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(Adnkronos) - La villa della star di Hollywood Mel Gibson è stata distrutta dagli incendi che stanno devastando la zona di Los Angeles. Il premio Oscar ha dichiarato che la sua casa di Malibu è stata "completamente bruciata". Al momento dell'incendio, l'attore era fuori casa per registrare il podcast di Joe Rogan, sul sequel del film 'La Passione di Cristo' del 2004. Gibson ha criticato il governatore della California, Gavin Newsom, per la maldestra gestione della crisi. Newsom aveva affermato che "si sarebbe occupato delle foreste ma non ha fatto nulla". "Penso che tutti i soldi delle nostre tasse siano andati per il gel per capelli di Gavin”, ha detto l'attore. Gibson ha detto di essersi sentito "a disagio" durante la sua visita ad Austin, in Texas, per apparire come ospite a 'The Joe Rogan Experience', perché sapeva che il suo quartiere era "in fiamme". "È devastante quello che sta accadendo", ha detto Gibson a NewsNation's Elizabeth Vargas Reports. "Sono stato sollevato dal peso delle mie cose perché sono tutte in cenere". La star di Braveheart ha detto di aver vissuto nella sua villa per circa 15 anni e che anche le case di alcuni dei suoi vicini sono "sparite", compresa quella dell'attore Ed Harris. Mel Gibson ha fatto sapere che la sua famiglia ha seguito l'ordine di evacuazione ed è al sicuro. La star Paris Hilton ha mostrato i resti carbonizzati della sua casa di Malibu in un video pubblicato su X giovedì. "Mi trovo qui, in quella che una volta era casa nostra, e il dolore è davvero indescrivibile", ha scritto nel post ."A vederlo con i miei occhi, mi sento come se il mio cuore si fosse frantumato in mille pezzi. Questa casa non era solo un posto in cui vivere: qui abbiamo sognato, riso e creato i ricordi più belli come una famiglia. Vederlo ridotto in cenere è devastante, oltre ogni parola. Ciò che mi spezza ancora di più il cuore è sapere che questa non è solo la mia storia. Tante persone hanno perso tutto. Eppure, in questo dolore, so di essere incredibilmente fortunata. I miei cari, i miei bambini e i miei animali sono al sicuro. Questa è la cosa più importante. Che questo sia un promemoria. La vita può cambiare in un istante ed è l'amore che condividiamo a contare davvero", ha aggiunto. Hilton ha detto di aver scoperto che la sua casa di Malibu era andata perduta mentre la guardava bruciare in diretta TV, scrivendo sulla sua pagina Instagram che l'immagine è qualcosa che "nessuno dovrebbe mai dover sperimentare".
(Adnkronos) - “L’industria ceramica italiana, che esporta l’85% sui mercati esteri, è fortemente condizionata dalle crisi internazionali e dall’aumento nei costi dell’energia, che producono pesanti impatti sui budget e richiedono necessari ed urgenti interventi”. Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confindustria Ceramica, Augusto Ciarrocchi, sull'impatto dell'aumento del costo del gas per le aziende associate. Per Ciarrocchi il momento per il settore della ceramica non è facile. “Stiamo affrontando una crisi da domanda -spiega- dovuta ad una contrazione nell’ordine del 5% degli investimenti in edilizia residenziale in Francia e Germania, nostri principali mercati esteri, mentre la congiuntura appare ancora positiva negli Stati Uniti e nei paesi del Golfo Arabico. Anche per il mercato italiano emergono preoccupazioni dovute al peggioramento nel segmento delle ristrutturazioni edilizie, dopo che si sono esauriti gli effetti ma anche le distorsioni del Superbonus”, sottolinea. Una situazione che non permette di fare previsioni a lungo termine. "Difficile fare previsioni sia su volumi che su fatturato per il 2025 perché per i primi l’imprevedibilità e la mutevolezza degli scenari potrebbe cambiare la situazione in modo repentino e consistente", spiega Ciarrocchi. E il presidente di Confindustria Ceramica vede di buon occhio un'intesa Italia-Germania per agire sul prezzo dell'energia, come ventilato dal ministro Pichetto Fratin. "Che le due maggiori manifatture europee -sottolinea- concordino sulla assoluta necessità di una politica energetica comune e razionale, che miri a salvaguardare la competitività delle imprese europee, è di per sé una buona notizia. I costi energetici più elevati sono da sempre un fattore di debolezza per le nostre imprese a cui oggi si aggiunge una elevata volatilità dei prezzi introdotta dalla scelta politica dell'abbandono del gas russo. In questo nuovo scenario, occorre che la politica europea si doti di strumenti idonei a controllare gli effetti sui prezzi delle possibili situazioni di crisi e le spinte speculative che abbiamo visto operare negli ultimi mesi", aggiunge. "Mi pare però che la creazione di una politica energetica europea richiederà tempo mentre già adesso bisogna adottare misure temporanee per ridare fiato alla competitività delle imprese italiane. Da quasi tre anni parliamo di una gas release che ancora non è partita; andrebbe invece attuata subito alimentandola con una quota del gas derivante dai nuovi flussi di approvvigionamento attivati grazie all’azione del Governo dopo la crisi del 2022", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Riportare al centro la salute, il benessere e la dignità della persona per uno sviluppo veramente sostenibile che tenga conto, insieme ai principi Esg (Environmental, Social e Governance), della H di Human, ma anche di Health, Heart ed Happiness. Per un benessere individuale e collettivo che possa accogliere il progresso. Questo il filo conduttore del saggio ‘Ritrovare l’umano. Perché non c’è sostenibilità senza Health, Human and Happiness’ scritto da Massimo Lapucci, Manager e Senior Advisor, International Fellow su Artificial Intelligence all’Università di Yale, e da Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, edito da Baldini+Castoldi-La Nave di Teseo. Gli autori partono dalle ‘origini della sostenibilità’ tornando indietro fino al secolo dei Lumi, passando per le rivoluzioni industriali e l’affermarsi della consapevolezza ambientale. Fino all’‘ultima frontiera: da Esg a Sdg 2030’: la definizione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, una road map per le persone ed il Pianeta dove Health e Human sono valori fondamentali. Una riflessione attraverso tre secoli di storia, guardando all’economia, allo sviluppo tecnologico, Ai compresa, alla spiritualità e alla società in generale, che vedono affermarsi i concetti di benessere (Happiness), empatia e compassione (Heart, in una parola) attraverso i quali evolve il paradigma Esg. Una visione rinnovata che comprende benessere individuale e collettivo, salute e felicità. “I benefici ventennali legati alla sostenibilità Esg, per quanto oggettivi, rischiano di essere vanificati da critiche e sospetti sulla loro effettiva efficacia - afferma Massimo Lapucci - Negli ultimi anni, i principi Esg sono stati talvolta inflazionati, alterati da esigenze di comunicazione, o addirittura strumentalmente erosi fino a renderli un adempimento burocratico o una mera quantificazione di bilancio. Ecco perché il nuovo paradigma Esg+H vuole innanzitutto stimolare la riflessione per il rinnovamento di uno strumento prezioso che, partendo dalla persona e in armonia con il Pianeta, possa ripercuotersi sul miglioramento delle condizioni di lavoro, economia e quindi della società nel suo complesso, per un futuro davvero sostenibile”. “In un mondo in continua evoluzione, le esigenze legate alla sostenibilità Esg non sono un fenomeno recente, ma un principio che affonda le radici nelle rivoluzioni industriali che ci hanno preceduto - afferma Stefano Lucchini - Ogni trasformazione economica ha portato con sé nuove sfide per l'ambiente e la società e oggi, più che mai, è fondamentale rinnovare il nostro approccio alla sostenibilità partendo da una considerazione semplice: non possiamo parlare di sostenibilità senza pensare all’essere umano nella sua interezza. La nuova dimensione Esg+H che proponiamo nel nostro saggio pone al centro la salute, il benessere e la dignità della persona, come base per un auspicato nuovo umanesimo".