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(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato che inizierà a inviare da oggi le prime lettere sui dazi e sugli accordi commerciali, prima della scadenza. "Sono lieto di annunciare che le lettere e/o gli accordi tariffari degli Stati Uniti con vari Paesi del mondo verranno consegnati a partire dalle 12 di lunedì 7 luglio", le 18 in Italia, ha scritto Trump sul suo social network Truth. Trump ha poi minacciato ulteriori dazi del 10% ai Paesi Brics riuniti al vertice a Rio de Janeiro, tra cui Russia, Cina, Brasile e India. "Qualsiasi Paese che si allinei alle politiche antiamericane dei Brics verrà soggetto a un'ulteriore tariffa del 10%. Non ci saranno eccezioni a questa politica", ha scritto ancora Trump. "Avremo diversi annunci nelle prossime 48 ore" ha dichiarato il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, a proposito dei negoziati sui dazi in corso tra gli Stati Uniti e alcuni Paesi, inclusa l'Unione Europea. "Saranno un paio di giorni impegnativi", ha spiegato Bessent in un'intervista alla Cnbc, sottolineando che "ciò che preoccupa il presidente Trump è la qualità degli accordi, non la quantità". E da Pechino arriva la rassicurazione che i Brics non cercano lo scontro commerciale. "Per quanto riguarda l'imposizione dei dazi, la Cina ha costantemente ribadito la sua posizione secondo cui nelle guerre commerciali e tariffarie non ci sono vincitori e il protezionismo non è una via d'uscita", ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri, Mao Ning. I Brics - ha continuato - sono "un'importante piattaforma per la cooperazione tra mercati emergenti e paesi in via di sviluppo". Si tratta, ha proseguito, di un raggruppamento di stati che "promuove apertura, inclusività e cooperazione reciprocamente vantaggiosa" e "non promuove scontri tra fazioni né prende di mira alcun Paese". L'Ue intanto continua i negoziati per raggiungere un accordo commerciale che eviti l'imposizione dei dazi minacciati dal presidente Usa. "Continuiamo a lavorare verso la scadenza del 9 luglio, e in questo senso, i contatti a livello politico e tecnico tra Ue e Stati Uniti continuano", afferma un portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, aggiungendo che "non sono previsti incontri di persona" tra rappresentanti Ue e Usa, ma la situazione "potrebbe cambiare con pochissimo preavviso, se fosse necessario". Ieri la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Trump hanno avuto un colloquio telefonico, con un "buono scambio", hanno reso noto oggi i portavoce dell'esecutivo Ue Stefan de Keersmaecker e Olof Gill. Von der Leyen "resta in contatto con i leader Ue" e "sono stati fatti dei progressi". L'obiettivo resta quello di chiudere un accordo in campo commerciale tra Usa e Ue "entro il 9 luglio". Riguardo alla nuova scadenza del primo agosto, menzionata dal segretario al Tesoro Scott Bessent, per Gill "bisognerebbe chiedere agli Usa. Sono loro che dicono delle cose poi ne dicono altre. Noi continuiamo a lavorare per ottenere come minimo un accordo di principio entro il 9 luglio". Per quanto riguarda i contatti con i rappresentanti permanenti, "siamo in contatto regolare con gli Stati membri. Ma ci consultiamo con loro quando c'è qualcosa di concreto su cui consultarsi. Continuiamo a negoziare a tutti i livelli. Quando saranno stati fatti sufficienti progressi, ci consulteremo". "Contrariamente a quanto si poteva temere", gli europei sono uniti nei negoziati con Washington per raggiungere un accordo sui dazi nonostante i loro "diversi" interessi nazionali. Ad affermarlo ai microfoni della radio francese 'Rtl' è Laurent Saint-Martin, ministro francese con delega al commercio estero. Questo approccio comune "sarà utile per il futuro", in particolare per concludere "accordi commerciali con il resto del mondo", sottolinea il ministro. Il quadro dei negoziati "è complicato da diversi mesi" anche perché da parte europea "è la Commissione che, a nome di tutti gli Stati membri, deve condurre questi negoziati", mentre ogni Paese ha "diversi interessi prioritari" da tutelare. "Possiamo considerare che un piccolo aumento dei dazi doganali può essere accettato se, e solo se, su alcuni settori chiave dell'export europeo, e in particolare francese - penso all'aeronautica, ai nostri vini e liquori, ai nostri cosmetici - i dazi doganali possono essere ridotti", spiega il ministro sottolineando la posizione della Francia. "Questo è ciò che si sta ancora discutendo" nelle "ultime ore di colloqui" con gli Stati Uniti. Da questa vicenda, spiega ancora il ministro francese, "ne usciremo con un'unità europea che sarà utile per il futuro, e in particolare per la ricerca di accordi commerciali con il resto del mondo". per Saint-Martin "non ci sono solo gli Stati Uniti nella vita. Firmeremo accordi commerciali anche con India, Malesia, Filippine, Indonesia e Australia". "E forse anche con il Sudamerica, se riusciremo a far evolvere l'accordo Mercosur", spiega il ministro sottolineando che l'accordo "così com'è non piace" alla Francia per la mancanza di ‘protezione’ per la filiera bovina.
(Adnkronos) - "Limite di velocità a 30km all'ora? Attendiamo una vera concertazione, cosa che purtroppo l'assessore Patanè non è abituato a fare. In certe zone, in certe vie o anche in certi rioni di Roma potremmo anche essere favorevoli per una sicurezza dei pedoni e dei tavoli che abbiamo all'aperto come pubblici esercizi, in altre parti della città rischieremmo degli autogol clamorosi. Però auspichiamo un incontro con delle proposte sia sui rioni che sulle vie. La nostra vuole essere un'apertura con approfondimento. Non può essere, come già avvenuto in altre casi, che tutto si risolve con un provvedimento dall'alto e in una settimana si vuole approvare tutto, come già successo con questa amministrazione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, l'organizzazione di rappresentanza dei pubblici esercizi capitolini, commenta l'annuncio su Roma a 30 all'ora fatto all'Adnkronos dall'assessore alla Mobilità Eugenio Patané.
(Adnkronos) - In collaborazione con Henkel Una nuova generazione di cartucce in cartone per sigillanti e adesivi di montaggio Pattex, caratterizzata da un design innovativo che aumenta significativamente la sostenibilità dei prodotti, in grado di migliorare l’esperienza dei consumatori sarà disponibile a partire dal mese di settembre 2025 per i sigillanti siliconici sanitari e multiuso, e sarà gradualmente estesa alle altre categorie di prodotto. Lo annuncia Henkel che, in linea con i suoi ambiziosi obiettivi di sostenibilità, negli ultimi anni ha avviato diversi progetti a livello globale per innovare in modo sostanziale il sistema delle cartucce, senza compromettere le prestazioni del prodotto, anzi migliorandone le modalità di utilizzo. La nuova generazione di cartucce in cartone ha richiesto circa 2 anni di lavoro per la progettazione, lo sviluppo e le necessarie verifiche, coinvolgendo oltre 3mila utenti professionisti e fai-da-te. L’attuale tecnologia delle cartucce, sviluppata a partire dagli anni Trenta del Novecento, infatti, prevede l’uso di taglierini per l’apertura, richiede tempo per preparare l’applicazione del prodotto e genera una notevole quantità di rifiuti di plastica. “La nuova generazione di cartucce - afferma Albert Lipperheide, direttore Consumer & Craftsmen di Henkel Adhesive Technologies per Italia e Grecia - rappresenta un notevole progresso in termini di sostenibilità e, al tempo stesso, migliora l’esperienza di chi sceglie Pattex per il lavoro o il fai-da-te, senza compromettere in alcun modo la qualità e le prestazioni che i nostri clienti ben conoscono. Siamo convinti che queste nuove cartucce siano un elemento differenziante nel mercato degli adesivi e dei sigillanti, in cui le aspettative degli utenti sono sempre più elevate”. Le cartucce convenzionali sono realizzate principalmente in plastica e, una volta utilizzate, devono essere smaltite tra i rifiuti indifferenziati poiché la confezione risulta contaminata dai residui di adesivo o sigillante. Le nuove cartucce sviluppate da Henkel sono composte da cinque elementi principali: il tappo superiore, il beccuccio, l’anello e il pistone, tutti realizzati con almeno il 49% di plastica riciclata, e il tubo esterno in cartone riciclato al 100% con una sacca interna in pellicola. Grazie a questa innovativa struttura, la quantità di plastica per unità si riduce di almeno il 51% rispetto alle cartucce standard attualmente in uso. Inoltre, le parti contaminate dal prodotto (il tappo superiore, il beccuccio, il pistone e la sacca interna) possono essere facilmente separate e smaltite tra gli indifferenziati, mentre il tubo in cartone e l’anello sono avviati a riciclo, rispettivamente nella raccolta della carta e della plastica. Questo consente di ridurre la quota di rifiuti non riciclabili fino al 73%. “Raggiungere l'obiettivo di net zero, cioè zero emissioni nette entro il 2045 - illustra Stefano Honisch, responsabile Application Engineering Consumer & Craftsmen, Henkel Adhesive Technologies - è sicuramente un impegno importante. Nei 161 stabilimenti Henkel nel mondo il focus è quello di ridurre l'impatto energetico utilizzando, sempre di più, energia da fonti rinnovabili e, nell'ambito prodotti, cercando sempre di più di utilizzare materie prime non fossili, ma che arrivino da materiali di tipo naturale o biogenerati. Abbiamo ad esempio, la colla Pritt Stick - evidenzia - che ad oggi è realizzata con il 97% di ingredienti completamente naturali. Un secondo fronte è quello di garantire la riciclabilità a fine vita della confezione stessa. Da questo punto di vista sicuramente il 2024 ha portato ad eccellenti risultati con l’89% delle confezioni riusabili o riciclabili”. La nuova cartuccia Pattex è “un'innovazione molto importante perché coniuga 2 fattori rilevanti - spiega Marta Carvelli, responsabile Marketing & Trade Marketing Consumer & Craftsmen, Henkel Adhesive Technologies - Al tema della sostenibilità, che è sempre più un driver di scelta anche per i nostri consumatori, uniamo, d'altro lato, l’uscita sul mercato con una cartuccia non solo più sostenibile ma anche più pratica e più facile da usare per il consumatore finale. La cartuccia, inoltre, è anche più sicura nell'utilizzo perché non richiede l'impiego di taglierini. Per quanto riguarda la sostenibilità - rimarca - parliamo di cartucce che hanno il 50% di plastica in meno rispetto a una normale e anche una riduzione del 70% di materiali non riciclabili. Per quanto riguarda invece la facilità d'uso - chiarisce - la cartuccia ha un’apertura automatica anche richiudibile, che non necessita di taglierini per essere aperta e che si adatta in termini di spessore del beccuccio al 90% delle applicazioni. Inoltre, la cartuccia consente un risparmio anche di tempo di circa il 30% nell'esecuzione del lavoro di sigillatura”. I sigillanti Pattex con le nuove cartucce in cartone saranno disponibili in Italia a partire dal mese di settembre 2025 nei principali punti vendita Gdo, bricolage e fai-da-te, ferramenta e attraverso i maggiori portali e-commerce.