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(Adnkronos) - Gli occhi di Lorenzo Musetti non mentono. L'emozione c'è, si sente e si vede. Il toscano è arrivato a Torino dopo una lunga rincorsa alle Atp Finals e oggi, lunedì 10 novembre, esordirà nel Torneo dei maestri contro Taylor Fritz. Una sfida decisiva per l'azzurro, inserito nel gruppo di Carlos Alcaraz. Per qualificarsi alle semifinali, è già un grande turning point. In mattinata, intanto, il numero 9 del ranking si allenato sotto gli occhi curiosi di centinaia di appassionati. E anche di un tifoso speciale: Filippo Volandri, capitano dell'Italia in Coppa Davis, arrivato in Piemonte per godersi l'atmosfera magica di uno dei tornei più importanti del circuito. Prima delle altre Finals. Quelle di Bologna, a cui l'Italia arriverà da campione in carica, con l'obiettivo di uno storico tris. Lorenzo si è allenato sul 'Sebastopoli', nel foyer della Inalpi Arena. Accanto a lui lo storico coach Simone Tartarini, che lo ha tirato su e portato tra i migliori tennisti al mondo un passo per volta. Anche per l'allenatore, visibile l'emozione per il traguardo raggiunto, impensabile fino a pochi anni fa. Musetti ha avuto come sparring il 18enne ceco Maxim Mrva, che ieri si è già allenato con Sinner. Si tratta di uno dei prospetti più in vista del circuito (selezionato dall'Atp, che mette a disposizione dei campioni i migliori giovani). Per l'allenamento, Lorenzo ha scelto un pantaloncino blu, virando poi sul bianco per t-shirt, polsino e iconica fascia. Proprio la fascia è il primo regalo fatto ai tanti tifosi arrivati a Torino per sostenerlo. Il toscano la lancia a fine allenamento e il più scaltro è Walter, un piccolo appassionato riuscito ad assicurarsela e poi, con un po' di fortuna, anche a farsela firmare. Arriva da Roma, è accompagnato dai genitori e quasi non ci crede: "Bellissima - dice con un sorriso largo così -. L'anno scorso sono riuscito a prendere l'asciugamano di Sinner, lo tengo a casa e guai a chi lo tocca". Adesso sarà in buona compagnia. Un po' come Musetti, arrivato a giocarsi un sogno con i migliori tennisti del pianeta. Un'élite di cui ormai fa parte a pieno titolo come gli ricorda il pubblico, stregato dal suo rovescio a una mano: "Lollo, vinci per noi questo torneo. Se giochi come contro Djokovic, è dura per tutti". (di Michele Antonelli, inviato a Torino)
(Adnkronos) - “G∙row è un'iniziativa di Eni intorno alla quale si sono subito unite tante grandi aziende e istituzioni. Tende a valorizzare la parte di governance della Esg con l’obiettivo di rafforzare il sistema dei controlli lungo l'intera catena del valore, nel presupposto che tanti rischi - come la cyber security, quelli della supply chain, il reputation risk e via dicendo - nascono dal rapporto con i soggetti esterni e per questo è difficile gestirli esclusivamente attraverso i nostri sistemi di controllo aziendali”. Così Gianfranco Cariola, Director Internal Audit di Eni, intervenendo oggi, al Gazometro di Roma Ostiense, alla G∙row Conference 2025 - Evolving through Risk & Control Governance durante la quale Eni ha presentato il progetto - un’alleanza tra imprese e istituzioni- nato con il supporto strategico di McKinsey & Company e quello tecnologico di SAP Italia e sostenuto anche da primarie aziende e istituzioni nazionali e internazionali. “L'idea è quella di coinvolgere la maggior parte degli attori della value chain - riprende Cariola - attraverso un percorso di contaminazione culturale e di condivisione di un framework, di prassi, di esperienze che accrescano sensibilità di questi soggetti. Una crescita che assicurerà, nel tempo, la possibilità di rafforzare la prevenzione dei rischi”. Per Cariola “G∙row è un cambio di paradigma importante” emblema di una transizione “dal tradizionale sistema dei controlli interni a un sistema di controllo diffuso e distribuito tra tutti i soggetti della catena del valore”, spiega. “Si sta costruendo un nuovo circolo virtuoso nel quale la grande capo filiera supporta l'ecosistema - approfondisce - l'ecosistema cresce e restituisce valore all’impresa. E’ un equilibrio win win che si traduce in quello che noi definiamo come lo "Scope 3" dei sistemi di controllo aziendali”, conclude.
(Adnkronos) - Innovazione e sostenibilità si incontrano nel cuore del distretto pratese. In occasione di Ecomondo, Lorenzo Perra, presidente di Plures, multiutility toscana attiva nei settori ambiente, energia e acqua, ha annunciato che dal 1° dicembre inizierà la posa delle linee impiantistiche del Textile Hub di Prato, il primo impianto in Italia a utilizzare intelligenza artificiale e tecnologia a infrarossi per la selezione e il riciclo dei materiali tessili. "Con il Textile Hub di Prato apriamo una nuova stagione per la Toscana e per l’Italia - ha dichiarato Perra intervenendo al convegno di Utilitalia dedicato all’economia circolare - E’ un impianto che unisce innovazione e sostenibilità, trasformando gli scarti in nuova materia prima e restituendo valore a un settore simbolo del saper fare italiano. È un passo concreto verso un’economia circolare reale, non solo dichiarata". Finanziato con risorse del Pnrr e con investimenti diretti di Plures Alia per un valore complessivo di 29,5 milioni di euro, il Textile Hub sorgerà su un’area di 24mila metri quadrati e potrà trattare fino a 33mila tonnellate di materiali all’anno, tra flussi di pre e post consumo, coprendo l’intero fabbisogno regionale. Circa la metà dei materiali proverrà direttamente dal distretto tessile pratese. Sul piano tecnologico, l’impianto rappresenterà un salto di qualità senza precedenti: i sistemi di visione ottica e gli algoritmi di riconoscimento delle fibre permetteranno una selezione automatica dei materiali con altissima precisione, aumentando le percentuali di recupero e riducendo drasticamente gli scarti non valorizzabili. La conclusione dei lavori e il collaudo finale sono previsti per giugno 2026.