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(Adnkronos) - Ultime notizie sulla situazione all'aeroporto di Catania dove l'ultima eruzione dell'Etna continua a provocare qualche disagio. A ora c'è stato un parziale ripristino degli arrivi e non ci sono restrizioni sulle partenze. "A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e della contestuale emissione di cenere vulcanica nell'aria, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura degli spazi dell'aeroporto di Catania corrispondenti alla nuvola aerea a sud-est del vulcano (settore B1) fino alle ore 18.30, con contestuale riapertura degli spazi aerei precedentemente chiusi. Parziale ripristino delle attività ordinarie di volo in arrivo all'aeroporto di Catania, che permane fino alle ore 18:30 ora locale. Nessuna restrizione sulle partenze dall’aeroporto". Ad annunciarlo è la Sac, società che gestisce lo scalo etneo. Previsto anche un "parziale ripristino" delle attività ordinarie di volo in arrivo all'aeroporto di Catania mentre non c'è alcuna restrizione sui voli in partenza. La Sac invita comunque i passeggeri a "non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo".
(Adnkronos) - “Con l’Assemblea la Cisl ha rilanciato la sua proposta di legge sulla partecipazione e ha chiesto al Parlamento di dare attuazione all’articolo 46 della Costituzione, che riconosce questo diritto ai lavoratori. La proposta Cislina mette al centro la contrattazione, la rafforza e la promuove. La partecipazione contribuisce a creare nuovi e giusti spazi contrattuali in questo processo di innovazione, nel quale è necessaria una nuova organizzazione dell’attività e del sistema del lavoro. Altrimenti si corre un rischio ancora più grande, che colpisce le basi stesse della sua sussistenza: l’inevitabile riduzione dei rapporti umani e sindacali, provocata da un lavoro sempre più tecnologico e specialistico. La partecipazione del mondo del lavoro nei moderni sistemi di produzione è l’essenza dell’idea sindacale, che mette al centro la persona e il lavoro in processi produttivi sempre più dinamici e tecnologici, rappresentando la base dello sviluppo inclusivo”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Enzo Pelle, segretario generale Filca-Cisl nazionale, sull'assemblea nazionale quadri e delegati Cisl di oggi, con al centro la proposta di legge sulla partecipazione.
(Adnkronos) - “Abbiamo un obiettivo fondamentale: rendere balneabile il Golfo di Napoli nell’ambito del progetto di risanamento del fiume Sarno. Stiamo realizzando un vero e proprio miracolo: ottenere acque balneabili da Castellammare fino a tutto il Golfo di Napoli. Qualche anno fa abbiamo avviato i lavori per risolvere il problema di un collettore che sversava in un rigagnolo arrivando fino alle acque del Golfo. Con il completamento di questa opera, siamo vicini alla bonifica quasi totale del Golfo di Napoli, perché queste acque vengono ora convogliate al depuratore di Castellammare". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della cerimonia per il completamento del collettore fognario a servizio dei comuni di Gragnano, Casola di Napoli, Lettere, Santa Maria la Carità e Castellammare di Stabia. L’opera, finanziata dalla Regione Campania con un investimento di 6.935.450,82 euro e realizzata da Gori in qualità di soggetto attuatore, rappresenta un traguardo strategico per il risanamento ambientale e il potenziamento del servizio fognario. "Si tratta di uno degli interventi strategici più importanti su cui abbiamo lavorato in questi anni - spiega - entro pochi mesi, tutta la fascia costiera campana avrà acque balneabili. Questo è solo uno dei tanti interventi di eccellenza che la Regione Campania sta portando avanti nel settore ambientale, nella gestione del ciclo delle acque e per garantire l’autonomia idrica della regione. Di queste opere fondamentali, però, si parla poco, perché il dibattito si concentra su alleanze e polemiche sterili. Noi, invece, continuiamo a lavorare con serietà per rendere la Campania una delle regioni più avanzate d’Italia dal punto di vista ambientale”. “Per la verità, già nel 2015 abbiamo avviato il risanamento ambientale del territorio, iniziando con la rimozione di quasi 5 milioni di ecoballe da Giugliano e da altri Comuni. Dal punto di vista ambientale, oggi la Campania è davvero all’avanguardia", aggiunge. Sul risanamento del fiume Sarno, De Luca precisa: "Per quanto riguarda il fiume Sarno, ci sono stati ritardi di almeno due anni rispetto ai programmi, dovuti al fatto che quando abbiamo iniziato a lavorare non abbiamo trovato nulla: né un progetto preliminare né un piano per la parte alta o per la foce del fiume. Abbiamo dovuto ripartire da zero. Ora i lavori sono in corso: abbiamo realizzato vasche di laminazione all’altezza di Poggiomarino, dove si verificavano continui allagamenti, e stiamo riprendendo le opere anche nella parte alta del fiume. Credo che entro un anno e mezzo riusciremo a completare l’intero risanamento del bacino del Sarno”.