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(Adnkronos) - Mac Marquez partirà dalla pole position nel Gp di Germania. Il pilota spagnolo della Ducati, leader della classifica Piloti di MotoGp 2025, ha fatto segnare il miglior tempi con un 1'27"811 sotto la pioggia del Sachsenring e partirà quindi dalla prima fila davanti alla Honda di Johann Zarco, a 0'151 di distanza, eall'Aprilia di Marco Bezzecchi, che dopo il bel secondo posto ad Assen si ritrova a 0'421 di distacco e partirà quindi terzo. In seconda fila si piazzano Franco Morbidelli (Ducati VR46) quarto davanti a Pedro Acosta (Ktm) e Alex Marquez (Ducati Gresini), mentre Fabio Quartararo è settimo con la Yamaha, poi Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46), Jack Miller (Yamaha Pramac) e Brad Binder (Ktm). Male, ancora una volta, l'altra Ducati di Pecco Bagnaia, soltanto 11esimo, mentre Maverick Vinales (Ktm Tech3) chiude senza tempo dopo una caduta al primo giro lanciato. Ecco la griglia di partenza del Gp di Germania. 1 M. Marquez (Ducati) 2 J. Zarco (Honda) 3 M. Bezzecchi (Aprilia) 4 F. Morbidelli (Ducati VR46) 5 P. Acosta (KTM) 6 A. Marquez (Ducati Gresini) 7 F. Quartararo (Yamaha) 8 F. Di Giannantonio (Ducati VR46) 9 J. Miller (Yamaha) 10 B. Binder (KTM) 11 F. Bagnaia (Ducati) 12 M. Vinales (KTM Tech3) 13 M. Oliveira (Yamaha) 14 F. Aldeguer (Ducati Gresini) 15 L. Marini (Honda) 16 R. Fernandez (Aprilia) 17 J. Mir (Honda) 18 A. Rins (Yamaha) 19 A. Ogura (Aprilia) 20 L. Savadori (Aprilia)
(Adnkronos) - Nel corso del 2024 il numero medio mensile di persone che lavora tramite agenzia è pari a 485mila, contro i 499mila del 2023, con un calo tendenziale annuo del 2,8%, dovuto principalmente alla diminuzione degli occupati a tempo determinato (-5,8%). Gli occupati a tempo indeterminato sono cresciuti invece del 4,9%. Sono alcuni dei dati resi noti oggi da Assolavoro. Il monte retributivo ha registrato invece una crescita non marginale con un +2,2%, a conferma di una ricomposizione della forza lavoro tramite agenzia verso un maggiore utilizzo di profili e professionalità più qualificate con livelli retributivi medi più elevati. Questa dinamica appare accentuata nella componente a tempo indeterminato, il cui monte retributivo è cresciuto molto più del numero degli occupati (+9% contro il +4,9%). Sono circa 1 milione le persone che nel 2024 hanno avuto almeno un contratto di lavoro in somministrazione. L'incidenza del lavoro in somministrazione sull'occupazione dipendente nel 2024 è pari al 2,6%. Nel 2024, a fronte di un calo su base annua della componente a termine, continua a crescere la componente della somministrazione a tempo indeterminato nel corso dell’intero anno raggiungendo a dicembre il massimo picco storico di addetti con 152mila occupati, con un +5,9% rispetto al valore dello stesso mese del 2023. Anche il dato medio mensile, pari a 147mila lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato, segna nel 2024 un incremento del 4,9% rispetto al dato medio del 2023 (140mila addetti). La componente a tempo indeterminato della somministrazione rappresenta un asset sempre più strategico per le agenzie per il lavoro nell’accompagnamento della domanda delle imprese con una offerta mirata, specializzata e continua, in un contesto di crescente shortage della forza lavoro disponibile e soprattutto di quella tecnica e più qualificata. Se si confrontano gli assunti a tempo indeterminato (o confluiti nel tempo indeterminato a seguito di trasformazioni) tra il 2010 e il 2020 in via diretta dalle aziende (esclusa la Pa) con quelli assunti a tempo indeterminato dalle agenzie, i primi superano un anno e mezzo di durata (547 giorni) nel 56,9% dei casi, mentre nel caso dei secondi la percentuale sale fino a raggiungere il 70,3%. Fatto 100 il numero dei lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato, 85 superano la durata di un anno. Dei restanti che cessano prima dei 12 mesi, 10 rientrano entro 90 giorni sempre con un rapporto a tempo indeterminato, 4 rientrano con un contratto a termine, e solo 1 non trova occupazione o esce dal mercato. La somministrazione rappresenta un'ottima soluzione per le imprese di tutti i settori. Circa il 52% dei lavoratori in somministrazione è impiegato nei servizi, ma si ha anche una forte concentrazione nell'industria. Nella somministrazione sono impiegati profili a elevata qualifica, a media qualifica, tecnici e operai specializzati. Il 61,5% dei lavoratori in somministrazione a tempo determinato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto ha una nuova opportunità lavorativa, rispetto ai lavoratori con un contratto a termine non in somministrazione le cui possibilità si arrestano al 43,1%. Anche dopo 90 giorni le possibilità sono maggiori: il 74,9% dei lavoratori in somministrazione con un contratto a termine scaduto o cessato stipula un nuovo contratto. Nel caso di lavoratori con un contratto a termine non in somministrazione le possibilità si arrestano a poco più della metà (58,1%
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.