ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Io ci spero un po'", così Noemi ha parlato del desiderio di diventare mamma. La cantante è stata ospite oggi, sabato 1 marzo, a Verissimo per un racconto inedito della sua carriera, della sua vita privata e dell'esperienza al Festival di Sanremo 2025 dove ha partecipato con il brano 'Se t'innamori muori'. Noemi ha parlato del suo matrimonio con Gabriele Greco, bassista della sua band: "Ero molto sfortunata in amore prima di incontrare Gabriele. Ormai stiamo insieme da 16 anni ed è stata la prima persona con cui mi sono davvero buttata, senza limitarmi". "La vita di coppia non bisogna mai darla per scontata. Si attraversano periodi belli, altri più complicati”, ha raccontato Noemi. Noemi ha espresso il desiderio di diventare mamma: "La notte questo pensiero un po’ mi sveglia. Io ci spero un po’". La cantante ha confessato di aver sofferto di derealizzazione in passato: "Ho vissuto un periodo in cui mi sentivo persa. Dopo il 2012, ho vissuto un periodo di derealizzazione - racconta Noemi -, pensavo di essermi staccata dalla realtà. C'erano delle cose che dentro di me non avevo ancora risolto e Gabriele mi è stato accanto e non è mai fuggito".
(Adnkronos) - Alle porte della primavera, dal 9 al 17 marzo, in occasione delle celebrazioni di San Patrizio, torna la quarta edizione della Ireland Week, un evento diffuso che è riuscito a distinguersi tra le settimane tematiche milanesi con un calendario ricco e coinvolgente, per diffondere una cultura irlandese trasversale, portando tradizione, arte e innovazione in ogni angolo della città. Nata nel capoluogo lombardo, si è rivelata un format vincente esportato in Francia, Spagna, Svizzera e Austria, conquistando una vasta eco internazionale. E, anche se Milano rimane il cuore dell’iniziativa, quest’anno, l’Ireland Week varca i confini lombardi con gli eventi gemellati di Genova e Livorno. Nell’ambito dell’evento torna 'A Taste of Ireland', il food festival presentato da Bord Bia - ente governativo irlandese per la promozione dei prodotti food & beverage - che celebra le eccellenze gastronomiche dell’Irlanda, invitando tutti alla scoperta delle sue prelibatezze. Anche nel 2025, un programma ricco di iniziative animerà per otto giorni la città di Milano, con l’aggiunta di alcune novità, come, per esempio, la partecipazione alla fiera 'Fa’ la cosa giusta' e il focus sul cicloturismo, entrambi legati al tema della sostenibilità. L’obiettivo è raccontare l’Irlanda da prospettive inedite, coinvolgendo il pubblico attraverso esperienze immersive che ne celebrano l’unicità. Si parte domenica 9 marzo a Cascina Cuccagna con Experience Ireland dove, grazie alla presenza di numerosi ospiti in arrivo dall’Irlanda, andranno in scena laboratori creativi, degustazioni, presentazioni, danza, musica, incontri letterari e tanto altro. La settimana prosegue con tanti eventi diffusi: artisti di strada con un repertorio di musica irlandese e ballerini di danze tradizionali si esibiranno in alcuni punti della città, portando a Milano questa tipica usanza delle strade di Dublino. Interessante programma anche per il film festival al Palazzo del Cinema Anteo, che proporrà cinque titoli ambientati in Irlanda o connessi all’isola di Smeraldo; in evidenza anche la mostra fotografica outdoor con inedite immagini spettacolari esposte in Via Dante: il tema di quest’anno sarà “Viaggio in Irlanda: luoghi ed esperienze uniche”. “Siamo lieti di annunciare la quarta edizione dell'Ireland Week a Milano, un evento che continua a crescere ed evolversi grazie all'entusiasmo e alla partecipazione del pubblico. Il grande successo delle scorse edizioni ci ha permesso di espandere il format in altre città italiane ed europee, portando la cultura irlandese sempre più vicino a nuove comunità. Un ringraziamento speciale va al Comune di Milano per il suo patrocinio e a tutti i nostri partner, senza i quali questo straordinario progetto non sarebbe possibile. Siamo fieri di aver trasformato, in Italia, il giorno di San Patrizio in un'intera settimana di celebrazioni, rendendo la cultura irlandese accessibile a tutti con eventi in gran parte gratuiti”, commenta Marcella Ercolini, direttrice Italia di Turismo Irlandese. Dal 9 al 17 marzo, una selezione di ristoranti del capoluogo meneghino e d’Italia proporrà piatti creati con materie prime irlandesi d’eccellenza, come la carne di manzo Grass Fed, l’agnello, gli scampi, le ostriche e il salmone biologico. 'A Taste of Ireland' è un invito a immergersi nei sapori unici dei prodotti dell’Isola di Smeraldo: per una settimana, in tutta Italia, si avrà la possibilità di vivere un viaggio esperienziale attraverso i sapori e i profumi di ingredienti pregiati, valorizzati dall’estro creativo di chef italiani che fanno della qualità un punto fermo della loro filosofia di cucina. Il food festival consolida la partnership di Bord Bia con Jre-Jeunes Restaurateurs d'Europe, associazione che raccoglie i più giovani e rappresentativi chef dell’alta ristorazione, e vede il coinvolgimento dello Chefs’ Irish Beef Club (Cibc), iniziativa gestita da Bord Bia di cui fanno parte veri e propri chef Ambassador della carne di manzo irlandese. “'A Taste of Ireland' è un’iniziativa a cui teniamo particolarmente che ci permette, grazie alla viva partecipazione degli chef Jre, di dialogare in maniera ancora più diretta con i consumatori italiani, invitati a degustare e scoprire l’unicità dei prodotti irlandesi, reinterpretati dai più rilevanti e promettenti chef del panorama italiano”, dichiara Francesca Perfetto, Market Specialist di Bord Bia. “L'Italia continua a essere un partner commerciale di primo livello per l'Irlanda nel settore alimentare e delle bevande - spiega - con esportazioni che nel 2024 hanno superato i 465 milioni di euro e i consumatori italiani, da sempre attenti all’eccellenza degli ingredienti che scelgono per le loro tavole, giocano un ruolo fondamentale: il 67% di loro, infatti, si dichiara disposto a spendere di più per la carne di manzo irlandese, perché sinonimo di alta qualità, alimentazione Grass Fed e di una materia prima proveniente da un allevamento in armonia con la natura”. Tra le novità del 2025 la partecipazione dell’Irlanda a 'Fa’ la cosa giusta', in calendario a Rho Fiera, il 14, 15 e 16 marzo, che riflette la grande attenzione per la sostenibilità ambientale e sociale in tutta l’isola d’Irlanda. E presso lo stand i visitatori potranno sperimentare anche l’ebrezza di pedalare lungo la Wild Atlantic Way, grazie alla collaborazione con la storica bottega e marchio di bici 'Rossignoli'. Sempre in collaborazione con Rossignoli, il 13 marzo si terrà l’incontro 'Irlanda in bici' con esperti di cicloturismo per approfondire questa modalità di viaggio e condividere le loro esperienze su come praticarla in Irlanda. Anche nel 2025 - anno che vedrà l’Irlanda di nuovo in evidenza per aver prestato la sua bellezza a produzioni stellari come la seconda stagione di 'Mercoledì' e 'The Knight of the Seven Kingdoms', spin off di 'Game of Thrones' - all’Anteo Palazzo del Cinema andrà in scena la rassegna Ireland Film Festival con la possibilità di vedere al cinema film in lingua originale. Si inizia lunedì 10 con 'Brooklyn', martedì 11 ci sarà 'Belfast', mercoledì 12 'Nothing Compares', giovedì 13 'The Banshees of Inisherin' e si chiude venerdì 14 con il titolo inedito in Italia 'The Problem with People'. Il costo promozionale del biglietto è di 2,5 euro, ad eccezione dei film 'Nothing Compares' e 'The Problem with People' per cui la visione sarà gratuita (si consiglia la prenotazione). Oltre ai celebri gruppi musicali Buskers e gruppi di ballerini esperti che si esibiranno nel corso della settimana in diversi punti della città, la musica sarà in primo piano anche nel fine settimana di San Patrizio con i concerti all’Hard Rock Cafè con tribute band Lizberries ai Cranberries. Altri momenti musicali ci saranno nel fine settimana allo Spirit de Milan, con il festival Spirit of Ireland e il suo un ricco calendario di eventi, e in altri locali storici - solo per citarne alcuni - come il Pogue Mahone’s Pub, il Mullighan’s, l’Old Fox Pub, mentre all’Harp Pub - Guinness, l’11 marzo, oltre alla musica, ci sarà un aperitivo organizzato in lingua, organizzato da English for family. La settimana dell’Ireland Week coincide con la fase finale di una supersfida rugbistica come il torneo Guinness Sei Nazioni e il 15 marzo l’attenzione sarà tutta sul match romano di Italia-Irlanda, alle ore 15.15, trasmesso in diversi pub cittadini. E per godersi un po’ di sport dal vivo ci saranno anche match di calcio gaelico Gaa. L’Ireland Week quest’anno avrà un forte legame anche con due interessanti eventi a Genova e Livorno. Nel capoluogo ligure, presso il rinomato Mercato Orientale, dall’11 al 17 marzo andrà in scena 'San Patrizio al Mog', uno spin-off dell’Ireland Week, che metterà insieme delizie gastronomiche, degustazioni, attività per bambini. Livorno riceverà invece idealmente il testimone dall’Ireland Week milanese il 17 marzo, giorno in cui prende il via il 'San Patrizio Livorno Festival', sostenuto dai Cavalieri della Stella d'Italia irlandesi: i grandi scrittori John Banville (Lifetime Patron) e Catherine Dunne (co-fondatrice e co-direttrice). L’evento si svolgerà dal 17 al 23 marzo, offrendo il programma più ambizioso di sempre con una settimana di letteratura, musica, performance e un focus sull’innovazione. Ricco il parterre di ospiti internazionali, che, insieme alla fitta rete di attori locali, daranno vita a tavole rotonde, spettacoli musicali, conferenze ibride e laborator (per informazioni approfondite: italish.eu/splf-home-ita). Nel corso della Ireland Week sarà possibile approfittare di numerose offerte di viaggio primaverili riservate a chi vorrà prenotare un soggiorno in Irlanda: voli, soggiorni, attività, escursioni e tante idee di viaggio pubblicate sul sito Irelandweek.it. Con il ricco calendario culturale in programma e i sapori unici di 'A Taste of Ireland', l’Ireland Week, infatti, è l’occasione giusta per trarre ispirazione per un primo viaggio sull’isola di smeraldo o per godersi un po’ di Irlanda vicino a casa in attesa della prossima vacanza sotto i suoi cieli immensi.
(Adnkronos) - Myplant & Garden 2025 si è conclusa con un successo straordinario, consolidandosi tra gli eventi leader a livello internazionale per il settore del verde vegetale, progettato e costruito. La fiera ha registrato nuovi record, superando gli 800 espositori e sfiorando le 27.000 presenze nei padiglioni. Myplant ha saputo offrire ancora una volta chiavi di lettura e contenuti di altissimo livello per ogni ambito delle filiere coinvolte, dando vita a un gigantesco ecosistema di dialogo privilegiato tra ricerca, mercati, innovazione, tecnologia, tradizione, qualità, materiali, ambiente, sviluppo, presentando nuovi stimoli per il futuro dell’intera industria orto-florovivaistica, dal giardinaggio allo sviluppo urbano, ai campi e impianti sportivi, ai nuovi trend floreali, al paesaggismo, alla realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato. "Avevamo promesso una esplosione di natura, innovazione, proposte e vitalità: un Big Bang tinto di verde con tante sfumature multicolori -afferma Valeria Randazzo, exhibition manager di Myplant-. Siamo pienamente soddisfatti, i risultati parlano chiaro: i numeri, i commenti, l’atmosfera nei padiglioni, i riscontri commerciali, istituzionali e culturali sono di enorme spessore. Registrate le prime adesioni per Myplant Middle East". L’edizione 2025 ha superato le attese, con 810 marchi espositori (+50 rispetto all’edizione precedente), una superficie espositiva di 55.000 mq (+5.000), e ha sfiorato i 27.000 visitatori (quasi 25.000 nel 2024) provenienti da tutto il mondo. La manifestazione ha visto una significativa crescita delle presenze internazionali, consolidandosi come piattaforma strategica per il business e il networking a livello globale. Queste le principali chiavi lettura della nona edizione di Myplant & Garden, la più importante fiera internazionale in Italia dedicata ai professionisti dell’orto-florovivaismo, del garden, del paesaggio e del verde sportivo. Lombardia, Veneto, Toscana e Olanda al vertice della classifica delle provenienze degli espositori, aumentati di 50 unità e ben distribuiti nei 9 macrosettori espositivi (vasi, vivai, tecnica, servizi, macchinari, fiori, decorazione, sport landscape, arredo giardino) e nei 55.000 mq di fiera, passando anche per le affollate aree esterne per gli show cooking dei barbecue e i workshop di tree climbing e per i boscaioli. Duecento le delegazioni ufficiali rientrate nel Buyers program tra i padiglioni provenienti da 45 Paesi e 5 continenti. Da tutta Europa, Ue ed extra Ue, con Germania, Spagna, Romania e Francia in primis e Medio Oriente, con un exploit molto importante per numero e portata di Press 2 delegati ufficiali dagli Emirati Arabi, Qatar, Arabia Saudita, Kuwait, le delegazioni di compratori più cospicue. Un segnale molto forte che Myplant ha voluto dare ai mercati, in vista della prima edizione di Myplant & Garden Middle East che si terrà nel Dubai Exhibition Centre (15-17 novembre 2025), il cuore dell’area che ha ospitato l’Expo Dubai. Myplant Middle East, organizzata di concerto con Ieg Middle East e fortemente voluta dal Consorzio Myplant, sarà la prima fiera italiana del verde a Dubai, nonché l’unica manifestazione dedicata alle filiere del verde ornamentale in Medioriente. Segnali estremamente incoraggianti sono giunti dalla partecipazione di buyer da Asia (Cina in testa), America, Oceania e Africa, così come dalle 125 aziende estere ufficialmente preaccreditate in fiera: tra le attività più rappresentate, si segnalano il commercio a 360 gradi di prodotti da giardino e giardinaggio, garden center, progettazione del paesaggio e manutenzione del verde, edilizia e costruzione, sviluppo immobiliare e territoriale, fiore reciso e decorazione, centrali di acquisto, Gd, Gds, centri Diy e brico, vivai, cura, difesa e nutrizione di piante e terreni, macchinari, orticoltura, parchi, orti botanici, Ppaa per il verde pubblico (da Europa e Medio Oriente). Presentato in anteprima all’apertura della fiera, il primo Rapporto nazionale sul settore florovivaistico - promosso da Coldiretti, Assofloro e Myplant e realizzato in collaborazione con Centro Studi Divulga e Istituto Ixé - ha certificato un altro traguardo storico per le produzioni italiane: nel 2024 il comparto ha toccato quota 3,3 miliardi di euro di valore alla produzione, registrando il valore più alto di sempre, pari a un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente e del 30,8% in 10 anni. A trainare la crescita è soprattutto l’export, che ha chiuso l’anno con un valore di 1,3 miliardi di euro (principalmente, nell’ordine, verso Francia, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e Regno Unito), confermando l’alta qualità delle produzioni italiane, un fattore distintivo riconosciuto in tutto il pianeta: l’Italia è il secondo esportatore europeo e il terzo esportatore mondiale. Se da un lato il florovivaismo si conferma un pilastro dell’agricoltura e dell’economia italiana, dall’altro deve fare i conti con una congiuntura internazionale sfavorevole e la necessità di fronteggiare gli sbalzi climatici (secondo il Rapporto, il 65% delle imprese è stato interessato, negli ultimi 3 anni, da eventi climatici quali alluvioni, grandinate, vento…): elementi di grande impatto per i costi di produzione e trasporto, con aumenti del +83% per l’energia, +45% per i fertilizzanti e +29% per sementi e piantine rispetto al 2020. A questo si aggiunge il problema della concorrenza sleale da parte delle importazioni a basso costo, spesso provenienti da Paesi che non rispettano gli stessi standard fitosanitari (il 75% delle aziende intervistate nel Rapporto è stato interessato, negli ultimi 3 anni, da una fitopatologia; la diffusione di nuove fitopatologie è un problema segnalato dal 36% delle aziende), ambientali e di tutela dei lavoratori. Il settore florovivaistico non è solo un’importante risorsa economica, ma ha anche un impatto positivo sul benessere sociale, grazie ai benefici delle aree verdi sulla salute e qualità della vita. Un legame emerso in tutta evidenza nei convegni, cui hanno preso parte scienziati, ricercatori, giornalisti e rappresentanti delle massime istituzioni locali, regionali, nazionali e internazionali. Un 'filo verde' che ha attraversato trasversalmente gran parte dei dibattiti, dallo sport all’urbanistica, dalla biodiversità alle certificazioni. Il verde è salute, e "il potenziale del capitale verde nell’affrontare questioni ambientali, salutistiche e sociali è enorme", sostengono da Myplant. Ogni euro investito nel verde pubblico si rivaluta e tesaurizza attraverso benefici ecosistemici. Il verde come materia prima di progetto diviene baluardo climatico, barriera antinquinamento, motore di inclusione e sicurezza sociale, bastione nella protezione ambientale, fattore di resilienza territoriale e tutela idrogeologica, custode di biodiversità. Con evidenti ricadute economiche dirette e indirette, materiali e immateriali, come ben evidenziato in fiera e sottolineato dal premio nazionale La Città per il Verde, organizzato dalla casa editrice Il Verde Editoriale, l’unico riconoscimento nazionale assegnato alle amministrazioni comunali, enti pubblici, strutture private a finalità pubblica e associazioni di volontariato, che si sono distinte in opere di realizzazione, valorizzazione, manutenzione e riqualificazione del verde. Così come la proclamazione del progetto vincitore del contest I Giardini di Myplant per la riqualificazione di un’area verde e terapeutica presso l’Ospedale Niguarda di Milano, organizzato con Fondazione Minoprio e AIAPP. O, ancora, l’importanza dell’architettura del paesaggio nei processi di riqualificazione urbana e territoriale in ottica verde, come confermato negli incontri della Landscape Area curata da Sabina Antonini-En Scape network: un parterre di confronti di alto livello in cui si sono alternati nomi noti del landscape internazionale, imprese e professionisti, per parlare di biodiversità e rigenerazione urbana, illuminazione del verde urbano, nuovi brani di città, materiali innovativi e digitalizzazione dei processi progettuali.