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(Adnkronos) - Il sipario sulla 82esima Mostra del Cinema di Venezia sta per calare. Mentre il Lido si prepara per la cerimonia di premiazione di oggi, nei corridoi dell'Excelsior e tra i tavoli della sala stampa il gioco più atteso è già in pieno svolgimento: il toto-Leone. E quest'anno sembra esserci un nome che mette d'accordo quasi tutti. A dominare le previsioni è, senza alcun dubbio, 'The Voice of Hind Rajab' della regista tunisina Kaouther ben Hania. L'accoglienza al termine della proiezione ufficiale è stata un evento nell'evento: ben 24 minuti di applausi ininterrotti, i più lunghi di questa Mostra, per il film che ricostruisce, attraverso le registrazioni audio autentiche, la straziante storia vera di Hind Rajab, una bambina palestinese di sei anni. Se il premio più prestigioso sembra avere una direzione chiara, più aperta è la corsa per gli altri riconoscimenti. Altra grande favorita ad entrare nel palmares, magari con il Leone d'Argento Gran Premio della Giuria, è Kathryn Bigelow. Il suo ritorno, 'A House of Dynamite', è stato accolto da una calorosa standing ovation di 13 minuti. Se ben Hania racconta l'orrore di una guerra in corso, Bigelow guarda alla minaccia globale che incombe su tutti noi: il rischio di un conflitto nucleare. L'ipotesi che sta prendendo corpo in queste ore è, dunque, quella di un palmarès politico e tutto al femminile ai vertici. La doppietta ben Hania-Bigelow premierebbe la capacità di due registe di affrontare con linguaggi diversi le più grandi paure del nostro presente. Da una parte la guerra che uccide i bambini, dall'altra quella che potrebbe cancellare l'umanità intera. Ma attenzione agli outsider di lusso che potrebbero ambire all'altro Leone d'Argento, quello per la regia. A scombinare i piani potrebbero arrivare due maestri del cinema di genere come Park Chan-wook e Guillermo del Toro. Il primo con il thriller psicologico 'No Other Choice', il secondo con la sua gotica rilettura di 'Frankenstein', entrambi acclamati dalla critica internazionale. Sul fronte italiano, tra i cinque film in concorso, la speranza è affidata soprattutto a due nomi: 'La Grazia' di Paolo Sorrentino e 'Sotto le nuvole' di Gianfranco Rosi. Proprio Rosi, ultimo italiano a conquistare il Leone d'Oro nel 2013 con 'Sacro Gra', ha raccolto consensi importanti dalla stampa estera, che ne ha apprezzato ancora una volta lo sguardo poetico. Per la Francia, invece, le citazioni più alte sono per 'L'Étranger' di François Ozon, anche se il più intimo 'À pied d'œuvre' di Valérie Donzelli potrebbe rivelarsi una sorpresa. Infine, la sfida per le Coppe Volpi. Per la migliore interpretazione femminile, i nomi che circolano con più insistenza sono quelli di due attrici italiane: Valeria Bruni Tedeschi, per la sua mimetica trasformazione nella divina Eleonora in 'Duse' di Pietro Marcello, e Barbara Ronchi, intensa protagonista di 'Elisa'. Sul versante maschile, come ipotizza cinematografo.it, spicca la candidatura di Dwayne 'The Rock' Johnson, che con la sua performance drammatica in 'The Smashing Machine' di Benny Safdie potrebbe convincere la giuria a premiarne il coraggio e la veste inedita. L'alternativa forte, qualora il suo film fosse premiato, è il coreano Lee Byung-hun, protagonista di 'No Other Choice'. Per gli altri riconoscimenti, dal Premio Speciale della Giuria alla Sceneggiatura, la rosa dei papabili include Jim Jarmusch ('Father Mother Sister Brother'), Yorgos Lanthimos ('Bugonia') e Olivier Assayas ('Il mago del Cremlino'). Il Premio Mastroianni per un giovane attore emergente, infine, potrebbe andare alla giovane attrice cinese Lai Yu-Fei ('Girl') o alla svizzera Luna Wedler, tra i protagonisti di 'Silent Friend'. La mappa è, dunque, tracciata. Ora la parola passa alla giuria. (di Loredana Errico e Lucrezia Leombruni)
(Adnkronos) - MagicLand, il più grande parco divertimenti del Centro-Sud Italia, annuncia il più mostruoso dei casting per la selezione di 200 nuovi volti pronti a trasformarsi in zombie, clown horror, medici psicopatici e altre creature terrificanti che animeranno i weekend di Halloween. Le selezioni si svolgeranno sabato 13 e domenica 14 settembre 2025, a partire dalle 10, presso il Gran Teatro Alberto Sordi sito all’interno del Parco. Per accedere al casting è necessario avere almeno 18 anni e tanta voglia di divertirsi interpretando ruoli da brivido. I candidati dovranno presentarsi in abiti scuri, mentre al trucco provvederanno i make-up artist di MagicLand, che trasformeranno gli aspiranti performer in autentiche figure da incubo. Zombie, clown horror, infermieri inquietanti, medici psicopatici, sopravvissuti post-apocalisse o militari spietati: l’obiettivo è dar vita a una performance capace di sorprendere e convincere i selezionatori. I candidati più talentuosi e convincenti verranno scelti per far parte del cast che animerà i viali del Parco, spaventando anche i visitatori più coraggiosi e intrattenendo i più piccoli con spettacoli e performance da brivido. Al termine delle selezioni, sarà inoltre possibile vivere l’esperienza delle attrazioni di MagicLand, per concludere una giornata all’insegna del divertimento. C’è tempo fino al 10 settembre 2025 per candidarsi al casting, compilando l’apposito modulo online.
(Adnkronos) - Dopo due anni e mezzo di diminuzioni, tornano a crescere nel I semestre 2025 le emissioni di CO2 (+1,3%), nonostante i consumi energetici complessivi siano rimasti stazionari (gas +6%, petrolio -2%, generazione elettrica da rinnovabili -3%). Lo evidenzia l’Analisi Enea del sistema energetico nazionale che rileva, inoltre, prezzi di elettricità e gas tra i più elevati in Europa e un trend negativo per la transizione energetica (-25%) misurato dall’indice Ispred. In particolare, riguardo ai prezzi, quello dell’energia alla Borsa italiana (120 €/MWh media semestrale) è risultato doppio rispetto a quello di Spagna (62 €/MWh) e Francia (67 €/MWh). “Di fatto, ne risente la produzione industriale dei settori energy intensive, che resta inferiore di oltre il 10% rispetto a quella dell’intera industria manufatturiera, già sui minimi di lungo periodo”, spiega Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che cura l’aggiornamento trimestrale. Dall’analisi emerge che nel primo trimestre le fonti rinnovabili hanno registrato un forte calo della produzione idroelettrica (-20%) ed eolica (-12%), non compensato dall’aumento del fotovoltaico (+23%), che è cresciuto in linea con il progressivo incremento della capacità installata (+3,3 GW). I consumi di gas naturale sono stati invece sostenuti dal clima rigido del primo trimestre 2025, che ha spinto i consumi per il riscaldamento. Una situazione che rispecchia sostanzialmente il quadro europeo dove l’inverno rigido ha fatto salire il consumo di gas (+5%), mentre sono diminuite le rinnovabili (-3%), con il solo fotovoltaico in crescita (+20%). Segno positivo anche per la produzione di energia nucleare (+2%), legata all'aumento della produzione francese. “Nel complesso i consumi energetici dell’area euro sono stimati stazionari e così le emissioni di CO2, un dato in chiaro contrasto con la traiettoria necessaria per il target 2030, che richiede un calo medio annuo di circa il 7%”, sottolinea Gracceva. A livello di settori, in Italia si rileva una contrazione dei consumi nei trasporti (-1%), concentrata nel primo trimestre, e un incremento nel civile (+3%), attribuibile principalmente all’aumento della domanda di gas per riscaldamento e alla maggiore domanda elettrica del settore terziario. Nel complesso, nel semestre la domanda elettrica nazionale risulta in lieve aumento (+0,4%), confermando la sostanziale stazionarietà del grado di elettrificazione dei consumi energetici in Italia. Il peggioramento dell’indice della transizione Enea Ispred è da attribuirsi soprattutto alla componente decarbonizzazione: “Nei prossimi cinque anni le emissioni di CO2 dovranno scendere del 6%, quasi il doppio di quanto fatto negli ultimi 3 anni. Se la traiettoria delle emissioni seguisse il trend degli ultimi 3 anni, il target 2030 sarebbe raggiunto non prima del 2035”, prosegue Gracceva. Sul fronte sicurezza energetica, e con particolare riferimento al gas, il sistema è risultato solido anche per la bassa domanda invernale. Un contributo è arrivato anche dall’entrata in funzione del rigassificatore di Ravenna, che a maggio e giugno ha portato il gas liquefatto ad essere la prima fonte di approvvigionamento di gas italiana (35% del totale), superando l’import dall’Algeria. Nel sistema elettrico europeo sono divenute sempre più frequenti le ore con prezzi zero o negativi, fino a un massimo raggiunto in Spagna con una media di oltre 6 ore al giorno. “Si tratta di segnali di un eccesso di produzione di elettricità da fonti intermittenti, in primis il fotovoltaico, e di flessibilità non adeguata a gestire la variabilità delle rinnovabili. Ma è notevole come sul mercato italiano questi effetti risultino al momento radicalmente più contenuti, con prezzi zero solo nello 0,5% delle ore nella zona Sud, a conferma del persistente ruolo del gas nella fissazione dei prezzi sul mercato all’ingrosso”, conclude Gracceva.