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(Adnkronos) - "Mi piacerebbe interpretare Francesco Totti in un biopic, ma prima dovrebbe approvarlo". A dirlo all'Adnkronos è l'attore e tifoso dell'As Roma Timothée Chalamet sul red carpet della premiere italiana di 'A Complete Unknown', il biopic su Bob Dylan. "A Totti dedicherei 'Song to Woody' di Dylan, ma con un testo adattato a lui", ha aggiunto il giovane divo, che per l'occasione ha indossato un completo color borgogna e una t-shirt bianca. Attorno al collo, una sciarpa verde e in testa un paio di occhiali abbinati all'abito. Dopo la premiere di Londra, dove è arrivato in sella a una bike sharing, Chalamet ha stupito tutti arrivando all'Auditorium Parco della Musica su un autobus a due piani, brandizzato con il poster del film. Ad attenderlo dalle prime ore di questa mattina, tantissimi fan che urlavano un solo nome: "Timothée, Timothée, Timothée". E lui, come solo i grandi divi sanno fare, si è donato alla folla tra sorrisi, abbracci, selfie, autografi e sciarpe della squadra giallorossa come regalo. Non sono mancati cartelloni, tra questi uno con la scritta 'Timmy daje Roma'. E poi, in mezzo alla folla, c'è chi ha chiesto a "Timmy" (così lo chiamano i suoi ammiratori) di autografare un santino a lui dedicato: "Mia madre ne ha uno uguale", ha commentato Timothée. Se c'è una cosa che sa fare bene l'attore, oltre a 'bucare' lo schermo, è mandare in visibilio i suoi fan. Insieme all'interprete di Bob Dylan, hanno sfilato sul red carpet il regista James Mangold e gli attori Edward Norton, interprete di Pete Seeger e Monica Barbaro, interprete di Joan Baez. 'A Complete Unknown' arriva nelle sale dal 23 gennaio.
(Adnkronos) - "Il legame tra territorio e impresa è la chiave per valorizzare e tutelare il Made in Italy". Lo ha detto Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo all'inaugurazione di VicenzaOro, la manifestazione fieristica B2B per il settore orafo in Italia. Alla fiera partecipano oltre 1.300 brand espositori e 515 buyer internazionali da oltre 100 Paesi. Nei primi 10 mesi del 2024 i ricavi dell’industria dei preziosi risultano in rialzo del 5,8% (dati Istat), con l’export più dinamico rispetto al mercato interno. "Questo evento - ha detto - dimostra come il sistema fieristico sia uno dei driver, dei motori più importanti per la promozione del Made in Italy. Dobbiamo legare il sistema fiera alla città, all'arte, al territorio che devono essere parte dell'esperienza dei buyer che arrivano perché il Made in Italy è fatto di concretezza ma anche di elementi immateriali, che a volte sono anche più importanti. Bisogna sapere andare a intercettare il cambiamento nei comportamenti di consumo, in cui sempre più c'è una fusione tra materiale e immateriale, tra online e reale e il consumatore chiede oltre alla qualità e al prezzo la sostenibilità e una serie di elementi che una volta non c'erano". Valentini ha sottolineato che "un settore può essere maturo e leader solo se si rende conto che il Made in Italy va protetto, che vanno protette le nostre aziende. Il Mimit ha inserito nelle ultime leggi una serie di norme contro la contraffazione, che è molto pericolosa perché sottrae proventi dell'ingegno e dell'opera dei nostri imprenditori. E abbiamo cercato anche di aiutare le nostre aziende che hanno caratteristiche artigianali e che soffrono di più nella proiezione all'estero". Per far questo, tra le altre cose, "dobbiamo utilizzare l'Igp: l'Europa ci consente di dare una garanzia di territorialità ai nostri prodotti. Ad esempio il distretto del corallo e del cammeo di Torre del Greco ha fatto un disciplinare e focalizzato le produzioni sul territorio. Questa è una soluzione che consigliamo agli imprenditori per dare un plus ai propri prodotti", ha concluso.
(Adnkronos) - “Abbiamo un primo periodo che abbiamo chiamato fase A, che è quella di monitoraggio, assessment di tutti gli scarti prodotti nei vari siti e cantieri del gruppo Fincantieri. Ci servirà per capire quali sono le tipologie di scarti che possono andare a recupero di materia e quelli che possono andare a recupero di energia”. Sono le parole di Andrea Ramonda, amministratore delegato Herambiente dopo la firma che oggi ha sancito la nascita della Newco 'CircularYard' tra Gruppo Hera e Fincantieri. “L'obiettivo è quello di non portare più rifiuti a smaltimento e prima ancora provare a ridurre i rifiuti che produce l'azienda andando dentro i processi produttivi di Fincantieri - spiega - Questo si fa anche con una buona dose di investimenti; partiremo da Monfalcone andando poi a lavorare anche sugli altri cantieri, in particolare dove siamo leader in Italia nel trattamento delle acque, delle cosiddette acque di sentina. Le acque di sentina sono le acque da depurare che vengono generate nella lavorazione dei cantieri navali e che oggi vengono trasportate all'esterno. Con il nostro progetto in collaborazione con i futuri colleghi di Fincantieri, andremo a progettare degli impianti in situ che quindi risparmieranno anche trasporti, CO2 e consentiranno di rigenerare le acque”.