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(Adnkronos) - Ridurre le emissioni climalteranti dell'Ue del 90% nel 2040 rispetto ai livelli del 1990. Questo l'obiettivo dell'accordo raggiunto dai ministri dell'Ambiente sulla revisione della legge climatica. Lo riferiscono fonti Ue, prima che il testo sia disponibile. L'intesa - che prevede che il contributo nazionalmente determinato (Ndc nel gergo climatico) alla riduzione delle emissioni climalteranti che l'Ue presenterà alla Cop30 di Belèm, in Brasile, è nella forchetta precedentemente annunciata, tra il 66,25% e il 72,5% al 2035 - è arrivta dopo oltre 20 ore di Consiglio. Questo obiettivo potrà essere raggiunto con una riduzione dell'85% delle emissioni interne e con un 5% di crediti internazionali di alta qualità per la riduzione delle emissioni climalteranti effettuate da altri Paesi extra Ue. Ieri la ministra francese Monique Barbut ha spiegato che è una clausola utile, dato che l'Ue oggi conta appena per il 6% delle emissioni globali, quota destinata a scendere al 4% tra qualche anno: quindi, anche se l'Ue azzererà le sue emissioni climalteranti, l'impatto sul riscaldamento globale sarà pressoché "nullo", ragion per cui ha senso lavorare sulle emissioni di altri Paesi. La Commissione, inoltre, valuterà la possibilità per gli Stati membri di utilizzare ulteriori crediti internazionali fino al 5% per i loro obiettivi successivi al 2030. La ministra del Clima spagnola Sara Aagesen ha sottolineato che l'obiettivo del 90% "resta giuridicamente vincolante" e che le clausole di revisione potrebbero anche portare a obiettivi "più ambiziosi". La Spagna ha "combattuto per un testo più ambizioso", ma quello sul tavolo è comunque "molto buono", anche se "non è perfetto", trattandosi di un compromesso. Viene rinviata di un anno, quindi al 2028, l'entrata in vigore dell'Ets 2, il sistema di scambio di quote di emissione che estenderà l'Ets anche al riscaldamento domestico e ai carburanti per veicoli, aumentando i prezzi al consumatore finale in entrambi i casi (era previsto che entrasse in vigore nel 2027: è già legge). L'Ets 2 è stato concepito per penalizzare i carburanti più inquinanti, ma prima dell'invasione russa dell'Ucraina, che ha provocato forti rincari nell'energia in Europa, cosa che ha penalizzato sia le imprese che i cittadini. Per il primo ministro polacco Donald Tusk, che è stato presidente del Consiglio europeo, se l'Ets 2 entrerà in vigore, "tutti i governi europei cadranno. Vedete voi se ne vale la pena", aveva ammonito a Strasburgo all'inizio della presidenza polacca. Viene riconosciuta la necessità di garantire l'accesso alle tecnologie innovative in tutti gli Stati membri, tenendo conto dell'"equilibrio geografico". Inoltre, la Commissione terrà conto del ruolo dei carburanti "a zero emissioni, a basse emissioni e rinnovabili" nella decarbonizzazione dei trasporti. Viene prevista la possibilità di applicare un "freno di emergenza", ma solo dopo la prima revisione (le revisioni cadono ogni cinque anni). Per l'Italia l'accordo trovato al Consiglio Ambiente sulla revisione della legge sul clima è un "buon accordo", un "buon compromesso", che riconosce le "istanze" presentate dal nostro Paese. Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, al termine del lunghissimo Consiglio che ha consentito di chiudere, dopo oltre venti ore di lavori, un'intesa sulla revisione della legge sul clima, dalla quale discende il contributo dell'Ue alla riduzione delle emissioni per la Cop30 (Ndc in gergo) che inizierà a giorni a Belèm, in Brasile. "Abbiamo approvato sia la legge clima che l'Ndc per la Cop 30 - dice il ministro - è stata una trattativa intensa: la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di Paesi uniti all'Italia, erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate. Ha riconosciuto le istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell'Ets 2". Inoltre, "per la prima volta", vengono citati nella normativa "i biofuel, i biocarburanti". Inoltre, continua Pichetto, "ha dato disponibilità non solo a passare dal 3 al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire poi, in fase di revisione, un ulteriore 5% a valere su quelli che sono i crediti domestici". C'è poi "tutta una serie di altre valutazioni che riguardano la parte di commercio internazionale" che erano emerse nel "Consiglio Europeo". Insomma, per il ministro "le istanze che sono pervenute dai vari Paesi sono state accolte, pertanto si è trovato un buon accordo". L'Ets 2, continua il ministro Pichetto, "dovrà essere anticipato finanziariamente perché parte del fondo clima". I biocarburanti, prosegue, "li abbiamo inseriti nella proposta che va al trilogo della legge clima. Naturalmente dovranno essere inseriti nella discussione, che partirà i primi giorni di dicembre. L'ipotesi è il 10 dicembre". E poi, conclude il ministro, "è una questione di equilibri, di trattative tra 27 Paesi che dovranno andare avanti".
(Adnkronos) - Dopo il grande successo della prima edizione che si era chiusa con oltre 20.000 incontri tra candidati e aziende e con un pubblico variegato proveniente da tutta Italia, Domani Lavoro torna a Brescia dal 6 all’8 novembre presso Brixia Forum, con una nuova edizione ancora più ricca di opportunità, contenuti e collaborazioni. Organizzato da Seven events in collaborazione con ProBrixia e Area Fiera, l'evento si conferma come il principale punto di incontro tra aziende, enti formativi, istituzioni e candidati, con un obiettivo concreto: mettere in contatto diretto domanda ed offerta. "Domani Lavoro - dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Mauro Grandi, ceo di Seven Events - nasce per cambiare davvero l’esperienza di chi cerca un impiego o vuole crescere professionalmente. A differenza delle fiere tradizionali, dove spesso si consegna un curriculum e si attende una risposta, qui i candidati incontrano direttamente i responsabili hr delle aziende, parlano con loro, si raccontano e possono sostenere anche dieci colloqui in un solo giorno. E' un’occasione concreta, che ridà centralità alla relazione umana e accorcia i tempi tra candidatura e opportunità. Accanto all’esperienza dal vivo, abbiamo integrato strumenti digitali di matching, che permettono di incrociare in modo intelligente profili e offerte di lavoro già prima dell’evento, programmando i colloqui. In questo modo la fiera diventa un luogo dove fisico e digitale si incontrano: la tecnologia potenzia il contatto umano, non lo sostituisce". L'evento riunisce oltre 200 aziende e più di 1.600 offerte di lavoro. Ma quali settori professionali risultano oggi più dinamici e quali competenze sono maggiormente richieste dalle imprese presenti? "Il mercato del lavoro italiano - sottolinea - sta vivendo una fase di forte trasformazione. Secondo Unioncamere-Anpal, nel 2025 le imprese prevedono oltre 1,4 milioni di nuove assunzioni, con un fabbisogno crescente di profili tecnici e digitali. I settori più dinamici, rappresentati anche in fiera, sono manifatturiero avanzato, Ict e intelligenza artificiale, energia e sostenibilità, servizi alle imprese e grande distribuzione. Le aziende cercano figure con competenze specialistiche, ma anche persone capaci di adattarsi e collaborare. Le soft skills – comunicazione, problem solving, lavoro di squadra – stanno diventando decisive quanto le competenze tecniche. Cresce inoltre la domanda di profili Stem, data analyst, esperti di automazione, marketing digitale e green economy, a conferma di un mercato sempre più orientato all’innovazione". "Uno degli obiettivi centrali di Domani Lavoro - ricorda - è favorire il dialogo tra scuola, impresa e istituzioni. Questo dialogo è uno dei pilastri di Domani Lavoro. Crediamo che il futuro si costruisca solo se formazione, imprese e istituzioni lavorano insieme. Durante la fiera abbiamo previsto incontri, tavoli di confronto e momenti di networking tra dirigenti scolastici, università, Its, aziende e amministrazioni pubbliche, per discutere di competenze, orientamento e occupabilità giovanile. Il nostro obiettivo è rendere più fluido il passaggio tra scuola e lavoro, costruendo percorsi condivisi che uniscano teoria e pratica. Ci aspettiamo che da questi momenti nascano collaborazioni durature e progetti formativi concreti, capaci di rispondere ai reali bisogni del territorio e delle imprese". "Il programma della fiera - afferma Mauro Grandi - include incontri su temi come inclusione, intelligenza artificiale, soft skills e benessere lavorativo. Temi che rappresentano la realtà del lavoro di oggi. Le imprese non cercano solo competenze tecniche, ma persone consapevoli, curiose e aperte al cambiamento. Parlare di inclusione, intelligenza artificiale, soft skills, parità di genere e benessere significa guardare al lavoro come a uno spazio di crescita umana, non solo professionale. Domani Lavoro affronta questi argomenti con talk ispirazionali, workshop e testimonianze aziendali, aiutando i partecipanti a leggere i cambiamenti in atto e a costruire un percorso di carriera coerente con i nuovi scenari. E' una fiera che non si limita a offrire colloqui, ma propone una riflessione concreta sul futuro del lavoro e sulle competenze necessarie per viverlo da protagonisti". "La piattaforma di digital matching prevista da Domani Lavoro - commenta - è uno dei nostri punti di forza. E' un sistema che permette a candidati e aziende di incontrarsi prima, durante e dopo la fiera, incrociando automaticamente profili e offerte e consentendo di prenotare i colloqui. Questo strumento rende il processo molto più efficiente: i candidati arrivano in fiera già con una serie di appuntamenti fissati e possono concentrarsi sulle opportunità più adatte".
(Adnkronos) - In occasione di Ecomondo 2025, la startup innovativa Etrash svela Mida, la nuova generazione di cestini intelligenti che automatizza la raccolta differenziata grazie all'Intelligenza Artificiale. Una soluzione che promette di aumentare la differenziazione fino al 95% e di ridurre i costi operativi del 30%, offrendo alle aziende dati per la rendicontazione Esg. Secondo un'analisi Etrash, la contaminazione delle raccolte in luoghi ad alta affluenza (come aeroporti, centri commerciali, hotel, complessi abitativi, sedi aziendali ed eventi) aumenta i costi di smaltimento fino al 60% rispetto a quanto avviene in scenari più efficienti; introdurre tecnologie avanzate per la raccolta automatizzata dei rifiuti differenziati aiuta a ridurre questi costi, migliorando l’efficienza e la sostenibilità dei processi di gestione dei rifiuti urbani. Il cestino intelligente Mida è infatti caratterizzato da un avanzato sistema di riconoscimento delle immagini basato su Ai: nel momento in cui un rifiuto viene inserito, Mida identifica automaticamente il materiale di cui è composto e lo smista nel compartimento corretto al suo interno. Inoltre, Mida è un sistema integrato e connesso in rete capace di inviare dati in tempo reale alla piattaforma cloud Etrash, che analizza le informazioni per offrire una panoramica completa e dettagliata della gestione dei rifiuti. Questo permette di ottimizzare l'intero processo, portando a una diminuzione media del 30% dei costi operativi. Tale risparmio deriva non solo dall'ottimizzazione delle operazioni di svuotamento (basate sui reali livelli di riempimento), ma anche dalla riduzione del rifiuto non riciclabile prodotto, il cui smaltimento ha un costo maggiore rispetto alle frazioni riciclabili. Il risultato è un miglioramento dei tassi di corretta differenziazione, che può raggiungere il +95%, riducendo i rifiuti indifferenziati e i relativi costi di smaltimento. Inoltre, la piattaforma di Etrash genera automaticamente report Esg e di sostenibilità, fornendo alle aziende dati precisi e trasparenti, essenziali per i bilanci e le certificazioni ambientali. Disponibile sia in acciaio inox che in ferro zincato rivestito da pellicola con grafica o verniciato, Mida è dotato di quattro compartimenti interni automatizzati ed è pensato per spazi ad alta affluenza come centri commerciali, aeroporti, fiere, stadi e grandi complessi. “Con Mida vogliamo semplificare un gesto quotidiano trasformandolo in valore misurabile. La nostra tecnologia permette alle aziende di migliorare la raccolta differenziata e, allo stesso tempo, di monitorare efficacemente il proprio impatto ambientale”, dichiara Filippo Casellato, Founder&Ceo di Etrash. "Abbiamo voluto creare una soluzione capace di generare, attraverso la tecnologia, un impatto positivo tangibile -aggiunge Sebastiano Felicetti, Founder&Cmo di Etrash - Mida non è solo un dispositivo tecnologico, ma un simbolo concreto dell’impegno ambientale delle aziende che scelgono i nostri prodotti: un elemento visibile e riconoscibile che racconta la sostenibilità attraverso il design, i dati e la trasparenza”. “Con Mida non stiamo solo presentando un prodotto, ma stiamo aprendo una strada completamente nuova verso una gestione intelligente dei rifiuti. In oltre trent’anni nel mondo dell’imballaggio industriale, ho visto il potere trasformativo dell’innovazione applicata a settori tradizionali. Credo che Etrash possa fare lo stesso nel mondo della raccolta differenziata, generando un impatto misurabile e concreto nella sostenibilità urbana”, sottolinea Enrico Corsini, vicepresidente di Etrash e presidente di Ecovera Holding (Corsini Global Holding).