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(Adnkronos) - Philip Morris Italia lancia la quarta edizione di 'BeLeaf: Be The Future', call for innovation volta a promuovere lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative tese a rendere la filiera del tabacco più sostenibile e digitalizzata. Realizzata insieme ad Almacube, innovation hub e incubatore certificato dal Ministero delle Imprese, l’iniziativa è rivolta a start-up, spin-off e pmi innovative nazionali e internazionali che abbiano sviluppato tecnologie applicabili al settore agritech e in particolare alla coltivazione, raccolta e lavorazione del tabacco. Le realtà partecipanti potranno confrontarsi nell’ambito di cinque 'innovation areas' che spaziano dall’agricoltura predittiva all’essiccazione, lavorazione e conservazione del tabacco; dalle soluzioni innovative per la raccolta a quelle relative ai biomateriali sostenibili e all’ottimizzazione del processo produttivo. "Siamo felici di rinnovare la quarta edizione di questa importante iniziativa, ormai divenuta una best practice e un modello nel nostro settore, rappresentando uno stimolo per l’innovazione dell’intero settore tabacchicolo, grazie all’ideazione e all’implementazione di soluzioni agritech all’avanguardia - commenta Cesare Trippella, Head of Leaf Eu di Philip Morris Italia - Siamo certi che le nuove soluzioni sapranno dare ulteriore impulso al comparto tabacchicolo italiano, il primo per prodotto annuo in Europa, favorendone la transizione tecnologica e digitale e il ricambio generazionale". "Siamo orgogliosi di accompagnare Philip Morris nella quarta edizione di un progetto ambizioso e sfidante come BeLeaf: Be The Future. Il format di questo programma di Venture Clienting è ormai consolidato, performante e funzionale al raggiungimento di risultati positivi. Questo per noi è un segnale importante, poiché ci indica che la direzione in cui stiamo lavorando è quella giusta - sottolinea Shiva Loccisano, Amministratore Delegato di Almacube - Almacube, parte integrante di Oper.Space (la Factory dell'Innovazione dell'Università di Bologna) ha particolarmente a cuore il concetto di 'community' e funge sempre più da agente di connessione tra mondo accademico, startup, grandi e piccole imprese". I progetti potranno essere sottoposti a valutazione sul sito beleafbethefuture.com sino al 19 febbraio. Se selezionati, i progetti potranno partecipare alla fase di co-design, al termine della quale Philip Morris Italia valuterà se avviare una proof of concept, al fine di attivare con il partecipante una collaborazione come innovation partner. La call for innovation “BeLeaf: Be The Future” si inserisce nel più ampio impegno di Philip Morris Italia a sostegno della sostenibilità di lungo periodo e della competitività della filiera tabacchicola italiana. Dal 2011, l’azienda ha infatti sottoscritto con il Ministero dell’Agricoltura e Coldiretti una serie di accordi che, oltre all’acquisto di tabacco, promuovono una serie di iniziative nell’area della sostenibilità ambientale, della transizione digitale e della formazione dei giovani coltivatori. L’ultimo accordo con il Ministero dell’Agricoltura, nel novembre del 2024, ha esteso la collaborazione strategica a un inedito orizzonte temporale di dieci anni, traguardando l’anno commerciale 2033-2034 con investimenti complessivi fino a 1 miliardo di euro, che si aggiungono agli oltre 2 miliardi di euro già investiti negli anni.
(Adnkronos) - Sono 2.500 gli stabilimenti che, su un totale di 7.200 censiti in Italia, hanno già adottato soluzioni digitali per la gestione della spiaggia mentre 1.800 sono le strutture che hanno avuto almeno una prenotazione online nella stagione 2024; +35% degli stabilimenti hanno utilizzato un software gestionale per la spiaggia, contro il 6% di 4 anni fa. Quest’estate il canale online ha raggiunto il 2% della spesa estiva per il noleggio di servizi balneari in Italia, con un volume superiore ai 50 milioni di euro; 11 volte di più rispetto a quanto stimato nell’estate 2020. Sono i dati di Spiagge.it (portale italiano per la prenotazione online di ombrelloni, con più di 2mila strutture balneari affiliate, 230mila download dell’app mobile e più di 700mila prenotazioni effettuate) confrontati anche con le analisi di Unioncamere. Gli analisti del portale hanno infatti raccolto i dati della stagione 2024, li hanno studiati e confrontati con i report di categoria e hanno presentato la seconda edizione dell’Osservatorio sulla digitalizzazione del settore balneare. "La digitalizzazione - afferma spiega Gabriele Greco, ceo di Spiagge.it - sta rivoluzionando il settore balneare, agevolando soprattutto il turismo straniero. Questo approccio consente di semplificare le operazioni quotidiane, ridurre gli errori, migliorare la produttività e ottenere un controllo totale delle informazioni condivise tra i collaboratori, tutto grazie a un unico strumento Stiamo sviluppando per la stagione 2025 soluzioni sempre più innovative grazie all’intelligenza artificiale, stiamo progettando siti white label personalizzati per gli stabilimenti balneari e costruendo campagne mirate per aumentare la visibilità delle strutture. In un contesto dove 9 turisti su 10 prenotano online, la presenza digitale è ormai essenziale per attrarre e fidelizzare nuovi clienti". Gli analisti di Spiagge.it ritengono che, entro il 2026, oltre il 50% degli stabilimenti balneari esistenti in Italia utilizzerà una soluzione gestionale web sfruttando funzionalità avanzate. I clienti, già alla ricerca di proposte personalizzate, vorranno gestire grazie ai canali digitali la prenotazione di esperienze extra per vivere a pieno la loro vacanza. I gestori che hanno ormai maggiore consapevolezza di quanto utili siano gli strumenti di analisi dei dati di prenotazione, i servizi di automazione marketing, la maggiore flessibilità nelle prenotazioni e la fornitura di un’assicurazione causa maltempo, nel corso delle prossime stagioni punteranno infatti a farne sempre un maggiore utilizzo. Protagonista del cambiamento nel settore sarà l’intelligenza artificiale, che consentirà di sviluppare piattaforme sempre più all’avanguardia. Gli strumenti di prenotazione del futuro sfrutteranno la ricerca conversazionale che permetterà di pianificare la vacanza con il supporto di un agente virtuale e la customer service experience che sfrutterà chatbot intelligenti per prenotare in maniera integrata, insieme all’ombrellone, diversi servizi (per esempio il tavolo al ristorante dello stabilimento balneare o bevande e alimenti da farsi recapitare direttamente in spiaggia). I trend di crescita permettono anche di prevedere che, entro il 2026, verranno raggiunti i 100 milioni di euro di Gross booking value gestiti direttamente online, prevalentemente tramite canali dei gestori stessi (siti internet, canali social, WhatsApp) ma anche attraverso piattaforme di prenotazione dedicate, tra cui spiagge.it Il turista digitalizzato che frequenta le spiagge italiane, secondo i dati di spiagge.it, ha un’età media di 25-40 anni, è un lavoratore impegnato in orario d’ufficio che prenota online in orari serali, quando lo stabilimento è chiuso. Predilige organizzare le vacanze con la famiglia o con il proprio compagno o compagna e apprezza la chiarezza delle politiche di cancellazione delle piattaforme online. La spesa media effettuata per un ombrellone è di 36,00 euro con prenotazioni che durano mediamente 1,3 giorni e includono un ombrellone. La durata media di una vacanza del turista tipo al mare è di 7 giorni; inizia a prenotare il proprio posto in spiaggia già da gennaio anche se è nei mesi successivi che vengono finalizzate la maggior parte delle prenotazioni: il 10% del totale prenotato online viene raggiunto entro maggio, prevalentemente per assicurarsi un posto in spiaggia nei mesi di luglio e agosto. Sempre più turisti stranieri scelgono il canale online per prenotare le postazioni in spiaggia, dimostrando una crescente fiducia nei servizi digitali per organizzare le proprie vacanze. Nella piattaforma spiagge.it questi rappresentano il 21% delle prenotazioni online, una quota in costante crescita che evidenzia l’importanza di adattare l’offerta a un pubblico internazionale. Questa tipologia di utenti effettua prenotazioni più lunghe, spende di più e decide con largo anticipo. Le regioni con il numero più alto di prenotazioni da parte di turisti stranieri sono: Friuli Venezia Giulia (41%), seguita da Campania (36%), Sardegna e Veneto (entrambe 21%). Le località più gettonate da turisti stranieri sono: Positano (americani e canadesi), Grado (tedeschi e austriaci) e la provincia di Bari (americani, inglesi e francesi). In Friuli Venezia Giulia e Campania, gli stranieri rappresentano oltre il 35% delle prenotazioni online, con un anticipo nella prenotazione della vacanza di circa 25 giorni. In Liguria, Puglia, Sicilia e Sardegna, gli stranieri rappresentano tra il 15-20% delle prenotazioni online e prenotano con un anticipo di circa 7 giorni. In Calabria, Lazio e Basilicata gli stranieri invece sono in minoranza. In queste regioni gli stranieri prenotano con un anticipo di 6 giorni. Il settore del turismo balneare è in costante crescita: vi è stato un aumento del 26% di imprese rispetto al 2011 e nell’ultimo anno l’incremento è stato dell’1%. L’Emilia Romagna guida la classifica per concentrazione, con oltre 1.000 imprese balneari presenti, seguita da Toscana e Liguria. Dal 2011, alcune regioni hanno registrato crescite straordinarie nel numero di spiagge attrezzate: la Sardegna ha quasi triplicato (+190%), passando da 40 a oltre 100 imprese, la Calabria (+110%), la Sicilia (+75%), la Puglia (+53%) e infine la Campania (+37). Questi trend riflettono l'aumento della domanda turistica, con la Campania come regione più ricercata, seguita da Puglia, Sicilia e Sardegna. Anche le dimensioni delle spiagge variano notevolmente: nel Nord Est medie di 400 ombrelloni in Friuli Venezia Giulia, 300 in Veneto e 200 in Emilia Romagna; nell’area tirrenica 170 nel Lazio, 130 in Toscana e Liguria. Al Sud la media è di 160 ombrelloni, con valori inferiori in Sicilia (120) e in Sardegna (70). La crescita del valore di prenotazioni online di ombrelloni tra il 2023 e il 2024 è del 48%. Gli stabilimenti già attivi sul sito di spiagge.it nel 2023, hanno registrato una crescita del 20%, contribuendo al 36% dell’incremento totale. Il restante 64% proviene da stabilimenti che hanno utilizzato l’online per la prima volta nel 2024. Il numero di stabilimenti che adottano strumenti online è aumentato del 25% con un’adesione crescente da parte dei più scettici. Tutte le regioni hanno registrato una crescita rispetto all’anno precedente. Confrontando solo gli stabilimenti che erano online sia nel 2024 che nel 2023, la Sardegna ha segnato l’incremento maggiore dal 2023 al 2024 (+40%), seguita da Friuli Venezia Giulia (+29%), Puglia (+28%) ed Emilia Romagna (+26%). Gli aumenti più contenuti sono stati rivelati in Veneto (+25%), Marche (+11%) e Toscana (+10%), probabilmente penalizzate dalle condizioni meteo estive avverse della scorsa estate. Per quanto riguarda i costi degli ombrelloni a livello regionale, Sardegna, Campania, Puglia, Sicilia e Liguria hanno prezzi più alti, oscillando tra 53,00-40,00 euro. Il Nord-Centro Adriatico ha un prezzo medio di circa 24,00-25,00 euro, mentre Calabria e Basilicata registrano il prezzo medio più basso attestandosi a 22,00 euro. In Toscana, la spesa media al giorno per una postazione raggiunge i 39,00 euro. Secondo l’analisi dei dati della piattaforma Spiagge.it, province quali Napoli, Savona, Salerno e Lecce spiccano per un numero particolarmente elevato di ricerche, segno di un grande interesse da parte dei turisti. Tuttavia, anche in province meno conosciute o con minore visibilità c’è una domanda latente che spesso però non trova un’offerta adeguata. I principali gap digitali che limitano la crescita in alcune zone litorali d’Italia sono in primis la mancanza o l’inefficacia del sito web: circa il 50% degli stabilimenti non dispone di un sito web adeguato oppure non l’ha affatto. Nello specifico, il 30% degli stabilimenti ne è proprio sprovvisto, il che determina una potenziale perdita di valore prenotazioni di circa 15mila euro per stabilimento rispetto a chi ha un sito web ottimizzato per ricevere prenotazioni. Chi ha un sito ben strutturato riesce a generare introiti fino a 3 volte in più rispetto a chi non l’ha. Secondo limite di crescita è la tendenza a favorire gli abbonamenti stagionali limitando la disponibilità per i clienti occasionali, più propensi a prenotare tramite piattaforme digitali e a contribuire così a incrementare la visibilità web dello stabilimento. In media, gli stabilimenti balneari con meno del 40% di occupazione stagionale registrano il doppio delle prenotazioni online rispetto a quelli con spiagge principalmente occupate da clienti stagionali. Infine, troppi stabilimenti non sono presenti sui principali portali di prenotazione, per esempio spiagge.it, e non sfruttano le potenzialità offerte dai motori di ricerca, tra cui Google, per migliorare la visibilità organica o attraverso campagne pubblicitarie.
(Adnkronos) - “Purtroppo c'è molta confusione riguardo queste tematiche. Con il nostro progetto, che realizziamo con il contributo non condizionato dell'Unione italiana olio di palma sostenibile, miriamo a colmare questo gap informativo, ma anche di fiducia, che purtroppo c'è tra i consumatori e il mondo della produzione e della distribuzione circa le possibilità offerte ai cittadini di potersi nutrire in maniera sostenibile”. Così Cinzia Pollio, Coordinatrice progetti e politiche per i consumatori di Cittadinanzattiva in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione italiana olio di palma sostenibile. La confusione è estesa anche al concetto stesso di nutrizione sostenibile, come spiega Pollio: “noi lo intendiamo come la possibilità da parte del consumatore di agire in maniera consapevole, con un comportamento di scelta che gli consenta di agire in prima persona orientando con le proprie scelte anche i processi di produzione e di distribuzione, prediligendo quelle che possono essere le filiere più sostenibili e più circolari”. Il progetto è al secondo anno dopo che il progetto pilota ha definito gli elementi principali da affrontare con i consumatori. “Il nostro è quello di promuovere elementi di consumo più responsabili e sostenibili in maniera consapevole, in linea anche con quello che è il Goal 12 dell'Agenda 2030. E' partita da oggi una consultazione - in maniera fisica presso le nostre sedi ma anche on line attraverso i nostri canali digitali - con la quale cercheremo di raccogliere quelle che sono le opinioni dei cittadini e dei consumatori riguardo il concetto di nutrizione sostenibile, riguardo le attitudini e le propensioni che hanno anche nei confronti degli acquisti sostenibili e della lotta agli sprechi. E, in ultimo, su quello che sarà il ruolo centrale del consumatore per favorire la promozione di un concetto e di un'azione volta alla nutrizione più sostenibile”, conclude.