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(Adnkronos) - Quest'anno ad Artigiano in Fiera, la più grande manifestazione internazionale dedicata all’artigianato e alle micro e piccole imprese che aprirà i battenti il 30 novembre a Rho Fiera Milano, saranno in mostra 34 aziende artigiane sarde. L’appuntamento è al padiglione 2, dove in uno spazio di 900 metri quadri la Regione Sardegna in collaborazione con la Camera di Commercio di Nuoro, ospita e ‘accompagna’ le 34 micro e piccole aziende artigiane per promuovere e valorizzare la tradizione manifatturiera isolana, il talento dei suoi artigiani e la qualità delle produzioni agroalimentari. Protagonisti - viene fatto sapere in una nota da Artigiano in Fiera - saranno gli artigiani del sistema manifatturiero regionale, capaci di creare prodotti originali, di qualità e funzionali, con un occhio sempre rivolto a tradizione e identità e specializzati in molteplici lavorazioni: dal sughero, legno, ceramica, cuoio e pelle a quelli che padroneggiano l’arte dell’intreccio, della coltelleria e che modellano pietre, ferro battuto e altri metalli; da coloro che si dedicano alla produzione orafa, ai gioielli in corallo all’abbigliamento tradizionale, ai tessuti e ai ricami; sino al settore della cosmesi e dei complementi d’arredo. Accanto agli stand dedicati agli artigiani artistici, anche le aziende dell’agroalimentare, specializzate nella produzione di formaggi, salumi, paste, pani, dolci, miele, torrone, vino, liquori, bottarga e altre specialità. L’Artigiano in Fiera sarà anche il palcoscenico di eventi live, quando nel corso dei primi due giorni di manifestazione, danze e canti tradizionali, al suono ancestrale delle launeddas e del canto a tenore, offriranno un’esperienza autentica ed emozionante per tutti i visitatori del padiglione. "L’artigiano come scelta di vita - ha commentato Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. Gestione Fiere Spa - è il tema che abbiamo scelto quest’anno per ribadire il valore del lavoro artigianale vissuto come scelta creativa e consapevole, in un approccio integrato che unisce il rispetto per l'ambiente e le tradizioni locali, un forte senso di comunità, innovazione e progresso tecnologico. Il nostro evento è un palcoscenico per valorizzare la nuova figura di artigiano creatore di oggetti belli, buoni e utili a partire dalla lavorazione della materia prima". “Un’opportunità immancabile per promuovere le eccellenze artigianali isolane e dare impulso alle micro e piccole aziende di un comparto fondamentale per la Sardegna, che sosteniamo con leggi di settore, con azioni di partnership promozionali, e interventi strutturali come l’imminente rilancio del marchio Isola e della vetrina virtuale dell’artigianato”, dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Franco Cuccureddu, presentando la partecipazione della Regione all’Artigiano in Fiera 2024. “È uno straordinario veicolo di comunicazione del prodotto ‘Sardegna’ nei suoi aspetti più autentici e genuini e dei suoi artigiani, della loro arte manifatturiera e della loro creatività, che sono pura espressione e riflesso delle tradizioni e della cultura sarde”.
(Adnkronos) - "Le proposte che abbiamo avanzato al Governo sono dettate dal buonsenso. Il primo problema è che il cittadino non ha una certezza della norma. Riteniamo, inoltre, che la pressione fiscale e previdenziale italiana deve essere al pari di quella europea. C’è poi il problema legato al rimborso Iva, la piccola impresa si deve avvalere di un professionista che deve apporre il visto rendendo incerta la semplificazione. Attendiamo le semplificazioni". Così il presidente dell’Associazione nazionale consulenti tributari, Celestino Bottoni, intervenendo oggi alla decima edizione del Meeting delle professioni Ancot. "Un’altra cosa - spiega - che sta mettendo in ginocchio le nostre imprese sono i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione. Un’altra richiesta che abbiamo avanzato è sulla rappresentatività dei contribuenti dinanzi ai giudici tributari, che spesso viene messa in dubbio da una norma carente. Le aziende sono in sofferenza e stanno affrontando quella che viene definita la 'permacrisi'. Le aziende in questa fase congiunturale devono essere concretamente supportate soprattutto per conquistare nuovi mercati internazionali”. “Ci mettiamo a disposizione - sottolinea - per lavorare insieme per il bene del Paese e questo è l’obiettivo dall’Ancot. Confidiamo di continuare il confronto con i politici. Nel 2024 abbiamo compiuto quarant’anni, conquistando tantissime vittorie che hanno permesso il riconoscimento della figura del tributarista. Il nostro obiettivo è di avere la certificazione che attesta i requisiti di ogni professionista che deve essere rinnovata ogni tre anni impegnando il professionista ad una formazione e ad ogni azione di aggiornamento costante, per rendere sempre più la figura professionale del tributarista rispondente alle richieste dei contribuenti e del sistema delle istituzioni”. “L’appuntamento di oggi - afferma Mino Dinoi, presidente di Aepi (Associazioni europee di professionisti e imprese) - è un ulteriore contributo dell’associazione per confrontarci con i politici. Il Meeting delle Professioni è sempre più un importante momento di analisi e di riflessione sui temi fiscali. Come Aepi non siamo portati solo a lamentarci, ma avanziamo delle nostre proposte. Poco fa abbiamo siglato un accordo con Simest che è diventato subito operativo ed abbiamo avviato un programma finalizzato all’attività di formazione e informazione per spiegare alle imprese esportatrici le opportunità che hanno. Grazie a questo accordo saremo presenti all’Expo di Osaka”. L’avvocato Cosimo Ferri, vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria ricorda che: “Il ruolo dei professionisti è determinante, visto dal lato della giustizia tributaria. Al centro c’è la terzietà del giudice. Quando oggi mi inserisco nel tema della semplificazione , questo non vuole dire annullare le garanzie e i diritti. Il professionista deve aiutare la pubblica amministrazione a crescere. Un grande aiuto in tal senso può arrivare dalla digitalizzazione”. La senatrice Mariastella Gelmini, intervenendo ai lavori del convegno,spiega: “Per me è un’opportunità di confronto molto importante con il mondo dei professionisti. E' importante per la politica prestare ascolto alle vostre istanze. Ogni giorno svolgiamo il ruolo dei legislatori e credo sia sempre più importante la valutazione d’impatto delle norme sul Paese. Il controllo avviene nelle Commissioni, ma non credo che questo iter sia sufficiente. Ritengo quindi fondamentale un dialogo più forte tra la professione e la pubblica amministrazione. Io penso e mi adopero perché ci sia sempre di più un confronto tra le istituzioni e i tributaristi. Affrontando il tema della legge di bilancio, siamo lontani dal rapporto di fiducia tra il contribuente e l’amministrazione finanziaria. E' importante la capacità di recepire le vostre istanze. Le misure che riguardano le professioniste per la conciliazione dei tempi a mio avviso deve essere allargata a tutte le associazioni professionali e non solo per quelli ordinistici”. Abbiamo una burocrazia - aggiunge il deputato Ettore Rosato - che si ingigantisce e non si snellisce. Dobbiamo puntare decisamente sulla digitalizzazione per snellire in maniera semplice ed evidente tante storture. Ci vogliono professionisti che siano il filtro tra i contribuenti e la pubblica amministrazione e questo deve essere caratterizzato dalla digitalizzazione. Dobbiamo irrobustire le piccole e medie imprese”.
(Adnkronos) - "L’impatto del settore agricolo sull’ambiente sta migliorando secondo i dati del settore. Abbiamo analizzato l’evoluzione delle vendite degli agrofarmaci che segna una diminuzione dei volumi dei prodotti venduti ma raddoppiano i principi attivi negli ultimi dieci anni dei prodotti di tipo biologico". A dirlo dichiara Enrica Gentile, ceo & founder Areté srl, società indipendente di ricerca responsabile scientifica del report sugli agrofarmaci presentato oggi dall’Osservatorio Agrofarma a Roma presso Palazzo Ripetta. "In realtà - ha spiegato - all’interno del mercato degli agrofarmaci che è in contrazione, in risposta alla domanda di sostenibilità, abbiamo un aumento dei principi attivi biologici che salgono. Bisogna sottolineare la contrazione delle grandi colture italiane, spicca tantissimo quella del mais, con un -32%, penalizzato dagli andamenti produttivi degli ultimi anni che ha lasciato spazio alla soia e ad altre colture sostitutive. Inoltre va segnalato per le colture frutticole l’espansione del nocciolo come superficie coltivata dovuta agi investimenti di aziende capo filiera". "Un dato da segnalare - ha sottolineato - è un caso di rese proprio del nocciolo perché molte delle superfici nuove non sono ancora in piena produzione. Dal punto di vista meteorologico abbiamo osservato l’incremento delle temperature, l’aumento dei giorni molto caldi nell’arco degli ultimi dieci anni, costantemente sopra la media nell’ultimo trentennio. E anche la forte variabilità per quanto riguarda le piogge tra annate molto siccitose e annate molto piovose che impatta sulle tecniche agronomiche e di difesa delle colture”.