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(Adnkronos) - Instagram down oggi, problemi per gli utenti nella giornata del 6 novembre. Il social della galassia Meta è alle prese con disservizi, come evidenziano le segnalazioni raccolte dal sito downdetector, che monitora le anomalie della rete. I problemi non si limitano all'Italia. Le segnalazioni arrivano da utenti di numerosi paesi.
(Adnkronos) - All’età di 86 anni sogna di aprire un suo caseificio e si è iscritta alla nuova edizione del corso di formazione per diventare casari, organizzato dalla Scuola lattiero-casearia del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, attraverso la società in house Mbc Service. Graciela Zar, origini argentine, ma da anni residente in provincia di Roma, madre di tre figli, ha energia ed entusiasmo contagiosi ed è tra i più appassionati studenti dell’edizione 2025 del corso, che conta 10 iscritti, tra cui 3 donne. L’iniziativa, attiva dal 2017, è ripartita e prevede 250 ore di lezioni teoriche e pratiche, con uno stage finale nei caseifici soci del Consorzio. Il percorso formativo, riconosciuto dalla Regione Campania, consente di ottenere la qualifica di 'Addetto alle lavorazioni lattiero-casearie', vanta un placement di oltre il 90% e ha 'diplomato' oltre 100 allievi provenienti da ogni continente, dagli Usa all’Australia. Graciela Zar è l’alunna più adulta mai registrata nella storia della Scuola del Consorzio. Nata a Buenos Aires da padre italiano e madre belga, è figlia di allevatori di bestiame: “Vivevamo nella Pampa argentina, in spazi immensi nel cuore della provincia di Buenos Aires, dove mio padre allevava gli animali, da qui la mia passione per i bovini in particolare”, racconta. Graciela arriva in Italia a 27 anni, si laurea alla Pontificia Università Gregoriana di Roma in Scienze Sociali e lavora come segretaria all’ambasciata argentina in Italia. “Poi è emersa la mia passione per il cibo - fa sapere - e con mio marito abbiamo aperto un locale a Pisoniano, in provincia di Roma, dove si ballava tango e si mangiavano bistecche argentine. Lo abbiamo gestito fino a qualche anno fa, ora ci ritorno spesso per riunirmi con le mie amiche. Ho tanti interessi ancora, nonostante la mia età, ma per fortuna tutti mi dicono che non la dimostro”. Il suo nuovo progetto è aprire un allevamento di bufale con annessa produzione di mozzarella Dop: “Sono una grande consumatrice di mozzarella di bufala e un giorno sullo smartphone mi è apparso l’annuncio del corso, così ho contattato il Consorzio e mi sono iscritta. Il corso è molto interessante e coinvolgente, con docenti bravissimi, che mi hanno dato ulteriore carica per il futuro. Mi sono lanciata in questa avventura e spero che qualcosa verrà fuori, altrimenti pazienza. Intanto cerco un socio per realizzare il caseificio, ma possibilmente più giovane di me”, annuncia Graciela. “Siamo molto felici di avere con noi la signora Graciela, a testimonianza che la passione per il nostro prodotto non conosce limiti. Auguro a lei e agli altri studenti un percorso di successo e di realizzare l’obiettivo di lavorare nella filiera bufalina. Noi li guideremo con tutta l’esperienza e la forza del nostro comparto, che proprio attraverso progetti del genere getta le basi per costruire il suo futuro”, commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
(Adnkronos) - Sdgs Leaders ha riunito ieri a Roma istituzioni europee e vertici delle principali imprese italiane per presentare la 'Dichiarazione Competitività 2026', in collaborazione con Storyfactory e presentata dalla Ceo, Sara Mazzocchi, un documento condiviso che traduce in azione le linee indicate dal Rapporto Draghi sulla necessità di rilanciare la competitività europea. L’incontro ha evidenziato l’impegno comune a costruire un modello industriale capace di integrare innovazione tecnologica, transizione energetica realistica, centralità della formazione e semplificazione regolatoria, unendo imprese e istituzioni in una responsabilità condivisa verso la competitività di lungo periodo. Le aziende presenti - Eni (Giuseppe Ricci, Industrial Transformation Chief Operating Officer), Rai (Massimo Rosso, Chief Procurement Officer), Ferrovie dello Stato Italiane (Felice Lo Gatto, Hr PM Office, Transformation & Analitics), Enel Group (Viviana Vitto, Head of Sustainability), Eni (Renata Viggiano, Head of Circular Economy & Business Transformation), Poste Italiane (Andreana Esposito, responsabile Sviluppo Sostenibile di Gruppo), Cdp (Maurizio Petronzi, Head of Procurement & Operations), Fincantieri (Luciano Sale, direttore Risorse Umane di Gruppo), Tim (Maria Enrica Danese, direttrice Corporate Communication & Sustainability), FiberCop (Maria Lamelas Godinez, Chief Human Resources Officer) - hanno portato casi concreti già avviati sui territori, dimostrando che la trasformazione è in corso. Le imprese hanno sottolineato la necessità di un ecosistema competitivo che favorisca l’adozione di tecnologie avanzate, lo sviluppo di competenze tecnico-scientifiche, la semplificazione dei processi autorizzativi e il rafforzamento delle filiere strategiche italiane ed europee. È emerso con chiarezza come tecnologia, sostenibilità e capitale umano non siano più dimensioni separate, ma componenti inscindibili della competitività industriale contemporanea. Gli europarlamentari presenti hanno confermato l’importanza di una governance europea che acceleri, e non ostacoli, la capacità trasformativa delle imprese. “La competitività europea non si costruisce con slogan, ma con scelte strategiche chiare. Oggi le imprese italiane hanno dimostrato di avere visione, responsabilità e la capacità di guidare trasformazioni profonde. Il nostro compito, come Parlamento europeo, è creare le condizioni affinché questo impegno possa generare sviluppo, lavoro e innovazione. La Dichiarazione Competitività 2026 rappresenta un passo importante in questa direzione: un lavoro concreto, condiviso, che nasce dal Paese reale e dalle sue eccellenze industriali. Continueremo a sostenerlo, perché la competitività è una responsabilità comune e una priorità per il futuro dell’Italia e dell’Europa”, ha dichiarato Gaetano Pedullà. “Il percorso verso una nuova competitività europea richiede una visione comune e una collaborazione stabile tra imprese e istituzioni. Le aziende italiane stanno dimostrando di saper innovare e investire con responsabilità, ma serve un contesto regolatorio che favorisca velocità, semplicità e attrazione dei talenti. La transizione digitale ed energetica non può essere gestita come un insieme di adempimenti, ma come una strategia industriale condivisa. È necessario sostenere chi sta già costruendo nuove filiere e nuovi modelli produttivi. Il Parlamento europeo ha il dovere di accompagnare questo sforzo con politiche chiare, efficaci e orientate al futuro. La competitività non è un obiettivo settoriale: è una scelta di sistema che riguarda il destino del nostro Paese e dell’Europa”, ha aggiunto Salvatore De Meo. La Dichiarazione Competitività 2026 viene presentata, dunque, non come manifesto, ma come roadmap concreta e misurabile, costruita attraverso un lavoro di co-design tra imprese, territori e comunità industriali. “Le imprese italiane stanno dimostrando che competitività e sostenibilità non sono alternative, ma parti dello stesso percorso industriale. Oggi abbiamo mostrato che il cambio di passo è già in atto. Ora è essenziale che l’Europa accompagni questa traiettoria con politiche coerenti, tempi certi e strumenti chiari. Competere significa agire insieme”, ha dichiarato Marco Gallo, Managing Director di Sdgs Leaders. La giornata ha rappresentato l’avvio di un percorso continuativo: la Dichiarazione proseguirà nella sua fase operativa durante lo Sdgs Leaders Summit 2025, dedicato alla definizione delle priorità attuative e degli indicatori comuni di avanzamento in programma oggi, 6 novembre, presso la sede di Bnl Bnp Paribas a Roma Tiburtina.