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(Adnkronos) - Tre ventenni sono morti e un altro ha riportato gravissime ferite alla testa e al torace mentre un quinto è rimasto illeso: questo il tragico bilancio di un incidente avvenuto nella notte ad Asiago, in provincia di Vicenza. L'auto su cui viaggiavano i cinque ragazzi si sarebbe schiantata, intorno alle 3.30 di stanotte, contro la fontana di una rotatoria lungo via Verdi. Le indagini sono in corso. Secondo una prima ricostruzione, i tre ventenni sarebbero morti sul colpo, incastrati nell'abitacolo della Peugeot 207 a bordo della quale viaggiavano, un altro ragazzo è stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Bassano del Grappa e non sarebbe in pericolo di vita.
(Adnkronos) - "Sono positivi i numeri in regresso sugli infortuni sul lavoro in presenza di un milione e 300 mila dipendenti in più, insieme a 10 milioni di assicurati in più nelle scuole. Ma quello degli infortuni è un tema che mi turba come turba tutti i consulenti del lavoro. Quello che viene poco considerato è l'impatto negativo dell'infortunio sull'azienda perchè giustamente viene data priorità alle famiglie, che hanno orfani e vedove. Ma con incidenti gravi l'ambiente di lavoro resta scioccato con effetti su produttività e futuro azienda. L'imprenditore, eccetto pochi casi che ci sono, ha molto a cuore la salute e la sicurezza dei propri lavoratori". Lo ha detto Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro intervenendo alla tavola rotonda 'Il benessere del lavoratore: dalla questione salariale alla sicurezza nei luoghi di lavoro', in corso a Roma nella sede di Comin & Partners. Secondo De Luca "va bene l'incremento ispettori, bene l'incremento delle sanzioni e dei blitz contro il caporalato, ma non si può essere soddisfatti. L'unica strada per fare di più è la diffusione della cultura della prevenzione, con un grande patto tra tutti gli attori. Noi gestiamo due terzi della forza lavoro di questo Paese e noi non ci sottraiamo a questo patto. Da anni andiamo nelle scuole per fare capire che la sicurezza non è un costo ma un investimento in serenità sociale", ha concluso.
(Adnkronos) - "L'Italia è il primo paese al mondo, attraverso il consorzio Biorepack, ad occuparsi del riciclo organico degli imballaggi compostabili. Questo avviene perché l'Italia è in Europa il Paese che raccoglie di più e meglio la frazione organica dei rifiuti organici". Così Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Il rifiuto organico rappresenta il 40% dei rifiuti che noi produciamo ogni giorno, è la parte più grossa ed è anche quella più difficile da raccogliere. Quindi bisogna trovare il modo di aiutare i cittadini a raccoglierla. Ed essendo il Paese che da ormai 30 anni fa la raccolta della frazione organica, anche se è diventata obbligatoria dal 2022, l'Italia si è inventata dei materiali che si comportano come la plastica quando li adoperi, ma si comportano come la frazione organica quando li metti negli impianti di trattamento della frazione organica. In questo modo poi producono energie e compost", spiega Versari. Il sacchetto prima, "poi sono arrivate le buste della spesa, piatti, posate, bicchieri". Quindi, conclude: "C'è chi fa la raccolta, c'è chi produce gli imballaggi e ci sono quelli che li riciclano e quindi noi chiudiamo il cerchio, lavorando con i Comuni e mettendo a loro disposizione le risorse della responsabilità estesa dei produttori".