ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Dalla Zes alla previdenza complementare, dalle misure per Transizione 5.0 alla rimodulazione del Pnrr: è arrivato l'emendamento del governo alla manovra da 3,5 miliardi, annunciato ieri in Commissione Bilancio dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. La manovra approderà nell’aula del Senato lunedì 22 dicembre e il voto finale dovrebbe tenersi martedì 23 dicembre, a ridosso della vigilia di Natale secondo quanto emerge dalla conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Spostati al 2033 i 780 milioni iscritti a bilancio quest'anno per l'avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto, ora posticipati sulla scia dello stop della Corte dei Conti. Le modifiche dispongono l’aggiornamento dell’importo del Fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa nell’anno 2026 e rifinanziano, alla luce dell’aggiornamento dell’iter amministrativo e del non perfezionamento degli impegni relative alle somme iscritte in bilancio nell’anno 2025 in conto residui rinvenienti dall’anno 2024, gli stanziamenti relativi al Ponte sullo stretto di Messina, prevedendo un incremento delle risorse nell’anno 2033 tale da lasciare inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate. Si allungano i mesi per la decorrenza del trattamento pensionistico per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata dal 2032. La proposta dispone infatti, per chi matura i requisiti per l'uscita anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, con un anno in meno per le donne) nel 2031 un posticipo della decorrenza di tre mesi. Ma quest'ultima aumenta progressivamente: a quattro mesi per chi matura i requisiti nel 2032 e 2033, a cinque mesi per chi li raggiunge nel 2034 e a sei mesi per chi li matura nel 2035 (quindi tre mesi in più rispetto al 2031). Dal 2031 il riscatto della laurea breve pesa meno per raggiungere i requisiti necessari al prepensionamento. Lo prevede una delle proposte contenute nell’ultimo pacchetto di emendamenti presentati dal governo alla manovra. Il testo chiama in causa chi matura i requisiti per l’uscita anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi) dal 1 gennaio 2031: per questi lavoratori non concorrono, al conseguimento dei suddetti requisiti, sei mesi – tra quelli di anzianità contributiva – riscattati dalla laurea breve. Il valore del riscatto diminuisce di anno in anno: per chi matura i requisiti nel 2032 non concorrono 12 mesi tra quelli di anzianità contributiva riscattati dalla laurea breve, per chi li raggiunge nel 2033 i mesi diventano 18, poi 24 per chi matura i requisiti nel 2035 e infine 30 per chi li raggiunge nel 2035. Vengono prorogate al 30 settembre 2028 le agevolazioni previste in manovra per le imprese che investono in beni strumentali, nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale in chiave Transizione 4.0 o 5.0 destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. Lo prevede una delle proposte contenuta nell'ultimo pacchetto di emendamenti presentato dal governo alla manovra. L’iperammortamento diventa quindi triennale, come annunciato nei giorni scorsi dal viceministro al Mef, Maurizio Leo. L'emendamento elimina inoltre "la maggiorazione ulteriore del costo di acquisizione per gli investimenti 'green'" e condiziona "la spettanza dell'incentivo alla circostanza che gli investimenti abbiano ad oggetto beni 'Made in Eu'". Acconto, da versare entro il 16 novembre di ogni anno, pari all’85% del contributo sui premi delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti per le assicurazioni. L'acconto versato in un determinato anno può essere scomputato, a partire dal successivo mese di febbraio, dai versamenti da eseguire nell’annualità successiva. Il meccanismo di acconto introdotto è conforme alla struttura vigente della contribuzione ssn sui premi Rca, si legge nella relazione tecnica. Rispetto al vigente meccanismo di versamento, la previsione genera un maggior gettito positivo derivante dalla quota del predetto contributo di spettanza erariale di circa 1,3 miliardi di euro per il solo 2026, atteso che su tale anno si concentreranno i versamenti previsti a legislazione vigente, oltre all’acconto previsto dalla norma in esame. Dal 2027, il nuovo meccanismo andrebbe a regime senza generare un maggior gettito. Forte incremento nel 2026 per la percentuale del credito d’imposta per la Zes unica per agricoltura, pesca e acquacoltura. Secondo quanto previsto nell'emendamento del governo alla manovra, presentato in commissione Bilancio al Senato, le percentuali che erano state rideterminate il 12 dicembre scorso dall'Agenzia delle entrate, nel 2026 salgono al 58,7839% dal 15,2538% con riferimento agli investimenti effettuati dalle microimprese e dalle piccole e medie imprese nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale e al 58,6102% dal 18,4805% con riferimento agli investimenti effettuati dalle grandi imprese nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli. In base a quanto indicato dalla relazione tecnica allegata all'emendamento, gli oneri finanziari dovuti dalle rimodulazioni sono pari a 133,29 milioni di euro. Includere, tra i soggetti che devono versare i contributi previdenziali al fondo per l'erogazione del Tfr ai lavoratori del settore privato, anche i datori di lavoro - attualmente esclusi dell'obbligo - che abbiano raggiunto la soglia dei 50 dipendenti negli anni successivi a quello di avvio dell'attività. E' un'altra delle proposte. I potenziali dipendenti interessati da questa modifica sono - si legge nella relazione tecnica - 2,5 milioni. Dal 1 luglio 2026 inoltre viene introdotto un meccanismo di adesione automatica alla previdenza complementare, con facoltà di rinuncia automatica entro 60 giorni per i lavoratori dipnedenti del settore privato di prima assunzione. Viene incrementato, a decorrere dal 2026, di un ulteriore 0,1% annuo il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti. Alla copertura dei maggiori oneri, pari a 140 milioni di euro annui, si provvede disponendo la riduzione, di pari importo, del Fondo per i farmaci innovativi che pertanto, a decorrere dall’anno 2026, è rideterminato da 1.300 milioni di euro annui a 1.160 milioni di euro annui. La disposizione di copertura, si legge nella relazione tecnica, prevede che la suddetta riduzione avvenga proporzionalmente tra le diverse tipologie di farmaci che accedono al fondo, quali i farmaci innovativi, i farmaci ad innovatività condizionata e gli agenti antinfettivi per infezioni da germi multiresistenti, rispettivamente fino a un limite massimo di 900, 300 e 100 milioni di euro annui.
(Adnkronos) - Svmposivm, brand ideato da Lea Gasparoli, giornalista di moda e critica gastronomica, compie 5 anni e festeggia con una collezione di panettoni esclusiva, per l’edizione del Natale 2025, prodotta da Mattia Ricci, vincitore del Gambero Rosso 2025 per il miglior panettone artigianale. Svmposivm riscrive il concetto di lusso mettendo insieme cibo, arte, moda e bellezza. Connessioni inedite tra mondi diversi, che rappresentano il made in Italy, racchiusi dentro la scatola di un panettone. Ma Svmposivm edizione limitata non è semplicemente un panettone. È la sintesi di un progetto, 'Rivoluzione Bellezza', ideato da Lea Gasparoli, che ha l’obiettivo di valorizzare e di tutelare l’identità e le tradizioni del nostro Paese, supportando i piccoli produttori, gli artigiani e le aziende di nicchia che rappresentano la qualità italiana e sono simbolo della nostra creatività. Ricerca, visione, cura del dettaglio, selezione e valore del lavoro sono i principi cardine della filosofia che c’è dietro alla realizzazione di Svmposivm, un prodotto che è la sintesi dell’eccellenza e della cultura italiana. A partire dal nome, che deriva dal greco antico συμπόσιον (sympósion) e che richiama storia e tradizioni conviviali ma che oggi, nell’accezione più moderna è sinonimo di cultura. Nel corso della storia del brand, sono state presentate diverse varianti del dolce simbolo del Natale e identitario della cultura gastronomica italiana, come il panettone con mandarino di Ciaculli e uva passa di Pantelleria, quello fragole e Champagne Rosé, a forma di cuore dedicato all’amore, o la versione salata con olio extravergine, olive taggiasche e capperi di Pantelleria. Ma il prodotto che rappresenta il brand è certamente il Panettone Tradizionale: nudo, senza glasse né arpelli, rigorosamente con lievito madre, arance siciliane candite artigianalmente e uvetta. Un panettone prezioso, di lusso, non per il prezzo ma per il valore del lavoro che c’è dietro, per la ricerca e la selezione delle materie prime che garantiscono un prodotto di alta qualità. Per la ricerca e per il lavoro di produttori e artigiani. Non solo per mettere a punto la ricetta ma anche per la costruzione del packaging, una scatola realizzata a mano, con chiusura a calamita e stampa a caldo in oro e platino, impreziosita da opere d’arte realizzate da artisti che creano, in esclusiva per i diversi progetti del brand, collezioni esclusive ispirate alla moda o all’arte contemporanea. "Sono convinta che oggi il vero valore sia la manodopera di eccellenza che diventa il cuore pulsante del mercato del lusso. È importante puntare su ricerca e artigianalità per realizzare un prodotto che rappresenti il valore della tradizione italiana e che al tempo stesso esprima il valore dell’estetica e dell’unicità, proprio della società contemporanea”, ha specificato Lea Gasparoli, ideatrice del progetto. Grandi pastry chef e nomi altisonanti del mondo della lievitazione hanno realizzato per Svmposivm il dolce simbolo del Natale. Per l’edizione 2025 sono due i laboratori deputati alla produzione del panettone Svmposivm: quello di Saint Vincent, del maestro pasticcere Mauro Morandin più volte premiato dal gambero Rosso per il miglior panettone Artigianale, che ha seguito la produzione di Svmposivm sin dal primo anno; e quello di Montaquila, di Fornai Ricci, dal 1967. E Svmposivm dà il benvenuto nel progetto a Mattia Ricci, terza generazione di Fornai Ricci, e vincitore del Gambero Rosso 2025 per il miglior panettone artigianale classico, e presenta il Panettone Classico, realizzato da Ricci Fornai per il brand per l’edizione 'Natale 2025': rigorosamente con lievito madre, arance di Ribera e cedro Diamante, canditi artigianalmente da Angelo Ricci, il papà di Mattia, uva sultanina, miele prodotto da apicoltori del parco nazionale d’Abruzzo, burro di centrifuga belga. Svmposivm racconta così i suoi cinque anni di storia attraverso una riedizione speciale delle opere che gli artisti hanno realizzato negli anni in esclusiva per il brand, scandita dalle creazioni dell’artista contemporaneo Marco Marciani, dell’illustratore di moda Aldo Sacchetti, dall’artista e illustratrice di moda Ludovica, della fashion designer e illustratrice di moda Maria Cristina Russo. E celebra la Festa e il Natale 2025 con una collezione a tiratura limitata, intitolata 'Grand Soirée', che sarà presentata nei prossimi giorni.
(Adnkronos) - Il finanziamento da 40 milioni di euro accordato dalla Banca europea per gli investimenti alla Commercianti indipendenti associati (Cia), una delle cooperative socie del Consorzio nazionale Conad, "punta a efficientare le attività dei nostri punti vendita" e si inserisce nel piano complessivo da 80 milioni promosso da Cia. Lo sottolinea all'Adnkronos Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia-Conad, spiegando che uno dei principali interventi sarà quello di moltiplicare gli impianti fotovoltaici presenti nel punti vendite. "Già oggi abbiamo già un'ottantina di negozi dotati di impianti fotovoltaici ma vorremmo superare quota 100, quindi vicini al 50% della nostra rete associata" continua. Ma si vuole - aggiunge - anche "intervenire sul raffreddamento dei negozi, dal gas non inquinante all'efficientamento dei sistemi, che non solo consentono un risparmio energetico importante ma migliorano anche il microclima dentro il punto vendita". Panzavolta ricorda come Cia-Conad "produce un bilancio di sostenibilità già da 2 anni, lo facciamo per l'impegno che abbiamo assunto nei confronti dei nostri soci e dei nostri stakeholder. Con il bilancio 2025, che presenteremo nel prossimo maggio, illustreremo gli impegni che ci siamo assunti e presenteremo una rendicontrazione di quanto fatto nei nostri impianti". "D'altronde - ricorda - per una azienda la sostenibilità non è più una scelta ma un obbligo. E noi lo sentiamo come tale anche dal punto di vista sociale, del territorio, delle nostre comunità e dei nostri soci". Grazie agli interventi attuati e a quelli in corso, aggiunge, " per l'impatto sull'ambiente di un nostro punto vendita crediamo di essere vicini a -30% rispetto a dieci anni fa. Senza dimenticare che questo lavoro rende più sostenibile il business dei singoli punti vendita: certo gli interventi di efficientamento costano, ma è un investimento da cui i nostri associati rientrano nel corso degli anni". "Il nostro modello - sottolinea - è la dimostrazione che si possono ottenere ottimi risultati quando si è inseriti in una rete efficiente : noi forniamo aiuti ai nostri soci con finanziamenti per gli impianti fotovoltaici e convenzioni con le aziende installatrici, e questo consente ai soci di massimizzare i risparmi possibili, senza contare altri vantaggi come l'economia di scala, gli acquisti collettivi e le attività di marketing comuni". Il manager riconosce come "c'è poi un ritorno di immagine verso i clienti perché oggi l'attenzione a queste cose da parte dei consumatori, soprattutto quelli più giovani, è molto forte". " Panzavolta evidenzia poi i risultati ottenuti sulla riduzione degli imballaggi inutili grazie alla forte presenza di prodotti a marchio Conad: "La nostra cooperativa è fra quelle con la quota più alta in Italia di prodotti con il nostro marchio, quest'anno abbiamo superato il 41% di fatturato". Questo offre un duplice beneficio "da una parte perché il prodotto a marchio costa meno mediamente di quello 'industriale' e poi perché in questi anni abbiamo fatto molto per rendere riciclabili o recuperabili gli imballaggi o comunque limitarli. Credo che sia vicino il traguardo del 75% di imballaggi biodegradabili o riciclabili, che era il nostro obiettivo". "Certo, non puo' essere solo un impegno della distribuzione ma deve essere anche delle industrie: credo però - conclude- di poter dire che su questo in generale la sensibilità è molto aumentata "