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(Adnkronos) - “Nell'adulto e nell'anziano alcune indagini parlano di gravi effetti, spesso con sintomi più importanti rispetto all'influenza” a causa del “virus respiratorio sinciziale (Rsv). Oggi, la disponibilità di vaccini che proteggono verso questo virus ci dà l’opportunità di ridurre complessivamente l'impatto di queste patologie e di rafforzare il valore delle vaccinazioni. Sono immunizzazioni che permetteranno di ridurre l'impatto di queste infezioni respiratorie, le ospedalizzazioni, i decessi e l'uso improprio degli antibiotici per queste patologie”. Lo ha detto Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’Azienda Irccs ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano, in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale. Nel corso dell’incontro si è parlato dell’epidemiologia dell’Rsv, di chi sono i soggetti più a rischio, di come prevenire la malattia e dunque dell’arrivo del primo vaccino specifico per questo virus respiratorio. “Il principale protagonista nel passato era l'influenza - aggiunge - Il Covid ha superato il virus influenzale ma in realtà studi del passato, oggi ulteriormente approfonditi, mostrano la presenza di altri coprotagonisti che sono quelli che fanno la differenza di anno in anno in termini di infezioni, come il virus respiratorio sinciziale (Rsv) conosciuto per gli effetti pesanti della bronchiolite, una malattia che fa spaventare giustamente i genitori e che ha effetti veramente pesanti in termini di ospedalizzazione e terapia intensiva”.
(Adnkronos) - Tra le mete di montagna più rinomate in Italia, Cortina d’Ampezzo è quella maggiormente richiesta dai Paperoni in cerca di una casa di lusso in cui trascorrere le vacanze. La celebre località sciistica veneta si aggiudica infatti circa il 40% delle preferenze totali, nonostante sia, tra quelle analizzate, anche quella in cui i prezzi per acquistare immobili di pregio sono più alti, pari a circa 16.000 euro/mq di media, con una crescita intorno al 10% rispetto al 2023. E' quanto evidenziato da uno studio di LuxuryEstate.com, il portale immobiliare leader nel settore del lusso e partner di Immobiliare.it, che ha analizzato domanda e prezzi del mercato immobiliare di lusso in alcune famose destinazioni montane del nostro Paese. Le destinazioni analizzate sono: Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Badia, Madonna di Campiglio (frazione di Pinzolo), Sestriere, Cervinia (frazione di Valtournenche), Bormio. La seconda città più richiesta, alle spalle di Cortina, con il 26,5% della domanda complessiva, è Courmayeur, che però presenta prezzi al metro quadro decisamente più bassi, intorno ai 10.000 euro, addirittura in diminuzione del 4% circa nel confronto con il 2023. Il terzo posto, in termini di interesse, è occupato da Badia, prestigiosa meta trentina, con l’11% circa delle ricerche. Qui, i costi delle case di lusso sono una via di mezzo tra quelli di Cortina e di Courmayeur, e raggiungono i 12.000 euro/mq, in rialzo appena dell’1% rispetto a 12 mesi fa. Scorrendo verso il basso la classifica delle località più desiderate, in quarta posizione c’è Madonna di Campiglio, con il 10% delle richieste complessive e prezzi che superano di poco quelli di Badia, fermandosi appena sotto i 13.000 euro/mq. Nella celebre destinazione trentina, però, si nota una crescita dei costi delle case di lusso rispetto allo scorso anno simile a quella di Cortina, pari al +10% circa. Quinto e sesto posto, nell’ordine, per Sestriere e Cervinia, ma in queste due destinazioni la richiesta di immobili di pregio si abbassa notevolmente, fermandosi rispettivamente al 4% e al 3,5% del totale. A livello di prezzi, la celebre meta sciistica valdostana si aggira intorno agli 8.000 euro/mq, mentre quella piemontese rimane sotto i 6.000 euro/mq medi, mostrando una certa stabilità nel paragone con 12 mesi fa. Bormio, in provincia di Sondrio, chiude la graduatoria delle sette località esaminate, con la domanda di case di lusso al 2% circa. I prezzi sono invece poco più alti rispetto a quelli di Sestriere, con una media appena superiore ai 6.000 euro/mq. Anche qui, però, come per Cortina e Madonna di Campiglio, l’aumento dei costi rispetto a 12 mesi fa è elevato, sempre attorno al 10%. In quasi tutti i territori montani presi in esame, la villa è la tipologia di abitazione di lusso più richiesta: a Madonna di Campiglio si arriva addirittura all’88% di preferenze per le soluzioni indipendenti, ma la percentuale è elevata anche a Sestriere, dove si raggiunge il 74%. A Courmayeur il 67% delle ricerche è rivolto verso ville di pregio, mentre a Badia il 58%. La villa è l’abitazione prediletta anche a Cervinia (54% circa) e Cortina (52%). Solo a Bormio vincono gli appartamenti, che raccolgono quasi il 59% delle preferenze totali. "Gli immobili nelle località montane - afferma Paolo Giabardo, ceo di LuxuryEstate.com - svolgono spesso la funzione di seconde case in cui trascorrere periodi di vacanza con la propria famiglia, soprattutto nel periodo sciistico. Per questo, si va spesso alla ricerca di ambienti dalle ampie metrature, adatti ad accogliere parenti e amici, e appartati, esigenza che una soluzione indipendente può soddisfare in maniera certamente migliore rispetto a un appartamento". Guardando, infine, alle metrature più gettonate, i dati evidenziano una interessante differenza tra Cortina e Courmayeur: se nella località veneta, infatti, circa il 60% delle richieste è rivolto a immobili di lusso che non superino i 120 metri quadri - e questo rispecchia l’andamento generale delle mete montane oggetto di questo studio - nella destinazione valdostana si vira invece, in oltre il 50% dei casi, su abitazioni di pregio ben più spaziose, con metrature superiori ai 170 metri quadri.
(Adnkronos) - Rewriters Fest, il primo festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale che si è svolto a Roma, ha chiuso i battenti con la prima edizione del Premio Assante, in memoria del compianto Ernesto Assante, giornalista e critico musicale. Il premio, una scultura luminosa realizzata dall'artista Marco Lodola, è stato consegnato da Leo Gassmann ai Velia, band romana che nasce dalla fucina dell’Officina Pasolini, l’hub culturale gestito da Tosca. Dopo la prematura scomparsa di Ernesto Assante, Eugenia Romanelli, fondatrice del festival, ha chiesto al giornalista e produttore, Stefano Bonagura di assumere la direzione musicale del premio. Bonagura, accettando l'incarico, ha voluto omaggiare il suo predecessore intitolando il premio in suo onore e ha formato una giuria di esperti composta da Gino Castaldo e Luca De Gennaro. Tra i finalisti del premio, oltre ai vincitori Velia, figuravano il gruppo toscano Unadasola e Heren Wolf, artista italiano che attualmente risiede e lavora a Londra. Questa selezione ha evidenziato l'impegno del festival nel promuovere artisti che rappresentano diversità e innovazione nel panorama musicale.