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(Adnkronos) - Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo ed è seconda a livello mondiale del Corporate Sustainability Assessment (Csa) di Standard&Poor’s Global 2025. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante e dal direttore generale Giuseppe Lasco ha ottenuto un punteggio complessivo di 90/100, pari a quasi 3 volte la media del settore (36/100). Record nella dimensione "Sociale" (99/100), dove Poste Italiane ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto: segno distintivo che esprime l’eccellenza delle politiche del Gruppo nella valorizzazione delle persone, nell’attrazione e nello sviluppo dei talenti, nella tutela dei diritti umani e nella salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro. Il riconoscimento di S&P Global premia, dunque, l’impegno costante del Gruppo nel promuovere un modello di crescita sostenibile, inclusivo e orientato al benessere delle persone e delle comunità. "Il riconoscimento ottenuto riflette il solido percorso che Poste Italiane ha intrapreso e ci spinge a rinnovare il nostro impegno per garantire un servizio distintivo verso tutte le comunità, le imprese e le istituzioni in ogni angolo del Paese" ha dichiarato la presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere. "Confermarsi ai vertici del Csa di Standard&Poor’S Global – ha commentato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – è motivo di orgoglio e aumenta in modo significativo la reputazione internazionale di Poste Italiane. Questo riconoscimento conferma l’efficacia delle nostre politiche di sostenibilità integrate nel Piano strategico The connecting platform". "La leadership europea e mondiale che ci viene riconosciuta da S&P Global – ha dichiarato il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – premia l’impegno quotidiano di tutte le persone di Poste Italiane ed è testimonianza concreta del prestigio del Gruppo e del suo contributo alla crescita e alla coesione sociale del Paese". Ai risultati conseguiti nel corso dell’anno si aggiungono i numerosi riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane per l’eccellenza delle proprie performance di sostenibilità. Tra i principali: il conferimento del prestigioso "C Prime Status" nell’Iss Corporate Rating, il mantenimento della valutazione "AA" nel rating Msci e la conferma del livello di rischio "low" nell’Esg Risk Rating di Sustainalytics, con un miglioramento di 1,9 punti rispetto alla precedente rilevazione.
(Adnkronos) - Si è tenuta oggi la “G∙row Conference 2025 - Evolving through Risk & Control Governance” nella quale Eni ha presentato G∙row, l’Alleanza tra imprese e istituzioni creata con l’obiettivo di promuovere l'evoluzione e il rafforzamento dei sistemi di controllo e gestione dei rischi lungo l’intera catena del valore. L’iniziativa è sviluppata con il supporto strategico di McKinsey & Company e quello tecnologico di Sap Italia. L’evento, tenutosi presso il Gazometro di Eni a Roma, ha visto la partecipazione di rappresentanti di Banca d’Italia, Consob, Ocse, Assonime, Nedcommunity e Sda Bocconi School of Management, che hanno approfondito le sfide e le opportunità legate alla Governance dei rischi, e di rappresentanti delle aziende partner A2A, Cassa Depositi e Prestiti, Ferrovie dello Stato, Leonardo, Nexi, Poste Italiane, Saipem, Snam e Atm. Queste realtà nazionali, first movers dell’Alleanza G·row, hanno scelto di credere nel progetto sin dalle sue fasi iniziali e avranno un ruolo centrale nell’accelerare la diffusione delle best practice di Governance, in particolare verso le piccole e medie imprese. Le aziende, leader nei rispettivi settori, si impegnano a mettere a disposizione il proprio know-how e le loro esperienze consolidate, agendo come vettori di conoscenza per l'intero ecosistema. Il loro ruolo sarà fondamentale per diffondere il framework condiviso di G∙row, garantendo che sia calato sulle specifiche esigenze del tessuto produttivo italiano. In questo modo, si faciliterà la transizione delle Pmi verso modelli di controllo scalabili in linea con le sfide globali che le imprese si trovano a dover affrontare, come ad esempio rischi cyber, di supply chain e reputazionali. G∙row, sottolinea Gianfranco Cariola, Direttore Internal Audit, "persegue una duplice missione: da un lato, costruire una rete tra grandi imprese e realtà più piccole (come le Pmi), creando un ecosistema che rafforzi la trasparenza e la competitività. Il secondo obiettivo è innescare un cambiamento culturale profondo in materia di Risk & Control Governance, in cui la visione ecosistemica supporti la crescita del Sistema Paese". L’iniziativa G·row si concretizza attraverso una piattaforma digitale, attualmente accessibile solo alle aziende partner, che potranno estenderla alle proprie filiere. La piattaforma offre strumenti e risorse per l'autovalutazione, il confronto con realtà comparabili e l'avvio di un percorso di miglioramento organico e continuo del sistema di controllo e gestione dei rischi. Nei prossimi mesi, il portale sarà progressivamente aperto a nuove aziende e filiere, ampliando così la portata e l’impatto dell’Alleanza. Inoltre, è già online il sito web di G.row che rappresenta un punto di accesso ai principi e contenuti chiave dell’iniziativa e si propone di fornire aggiornamenti costanti e informazioni utili per tutte le aziende interessate ad aderire all’iniziativa.
(Adnkronos) - Innovazione e sostenibilità si incontrano nel cuore del distretto pratese. In occasione di Ecomondo, Lorenzo Perra, presidente di Plures, multiutility toscana attiva nei settori ambiente, energia e acqua, ha annunciato che dal 1° dicembre inizierà la posa delle linee impiantistiche del Textile Hub di Prato, il primo impianto in Italia a utilizzare intelligenza artificiale e tecnologia a infrarossi per la selezione e il riciclo dei materiali tessili. "Con il Textile Hub di Prato apriamo una nuova stagione per la Toscana e per l’Italia - ha dichiarato Perra intervenendo al convegno di Utilitalia dedicato all’economia circolare - E’ un impianto che unisce innovazione e sostenibilità, trasformando gli scarti in nuova materia prima e restituendo valore a un settore simbolo del saper fare italiano. È un passo concreto verso un’economia circolare reale, non solo dichiarata". Finanziato con risorse del Pnrr e con investimenti diretti di Plures Alia per un valore complessivo di 29,5 milioni di euro, il Textile Hub sorgerà su un’area di 24mila metri quadrati e potrà trattare fino a 33mila tonnellate di materiali all’anno, tra flussi di pre e post consumo, coprendo l’intero fabbisogno regionale. Circa la metà dei materiali proverrà direttamente dal distretto tessile pratese. Sul piano tecnologico, l’impianto rappresenterà un salto di qualità senza precedenti: i sistemi di visione ottica e gli algoritmi di riconoscimento delle fibre permetteranno una selezione automatica dei materiali con altissima precisione, aumentando le percentuali di recupero e riducendo drasticamente gli scarti non valorizzabili. La conclusione dei lavori e il collaudo finale sono previsti per giugno 2026.