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(Adnkronos) - Un amico del vicepresidente JD Vance, un generale 'passato' dall'Italia e il nome di colui che è stato l'ultimo soldato americano ad aver lasciato l'Afghanistan. Sarebbero coinvolti, secondo la stampa statunitense, nella difficile missione di portare a termine il conflitto in Ucraina. Il segretario dell'Esercito degli Stati Uniti, Dan Driscoll, e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Randy George, sono diventati i rappresentanti del Pentagono di più alto livello arrivati in Ucraina dall'inizio del secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, ha scritto Politico. Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, non ci è mai stato. Il Wall Street Journal ha scritto di colloqui che vedono coinvolto anche un altro generale a quattro stelle, Chris Donahue. Nato a Boone, in North Carolina, DANIEL P. DRISCOLL, è stato in missione in Iraq nel 2009 durante gli anni nell'Esercito. Ha poi studiato a Yale, alla Law School, dove ha incontrato JD Vance, oggi vicepresidente degli Stati Uniti. Sono amici stretti, raccontano i media americani e Driscoll è stato consigliere di Vance. Restituiscono l'immagine di un tenente diventato uomo d'affari. Nel 2020, Driscoll non riesce a entrare al Congresso. Ha lavorato in North Carolina nell'investment banking. Scelto da Donald Trump come nuovo segretario dell'Esercito, ricopre l'incarico dallo scorso 25 febbraio e ha preso il posto di colei che è stata la prima donna Segretario dell'Esercito, Christine Wormuth, voluta da Joe Biden per quel posto. "Da ex militare, investitore e consulente politico, in Dan c'è un insieme potente di esperienze che gli consentono di lavorare come fattore di cambiamento e innovazione", diceva Trump lo scorso anno annunciando la sua nomina. Secondo Politico, nel frattempo, alla soglia dei 40 anni, è emerso come figura di spicco all'interno del Pentagono e potrebbe passare a un ruolo più importante. Il generale RANDY A. GEORGE, capo di Stato Maggiore dell'Esercito Usa, ricopre l'incarico dal settembre 2023, promosso da Biden dalla posizione di numero due. La sua biografia ufficiale racconta di un incarico in Italia nel 2001 nel contesto della 173rd Airborne Brigade, di più missioni in Iraq e Afghanistan. Il generale CHRISTOPHER DONAHUE, che tra il 2022 e il 2024 ha già assistito le Forze armate ucraine, ha assunto nel dicembre dello scorso anno il comando di USAREUR-AF (US Army Europe and Africa). Il suo nome è noto anche perché associato all'immagine del'ultimo soldato Usa che lasciò l'Afghanistan all'epoca del ritiro nel 2021, dopo un'operazione durata 20 anni. In poche ore diventava virale una foto twittata dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, un'immagine scattata di notte che mostra l'allora comandante della 82ma divisione aviotrasportata (che fa parte del 18mo Corpo aviotrasportato con sede a Fort Bragg, in North Carolina) camminare da solo, con la sua arma, pronto a salire sull'aereo per lasciare Kabul. Donahue, raccontavano all'epoca i media americani, era stato assistente speciale del capo degli Stati Maggiori Riuniti. Si è arruolato nel 1992 e ha partecipato a missioni militari statunitensi in Afghanistan, Iraq, Siria, Nord Africa ed Europa orientale.
(Adnkronos) - "La lezione è chiara: l’Europa deve accelerare sulla sovranità digitale, sulla diversificazione delle infrastrutture e su un modello di resilienza distribuita. Ridurre le vulnerabilità della catena del cloud non è più un tema tecnologico, ma una condizione di sicurezza nazionale. Controllare la filiera, distribuire il rischio, rafforzare il perimetro: questa è la strada per evitare che il prossimo incidente diventi una crisi sistemica”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup ed esperto di cybersicurezza e innovazione digitale, sull'incidente che ha coinvolto ieri Cloudflare, con alcune ore di down di numerosi di siti da X a Chatgpt. Secondo Mocerino "oggi non basta ‘risolvere’ un down: serve capire quanto è profondo il nostro livello di dipendenza da pochi grandi operatori extra-europei e quanto sia limitato il controllo della filiera e della supply chain dei fornitori critici. Se un guasto tecnico può provocare effetti a cascata su scala mondiale, cosa potrebbe accadere in caso di attacco coordinato o pressione geopolitica? Per questo servono monitoraggi di sicurezza continui e una reale capacità europea di verificare, testare e governare ogni segmento dell’infrastruttura digitale", sottolinea. Per esperto di cybersicurezza e innovazione digitale infatti "l’incidente che ha coinvolto Cloudflare è un promemoria brutale: anche servizi considerati ‘di base’ nell’ecosistema digitale globale possono diventare un punto di fragilità sistemica. Quando una singola piattaforma ha la capacità di mettere offline, nello stesso momento, social network, intelligenza artificiale e servizi aziendali, significa che la concentrazione infrastrutturale ha superato il livello di rischio accettabile per imprese, cittadini e istituzioni. Un unico anello della catena è stato sufficiente per generare una ricaduta globale: questo è il cuore del problema", conclude.
(Adnkronos) - L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e la Sogesid Spa, la Società di ingegneria dello Stato, hanno firmato un Accordo Quadro che rafforza la collaborazione istituzionale su temi strategici come la difesa del suolo, la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. "L’intesa - spiega una nota congiunta - mira a promuovere iniziative comuni per una governance efficiente e sostenibile del territorio, con particolare attenzione al Mezzogiorno come area chiave per lo sviluppo di modelli innovativi di gestione idrica e ambientale nel Mediterraneo". A firmare l’intesa sono stati Vera Corbelli, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale, ed Errico Stravato, amministratore delegato di Sogesid Spa. Tra gli obiettivi principali: la definizione di proposte operative congiunte di interesse governativo e la valorizzazione di approcci metodologici condivisi, anche in ambito di cooperazione internazionale, per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici. L’accordo prevede inoltre la possibilità di affidare alla Sogesid specifici servizi tecnico-specialistici in materia di mitigazione del rischio idrogeologico, infrastrutture idriche e governance distrettuale, garantendo il pieno rispetto dei criteri di efficienza e sostenibilità. “Con questo Accordo - ha dichiarato Corbelli - rafforziamo un modello di cooperazione tra istituzioni che mette al centro la conoscenza, la pianificazione integrata e la responsabilità condivisa nella gestione del territorio. L’obiettivo è costruire risposte efficaci e tempestive alle criticità ambientali e idrogeologiche e nel contempo mettere in atto una governance integrata e sostenibile del Mezzogiorno e del Paese”. Da parte sua, Stravato ha sottolineato che "la collaborazione con l’Autorità di Bacino rappresenta un importante riconoscimento del ruolo tecnico e operativo della Sogesid Spa, che da trent’anni affianca le amministrazioni pubbliche nella progettazione e realizzazione di interventi per la tutela del territorio, la gestione delle risorse idriche e la bonifica ambientale. È un impegno che prosegue nel segno della sostenibilità e dell’efficienza amministrativa”. L’Accordo prevede anche l’attivazione di gruppi di lavoro congiunti composti da esperti dell’Autorità e della Società, incaricati di individuare priorità di intervento, condividere dati e strumenti di analisi, e promuovere azioni pilota su scala distrettuale. Le attività potranno estendersi a iniziative di cooperazione internazionale, in particolare nell’area del Mediterraneo, per la diffusione di modelli e buone pratiche di gestione integrata delle acque e di resilienza territoriale.