ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Non mi aspetto scuse. L'ergastolo? La sentenza non cambia nulla". Gino Cecchettin, papà di Giulia, si esprime così dopo la sentenza di condanna all'ergastolo per l'ex fidanzato Filippo Turetta. "Abbiamo perso tutti come società. Nessuno mi ridarà indietro Giulia, non sono né più sollevato, né più triste rispetto a ieri. È chiaro che è stata fatta giustizia, ma dovremmo fare di più come esseri umani. Oggi siamo qui per un percorso legale, non è questa la sede per onorare Giulia", aggiunge. E a chi gli chiede se in aula si aspettasse le scuse dell'imputato, la replica è secca: "Non mi aspettavo le scuse, non mi aspetto scuse, il mio percorso è un altro. Io ho perso tutto, quindi andrò avanti con il mio percorso. Oggi era una tappa dovuta per rispettare quelle leggi che ci siamo dati come società civile. Questa tappa è stata raggiunta e adesso si va avanti cercando di non ritrovarci ancora qui con un altro papà, altri giornalisti e con un'altra Giulia". “Penso che la violenza di genere non si combatta con le pene, ma con la prevenzione. Come essere umano mi sento sconfitto, come papà non è cambiato nulla”. Lo afferma Gino Cecchettin, papà di Giulia, dopo la sentenza con cui l’ex fidanzato Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo per omicidio aggravato dalla sola premeditazione.
(Adnkronos) - Formare figure specializzate sui temi dell’inclusività per facilitare l’accesso al lavoro delle persone con disabilità. È questo l'obiettivo del nuovo corso WorkAcademy, l'Accademia dei consulenti del lavoro, intitolato 'Disability Manager: una figura professionale in evoluzione per l’inclusione lavorativa', che mira a fornire ai professionisti competenze specifiche e strumenti pratici per creare ambienti di lavoro inclusivi e sostenibili. Il percorso formativo, in partenza dal 20 gennaio 2025, combina un approccio multidisciplinare che spazia dall’approfondimento normativo – con focus sulla Legge 227/2021, sul D. Lgs n.62/2024 e sulle disposizioni europee sull'accomodamento ragionevole – allo sviluppo di competenze trasversali. Tra queste, la gestione delle dinamiche di gruppo, le tecniche di comunicazione inclusiva, la sicurezza sul lavoro e l'adattamento delle postazioni per i lavoratori con disabilità, oltre all’opportunità di condividere esperienze pratiche e strategie con esperti del settore. La figura del Disability Manager e infatti determinante per promuovere un cambiamento culturale e organizzativo nelle imprese. Il suo ruolo è proprio quello di supportare le aziende nel rispettare le normative, ma anche guidarle verso una gestione più etica e inclusiva del capitale umano. Questa missione si sposa con l’impegno assunto da tempo dai consulenti del lavoro, che nel loro ruolo sussidiario nei confronti di imprese, lavoratori e istituzioni, promuovono il lavoro etico e inclusivo. Un impegno testimoniato dai protocolli firmati ad esempio con Anffas e Anmil, che rappresentano un riferimento essenziale per progetti di inclusione lavorativa concreti, destinati a soggetti fragili del mercato. “In un mondo del lavoro che si evolve rapidamente, l'inclusione delle persone con disabilità non è solo un dovere morale, ma un’opportunità di crescita per l’intero sistema economico. Come consulenti del lavoro, continueremo a promuovere la cultura dell’inclusione, sostenendo le imprese nel creare ambienti lavorativi basati sul rispetto delle diversità e delle pari opportunità, di cui possono beneficiarne tutti i lavoratori. Formazione e sensibilizzazione sono gli strumenti per realizzare questo cambiamento. Il Disability manager ne è il simbolo", ha dichiarato Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro.
(Adnkronos) - “L'agricoltura rigenerativa è occuparsi, prendersi cura e rigenerare, arricchire il terreno in simbiosi con le forme di vita che lo popolano, quelle vegetali, animali, i funghi e anche la nostra comunità”. Lo ha detto Filippo Laguzzi, uno dei fondatori dell’azienda agricola Ram - Radici a Moncalieri il secondo farmer selezionato dalla Giuria del Premio 'The Good Farmer Award' promosso da Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile. L’azienda agricola Ram - Radici a Moncalieri, nasce nel 2017 per l’interesse di Filippo nella produzione della birra. Oggi è un’azienda agricola guidata da sette soci e si estende su una superficie di 20 ettari, coltivando i campi secondo i principi dell’agroecologia, dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’economia circolare. Oltre a operare nella produzione agricola, Ram - Radici a Moncalieri è un agriturismo, una fattoria sociale e didattica e dal 2018 è anche accreditata come centro di istruzione certificato che offre iniziative per tutte le età, con l’obiettivo di fare sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e sul consumo consapevole per sviluppare una vera coscienza ecologica. “È stata una scelta del cuore perché sono cresciuto in questo spazio, in questo ambiente e voglio prendermene cura e sento di dare un contributo importante”, ha concluso.