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(Adnkronos) - Le spalle a pois di Ben Shelton, impegnato oggi mercoledì 9 luglio contro Jannik Sinner, nei quarti di finale di Wimbledon, hanno fatto sorgere il dubbio a più di qualche appassionato. Cosa sono i segni rotondi e rossi che si intravedono sotto la canotta del tennista americano? Sono le impronte della Cupping therapy o coppettazione, pratica cara anche a tanti vip. Di cosa si tratta? Serve davvero o può essere rischiosa? Lo hanno spiegato gli esperti di 'Dottore, ma è vero che...?', portale anti-fake news della Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei medici. Da un lato la coppettazione non ha basi scientifiche, sottolineano. Dall'altro, avvertono, può comportare anche dei rischi. "La coppettazione - avevano chiarito i dottori anti-bufale la scorsa estate, durante le Olimpiadi di Parigi - non è l'ultimo strillo della moda: la medicina tradizionale cinese la consiglia da centinaia (migliaia?) di anni per i disturbi più diversi. Dal mal di schiena (lombosciatalgia) ai dolori cronici, fino ad alcune malattie respiratorie". In cosa consiste? "Sono applicati dei vasetti di vetro sulla pelle e, mediante l'accensione di una fiammella, si crea un vuoto" con la conseguente "aspirazione della cute. I vasetti restano a contatto con la pelle per un tempo variabile (di solito tra i 5 e i 15 minuti), ma le tecniche sono molto diverse a seconda di chi le pratica". Perché dovrebbe far bene agli sportivi come Shelton? "Il beneficio per il paziente sarebbe dovuto al miglioramento della circolazione sanguigna nelle zone trattate". Tuttavia, "come è stato sottolineato da una rassegna sul Quarterly Journal of Medicine della Oxford University Press - evidenziano i medici - gli articoli che studiano i possibili meccanismi di azione della coppettazione sono ancora molto infrequenti". Ma quali prove esistono sulla sua efficacia? I dottori aggiungono: "Possiamo dire che, a oggi, non sono state prodotte prove scientifiche che dimostrino che la coppettazione sia efficace nel trattamento del mal di schiena, così come di qualsiasi altro disturbo". Nel 2012, proseguono i dottori, "uno studio pubblicato sulla rivista Plos Medicine ha analizzato solo sperimentazioni controllate randomizzate (il tipo di metodo di studio che dovrebbe promettere, se non garantire, risultati più solidi) svolte tra il 1992 e il 2010. La coppettazione era sperimentata per il trattamento di disturbi di più varia origine, dal dolore lombare all'acne, dalla dispnea all'Herpes zoster". Ma "anche in questo caso le conclusioni non sono state incoraggianti, soprattutto a causa della scarsa qualità della metodologia degli studi svolti". Sempre nel 2013, segnalano i medici, "un'altra ricerca su circa 60 pazienti ha messo a confronto la coppettazione con un massaggio rilassante per valutare l'efficacia delle due strategie nel ridurre il dolore del tratto cervicale della colonna vertebrale: non sono state rilevate differenze tra i due trattamenti". La coppettazione si limita a non avere benefici dimostrati scientificamente, o addirittura può far male? Salvo Di Grazia, medico noto al web per la sua attività anti-bufale, aveva parlato così: "In realtà il cupping, oltre a non avere ovviamente base scientifica, può esporre ad alcuni pericoli. Rottura di vasi sanguigni, dolore, ematomi, emorragie, infezioni e altro. Se nella stragrande maggioranza dei casi il cupping prevede l'applicazione di poche coppette 'risucchianti' - osserva Di Grazia - in alcuni casi se ne applicano a decine, esponendo il malcapitato a rischi ancora più elevati. Sono reperibili in rete immagini impressionanti in cui si nota addirittura la fuoriuscita di abbondante sangue dalla cute che finisce nella coppetta, spesso di vesciche o di trasudazione di liquidi. Una tortura inutile e pericolosa. Questo dimostra la potenza dell'effetto ventosa che riesce addirittura a rompere i capillari e far trapassare il sangue dalla cute, ma anche la mancanza di limiti e buon senso dei ciarlatani". "Una revisione sistematica" del 2014, "di studi svolti in Corea - avevano concluso i dottori anti-fake - suggerisce che gli effetti avversi possono essere evitati affidandosi a operatori esperti e sono, comunque, di lieve entità". In ogni caso, Ben Shelton a Wimbledon 2025 è soltanto uno degli ultimi atleti a essersi affidato a questa pratica.
(Adnkronos) - "Limite di velocità a 30km all'ora? Attendiamo una vera concertazione, cosa che purtroppo l'assessore Patanè non è abituato a fare. In certe zone, in certe vie o anche in certi rioni di Roma potremmo anche essere favorevoli per una sicurezza dei pedoni e dei tavoli che abbiamo all'aperto come pubblici esercizi, in altre parti della città rischieremmo degli autogol clamorosi. Però auspichiamo un incontro con delle proposte sia sui rioni che sulle vie. La nostra vuole essere un'apertura con approfondimento. Non può essere, come già avvenuto in altre casi, che tutto si risolve con un provvedimento dall'alto e in una settimana si vuole approvare tutto, come già successo con questa amministrazione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, l'organizzazione di rappresentanza dei pubblici esercizi capitolini, commenta l'annuncio su Roma a 30 all'ora fatto all'Adnkronos dall'assessore alla Mobilità Eugenio Patané.
(Adnkronos) - "Siamo nuovamente qui all’Eco Festival per rafforzare l’impegno di Enel sul tema. In questo contesto, in particolare, raccontiamo il nostro lavoro verso una mobilità diversa e sostenibile, fondamentalmente elettrica, nella quale da anni abbiamo dato prova di credere con impegno ed investimenti”. Sono le parole di Simone Tripepi, Ceo di Enel X Way Italia e responsabile del Charging Point Operator in Enel X global retail, alla presentazione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’. Un evento, alla terza edizione, che fa il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. “Come già visto l’anno scorso, quello dell’Eco Fest è un contesto capace di amplificare efficacemente quello che è il nostro pensiero, per questo ritorniamo, facendo anche il punto della situazione rispetto a quello che è successo dall’anno scorso ad oggi. - prosegue Tripepi - Per quanto concerne le infrastrutture di ricarica, il nostro impegno più tangibile, che continuano ad essere presenti in numero importante sul territorio italiano, abbiamo portato innovazioni tecnologiche che rendono più semplice la vita e l’esperienza di chi usa le infrastrutture di ricarica, ad esempio implementando la possibilità di effettuare il pagamento per la ricarica con carta di credito o di debito. Proprio in questo mese di luglio infatti celebriamo il lancio dei nostri primi 400 pos fisici nelle infrastrutture di ricarica, oltre ai 3400 pos virtuali, un’innovazione tecnologica non banale”. “Per celebrare questo evento abbiamo un’offerta commerciale, proponiamo infatti tariffe di ricarica scontate per chi carica sui pos della rete Enel, un gesto che dimostra quanto continuiamo a credere nello sviluppo della rete infrastrutturale. - conclude - Rispetto alla scorsa edizione dell’Eco Festival abbiamo installato altri 2000 punti di ricarica sul territorio italiano e, da qui a fine anno, ne metteremo giù altri 3000”.