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(Adnkronos) - “Bayer è fortemente impegnata nella lotta contro l’amiloidosi cardiaca e la giornata di oggi ne è un chiaro esempio: siamo impegnati ad aumentare la sensibilizzazione e la consapevolezza di questa patologia, collaborando con le più importanti società scientifiche del settore, supportando la ricerca per comprendere sempre di più i meccanismi fisiopatologici della malattia e lavorando al fianco delle associazioni pazienti per conoscere approfonditamente i bisogni dei pazienti e dei caregiver, così da rispondere alle loro esigenze”. Lo afferma Elisabetta Genovesi, medical lead Amiloidosi di Bayer Italia, all’incontro con la stampa ‘A tutto cuore: amiloidosi cardiaca, il falso mito di una malattia rara’, tra le iniziative organizzate dalla farmaceutica in occasione del mese di ottobre, dedicato all’amiloidosi. “L’amiloidosi cardiaca è una malattia progressiva e degenerativa causata dall'accumulo di strutture proteiche fibrillari, definite amiloidi, all'interno dell’interstizio cardiaco, che ne compromettono la funzionalità - spiega -Tra le forme più comuni di amiloidosi cardiaca vi è quella da transtiretina, che può essere determinata geneticamente nel fenotipo mutato, e la forma ‘wild-type’ legata, invece, all'invecchiamento”. “Per questo mese dedicato all’amiloidosi cardiaca abbiamo organizzato la giornata di oggi, aperta al pubblico. Inoltre, abbiamo sfruttato uno dei simboli più iconici della città di Milano, un tram, per promuovere la salute del cuore e per sensibilizzare sulla amiloidosi cardiaca. Infine, abbiamo attivato dei canali social, come pagine Facebook e Instagram, per sensibilizzare la comunità scientifica e non solo su questa importante patologia, che viene ancora definita la ‘grande mascherata’ perché di difficile diagnosi e riconoscimento”, conclude Genovesi.
(Adnkronos) - FederlegnoArredo conferma il proprio impegno per la transizione sostenibile partecipando, per il terzo anno consecutivo, a Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento per la green e circular economy, in programma dal 4 al 7 novembre al Quartiere Fieristico di Rimini. Presente in Hall Sud, stand 107, la Federazione sarà protagonista di un calendario di appuntamenti dedicati ai principali temi ambientali e normativi che interessano il comparto legno-arredo, rinnovando così il proprio servizio a supporto delle imprese della filiera verso modelli produttivi sempre più sostenibili che, pur in linea con le nuove direttive europee, consentano una reale sostenibilità economica e sociale delle misure. Il 2025 rappresenta infatti un anno cruciale per il settore, con l’entrata in vigore di regolamenti come il Ppwr sugli imballaggi, l’Eudr sulla deforestazione di cui non sono ancora ben definiti i contorni e la Responsabilità estesa del produttore (Epr) che vede la Federazione e le aziende dell’arredo impegnate in un progetto concreto che ha voluto anticipare un possibile obbligo di legge. “La presenza a Ecomondo non è solo testimonianza, ma rappresentanza su temi chiave dell’economia circolare, a partire dalla tracciabilità delle materie prime, alla progettazione responsabile”, dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “La sostenibilità - prosegue - è un percorso condiviso che si costruisce insieme alle imprese e alle istituzioni, italiane ed europee con coerenza e visione. È questa la direzione che vogliamo rafforzare a Ecomondo, portando la voce di un settore che pur eccellendo sui temi della sostenibilità è pronta a migliorarsi ancora, in un quadro che sappia però tener conto della reale fattibilità di ogni misura. Un impegno che richiede coerenza, dialogo con l’Europa e la volontà di costruire un sistema industriale competitivo. Essere a Ecomondo rappresenta un’occasione per confrontarci con esperti e istituzioni, e ribadire che la transizione ecologica si costruisce attraverso un’azione di sistema”. Con la partecipazione a Ecomondo 2025, FederlegnoArredo riafferma la propria visione di transizione sostenibile come percorso collettivo, fondato su dialogo, innovazione e responsabilità condivisa. Un impegno che guarda all’Europa, ma nasce in Italia, dal valore delle sue imprese e dalla qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto dalla volontà di costruire un’economia circolare realmente competitiva.
(Adnkronos) - "Dove c'è mobilità c'è sviluppo, spesso questo aspetto si dimentica". Lo dichiara Diego Cattoni, amministratore delegato Autostrade del Brennero, in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’."In Italia abbiamo circa 6mila km di autostrade, lo stesso numero di 50 anni pur in presenza di quantità di merci e persone che si spostano in maniera esponenziale" con "gran parte dell'export che transita proprio su Auto Brennero", aggiunge spiegando che "abbiamo tre società di trasporto merci su rotaia, questo rappresenta un piano di investimento importante, soprattutto sull'intermodalità: gomma-ferro-acqua-aria.