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(Adnkronos) - Viaggio del Papa di una giornata in Corsica. Ad annunciarlo è il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni. Il Papa "accogliendo l'invito delle Autorità civili ed ecclesiastiche del Paese, compirà un Viaggio Apostolico ad Ajaccio il 15 dicembre prossimo, in occasione della conclusione del Congresso 'La religiosité populaire en Méditerranée", fa sapere il portavoce del Vaticano. Il motto del Viaggio Apostolico del Papa in Corsica è "Jésus passa en faisant le bien" (Ac 10,38), espressione degli Atti degli Apostoli che, applicata all'evento, ricorda che il Papa visita la Chiesa in Corsica come il Pastore che passa in mezzo al suo popolo. Nella parte inferiore del logo è posta, con lo stesso colore blu dell'Isola stilizzata, la sagoma della Madonna, Regina della Corsica. "Non un'occasione di folklore ma di evangelizzazione. In mezzo a tante guerre, anche nel Mediterraneo, possiamo trasmettere una vita fraterna attraverso le tradizioni". Il vescovo di Ajaccio, card. Francois Bustillo, presenta in questi termini il viaggio apostolico di un giorno di Papa Francesco. "Un bel regalo di Natale", dice il porporato ai media vaticani. Occasione del viaggio del Papa, che era stato invitato da Emmanuel Macron a Parigi per l'inaugurazione l'8 dicembre della cattedrale di Notre Dame e dove invece non andrà, la conclusione del congresso sulla religiosità popolare nel Mediterraneo. Bergoglio partirà da Fiumicino alle 7.45, interverrà alla sessione conclusiva del congresso poi pregherà l'Angelus con i vescovi e i sacerdoti corsi. Alle 17.30 l'incontro con il presidente della Repubblica Macron in aeroporto. Intorno alle 19 sarà di nuovo a Roma. Con il viaggio in Corsica sarà la terza volta in Francia per Papa Francesco. La visita ad Ajaccio del prossimo 15 dicembre segue le tappe di Strasburgo (2014) e di Marsiglia lo scorso anno. Il Pontefice non ha invece mai messo piede a Parigi.
(Adnkronos) - “La digitalizzazione comporta delle opportunità per poter lavorare meglio e per poter assistere il lavoratore, però queste nuove tecnologie possono portare anche delle criticità. Quindi il ruolo del sindacato è quello di preoccuparsi affinché il lavoratore non subisca questa evoluzione tecnologica della digitalizzazione ma la possa vivere come un attore propositivo”. Lo ha dichiarato Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, intervenuto a Bologna al convegno 'Presentazione rapporto Salute e sicurezza sul lavoro nella contrattazione collettiva' che si è tenuto all'interno della fiera ‘Ambiente e Lavoro’. “Siamo convinti del ruolo della contrattazione collettiva per cui siamo riusciti a definire nella contrattazione collettiva due grosse misure che possono aiutare sul fronte della sicurezza: da una parte la valorizzazione del preposto, figura chiave secondo il testo unico; e, dall'altra parte, l'incentivazione e la promozione dei sistemi di gestione della sicurezza che tutte le ricerche affermano, correlano con una diminuzione dell'entità e del numero degli infortuni”, ha concluso Margiotta.
(Adnkronos) - “Si parla molto delle aziende di Stato un po’ meno delle multiutility ma le multiutility sono quelle che investono in Italia, nei comuni e nei territori, non in Africa o in Sudamerica, e sono quelle che impiegano 300 mila persone. Quindi, che c’è spazio per tutte, per le grandi, per le piccole, ma le multiutility sono una delle cinghie di trasmissione dell’economia reale”. Così il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, intervenendo ad un incontro nell’ambito dell’assemblea annuale di Anci in corso a Torino. “Credo che il sistema delle multiutility in Italia possa essere utile per lo sviluppo dell’energia e dei servizi sostenibili nei Comuni. Le utility italiane hanno circa 300 miliardi di euro in fatturato annuo, coprono il 15% del Pil”, ha aggiunto Dal Fabbro dicendosi convinto che “il futuro sia sempre più della partnership pubblico-privato". "Penso - ha spiegato - una delle soluzioni che possiamo sviluppare insieme con i comuni e con le istituzioni siano i partenariati pubblici -privati in tutte le attività che insistono nei servizi pubblici, acqua, energia, ambiente”. "Per fare questo bisogna fare anche un po’ di formazione alle multiutility, alle aziende che lavorano in questo settore, ai comuni e alle istituzioni perché oggi la legge ci permette di fare operazioni virtuose a beneficio del cittadino e delle aziende unendo le competenze pubblico privato e questo lo si fa liberando finanza, oggi l’economia ia supporta questo tipo di progetti, quindi il problema non è trovare il denaro ma quelle strutture più trasparenti e virtuose possibili che dimostrano di dare un beneficio ai cittadini”, ha concluso.