza per tutti coloro i quali hanno delle necessità e dei bisogni di aiuto'', ricorda la ministra. ''Nel corso del tempo noi l'abbiamo anche migliorato, perché abbiamo sensibilmente ritenuto anche di dover ampliare quelle che sono le condizioni e i soggetti che necessitano di un sostegno'', aggiunge Calderone. ''Abbiamo inserito le donne vittime di violenza, abbiamo inserito anche tutti coloro i quali sono vittime di sfruttamento lavorativo, di tratta''. ''Nell'ultimo decreto che abbiamo approvato in tema di flussi migratori, su questo abbiamo fatto un passaggio importante per continuare a dare una dimensione di attenzione proprio a questi fenomeni e al contrasto di tutto ciò che, se volete, impoverisce il mondo del lavoro. Perché la lotta allo sfruttamento lavorativo, al caporalato, all'utilizzo improprio dei contratti collettivi deve essere una nota senza confine perché abbiamo necessità certamente di intervenire'', conclude la ministra. "Siamo abbastanza tranquilli sugli stoccaggi, sicuramente a livello nazionale, sono quasi al 90%, ma anche a livello europeo ancorché un po' più basso, il livello è buono". Cosi il ministro dell'Ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin durante un punto stampa a margine del Forum. "La situazione dovrebbe essere abbastanza equilibrata in maniera tale da non destare enormi preoccupazioni, poi bisogna sempre essere cauti nel fare queste affermazioni", ha osservato. Sul fronte dei prezzi "per l'Europa pesa il livello di stoccaggi per l’inverno ma poi dipende dalle pipeline, se tutte funzionano dovrebbe esserci abbastanza tranquillità e la cosa dovrebbe incidere anche sul prezzo". Quanto all'ipotesi di aumentare le forniture di gnl dagli Stati Uniti, "gli Usa in questo momento stanno offrendo sul mercato gas a un prezzo abbastanza competitivo, ci sono meno rischi ad averlo da Occidente che averlo da Oriente" ed infatti "ci sono operatori importanti a livello nazionale che si sono rivolti agli Usa e che stanno facendo di tutto per agevolarci". "Sto pensando di rimandare la data" per lo smantellamento delle centrali di carbone previsto per il 31 dicembre del 2025, per "tenerle come riserva sull'emergenza" vista la complessa situazione geopolitica globale. "Noi non produciamo più energia elettrica dalle centrali a carbone, in particolare Brindisi e Civitavecchia, le due grandi centrali che dovrebbero non solo cessare il 31 dicembre del 2025 ma essere smantellate". Tuttavia, spiega, "era una decisione nata a fine del decennio precedente" ed "è chiaro che rispetto ad allora abbiamo la guerra in Europa, abbiamo una situazione molto difficile nel Mediterraneo, abbiamo periodi internazionali che si muovono di ora in ora e non solo di giorno in giorno, pertanto non ho intenzione di smantellare le centrali a carbone sulla parte continentale ma di tenerle come riserva sull'emergenza". "Io credo - ha continuato - che nessuno ad oggi è in grado di garantirci la sicurezza e quello può essere un elemento che ci garantisce sicurezza". Possibile bollette più leggere nella prossima manovra, ha poi indicato il ministro dell'Ambiente intervistato dall'Adnkronos a margine del Forum. "Stiamo valutando in ottica della manovra di fine anno - spiega - un ragionamento più ampio che può riguardare un po' tutti, un po' le bollette, che non è ancora maturo in questo momento e che non può essere enorme di entità perché non compatibile" con le esigenze di bilancio. Il livello degli stoccaggi "oggi è quasi al 90%, abbiamo raggiunto quasi l'obiettivo di stoccaggio e se facciamo una valutazione limitata all' Italia la situazione è abbastanza tranquilla, anche riferita a quella europea", ha poi detto il ministro, indicando comunque che "gli stoccaggi degli altri paesi" europei "sono tutti inferiori ai nostri". Sul fronte dei prezzi "non c'è enorme preoccupazione ma non si può mai dire con certezza", avverte il ministro visto che la dinamica dei prezzi dipende da molti fattori come il funzionamento delle "pipeline" e "la speculazione". Il consumo dei data center e la carbon capture saranno nel menu del decreto Energia atteso entro settembre, ha spiegato ancora all'Adnkronos. Il decreto interviene sul tema dell'intasamento "virtuale della rete che riguarda i data center, che è la nuova emergenza che abbiamo" afferma, rilevando che "i data center sono grandi consumatori, talmente grandi che necessitano una procedura giuridica, ecco perché interveniamo nella regolamentazione". Nel dl anche le norme sulla carbon capture: si tratta di "iniettare la co2 nei giacimenti esausti di gas -dice - un' operazione importante" che per novità e ricerca "ci mette in prima fila a livello mondiale". Sul nucleare "l'obiettivo è entro la chiusura della legislatura di arrivare alle norme attuative e completare il quadro giuridico", ha aggiunto il ministro. "Poi lo scenario sarà valutare i prodotti" e in quella sede "verranno fatte le valutazioni del caso e la vera scelta di investimento pubblico e o privato che sia", aggiunge. "Sono molto felice di essere tornata dalla Puglia dopo il lancio della candidatura di Decaro. Con questa candidatura possiamo dire che la coalizione progressista è in campo compatta in tutte le regioni al voto e il centrodestra si deve abituare a una coalizione progressista unita, che non farà il favore di dividersi ed è in pista con tutti i candidati". Così la segretaria Pd Elly Schlein al Forum Sbilanciamoci. "In queste settimane di lavoro mi ha colpito che non abbiamo litigato su nessun candidato e invece le forze di maggioranza stano ancora litigando sui candidati e non sappiamo chi candidano in Veneto, Campania e Puglia", ha aggiunto la leader del Pd. "E' giusto interloquire con tutti, naturalmente sempre a partire da proposte, posizioni e idee del Pd e con la coerenza di sempre", ha aggiunto spiegando che a Milano "il Pd sta lavorando come sempre, ho piena fiducia nel lavoro del Pd". "Le istituzioni tutte, anche il governo, devono tutelare l'incolumintà della Global Flotilla, per questo ho scritto una lettera alla Meloni, tanto più davanti alle inaccettabili minacce del governo israeliano che vanno rispedite al mittente. E' criminale non chi rispetta i diritti umani ma il blocco degli aiuti", ha poi detto Schlein parlando dell'iniziativa umanitaria e della missiva inviata alla premier. "In questo momento anche se sei una superpotenza commerciale, anche se hai una forza economica straordinaria, se non sei in grado di esercitare un ruolo globale sul piano geopolitico, questa tua forza economica è soggetta a mille tensioni" e su questo "Draghi ha fatto bene a sottolinearlo". Lo ha detto, nel corso di un punto stampa al forum Teha di Cernobbio, l'ex presidente del Consiglio ed ex commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni. Nel risiko bancario in atto in Italia "c'è un ruolo del governo" ma "non è un'eccezione italiana. Basta che ci guardiamo intorno nel mondo, ma sulle modalità con cui questo ruolo si è sviluppato fanno bene le autorità europee a segnalare eventuali problemi. Nessuno fa finta che i governi non si occupino delle banche", ha poi continuato Gentiloni. "Ho nazionalizzato una delle banche che oggi è protagonista e non immaginavo che qualche anno dopo sarebbe diventata così importante", ha detto rispondendo a una domanda su Mps. "La vera prova di maturità per noi europei sarà l'Ucraina. Mi auguro che il prossimo sarà un anno in cui il sostegno economico e militare continui al punto di rendere possibile una pace giusta", le parole dell'ex presidente del Consiglio ed ex commissario Ue.
(Adnkronos) - MagicLand, il più grande parco divertimenti del Centro-Sud Italia, annuncia il più mostruoso dei casting per la selezione di 200 nuovi volti pronti a trasformarsi in zombie, clown horror, medici psicopatici e altre creature terrificanti che animeranno i weekend di Halloween. Le selezioni si svolgeranno sabato 13 e domenica 14 settembre 2025, a partire dalle 10, presso il Gran Teatro Alberto Sordi sito all’interno del Parco. Per accedere al casting è necessario avere almeno 18 anni e tanta voglia di divertirsi interpretando ruoli da brivido. I candidati dovranno presentarsi in abiti scuri, mentre al trucco provvederanno i make-up artist di MagicLand, che trasformeranno gli aspiranti performer in autentiche figure da incubo. Zombie, clown horror, infermieri inquietanti, medici psicopatici, sopravvissuti post-apocalisse o militari spietati: l’obiettivo è dar vita a una performance capace di sorprendere e convincere i selezionatori. I candidati più talentuosi e convincenti verranno scelti per far parte del cast che animerà i viali del Parco, spaventando anche i visitatori più coraggiosi e intrattenendo i più piccoli con spettacoli e performance da brivido. Al termine delle selezioni, sarà inoltre possibile vivere l’esperienza delle attrazioni di MagicLand, per concludere una giornata all’insegna del divertimento. C’è tempo fino al 10 settembre 2025 per candidarsi al casting, compilando l’apposito modulo online.
(Adnkronos) - Benessere delle famiglie con animali d’affezione, l’Italia non tiene il passo: i servizi offerti nel settore pet care mostrano ritardi strutturali e forte disomogeneità tra Comuni costieri e interni. E' la fotografia del XIV rapporto nazionale 'Animali in Città' di Legambiente sulle performance dei Comuni e delle Asl nella gestione degli animali nei centri urbani (con il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Enci, Fnovi, Amvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), presentato questa mattina in occasione ella 37esima edizione di Festambiente, il festival nazionale del Cigno Verde dal 6 al 10 agosto a Rispescia (GR). Nel 2024, su un campione di 734 amministrazioni comunali (appena il 9,3% dei comuni italiani) che hanno risposto in modo completo al questionario di Legambiente, solo il 39,5% (meno di 4 comuni su 10) ha ottenuto una performance almeno sufficiente nella gestione degli animali d’affezione. Di questi - spiega l'associazione - 82 Comuni costieri (il 12,7% del totale in Italia) e 652 interni (il 9% del totale) che, pur condividendo ritardi strutturali, dimostrano andamenti divergenti, con differenze marcate nella qualità e disponibilità dei servizi offerti ai cittadini e ai loro animali. La disomogeneità più evidente riguarda l’accesso ad aree libere per cani: presenti nel 36,2% dei Comuni costieri e nel 10,4% appena dei Comuni interni - rileva Legambiente - Altra differenza si registra per i servizi di pensione per animali, disponibili nel 57,3% dei Comuni costieri e in appena il 21,9% di quelli dell’entroterra. Nella gestione del fine vita degli animali d’affezione, invece, solo il 28% dei Comuni costieri e il 10% degli interni ha predisposto regolamenti per cremazione, tumulazione o inumazione. Altro tema sensibile sono botti e fuochi d’artificio, spesso fonte di stress per gli amici a quattro zampe - si legge nel report - ad adottare regolamenti specifici per limitarne l’uso il 21,9% dei Comuni costieri e l’8,3% di quelli interni. Ancora limitata, poi, la presenza di Sportelli Animali o di un Garante per i diritti degli animali (l’8,5% dei Comuni costieri e il 4,4% per quelli interni) e di un sostegno economico ai cittadini nella sterilizzazione degli animali (14,6% e 4,7%). Un grave ritardo dei Comuni costieri - avverte l'associazione - è costituito dall’adozione di un regolamento per la corretta fruizione delle spiagge da parte delle famiglie con animali d’affezione, presente solo nel 23,2% dei casi. Il Cigno Verde è tornato a denunciare, poi, l'assenza di una sanità veterinaria pubblica di prossimità. Non solo la fotografia dei ritardi da colmare. Anche quest’anno Legambiente assegna il Premio 'Animali in città' a quelle realtà virtuose che si sono distinte per l’offerta di servizi e azioni dedicate alla prevenzione del benessere animale, sulla base di 36 indicatori per i Comuni e di 25 per le Aziende Sanitarie. Tra le amministrazioni comunali premiate, Napoli che si distingue per la copertura sanitaria e l’integrazione tra servizi veterinari e socioassistenziali; San Giovanni in Persiceto (BO) che eccelle grazie a servizi integrati, un forte attivismo civico e ordinanze comunali efficaci; Modena per l’investimento economico significativo e una regolamentazione urbana completa a tutela del benessere animale. Tra i Comuni sotto i 5mila abitanti, premiati Zocca (MO) e Campodolcino (SO) per i loro investimenti in educazione civica e in progetti sociali adattati al contesto rurale e montano. Tra le Asl più virtuose, invece, si distinguono Napoli 1, Bergamo e Vercelli, che oltre a fornire dati puntuali, integrano meglio i servizi sanitari con quelli offerti dai Comuni, operando con proattività. "Il XIV Rapporto di Animali in città - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - conferma che solo grazie a solide alleanze tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati è possibile garantire il benessere delle famiglie con animali d’affezione. Per questo chiediamo di promuovere ed agevolare la firma di 1.000 accordi o patti di comunità in tutto il Paese. È urgente rilanciare la sanità veterinaria pubblica di prossimità, obiettivo per cui chiediamo al governo di realizzare un piano nazionale a supporto delle Regioni che consenta l’assunzione stabile di 6mila veterinari e alle Regioni il raggiungimento complessivo di 1.000 strutture veterinarie pubbliche (850 tra canili sanitari e gattili sanitari e circa 150 ospedali veterinari pubblici), distribuite equamente sul territorio in rapporto alla popolazione servita. Inoltre, alle Amministrazioni comunali l'appello è di potenziare le aree verdi con libero accesso dedicate alle famiglie con cani, di valorizzare l’applicazione di regolamenti e ordinanze e rafforzare il senso civico grazie al supporto di 10mila guardie ambientali e zoofile delle associazioni di volontariato, per migliorare concretamente la qualità della vita di cittadini e animali”.