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(Adnkronos) - "La vaccinazione in età adulta e avanzata rappresenta una strategia di sanità pubblica fondamentale per il singolo e per la comunità, anche alla luce del trend demografico del nostro Paese. Ci sono vari studi che ci dicono che 1 euro investito in vaccinazione ne produce 19 in risparmi per cure e ricoveri. Questo vale per le vaccinazioni dell'infanzia - nel 2024 abbiamo avuto una recrudescenza di morbillo in Italia, con circa mille casi che dimostrano come è importante mantenere alta l'attenzione e le coperture vaccinali - e a maggior ragione vale per le vaccinazioni dell'anziano". Lo ha detto Enrico Di Rosa, direttore Servizio Igiene e sanità pubblica Asl Roma 1 e presidente della Società italiana d'igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), intervenendo all'incontro organizzato oggi a Roma da Gsk in occasione della Settimana della prevenzione dal Fuoco di Sant'Antonio, in programma dal 24 febbraio al 2 marzo. "Sappiamo che la vaccinazione antinfluenzale in primo luogo, ma anche l'anti-pneumococcica, anti-difterite, anti-tetano e pertosse e la vaccinazione contro l'Herpes zoster, fatte nella popolazione anziana o nella popolazione in condizioni di rischio, comporta una forte riduzione della patologia. Quindi un guadagno di salute - sottolinea Di Rosa - ma anche una forte riduzione delle conseguenze sanitarie, ovvero ricoveri, accesso alle cure, consumo di antibiotici. Sono tutti ritorni positivi che ci fanno considerare come la spesa nelle vaccinazioni sia il migliore investimento possibile dal punto di vista non solo della salute, ma anche economico". "In quest'ottica, la vaccinazione contro l'Herpes zoster è una soluzione per fare fronte in modo equo ai bisogni medici della comunità e della popolazione per continuare ad essere attiva e produttiva", aggiunge. Avere "un episodio" di Herpes zoster espone "al rischio di recidiva, ma il vaccino protegge anche da questa probabilità. Ovviamente bisogna aspettare un po', c'è l'indicazione che al massimo 3 mesi dopo aver sviluppato la malattia occorre fare la vaccinazione". L'Herpes zoster, meglio noto come Fuoco di Sant'Antonio, è una patologia "invalidante con un numero di casi piuttosto elevato. Ogni anno registriamo circa 200mila nuove diagnosi di Herpes zoster - spiega Di Rosa - soprattutto in soggetti over 65 con difese immunitarie basse nei quali sviluppa una infezione con eruzione cutanea molto forte, quindi parliamo di una patologia pienamente devastante dal punto di vista della qualità della vita". "Noi da anni disponiamo di armi molto efficaci, ovvero i vaccini che il Ssn rimborsa per gli over 65. Bisogna quindi aumentare la consapevolezza nelle persone affinché accedano alla vaccinazione che riduce drasticamente la possibilità che la malattia si sviluppi e, soprattutto, riduce moltissimo la probabilità di andare incontro alle conseguenze causate dal virus. Anziani, fragili, immunodepressi, pazienti oncologici, malati cronici devono contattare il proprio medico oppure i servizi vaccinali della Asl per sottoporsi alla vaccinazione anti zoster", conclude.
(Adnkronos) - A pochi giorni dall’incontro, al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, sul tema Eudr, FederlegnoArredo e Federazione Carta e Grafica plaudono all’iniziativa del ministro Lollobrigida di convocare un tavolo per concordare con gli stakeholder iniziative che consentano l'attuazione del regolamento per la protezione delle foreste, ma ad un tempo garantire che le imprese italiane possano realmente adempiere a quanto richiesto dall’Europa. Lo rendono noto le due Federazioni in un comunicato congiunto, ringraziando il ministro per “aver permesso di esporre la complessità di un regolamento di cui condividiamo pienamente le finalità e lo spirito, ma di cui non possiamo condividere i percorsi applicativi". "Non ci siamo limitati -continuano le organizzazioni- a esporre le problematiche, ma abbiamo individuato soluzioni, prima tra tutte il coinvolgimento di tutte le categorie interessate, del mondo accademico-scientifico e il prezioso supporto di sintesi del Cluster Italia Foresta Legno, per individuare azioni mirate che semplifichino gli oneri burocratici attualmente insostenibili. Le modifiche proposte nascono anche dall’esperienza maturata proprio dai settori del legno e della carta nei 10 anni di applicazione del precedente regolamento Eutr”. Per FederlegnoArredo e Federazione Carta e Grafica "il nuovo regolamento Eudr comporta infatti un aggravio di gestione burocratica e digitale che rischia di mettere in seria difficoltà molte aziende, con conseguenti ripercussioni economiche e occupazionali per interi comparti produttivi: risulta pertanto imprescindibile apportare modifiche per un’applicazione più efficace e realistica, che non ne comprometta i principi fondamentali di tutela ambientale". "In attesa che il ministro convochi quanto prima il tavolo - prosegue la nota - il nostro auspicio è che l’Eudr possa essere inserito nel regolamento Omnibus che mira a semplificare vari obblighi di rendicontazione per le aziende e costituisce pertanto un'opportunità per snellire anche gli obblighi informativi individuali, previsti dal Regolamento Ue sulla deforestazione. Questo approccio contribuirebbe a prevenire oneri burocratici inutili, soprattutto per le piccole e medie imprese e supporterebbe l'obiettivo della Commissione Europea di ridurre il carico amministrativo per le pmi di almeno il 35%". "Confidiamo inoltre - concludono FederlegnoArredo e Federazione Carta e Grafica - nell’azione persuasiva da parte del Governo italiano, affinché faccia sentire sui tavoli europei il proprio peso, evitando che alcuni segmenti del nostro tessuto produttivo siano messi in seria difficoltà a causa di norme europee di fatto inapplicabili”.
(Adnkronos) - “Nelle nostre città, spesso negli anni passati il verde è passato in secondo, terzo e quarto piano. Oggi stiamo recuperando. Milano e Torino stanno tornando a una gestione più efficace dal punto di vista della gestione del verde complessivo. La digitalizzazione e la accountability delle Nature-based solutions, degli effetti della stessa natura al servizio dei cittadini, si deve vedere, ma anche misurare. Oggi, grazie all'intelligenza ufficiale, grazie ai digital tool e ai Nature capital accounting è possibile ed è possibile anche fare bilanci su quanta natura produciamo e possiamo continuamente aumentare e migliorare”. A sostenerlo Andreas Kipar, presidente Green City Italia e membro della Task Force “Nature-Positive Cities” del World Economic Forum, intervenendo a margine del panel ‘Learning from … Gestione del Verde pubblico e cambiamento climatico’ che si è svolto nell’ambito della IX edizione del Salone internazionale del verde, Myplant & Garden 2025. L’incontro, a cura di Green City Italia, in collaborazione con Myplant & Garden, Regione Lombardia e Comune di Milano, ha rappresentato un'importante piattaforma per la condivisione di esperienze e strategie volte a migliorare la gestione del verde pubblico e la natura urbana. Un’iniziativa che quest’anno ha presentato l'esperienza di Green Riyadh alla prima giornata della manifestazione dedicata al florovivaismo, in svolgimento a Fiera Milano Rho, fino al 21 febbraio 2025. Dal confronto sono emersi interessanti aspetti, tra questi Kipar sottolinea: “Dal confronto tra una realtà nuova e le realtà delle nostre città, più che altro storiche e antiche, abbiamo capito subito che laddove c'è una governance con un senso di programmazione, con i fondi e una volontà politica precisa, le cose si realizzano”, conclude.