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(Adnkronos) - Ucraina, Russia e Usa sarebbero "abbastanza vicini a una soluzione diplomatica" per la guerra tra Kiev e Mosca. A dirlo, intervistato dalla Cnn, è stato l'inviato speciale del Cremlino Kirill Dmitriev, oggi a Washington per colloqui "ufficiali". Secondo l'inviato, Mosca vorrebbe risolvere il conflitto in Ucraina diplomaticament. "Penso che stiamo trovando compromessi che funzionerebbero per tutte le parti", ha sottolineato nell'intervista, commentando quindi la frustrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'andamento del processo negoziale: c'è "un bel po' di disinformazione su quanto sta accadendo", ha sottolineato Dmitriev. Il "dialogo è importante", ha poi continuato, insistendo sulle "preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza" e affermando che le sanzioni non sono un problema "così grave", che Putin ha assicurato che "la Russia non agirà mai sotto pressione". "Penso il punto sia come continuare il dialogo, come trovare una soluzione pacifica alla crisi, proponendo soluzioni realistiche", ha detto ancora Dmitriev alla rete americana, ripetendo che la Russia "non vuole solo un cessate il fuoco" che "può essere violato", ma una "soluzione definitiva" per il conflitto che va avanti da oltre tre anni, dall'avvio dell'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina. E Dmitriev ha parlato di "grande passo in avanti" da parte del leader ucraino Volodymyr Zelensky, la cui "precedente posizione era che la Russia dovesse ritirarsi completamente". Quindi, ha affermato Dmitriev, "penso siamo ragionevolmente vicini a una soluzione diplomatica possibile da elaborare". E si è detto convinto che un faccia a faccia tra Trump e Putin ci sarà, ma "probabilmente in una data successiva". L'inviato e capo per gli investimenti esteri e capo del fondo sovrano russo è arrivato negli Usa dopo l'annuncio di Trump di nuove sanzioni contro la Russia. Dmitriev dovrebbe incontrare funzionari dell'Amministrazione Trump "per proseguire i colloqui sulle relazioni Usa-Russia", dicono le fonti della rete americana. Previsto un colloquio con Steve Witkoff, inviato di Trump. Di recente Dmitriev ha proposto la costruzione del tunnel 'Trump-Putin' fra l'Alaska e lo stretto di Bering. Ad aprile è stato il primo esponente della leadership russa a recarsi in visita a Washington dall'avvio dell'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, nel febbraio del 2022. Kiev denuncia nuovi attacchi con "missili balistici". Il sindaco Vitali Klitschk ha segnalato, riportano i media locali, incendi nelle zone di Desnianskyi e Darnytskyi. Tymur Tkachenko, capo dell'amministrazione militare della città, ha riferito dell'"attacco del nemico con missili" e della "difesa aerea in azione". Il bilancio degli attacchi sarebbe di almeno un morto e dieci feriti, riferisce The Kyiv Independent che cita Tkachenko. I militari ucraini annunciano intanto la riconquista della località di Torske, nel nord del Donetsk, considerata di importanza strategica per la difesa della città di Lyman. Fino a cento soldati russi sono stati uccisi e altri sono stati catturati, secondo le notizie diffuse via Telegram dallo Stato Maggiore ucraino. Prima della guerra a Torske vivevano più di mille persone. Ora la località è in gran parte distrutta. Era stata conquistata dalle forze russe poco dopo l'inizio della guerra, più di tre anni fa, poi riconquistata dagli ucraini nell'offensiva del 2022 e più di recente era finita di nuovo in mano ai russi.
(Adnkronos) - Per rispondere alla sfida più welfare meno burocrazia, nasce preMio, una carta digitale nominativa e non ricaricabile sviluppata da 3i4iM, progettata per semplificare l’erogazione dei benefit aziendali nel rispetto delle regole previste dalla normativa. La carta funziona come un voucher elettronico dedicato al welfare aziendale. A differenza di una normale carta di debito, può essere utilizzata esclusivamente per le categorie di spesa previste dal Piano Welfare dalle aziende e ammesse dalla normativa vigente in materia. È nominativa fin dalla generazione, tracciabile e conforme ai requisiti fiscali. Non richiede piattaforme dedicate né procedure di installazione: può essere inviata via e-mail, aggiunta al wallet del telefono e utilizzata come una normale carta di pagamento, ma con limiti di spesa predefiniti e verificabili. Il rallentamento della digitalizzazione nelle pmi rende strumenti di questo tipo particolarmente rilevanti: permettono di introdurre il digitale nel welfare senza caricare le imprese di burocrazia o costi informatici aggiuntivi. Allo stesso tempo, in un contesto in cui le aziende con welfare evoluto registrano in media un +46,5% di crescita del fatturato, soluzioni accessibili e conformi consentono anche alle micro e piccole imprese di partecipare a un sistema che fino a poco tempo fa sembrava riservato solo alle realtà più grandi. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di riuscire a fornire uno strumento capace di motivare i collaboratori e allo stesso tempo ottimizzare i costi aziendali, perché crediamo che il riconoscimento sia un investimento nel valore umano e non un costo aziendale“, spiega Massimiliano Marcantonio, founder di 3i4iM. “Abbiamo democratizzato i benefit aziendali, rendendoli finalmente accessibili a tutti. Non solo ai dipendenti delle grandi aziende strutturate, ma anche a chi lavora in realtà più piccole o in contesti dove i benefit non vengono erogati. Con Carta preMio abbiamo superato i limiti delle piattaforme tradizionali, spesso complesse, obsolete e poco inclusive”, conclude l’ingegnere Maria Mostola, ceo di 3i4iM. I numeri raccontano un Paese che ha imparato a prendersi cura delle persone, ma non ancora a semplificare i processi. Tra fogli excel, portali complicati e regole da interpretare, il welfare rischia di perdere la sua funzione più semplice: migliorare la vita dei cittadini. Strumenti come preMio mostrano che innovare non significa solamente aggiungere tecnologia, ma anche togliere attrito. Il futuro del welfare, più che nelle piattaforme, si giocherà nella tasca: dove il digitale diventa gesto e la burocrazia si riduce a un click controllato.
(Adnkronos) - "Se c'è un mercato che è fortemente in salute è proprio quello della second hand, il mercato dell'usato. Da 11 anni collaboriamo con Bva Doxa per un osservatorio sulla second hand che ogni anno ci fa scoprire un mondo che è in continua espansione ed evoluzione. Solo l'anno scorso, nel 2024, ben il 63% degli italiani si sono dati alla second hand per comprare o per vendere. Il settore ha rappresentato ben 27 miliardi di giro d'affari". Così Giuseppe Pasceri, Ceo Subito.it, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. Tra l'altro "questi 27 miliardi per la prima volta hanno visto l'online superare l'offline. Siamo passati dal 30% circa dell'online nel 2014 fino al 54% dell'online sull'offline". "Se poi pensiamo alle motivazioni che spingono gli italiani a fare questa scelta, sicuramente in primis c'è il risparmio ma è molto interessante vedere come la riduzione degli sprechi diventi un fattore motivante di primissimo piano e poi c'è il guadagno, che è comunque visto come un aspetto importante", aggiunge.